Alex Schwazer è tornato oggi a gareggiare in una competizione ufficiale organizzata sulla pista del centro sportivo Pomerio, ad Arco di Trento, per una prova sui 20.000 metri di marcia che non è riuscito a concludere, essendosi dovuto fermare per problemi alla schiena a circa sei km dal termine, dopo essere passato ai 10.000 metri in 42″14, un crono che in proiezione finale poteva valere 1h25/26 circa.
In teoria, anche se il marciatore non l’ha esplicitamente dichiarato, dovrebbe essere stato il suo addio all’atletica organizzato peraltro in maniera frettolosa, con una sciatalgia che ha poi dichiarato di portarsi dietro da qualche settimana, per cui non si capisce di fatto la fretta nel dover fare questa gara così anonima, con solo un altro concorrente master, pochi giorni dopo la fine della squalifica.
Peccato, perché abbiamo sempre avuto una nostra linea molto oggettiva sulla vicenda, ma ci sarebbe comunque piaciuto vedere se l’atleta sarebbe stato in grado di tornare a gareggiare a buoni livelli, visto quanto dichiarato quando diceva di voler provare a qualificarsi per le Olimpiadi in caso di uno sconto sulla squalifica, ma in effetti è anche vero che la maggior parte delle gare importanti di marcia si fanno con la maglia azzurra, e Schwazer questa maglia non la potrà mai più vestire per le regole della carta etica federale.