Convocazioni World Relays: qualche doverosa considerazione

Tra i 30 convocati per i mondiali di staffette in Polonia un paio di esclusioni da commentare. Vediamo quali e cerchiamo di dare delle spiegazioni.

Abbiamo pubblicato ieri l’elenco dei 30 atleti azzurri convocati per la spedizione in Polonia, che avrà il suo culmine nelle giornate dell’1 e 2 maggio quando si svolgeranno i campionati del mondo di staffette a Chorzow.

Saranno 16 donne e 14 uomini a far parte della squadra italiana, scelte scaturite dopo i raduni di 7 giorni avvenuti, tra Roma e Formia, dal 6 al 12 aprile ma, guardando quelli che furono i convocati e le convocate per quella settimana collegiale, non si può non fare delle considerazioni in merito a un paio di esclusioni.

Voglio subito fare una piccolissima premessa sul fatto che SprintNews.it si vanta, oltre ad essere l’unica testata giornalistica quotidiana on line che si occupa esclusivamente di Atletica, di fare solo informazione senza scendere mai nella minima polemica ma, in quanto organo di stampa, proprio per il bene stesso di questo sport, crediamo sia giusto che vi sia una totale chiarezza laddove vengano fatte delle scelte.

Quel che scrivo, quindi, è solo perché ho la massima stima di Antonio La Torre direttore tecnico della nazionale azzurra, oltre che naturalmente del responsabile delle staffette, Filippo Di Mulo, ma ritengo giusto citare chi certamente si sarebbe sentito onorato di partecipare alla spedizione con la maglia azzurra, ed invece non ne farà parte.

La decisione apparentemente meno spiegabile è stata certamente quella sulla bi-campionessa italiana dei 100 metri Zaynab Dosso, già facente parte della squadra azzurra di Doha 2019, anche se non aveva corso, presente al raduno ed unica delle 8 atlete convocate escluse.

Dando per scontate le 4 azzurre che hanno fatto il record italiano, le altre tre convocate sono Vittoria Fontana, reduce da un’ottima stagione indoor sui 60 metri, Dalia Kaddari, e Chiara Melon che ha corso venerdì scorso a Roma arrivando seconda dietro la Hooper con 11″71.

Zaynab, in realtà, avrebbe dovuto inizialmente correre anche lei a Roma, ma poi ha rinviato il debutto al meeting di Rieti, venerdì prossimo, per cui è presumibile non abbia alcun problema fisico che, tra l’altro, mi risulta non abbia avuto nemmeno nel corso della stagione invernale, dove non ha gareggiato solo per scelta di programmazione e proprio per essere al meglio nei primi appuntamenti all’aperto.

Il mio auspicio, quindi, è solo che all’atleta azzurra sia stata spiegata tale decisione, perché è sempre molto importante tutelare l’aspetto emozionale di chi, ogni giorno, si sacrifica per ottenere un risultato, ma anche per ottenere l’importante gratificazione di indossare la maglia e la tuta della nazionale.

Chituru Ali (foto FIDAL)
Chituru Ali (foto FIDAL)

La seconda esclusione da evidenziare rispetto ai convocati del raduno di inizio aprile è quella del velocista lombardo Chituru Ali, grande talento naturale che, da un anno, è passato alla velocità pura dopo un inizio di carriera agonistica sugli ostacoli.

Chituru, tra l’altro, dopo aver fatto un ottimo campionato europeo indoor sui 60 metri distanza, per lui alto 198 centimetri, non certo ideale, ha esordito venerdì scorso al Roma Sprint Festival con il personale di 10″40 sui 100 metri, su una pista non propriamente velocissima.

In realtà la spiegazione qui è più comprensibile, nella misura in cui la scelta è caduta esattamente sugli uomini che hanno fatto parte della spedizione azzurra di Doha 2019 e, anche se qualcuno di questi non è propriamente apparso nella miglior condizione agonistica, nelle prime gare, si è ritenuto opportuno premiare l’esperienza in attesa di vedere cosa succederà nel prosieguo della stagione.

Tra l’altro vorrei anche citare altri due velocisti che hanno ottenuto buoni risultati nel 2020, quali Andrea Federici e Luca Lai e credo che, anche per loro, ci potrà essere una possibilità in funzione dei risultati che realizzeranno nei prossimi mesi.

Per finire una citazione anche per il grande Matteo Galvan, ex primatista italiano dei 400 metri, non ancora all’apice della condizione, per il quale l’esclusione dalla convocazione ha una precisa motivazione.

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