La notizia è di ieri sera, vale a dire che non verranno disputati nel 2020 gli Europei Allievi di Rieti. La decisione è stata presa, in una riunione fatta in videoconferenza, dall’Executive Board della European Athletics.
La rassegna continentale era prevista, nel capoluogo sabino, dal 16 al 19 luglio ed è stata rinviata a data da destinarsi.
Nello stesso contesto, presa la decisione di cancellare definitivamente l’edizione 2020 della Coppa Europa di lanci di Leiria e di spostare, al 2021, la Coppa Europa dei 10.000 metri e degli Europei di corsa in montagna.
Nulla è stato ancora previsto, invece, per gli Europei di Parigi che dovrebbero svolgersi dal 26 al 30 agosto e che rappresentano, ad oggi, un possibile obiettivo alternativo per tantissimi atleti che puntavano alle Olimpiadi.
Avevo provato, nelle ultime due settimane, a fare delle previsioni su quel che avrebbe potuto essere della stagione agonistica dando per certo, già da tempo, il rinvio delle Olimpiadi ma pensando, invece, che ci potessero essere delle buone probabilità per lo svolgimento degli Europei di Parigi.
Gli ultimi annullamenti, però, intendo quelli dei mondiali under 20 e degli europei under 18, eventi programmati tra il 12 e il 19 luglio, fanno intendere un grande pessimismo generale che potrebbe scaturire in annullamenti a raffica di qualsiasi manifestazione a partire dalla Diamond League, in teoria ancora in piedi dal 24 maggio a Stoccolma, sino appunto agli Europei di fine agosto.
Quindi una situazione totalmente incerta in cui, quel che si potrebbe ipotizzare oggi, può essere smentito dai fatti in pochissimi giorni o addirittura ore.
Il mio personale pensiero è che, razionalmente, visto che finalmente la stragrande maggioranza degli stati hanno capito la gravità del problema, si possa auspicare, complice anche l’arrivo di una stagione calda e l’indebolimento, previsto da molti esperti, del virus che tra la fine di maggio e l’inizio di giugno si possa tornare ad una situazione di normalità quasi totale.
Motivi di prudenza, prevenzione, ed anche, organizzativi, impediranno che si possano svolgere per qualche tempo, dopo tale data auspicata, eventi troppo complessi come appunto un campionato mondiale o europeo, che presuppone gente che arrivi da più parti, tra cui il pubblico.
Credo, però, che un evento singolo, come un meeting di qualche ora, si possa pensare di organizzarlo, all’inizio magari nei confini della propria nazione e poi, gradualmente, anche più internazionale per cui auspico che, da metà giugno, i nostri atleti abbiano la possibilità di gareggiare, quantomeno in Italia, con una serie di gare ulteriori organizzate, visto che il calendario è ovviamente saltato e che, da metà luglio, possano riprendere anche competizioni di un giorno più allargate.
Ma adesso si può solo aspettare, almeno sino a dopo Pasqua, per capire cosa succederà e il mio pensiero va a tutte le persone malate, a quelli che non ci sono più e a tutto il personale sanitario che lotta in prima linea, con sacrificio di vite umane, per la nostra salute, per cui mi si consenta un piccolo messaggio personale.