Inizieranno giovedì 6 marzo i campionati europei al coperto di Apeldoorn in Olanda, la 38esima edizione di un evento nato nel marzo del 1970, circa 55 anni fa, che ha regalato all’Italia nella sua storia 32 successi, tra cui spiccano su tutti i 4 di Sara Simeoni nel 1977, 1978, 1980 e 1981, i 3 di Agnese Possamai nel 1981, 1982 e 1985 e i 2 di Stefano Tilli nel 1983 e 1985.
Nelle 37 edizioni disputate sino ad oggi, il miglior risultato in termini di medagliere è stato nel 1984 a Goteborg in Svezia, quando i podi furono 8 anche se le vittorie solamente 1 ad opera dell’indimenticato Donato Sabia, con 4 argenti e 3 bronzi, per poi a seguire i 7 ottenuti nel 1982 all’interno del Palasport di Milano crollato 3 anni dopo per la neve, ma in tale occasione ci fu il maggior numero assoluto di vittorie, tre, a cui si aggiunsero 2 secondi posti e 2 terzi, stesso numero di trionfi azzurri del 2007 a Birmingham in Gran Bretagna dove vi fu anche 1 argento e 2 bronzi, ricordando in particolare in quest’ultima occasione la vittoria nei 3000 metri di Cosimo Coliandro, mancato prematuramente a soli 29 anni nel 2011 per un incidente motociclistico.
La squadra italiana, in ordine di importanza, ha ottenuto 6 podi in altre tre circostanze, nel 2009 a Torino con due ori, due argenti e due bronzi, nel 2013 a Goteborg con un oro, due argenti e tre bronzi ed infine a Istanbul 2023, nell’ultima edizione, con 2 ori e quattro argenti che ricordiamo essere stati di Zane Weir nel getto del peso e Samuele Ceccarelli sui 60 metri per quanto riguarda le vittorie, con i secondi posti di Marcell Jacobs sempre sui 60, peraltro oro a Torun nel 2021 in quello che fu l’inizio della sua sfolgorante ascesa verso i vertici mondiali della velocità, Larissa Iapichino nel lungo, Dariya Dercach nel triplo e la 4×400 femminile con Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Anna Polinari e Eleonora Marchiando.
In sole quattro circostanze la spedizione azzurra non è riuscita a conquistare medaglie, nell’edizione inaugurale del 1970 in Austria, nel 1972 a Grenoble in Francia, nel 1974 a Goteborg in Svezia e nel 1975 a Katovice in Polonia, anche se va certamente evidenziato come specialmente i primi anni i partecipanti fossero molto pochi, mentre ha vinto almeno un oro in 21 avvenimenti, il cui primo fu nel 1973 a Rotterdam in Olanda ad opera del saltatore con l’asta Renato Dionisi, a cui ne seguirono negli anni altri 31 per un totale odierno di 32 a cui aggiungere 40 argenti e 33 bronzi per un bottino complessivo di 105 podi.
Tra i vari vincitori dell’evento agonistico continentale, oltre a quelli già citati, vanno ricordati su tutti Fabrizio Donato, presente in Olanda come tecnico di Andy Diaz, vincitore nel triplo dell’edizione 2009 a Torino, e due volte argento nel 2011 in Francia e nel 2017 a Belgrado , Gianmarco Tamberi oro nell’alto a Glasgow 2019 e argento a Torun 2021, Antonietta De Martino vincitrice nell’alto femminile nel 2011 a Parigi e seconda nel 2007 a Birmingham, Andrew Howe che vinse nel 2007 a Birmingham, il mitico Pietro Mennea oro sui 400 metri di Milano 1978 in una delle sue rare competizioni sulla distanza, la compianta Anna Rita Sidoti oro nei 3000 metri di marcia nel 1994 a Parigi e bronzo nel 1990 in Scozia.
Va infine evidenziato come Agnese Possamai oltre ai 3 ori abbia conquistato pure un argento nel 1983, concludendo con la citazione sull’attuale presidente FIDAL, Stefano Mei, anche lui facente parte del medagliere globale azzurro della storia, con l’argento sui 3000 metri dell’edizione di Madrid 1986.