Il ritorno degli eroi

    Grandissime feste a Fiumicino per le medaglie d'oro dell'Atletica

    Sono tornati in Italia, nello spazio di 24 ore, con due voli diversi in quanto Marcell Jacobs ha partecipato alla cerimonia conclusiva delle Olimpiadi quale portabandiera azzurro, le medaglie d’oro italiane dell’Atletica, a parte Gimbo Tamberi che era già rientrato da qualche giorno.

    Ieri sera, l’arrivo trionfale del bicampione olimpico, 100 e 4×100, accolto da una folla festante, straordinario protagonista di una doppia storica impresa con il primo abbraccio ricevuto dalla famiglia, in particolare il figlio piccolino con cui si è presentato davanti alle telecamere che lo attendevano per immortalarlo, ma anche la mamma Viviana una delle prime che ha potuto salutarlo sceso dall’aereo.

    Le sue prime parole quasi stupito: “Davvero incredibile trovare così tanta gente: la famiglia, gli amici e tutti quelli che mi hanno sostenuto. Senza di loro non sarei mai potuto arrivare dove sono arrivato.

    Mia mamma ha sempre creduto in me, nei momenti difficili mi ha spinto ad andare avanti, e l’oro individuale è il mio riscatto per quello che non ero riuscito a fare in passato. Per ora non ho realizzato quello che è successo, lo farò nei prossimi giorni. Come saranno? Non ho idea, ma cercherò di godermi quello che mi state regalando.

    Sono l’uomo più veloce del mondo? Ancora mi fa effetto a dirlo. Ma io sono sempre lo stesso, anche se con un peso in più al collo, e tengo i piedi per terra. Penso già a un altro obiettivo e cerco sempre di alzare l’asticella. Dopo la finale vinta con 9.80, ho subito pensato: ‘Peccato non aver fatto 9″79′. Non mi metto limiti.

    In questa stagione ho ancora due o tre gare e voglio confermare quello che ho fatto. Poi ci sarà la prossima, con i Mondiali”.

    Tra gli appuntamenti che lo attendono, l’invito ricevuto dalla Formula 1 per il Gran Premio d’Italia a Monza, nel weekend del 12 settembre. “Sono un grande fan e la seguo sempre, per me è un sogno”.

    E il 23 settembre al Quirinale per la riconsegna della bandiera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Non mi sarei mai aspettato un’Olimpiade così bella. Non potevo chiedere di meglio, la vivrò sempre come qualcosa di magnifico”.

    Marcell Jacobs (foto FIDAL)
    Marcell Jacobs (foto FIDAL)

    La sera prima, invece, altra enorme festa all’aeroporto di Fiumicino con una straordinaria onda di entusiasmo che ha accolto gli altri medagliati azzurri dell’Atletica, a parte Tamberi.

    Nello scalo romano sono sbarcati i dominatori della 20 km di marcia Antonella Palmisano e Massimo Stano, con i velocisti Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta.

    Le parole di Filippo con indosso un paio di occhiali con montatura a cinque cerchi, ricordo della partecipazione nel 2014 ai Giochi giovanili : “Un’accoglienza così è qualcosa di fantastico! L’affetto che ci state dimostrando è ancora più importante di quello che abbiamo fatto in pista. Per noi è stata un’Olimpiade stratosferica, con una squadra sempre più unita.

    Sento ancora nelle orecchie l’urlo di Fausto nel momento del passaggio del testimone. Lo sento anche prima di andare a dormire, anche se non dormo da due giorni”.

    Le parole di Fausto: “Quell’urlo mi è venuto spontaneo ma sentivo di doverlo fare, perché volevo dare a Filippo tutte le mie ultime energie per tagliare il traguardo ed entrare così nella leggenda“.

    Le dichiarazioni di Lorenzo: “Non ricordo bene la gara e ricordo soltanto la fine, quando ci siamo abbracciati e abbiamo preso le bandiere. Questa medaglia la dedico alla mia Sardegna, a chi è stato colpito dagli incendi dell’ultimo periodo”.

    Le parole di Massimo: “Non vedevo l’ora di riabbracciare mia moglie e mia figlia. E ancora devo rendermi bene conto di quello che è successo, ma è bellissimo”.

    Le dichiarazioni di Antonella: “Cinque anni fa mio marito mi aveva portato l’anello con la promessa di matrimonio e stavolta è arrivato con un mazzo di fiori!

    Negli ultimi chilometri della gara pensavo a prendere la bandiera, anche se poi l’ho persa! Al traguardo, in quel momento straordinario, non si riesce a capire se è vero o se è un sogno”.

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