Chituru Ali, dopo il post su Instagram datato venerdì scorso in cui il suo ormai ex tecnico Claudio Licciardello annunciava la fine del loro rapporto di collaborazione, ha rilasciato a inizio di questa settimana un’intervista alla Gazzetta.it in cui ha provato a spiegare i motivi per cui ha deciso di sciogliere il sodalizio con l’allenatore che, in tre anni, lo ha portato a una finale europea sui 100 metri agli europei di Monaco 2022, una finale mondiale sui 60 metri ai campionati indoor di Glasgow 2024, all’argento nei 100 metri degli europei di Roma sempre di quest’anno, per poi dopo pochi giorni da questa prestigiosa medaglia diventare il secondo italiano più veloce di sempre con il crono di 9″96 realizzato a Turku, e chiudere di fatto con una più che positiva semifinale alla sua prima esperienza a cinque cerchi, in una specialità quella dei 100 metri dove nella finale praticamente tutti i partecipanti sono scesi sotto i 9″90, visto che l’unico a non riuscirci, il giamaicano Seville ottavo con 9″91 si è stirato negli ultimi metri rallentando.
Le ragioni della scelta, secondo quanto scritto nell’articolo, sembra vadano ricercate in un desiderio di trovare stimoli diversi da un punto di vista di gruppo di allenamento, ma anche una struttura di supporto più completa di quella avuta sinora, intesa come personale medico, fisioterapico ed anche biomeccanico, in modo da poter puntare per il 2025 ad ottenere risultati ancora migliori di quelli realizzati quest’anno, con anche il desiderio di trovare un clima intorno caldo tutto l’anno.
Chiaro quindi che il velocista lombardo pensi ad una destinazione oltreoceano negli Stati Uniti, non facendo mistero di come lo stesso Jacobs glielo abbia in qualche modo suggerito, raccontandogli di essere particolarmente soddisfatto di essersi trasferito in Florida un anno fa, ma tale percorso ha sicuramente molti nodi da sciogliere, a iniziare da quello economico in quanto un’esperienza di questo genere ha dei costi molto elevati, e Ali non ha sicuramente gli stessi introiti da parte degli sponsor del suo compagno di nazionale, ma anche da quello legato alla gravidanza della sua compagna, splendido evento che lo renderà padre nella prossima primavera.
Se una volta risolte le problematiche per trasferirsi negli USA, vari potrebbero essere i gruppi di lavoro a cui aggregarsi, magari quello stesso di Rana Reider e Jacobs a Jacksonville, ipotizzando invece la necessità di dover rimanere in Italia le scelte sembrano molto limitate e ristrette al gruppo di Giorgio Frinolli, composto essenzialmente da Zaynab Dosso e Lorenzo Simonelli, che si allena sempre a Roma nel Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa, oppure a quello di Marco Airale, l’unico allenatore professionista di atletica in Italia, nel senso che viene retribuito direttamente dagli atleti come appunto negli Stati Uniti, già assistente di Rana Reider per alcuni anni, che gestisce a Padova una serie di velocisti internazionali di buona qualità tecnica.
Appare evidente, però, come una destinazione italiana non risponderebbe a quanto desiderato dall’atleta perché il contesto dove si è allenato negli ultimi tre anni, il Centro Sportivo Castelporziano di Roma sede della sua società di appartenenza delle Fiamme Gialle, gli ha offerto ogni genere di supporto a livello professionale oltre che strumentale, certamente in linea con il meglio si possa trovare in Italia, con anche una serie di compagni di allenamento di valore quali su tutti il velocista dello Sri Lanka Yupun Abeykoon, anche lui accreditato di un personale di 9″96 sui 100 metri realizzato nel 2022.
Va in ogni caso apprezzato il coraggio e la determinazione del 25enne atleta nel rimettersi in gioco, senza accontentarsi di quanto certamente positivo ottenuto in questa stagione, un velocista sicuramente ancora con margini di crescita e anche ottime prospettive sui 200 metri, come da lui dichiarato sempre nell’intervista alla Gazzetta.it, dove ha gareggiato sempre molto poco in passato per via dei suoi frequenti infortuni.
La decisione dovrebbe essere presa entro fine mese, d’accordo tra il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle e la Nike che è lo sponsor tecnico dell’atleta.