Si alza oggi 24 settembre il sipario sul World Athletics Cross Country Tour in Europa, con la 58esima edizione della classica corsa campestre Lidingöloppet, che si disputerà a Lidingo comune di circa 44.000 abitanti della contea di Stoccolma, che ha quale caratteristica principale quella di svolgersi per la competizione principale su un percorso di 30 km, distanza veramente anomala per questo circuito mondiale di cross che prevede percorsi tra i 9 e 12 per gli uomini, e tra i 6 e i 10 per le donne.
Nella manifestazione che è nata nel lontano 1965, il cui nome deriva da “Lidingo”, dove si svolge, e da “loppet” che in svedese significa gara, ci sarà finalmente il ritorno ad una partecipazione di massa dopo il periodo della pandemia, e gli organizzatori hanno previsto la presenza di circa 25.000 corridori nelle nove gare del fine settimana, di cui poco meno della metà parteciperà all’evento principale di oggi.
Nell’albo d’oro maschile ci sarà sicuramente un nuovo nome, poiché nessun vincitore delle precedenti edizioni sarà sulla linea di partenza e fra gli atleti iscritti il ruolo di favorito ricade sulle spalle del fondista eritreo Samuel Tsegay.
Tsegay, in realtà, ha da poco tempo acquisito la cittadinanza svedese e da ancor meno, il 26 giugno scorso, l’eleggibilità a rappresentare la sua nuova nazione nelle grandi manifestazioni internazionali e, con la nuova maglia, ha fatto il suo debutto nella maratona dei Campionati Europei di Monaco di Baviera dove però non è riuscito a concludere i 42,195 km previsti.
Il suo intento sarà naturalmente quello di offrire il massimo delle sue possibilità nella competizione odierna e conquistare quantomeno un podio dopo che, proprio 12 mesi fa, ne ero rimasto fuori per poco essendo arrivato quarto nella Lidingöloppet dello scorso anno.
Il suo avversario più pericoloso dovrebbe essere l’esperto danese Abdi Hakin Ulad, 31enne di origine somala, medaglia di bronzo europea under 23 sui 10.000 metri nel 2013 che, come Tsegay, ha corso una maratona non all’altezza delle proprie aspettative agli europei in Germania, chiudendo alla fine in 27esima posizione.
Nella gara femminile, il podio completo del 2021 torna a darsi battaglia con la vincitrice dello scorso anno, la keniana Sylvia Medugu, prima anche nel 2018 e nel 2019, che dovrebbe duellare ancora una volta con il duo svedese composto da Linnea Senstrom e dalla medaglia di bronzo dei campionati europei di corsa campestre 2019 Samrawit Mengsteab, pure quest’ultima di origine eritree, rispettivamente seconda e terza nel 2021.
In campo ci sarà anche l’altra svedese, la 42enne Hanna Lindholm, che quest’estate pur senza ottenere piazzamenti particolari, ha corso e ultimato con crono abbondantemente sotto le 2h40, sia la maratona dei campionati mondiali in Oregon che quella degli europei in Germania, e che è stata terza nel cross di Lidingo nel 2018 e nel 2019.
Dal 1982 la competizione è stata inserita nel Guinness World Records come la più grande corsa campestre del mondo, da poco tempo è diventata gara Silver del World Athletics Cross Country Tour e, adesso, ha ricevuto anche dalla massima federazione mondiale la World Athletics Heritage Plaque, la targa del patrimonio mondiale dell’atletica che è un riconoscimento conferito per un contributo eccezionale alla storia e allo sviluppo mondiale dell’atletica dentro e fuori dagli stadi, come il cross, la montagna, le corse su strada, il trail, l’ultra-running e la marcia.
E’ la 79esima volta che tale premio viene assegnato da quando è stato creato nel dicembre 2018, con la motivazione data dal Presidente di W.A. Sebastian Coe.
“La Lidingöloppet è giustamente rinomata come una delle più grandi gare di corsa campestre del mondo. La sua storia e la sua attuale eredità meritano una targa del patrimonio dell’atletica mondiale.”
Un evento classico nel calendario sportivo annuale della Svezia, la Lidingöloppet ha avuto un impatto profondo sullo sviluppo della corsa amatoriale. Ha incoraggiato centinaia di migliaia di persone a praticare l’attività fisica e a trarre piacere dalla corsa nella vasta e splendida campagna svedese“.
Un po’ di storia della corsa e le 12 vittorie di Grete Waitz
La Lidingöloppet, organizzata dai club sportivi IFK Lidingö Orientering (SOK) e IFK Lidingö Track and Field (Friidrott), si svolge su un percorso impegnativo e ondulato. La tre volte vincitrice Malin Ewerlöf, che vive a Lidingö, ha dichiarato: “La gara di Lidingö è come un lungo allenamento a intervalli. Il tratto più duro è tra i 15-20 km. Qui si sale e si scende in continuazione“.
Gli ultimi 10 km sono i più famosi e vengono chiamati “ultimo miglio” (in Svezia 10 chilometri vengono normalmente definiti come miglio). Al 25esimo km, i corridori arrivano alla famosa “Abborrbacken” (collina del trespolo), una sfida fondamentale della gara. La collina è lunga 540 metri, durante i quali i corridori salgono a 48 metri dal livello del mare.
Gli ideatori della gara nel 1965 furono Karl Axel “Kacke” Karlberg e Sven Gärderud.
L’ispirazione venne da un articolo del giornalista sportivo Sven Lindhagen, che propose un evento annuale di massa per i corridori amatoriali, paragonabile alla Vasaloppet per gli sciatori di fondo.
La prima gara di Lidingö era lunga 30 km e si iscrissero 644 corridori. Di questi, 512 hanno completato la distanza.
La distanza per gli uomini senior è stata sempre di 30 km mentre, quando nel 1967 venne istituita la gara femminile fu inizialmente di 15 km per poi, dal 1996, passare anche per le donne all distanza ufficiale di 30 km.
La norvegese Grete Waitz, cinque volte campionessa mondiale di corsa campestre, considerata una delle più grandi fondiste della storia in quanto vinse nove volte la maratona di New York, cinque volte i campionati del mondo di corsa campestre, due volte la maratona di Londra, oltre ad essere medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Los Angeles, è stata 12 volte vincitrice della gara femminile sui 15 km di Lidingöloppet.
Tra le altre illustri vincitrici della gara femminile figurano Ingrid Kristiansen, Tegla Loroupe, Angela Tooby, Lena Gavelin, Malin Ewerlöf, Sara Wedlund e Annemari Sandell.
La 30 km maschile è stata vinta da molti famosi corridori, tra cui Tapio Kantanen, Knut Kvalheim, Douglas Wakiihuri, Benson Masya e Mustafa Mohamed.
Dal 1968, una corona gigante viene assegnata al vincitore di ogni categoria di corsa. Ogni anno, tra i membri dei club organizzatori, vengono nominati una Kranskulla (Fanciulla della corona) e un Kransmas (Uomo della corona), che si occupano di mettere le corone al collo di ogni vincitore quando si avvicina al traguardo. Questo compito non è facile da svolgere mentre si corre!
Quest’inverno si terranno altri cinque incontri del World Athletics Cross Country Tour Silver e Bronze, sotto l’egida dell’European Athletics, in tutta Europa in preparazione dell’importante appuntamento dei Campionati Europei di corsa campestre che si terranno in Italia, domenica 11 dicembre, al Parco Piemonte-La Mandria di Torino.