Lo sfogo di Iliass Aouani

    Il mezzofondista azzurro escluso dall'elenco dei 61 atleti facenti parte dell'AEC

    Vi abbiamo dato conto, un paio di giorni fa, di quanto deciso nel corso del Consiglio Federale della FIDAL in merito agli atleti/e che nel 2022 faranno parte dell’AEC, Athletic Elite Club, vale a dire coloro che riceveranno da parte della Federazione un’assistenza particolare in quanto ritenuti i più meritevoli e sui quali maggiormente puntare per la stagione agonistica che verrà.

    Dopo aver pubblicato i 61 nominativi, divisi in tre categorie, super top, top e standard, abbiamo pubblicato anche i criteri stabiliti per la scelta, che tengono conto di risultati, partecipazioni, prestazioni, ma anche di scelte tecniche, lasciando a chi ne avesse avuto voglia di leggersi tutto e farsi una propria idea.

    Come sempre, in questi tipi di situazione, ci piace dare la notizia senza troppi commenti perché dietro ogni decisione molto spesso ci sono delle spiegazioni, e abbiamo solo auspicato che, le due esclusioni di Federica Del Buono e di Alessia Trost, che hanno avuto una più che buona stagione culminata con la partecipazione olimpica, fossero state precedute da un confronto precedentemente avuto con le due atlete.

    Nelle ultime ore, però, è apparso sulle pagine social del mezzofondista Iliass Aouani, un duro sfogo sul fatto che lui ritenesse di meritare l’inserimento nell’AEC in virtù di una stagione di grande crescita, culminata con ottimi progressi cronometrici e 4 titoli assoluti nazionali, tra competizioni su strada, campestri e pista.

    Crediamo sia giusto quindi pubblicare l’esatto contenuto del suo pensiero su cui ognuno potrà farsi una propria idea ricordando solamente come Iliass, tra l’altro, sia un atleta non facente parte di alcun gruppo sportivo militare, e quindi senza alcun tipo di sostegno economico per poter svolgere la sua intensa attività agonistica.

    Estratto integrale dalla pagina facebook di Iliass Aouani

    Premetto che odio fare questi genere di post però ho ritenuto giusto dire quello che penso e confrontarmi con voi, così che se dovessi essere in torto me lo facciate notare e diciate la vostra.

    A fine 2020 sono tornato dagli USA con due lauree in mano. Ho considerato seriamente l’idea di lavorare e smettere di correre, ma mi sono detto che così facendo avrei fatto ingiustizia a me stesso, sprecando il mio talento.

    Ho voluto rimettermi in gioco con la stessa fame di chi non ha nulla da perdere. Come ho lasciato casa mia per andare in USA, non mi è stato difficile rifarlo per andare a Ferrara a costruire ciò che questo talento mi prometteva. Questa era l’ultima possibilità che mi ero concesso.

    Avevo bisogno di qualcuno che credesse in me e questo qualcuno l’ho trovato in Massimo Magnani.

    Con la sua guida ho corso come mai prima, ho vinto 4 titoli italiani segnando un record mai riuscito a nessuno prima d’ora, ho stabilito il miglior tempo dell’anno in Italia sui 10.000m correndo due volte sotto i 28, e il secondo miglior tempo dell’anno sui 5000m.
    Tutto questo l’ho fatto senza alcuni sponsor tecnico o gruppo militare. Tutto questo l’ho fatto tecnicamente da amatore, nonostante l’impegno da professionista.

    Dopo una stagione così, in cui sicuramente non ho centrato molti degli obbiettivi prefissi, ma che non significa che non siano alla mia portata, mi aspettavo un riconoscimento da parte di chi l’atletica la gestisce.

    Con mia sorpresa, e sorpresa di molti, mi trovo escluso dall’elenco degli atleti élite che godono del supporto della Federazione.

    Due sono i messaggi che traggo da questa decisione.

    Il primo è che i campionati italiani sono una manifestazione praticamente inutile e che non serve a nulla, e nessun atleta di alto livello, a meno che non ambisca ad entrare in un gruppo militare, dovrebbe dare importanza a questa manifestazione se non come tappa di passaggio di secondaria importanza.

    Il secondo messaggio che capto è che “io Federazione” non credo in te, nei tuoi sforzi e nei risultati che hai dimostrato, di conseguenza non sei meritevole di un mio aiuto perché non hai dimostrato di meritarlo. I risultati che hai fatto e che potevi fare, senza supporto di sponsor o di gruppo militare, per “Noi Federazione” non indicano alcuna prospettiva per la quale valga la pena investire su un atleta come te.

    Odio fare polemica, ma allo stesso tempo penso sia giusto esprimere la mia delusione. Come me penso che ci siano tanti altri atleti che meritano e che sono esclusi dal supporto federale, ma io per ovvie ragioni non posso parlare a nome loro.

    Se per caso pensate che la mia riflessione sia sbagliata vi prego di non farvi scrupoli a farmelo notare.

    Sport OK Junior