Kelvin Kiptum è entrato nella storia come il primo maratoneta ad infrangere la barriera delle 2h01’ in occasione del record del mondo di 2h00’35” realizzato alla Maratona di Chicago 2023. Con questa prestazione straordinaria Kiptum ha cancellato il record del mondo stabilito da Eliud Kipchoge alla Maratona di Berlino 2022 con 2h01’09.

Il ventitreenne keniano ha vinto la terza gara in carriera sulla distanza di maratona negli ultimi dieci mesi dopo i successi di Valencia in 2h01’53” (miglior tempo di sempre all’esordio sui 42 km) nel Dicembre 2022 e di Londra in 2h01’25” dell’Aprile 2023. In occasione del record del mondo di Chicago Kiptum ha tolto 50 secondi al suo precedente record personale realizzato a Londra quando arrivò a sedici secondi dal record personale di Kipchoge con una seconda metà gara corsa in 59’45”, miglior tempo mai realizzato in una frazione compresa tra il 21 e il 42 km.

Nemmeno Eliud Kipchoge e Kenenisa Bekele sono mai riusciti a correre tre volte al di sotto delle 2h02’. Kiptum detiene tre dei migliori sei tempi della storia e questo è soltanto l’inizio. Non ha abbattuto la barriera delle 2 ore per soli 35 secondi e potrebbe diventare il primo atleta della storia ad infrangere il magico muro in un futuro non lontano perché corre ad altissimi livelli da soltanto un anno e ha ancora grandi margini di miglioramento.

Kelvin Kiptum: “Ero venuto a Chicago per battere il primato del percorso di Dennis Kimetto (2h03’45” nel 2013). La preparazione era stata rallentata da un infortunio all’inguine. Sono davvero felice. Non avevo in mente di battere il primato del mondo a Chicago ma sapevo che un giorno sarei diventato primatista del mondo. Quando ho visto davanti a me il cronometro mi sono detto: ‘Forse posso correre in meno di 2 ore. Il mio piano è attendere fino al 20 km prima di lanciare il mio attacco. Ho sempre ammirato Kipchoge e ho grande rispetto per quello che ha fatto nella sua carriera”.

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Nella gara record di Chicago ha corso la prima parte in 1h00’48” e la seconda metà gara in 59’47” con un 10000 metri finale corso al ritmo da 2 minuti e 51 secondi al chilometro e l’ultimo 10000 metri cronometrato in 28 minuti e mezzo. Tra il trentesimo e il trentacinquesimo km ha corso la frazione più veloce in 13’51”.

Lo stesso Kipchoge in una recente intervista aveva detto:

Attenzione a Kiptum. E’ ancora molto giovane. Potrebbe diventare il prossimo primatista mondiale.”

Kiptum è cresciuto nel piccolo villaggio di Chepkorio nella contea di Elgeyo Maraket, una delle 47 unità territoriali situata nell’ex Provincia della Rift Valley. A pochi chilometri dal suo villaggio nacque Naftali Temu, campione olimpico dei 10000 metri a Città del Messico nel 1968.

Kiptum ha imparato a correre ad alto livello da autodidatta seguendo l’esempio dei tanti campioni cresciuti nella Rift Valley, culla dei più grandi campioni degli altopiani. Fin dagli inizi della sua carriera Kelvin si è ispirato al suo amico e vicino di casa Geoffrey Kamworor, tre volte campione del mondo di mezza maratona e due volte vincitore alla Maratona di New York nel 2017 e nel 2019. Kelvin è cresciuto ammirando alla televisione i grandi campioni keniani e si è innamorato della corsa seguendo i corridori che si allenavano nel suo villaggio. Quando andava a scuola provava ad affiancarli correndo per alcuni tratti del percorso.

Kelvin Kiptum: “Nel mio villaggio c’erano sempre atleti che correvano intorno a casa mia. Cominciai ad allenarmi con i maratoneti e a disputare gare quando ero ancora giovanissimo”.

Kiptum vinse la mezza maratona di Eldoret nel 2018 in altura in 1h02’01” ad appena 18 anni quando non aveva ancora un allenatore. Ha debuttato a livello internazionale nella mezza maratona di Lisbona nel Marzo 2019 con un quinto posto in 59’54”. Nel 2019 ha corso altre due mezze maratone a Lens in 59’35” e a Valencia in 59’02”. Nel Dicembre 2020 si è piazzato sesto nella Valencia Half Marathon in 58’42”.

Kiptum è allenato dal trentaseienne ruandese Gervais Hakizimana che ha dichiarato in una recente intervista ad AFP (Agence France Presse) che il suo allievo si sottopone ad allenamenti molto duri. Hakinzimana allena Kiptum da tre anni dopo aver scoperto il suo talento durante un soggiorno nella Rift Valley alla ricerca di nuovi campioni.

Kelvin corre più di 250 km alla settimana. Durante la preparazione per la maratona di Londra ha fatto tre settimane a oltre 300 km. E’ un volume di allenamento enorme. Gli ho suggerito di ridurre l’intensità, ma non vuole farlo. A quei ritmi c’è sempre il rischio di infortuni”.

Kiptum punta molto sul prossimo grande obiettivo rappresentato dalle Olimpiadi di Parigi dove sfiderà il due volte campione olimpico Eliud Kipchoge in una gara che promette spettacolo sul difficile percorso da Parigi a Versailles e ritorno.

Non vedo l’ora di correre la maratona olimpica. Non c’è atleta che non sia felice di rappresentare il proprio paese alle Olimpiadi. Mi farò trovare pronto per sfidare Kipchoge”, ha affermato Kelvin Kiptum.

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