Sarà un grande venerdì di atletica quello di domani sera in occasione di uno più affascinanti appuntamenti annuali con la Diamond League, quello del Principato di Monaco con il classico Meeting di Montecarlo che vedrà la partecipazione di tantissime stelle di primaria grandezza, ma anche di 4 azzurri di cui tre già molto noti a livello internazionale, quali Larissa Iapichino nel salto in lungo, Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli, Yeman Crippa nei 5000 metri, ma pure una giovane debuttante nel più importante circuito mondiale esistente, la specialista dei 100 ostacoli Elena Carraro, che sino a poche settimane non si sarebbe mai immaginata di poter vivere una simile esaltante esperienza e, a dire il vero, neanche sino a poche ore fa in quanto è stata chiamata a sorpresa rendendo il suo esordio ancora più avvincente.

Per la 22enne atleta bresciana che ricordiamo aver conquistato la medaglia d’argento agli Europei under 23 di Espoo sabato scorso, in una stagione in cui si è portata a 12″89 di migliore prestazione italiana promesse, vi saranno avversarie prestigiosissime quali l’ex primatista del mondo la statunitense Kendra Harrison, la sua connazionale oro mondiale di Doha 2019 Nia Ali, le altre americane Alaysha Johnson e Tia Jones, la giovane fuoriclasse polacca Pia Skrzyszowska e la francese Laeticia Bapte.

Se l’obiettivo principale di Elena sarà solo quello di fare esperienza nella specialità dei 100 ostacoli scossa dalla notizia dei tre ‘missed test’ della nigeriana primatista mondiale e oro di Eugene Tobi Amusan, per l’ancor più giovane Larissa Iapichino, che proprio due giorni fa ha compiuto solo 21 anni, il discorso sarà ben diverso dopo aver già vinto due gare di Diamond League nel salto in lungo in questa stagione, anche se nell’occasione si troverà a sfidare anche la regina del salto triplo, la venezuelana primatista del mondo Yulimar Rojas, reduce dal sontuoso 15,18 a Chorzow domenica scorsa sempre nell’ambito del Trofeo del Diamante.

Proprio nelle stesse ore di domenica, peraltro, la saltatrice azzurra ha realizzato con 6,93 la seconda miglior misura della sua carriera e vinto il titolo continentale under 23, ma per puntare al terzo successo consecutivo dopo Firenze e Stoccolma, dovrà di nuovo battere le più forti al mondo nella specialità, esclusa la tedesca campionessa olimpica e iridata Malaika Mihambo che dovrà rinunciare ai Mondiali di Budapest a causa dell’infortunio muscolare rimediato ai campionati nazionali, quali la serba oro mondiale indoor Ivana Vuleta, la britannica oro europeo indoor Jazmin Saywers, la nigeriana argento mondiale e bronzo olimpico Ese Brume, le saltatrici da sette metri in stagione Ackelia Smith (Giamaica, 7,08) e Tara Davis (Usa, 7,07), oltre alla francese Hilary Kpatcha che l’ha battuta agli EuroTeam di Chorzow, la statunitense Quanesha Burks e la spagnola Fatima Diame.

Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)

Un altro atleta azzurro in grande condizione è certamente lo specialista dei 400 ostacoli, anche se va molto bene sulla stessa distanza piana, Alessandro Sibilio che nella precedente esperienza in Diamond League, ovvero il debutto di Stoccolma, è stato frenato negli ultimi metri dall’invasione di pista dei manifestanti non fermati da una scandalosa organizzazione.

Per Alessandro, che ha incantato nel corso della vittoria negli Europei a squadre con un eccellente 48″14, sarà una grande occasione per misurarsi con i mostri sacri della specialità, il primatista del mondo Karsten Warholm e il brasiliano Alison Dos Santos (al rientro da un infortunio), con cui ebbe l’onore di condividere la finale olimpica di Tokyo dove il norvegese realizzò il fantascientifico record del mondo di 45″94.

A un mese dai Mondiali, a parte i due fenomeni, sarà molto interessante seguire pure il confronto con gli altri, a partire dallo statunitense Cj Allen (47″58 quest’anno), i francesi Wilfried Happio e Ludvy Vaillant, l’altro Usa Khallifah Rosser e l’olandese Nick Smidt.

Alessandro Sibilio (foto Grana/FIDAL)
Alessandro Sibilio (foto Grana/FIDAL)

Il poliedrico Yeman Crippa, primatista nazionale di varie discipline in pista e su strada, ritorna sui 5000 metri, distanza per lui forse ormai un po’ corta ma di cui detiene il record nazionale con 13’02″26 e ha ottenuto la medaglia di bronzo europea a Monaco di Baviera 2022, in una gara dagli straordinari contenuti tecnici anche senza il norvegese campione del mondo Jakob Ingebrigtsen.

I principali protagonisti dovrebbero essere l’etiope Berihu Aregawi capace di un sensazionale 12’40″45 per vincere a Losanna, l’ugandese bronzo olimpico e mondiale dei 10.000 Jacob Kiplimo, il keniano argento iridato Jacob Krop, il trionfatore del Golden Gala lo spagnolo Mohamed Katir, il canadese argento di Tokyo Mo Ahmed e tanti altri.

Per Yeman impegno duro ma estremamente stimolante, ricordando che in stagione ha corso soltanto una volta i 5000, chiudendo al terzo posto agli Europei a squadre nel weekend del trionfo azzurro di Chorzow  con 13’34″29, mentre sui 10.000 ha festeggiato il successo nella Coppa Europa di Pacé.

Yeman Crippa (foto European Athletics)
Yeman Crippa (foto European Athletics)

Le altre gare

Nel salto triplo uomini va registrata la rinuncia del primatista italiano Andy Diaz in ripresa da un fastidio a una caviglia ma tornerà agli Assoluti di Molfetta.

La possibilità di un terzo record mondiale in poche settimane è un’ipotesi più che concreta per la keniana Faith Kipyegon che, sulla pista del Louis II di Monaco tradizionalmente favorevole per i mezzofondisti, va alla ricerca del primato anche nel miglio dopo le perle di Firenze nei 1500 (3’49″11) e di Parigi nei 5000 (14’05″20).

Il tempo da battere è il 4’12″33 corso proprio a Montecarlo da Sifan Hassan nel 2019, e se dovesse riuscirci completerebbe un’impresa stratosferica.

Nei 400 metri, dopo la prima sconfitta subita da Marileidy Paulino, Sydney McLaughlin-Levrone, straordinaria primatista del mondo dei 400 H, ha però subito impressionato con il 48″74 dei campionati statunitensi, pronto ad essere migliorato ancora se le condizioni lo permetteranno.

Lo svedese Armand Duplantis nell’asta, la giamaicana Shericka Jackson nei 200, il derby africano tra il sudafricano Akani Simbine e il keniano Ferdinand Omanyala nei 100, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh nell’alto, saranno alcuni degli altri grandi spunti di un meeting che promette scintille.

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