Marta Zenoni - Gavle (Foto Colombo Fidal)
Marta Zenoni - Gavle (Foto Colombo Fidal)

Zahra Bani

Zahra Bani (Foto Colombo Fidal)
Zahra Bani (Foto Colombo Fidal)

Mi fa molto piacere che, l’iniziale del suo cognome, le permetta di essere in cima alla lista delle mie top ten dell’anno.

Zahra compirà 40 anni a dicembre e, ancora una volta, è riuscita a chiudere la stagione in testa alle graduatorie nazionali del lancio del giavellotto grazie al suo 59,01 ottenuto a Savona il 29 maggio.

Atleta straordinaria, con una passione incredibile, veramente un esempio da seguire per tutti.


Luminosa Bogliolo

Luminosa Bogliolo (Foto Colombo Fidal)
Luminosa Bogliolo (Foto Colombo Fidal)

Lumi ha concluso, con la sfortunata semifinale di Doha, una eccezionale stagione che l’ha portata a correre, quasi costantemente, sotto i 13″ nei 100 H.

Il suo personale di 12″78, ottenuto a La Chaux de Fonds, l’ha portata a soli 2″ dal record italiano, di Veronica Borsi, che, più volte, ha mostrato di valere ampiamente.

Per lei grandi prospettive per la prossima stagione che ricordo essere contraddistinta dalle Olimpiadi di Tokio, ma anche dall’appuntamento dei campionati europei di Parigi.


Ayomide Folorunso

Ayomide Folorunso Doha (foto Colombo Fidal)
Ayomide Folorunso Doha (foto Colombo Fidal)

Ayo è polivalente nel senso che la sua grande generosità agonistica la porta a correre varie gare, oltre alla sua specialità dei 400 H dove, quest’anno, ha vinto le Universiadi ottenendo il PB con 54″75.

Da lei, che compirà 23 anni dopodomani, si aspetta la definitiva consacrazione a livello mondiale che potrebbe avvenire, l’anno prossimo, con l’obiettivo raggiungibile di una finale alle Olimpiadi.

Ricordo anche di come sia una punta di diamante dell’ottima staffetta 4 x 400 metri.


Vittoria Fontana

Vittoria Fontana - Boras (Foto Colombo Fidal)
Vittoria Fontana – Boras (Foto Colombo Fidal)

Vittoria, ragazza del 2000, ha vinto i Campionati Europei Juniores con un ottimo 11″40 e si propone come una grande promessa della velocità azzurra femminile.

Fisico statuario, mi ricorda molto la grandissima e indimenticata Manuela Levorato, primatista italiana dei 100 metri a cui, forse, un giorno, potrebbe togliere il primato.

Il precedente di Filippo Tortu che, due anni fa, vinse il campionato europeo juniores, deve essere, per lei, un grande stimolo.


Chiara Gherardi

Chiara Gherardi (Foto Colombo Fidal)
Chiara Gherardi (Foto Colombo Fidal)

La ragazza romana, allenata a Rieti da Chiara Milardi, ha avuto una buona stagione culminata con il suo PB di 23″45 sui 200 metri.

Insieme a Dalia Kaddari è una delle due giovanissime promesse, entrambe sono del 2001, dei 200 metri e, curiosamente, vantano lo stesso PB, anche se Dalia lo ha ottenuto l’anno scorso, non riuscendo quest’anno, per alcuni problemi fisici, a ripetersi sugli stessi livelli.

La mia personale citazione va dunque a Chiara, fermo restando che potrete leggere l‘intervista esclusiva rilasciataci dalla Kaddari, un paio di settimane fa.


Eleonora Giorgi

Eleonora Anna Giorgi - Doha (Foto Colombo Fidal)
Eleonora Anna Giorgi – Doha (Foto Colombo Fidal)

La regina dei mondiali con la sua straordinaria prestazione, nella 50 Km di marcia, culminata con l’unica medaglia, di bronzo, della spedizione azzurra.

Eleonora ha finalmente coronato, a 30 anni compiuti da poco, una carriera esemplare ma costellata da tanti episodi sfortunati, legati a discutibili decisioni prese dai giudici in merito alla sua tecnica di marcia.

Eroica la sua gara condotta in condizioni climatiche disumane, con percentuali di umidità pazzesche, nonostante l’orario notturno.


Larissa Iapichino

Larissa Iapichino (Foto Colombo Fida)
Larissa Iapichino (Foto Colombo Fida)

Talento immenso, a soli 17 anni, da allieva, vince i campionati europei juniores di salto in lungo.

Larissa, stupisce tutti con il suo PB di 6,64, miglior prestazione italiana under 18 e under 20 e decima prestazione all time assoluta, saltato ad Agropoli.

Figlia di Fiona May e Gianni Iapichino, ha ereditato tutto il meglio dei genitori e, a 17 anni, è del 2002, può essere considerata la più interessante promessa femminile dell’atletica italiana.


Daisy Osakue

Daisy Osakue (Foto Colombo Fidal)
Daisy Osakue (Foto Colombo Fidal)

Bellissima anche la stagione di lancio del disco della ragazza torinese figlia di genitori nigeriani emigrati.

Unico neo, forse, è aver cominciato a lanciare, ad alto livello, in Texas, a marzo, con il superamento della linea dei 60 metri, per la prima volta. Purtroppo, quindi, ai mondiali di Doha non è riuscita ad arrivare al top di forma.

Il culmine dell’anno, invece, durante le Universiadi, a Napoli in cui, vincendo la medaglia d’oro, ha portato il suo PB a 61″69, seconda miglior prestazione italiana di sempre.


Alessia Trost

Alessia Trost (Foto Colombo Fidal)
Alessia Trost (Foto Colombo Fidal)

Stagione altalenante ma c.que un buon 1,94 per Alessia che non riesce proprio a ritrovare la strada, in maniera decisa, verso i 2 metri.

Dotata di una classe indiscutibile, è ancora agonisticamente giovane, 26 anni, per cui potrà cercare, l’anno prossimo, di trovare quella condizione ideale per far molto bene alle Olimpiadi.

Sempre nell’ottica del salto in alto da ricordare anche Elena Vallortigara, quest’anno 1,92 indoor e 1,91 outdoor.


Marta Zenoni

Marta Zenoni (Foto Colombo Fidal)
Marta Zenoni (Foto Colombo Fidal)

Il ritorno alle gare della Zenoni è, a mio personale avviso, una delle note più positive di tutta la stagione agonistica femminile 2019.

Marta, talento cristallino, era incorsa in alcune stagioni difficili per tutta una serie di problemi fisici che ne hanno rallentato quella vertiginosa ascesa, iniziata con la medaglia di bronzo ai campionati del mondo allieve di Cali, negli 800 metri.

Il suo ritorno, in gara, durante la stagione indoor è stato salutato da tutti con grande entusiasmo, confermato poi dalle ottime prestazioni ottenute all’aperto tra cui, ricordo, il bronzo ai Campionati Europei under 23 sui 1500 metri.

L’anno prossimo, con le Olimpiadi, potrebbe arrivare il momento della sua consacrazione internazionale definitiva.

La foto di copertina rappresenta, in tal senso, il mio personale in bocca al lupo.

 

 

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