La somma della loro età fa solamente 33 anni, ma Francesco Inzoli che i 18 anni li ha compiuti il 26 febbraio, 19 giorni più giovane di Mattia Furlani, e Daniele il fratello che ha festeggiato i 15 solamente il 12 agosto scorso, hanno già vissuto momenti significativi nella loro iniziale carriera agonistica e sembrano certamente proiettati verso un futuro luminoso in una disciplina, quella del salto in lungo, che sta vivendo in Italia un momento straordinario grazie a due eccezionali talenti quali la 21enne Larissa Iapichino e al già citato Furlani.

Quando si parla di talento ci si riferisce a quegli atleti dotati di una predisposizione naturale per lo sport sin da piccolissimi, spesso anche supportato da geni ereditati dai genitori e, nel caso dei fratelli Inzoli, la madre Danielle di origini camerunensi ha certamente trasmesso ai due figli, oltre che la passione per l’atletica, due piedi molto esplosivi come quelli che lei aveva quando faceva la velocista nel suo Paese dove si è dedicata alla velocità e al salto in lungo anche se solo in età abbastanza giovanile.

Entrambi i ragazzi, peraltro, hanno iniziato a fare attività sportiva con una predilizione maggiore per gli sport di squadra, in particolare il calcio, ma il nuovo grande corso dell’atletica italiana iniziato con lo storico abbattimento del muro dei 10 netti sui 100 metri da parte di Filippo Tortu, ma certamente culminato con le 5 medaglie d’oro olimpiche di Tokyo 2021, ha creato un entusiasmo nuovo nelle giovanissime generazioni che si stanno dedicando sempre di più a questo sport, spesso proveniendo proprio dal calcio.

Francesco, il più grande dei due fratelli, si è posto all’attenzione generale l’anno scorso ai campionati europei under 18 di Gerusalemme, conquistando un’ottima medaglia di bronzo, pur con una serie di problemi fisici che gli avevano impedito di presentarsi all’appuntamento più importante dell’anno in perfette condizioni, nella gara vinta peraltro dal fenomeno azzurro Mattia Furlani, e la sua passione per l’atletica e il salto in lungo in particolare, anche se non disdegna le gare veloci, è ormai diventata così forte da avergli quest’anno, dopo il compimento dei 18 anni compiuti il 26 febbraio e gli esami di maturità sostenuti a luglio, fatto prendere la decisione di trasferirsi a Firenze per essere allenato da Gianni Iapichino nel gruppo dove ovviamente è presente la sensazionale Larissa.

La storia agonistica di Daniele, 15 anni compiuti solamente il 12 agosto scorso, studente del 2° liceo scientifico Gonzaga di Milano, nasce di fatto l’anno scorso quando ha iniziato a fare le gare della categoria cadetti, ragazzi di 14 e 15 anni e, sulle ali dell’entusiasmo derivatogli dall’ottimo 2022 del fratello, ha iniziato nel mese di maggio della stagione all’aperto ad ottenere subito un brillante risultato nel salto in lungo, con un positivo 7,14 che rappresentava la sua prima volta oltre i 7 metri oltre che misura di notevole livello per un ragazzo di neanche 15 anni, di fatto la seconda miglior prestazione italiana under 16 dopo quella che si riteneva essere la misura fantascientifica per quell’età, di 7,52 realizzata dal più grande talento azzurro degli anni 2000, Andrew Howe, nel 2000.

Quel che è accaduto dopo, però, è stato straordinario con Daniele che ha prima avvicinato tale misura con 7,48 a Parma subito all’inizio di giugno e poi, dopo le vacanze, si è presentato in pedana a Brescia il 24 settembre compiendo il salto capolavoro di 7.61, nuovo record under 16, e si è poi confermato con un altro straordinario balzo a 7,51 nel corso della sua vittoria ai campionati italiani di categoria a Caorle.

E’ sempre molto pericoloso sbilanciarsi con atleti così giovani ma, l’aver fatto tre prestazioni intorno ai 7,50 con il picco a 7,61, su tre pedane non particolarmente reattive e sempre senza l’assenza del minimo vento a favore, fanno veramente pensare che Daniele sia un realmente predestinato a poter ottenere straordinari risultati, senza trascurare la sua predisposizione per le corse ad ostacoli, in quanto ha realizzato la miglior prestazione italiana cadetti anche sui 300 H, e per la velocità pura.

Il 2024 sarà un anno importante per i fratelli Inzoli, con Francesco che avrà come grande obiettivo dell’anno i campionati del mondo under 20 di Lima, in Perù, ad agosto e per Daniele che entrerà nella categoria allievi, dove potrà puntare agli Europei under 18 di Banska Bystrica in Slovacchia a luglio, ed anche a sperimentare i 100 metri piani che di fatto non ha mai corso in quanto per i cadetti si gareggia sugli 80.

Per adesso li aspettiamo nelle prime uscite al coperto auspicando a breve di vederli gareggiare insieme, magari anche contro Mattia Furlani sulla pedana del lungo o sui blocchi di partenza di una gara veloce.

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