Devo dire che, pensando a Dalia Kaddari, ho l’immediata sensazione che ne sento parlare da vari anni, anche perché la ricordavo semifinalista agli Europei Under 20 di Grosseto del 2017 e invece, recitando la sua data di nascita 23 marzo 2001, all’epoca era solo al 1° anno da allieva.
Da Under 18 Dalia ha ottenuto una prestigiosa medaglia d’argento, sempre sui 200 metri, ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires quando ottenne la miglior prestazione italiana di quella categoria, allieve, con 23″45.
Poi, dopo un 2019 di leggera transizione in cui non è riuscita a migliorare i suoi primati all’aperto, un 2020 di grande spessore iniziato subito con i personali sui 60 indoor, 7″40 e sui 200 sempre al coperto, 23″85 miglior prestazione italiana di categoria.
Poi all’aperto, nonostante il lockdown, personale sui 100 metri a Sassari, il 20 agosto, con 11″44 e, infine per ora, la grande affermazione in un contesto assoluto, quali i Campionati Nazionali di Padova, dove ha portato il suo p.b. sui 200 a 23″30.
La sua gestione tecnica ci sembra realmente ottimale nel senso che, oltre ad avere uno stile di corsa veramente notevole, le sue competizioni vengono organizzate con estrema cautela, senza esagerare, onde evitare di creare all’atleta, ancora molto giovane, eccessivi stress psicofisici.
Adesso, finito il breve e opportuno periodo di rigenerazione dopo Padova, l’obiettivo di questa splendida, per lei , estate, credo possa essere il superamento della miglior prestazione under 20 sui 200 metri detenuto da Vincenzina Calì (sotto nella foto d’archivio) che corse, il 19 luglio del 2002, a Kingston in 23″25.
L’occasione potrebbe, certamente essere la sera del 15 settembre prossimo quando, come già preannunciato dal suo tecnico Fabrizio Fanni, Dalia sarà sui blocchi del Galà dei Castelli, a Bellinzona dove troverà , veramente, avversarie di grande prestigio che saranno per lei uno stimolo ulteriore di straordinaria importanza.
Come infatti anticipato dagli amici del Galà risultano iscritte la fenomenale olandese bicampionessa mondiale sui 200 nel 2015 e 2017, Dafne Schippers che vanta il primato europeo sulla distanza di 21″63, la svizzera, bronzo ai mondiali di Doha, Mujinga Kambundji che vanta un p.b. di 22″26 ed anche, tra le altre, la 7° degli scorsi mondiali 2019, con tantissime presenze in Olimpiadi, Mondiali ed Europei, Ivet Lalova-Collio che vanta un p.b. di 22″32.
Ricordo, tra l’altro, che la pista dello stadio di atletica di Bellinzona, da sempre nota per le sue ottime caratteristiche tecniche, è stata totalmente rifatta nel 2019, con particolare riguardo alle curve che adesso hanno le precise caratteristiche Olimpiche, mentre prima avevano, come su taluni impianti in Svizzera, un raggio più stretto e, quindi, meno agevole da correre.
Un grande occasione, dunque, per la ragazza sarda di sfoggiare tutto il suo talento e disegnare, con la sua corsa armonica, delle linee di curvatura ideali per ottenere una grande prestazione cronometrica.