Trionfale prestazione di Nadia Battocletti, nel corso dei campionati italiani di corsa campestre di Gubbio corsi poco più di una settimana dopo la finale dei 3000 metri degli Eurocross di Istanbul, dove fu ottima quarta, con la 22enne atleta trentina che non si è risparmiata e vinto anche la gara tra le straniere presenti per il campionato di società, chiudendo sugli 8 km del percorso in 27’06 davanti alla burundese Francine Niyomukunzi  seconda con 27’59.

Nella classifica finale nazionale, secondo posto per Elisa Palmero in 28’06 e bronzo Valentina Gemetto con 28’19, mentre Anna Arnaudo è stata invece costretta al ritiro per un problema fisico.

Nella gara più corta dei 3 km, sul percorso senza pendenze eccessive ma ricco di cambi di direzione disegnato intorno al meraviglioso Teatro Romano, vittoria di Ludovica Cavalli, anche lei reduce dagli Europei al coperto in Turchia, che si è messa in testa fin dal primo metro e portato via un gruppo di cinque atlete che progressivamente si è sfilacciato.

L’ultima a resistere al suo forcing è stata Giulia Zanne, alla fine staccata di soli quattro secondi, con i crono finali rispettivi di 10’30 e 10’34.

Le dichiarazioni di Nadia: “Tengo il conto da sempre e conservo tutte le maglie, questo è il mio trentesimo titolo italiano. Sono stata davvero felice di correre qui a Gubbio e mi sono trovata a mio agio su questo percorso. Con questa gara finisco la mia stagione invernale, ora mi fermerò per due settimane e poi inizierò la preparazione della stagione estiva dove, tra le gare già certe, ci saranno i 5000 di Oslo in Diamond League”.

Le parole di Ludovica: “Non sapevo come avrebbe reagito il mio fisico viste le condizioni prima della gara ma ci tenevo. Ho cercato di dare ritmo. Ora devo riposare altrimenti il fisico mi ‘cazzia’ davvero”.

Ludovica Cavalli (foto Grana/FIDAL)
Ludovica Cavalli (foto Grana/FIDAL)

Le gare maschili

Grande sorpresa, sulla classica distanza dei 10 km, con la vittoria in 30’35 del 22enne veronese Marco Fontana Granotto che ha corso una gara tutta in rimonta, risalendo posizioni e lottando fino al sorpasso decisivo ai danni del campione uscente Iliass Aouani, grande favorito della vigilia e candidato al terzo successo consecutivo nella manifestazione.

Nella gara valida, come per le donne, quale campionato di società aperto ad atleti stranieri, nella prima parte il burundese Ntakarutimana fa il vuoto dopo un primo giro in compagnia di Aouani, mentre alle sue spalle la lotta è soprattutto tra i keniani Kimutai e Wambua che si danno battaglia per riprenderlo.

Nella seconda parte, è proprio Iliass a comandare nelle fase iniziali sembrando nella condizione di poter vincere agevolmente ma poi, comincia a cedere e viene prima ripreso da un esuberante Fontana Granotto con cui si presenta in tandem al rilevamento dell’ultimo giro e poi, cede gradualmente venendo alla fine nettamente superato dall’avversario, ma anche da Pasquale Selvarolo secondo in 30’54 e Osama Zoghlami terzo in 31’05, chiudendo solo quarto, a causa di un crollo finale che lo porta a chiudere quasi camminando in 31’18.

Le dichiarazioni di Fontana Granotto: “Non credevo di essere così in forma. Per mie caratteristiche parto tranquillo, poi giro dopo giro risalgo. Quando sono andato a prendere Aouani ho provato un’emozione fortissima. Ho visto che si staccava, ho cercato di tenere ed è stato bellissimo”.

Marco Fontana Granotto (foto Grana/FIDAL)
Marco Fontana Granotto (foto Grana/FIDAL)

Contrariamente alla gara sul percorso più classico, in quello corto dei 3 km non fallisce il favorito Ala Zoghlami che conquista il suo terzo titolo consecutivo, pur impegnato più del solito dagli avversari.

Nella prima parte resta più coperto, poi intorno a metà gara si porta in testa e cerca di impostare il proprio ritmo, quanto basta per allungare il gruppo e tenere il vantaggio fino al termine chiudendo in 8’54 davanti a Jacopo De Marchi secondo in 8’55 e Samuel Medolago terzo in 8’58.

Le parole di Ala: “Sapevo che la concorrenza era agguerrita e oggi hanno provato a togliermi lo scettro. Quest’anno dopo un 2022 che non è stato soddisfacente sarà il momento del riscatto. Sono certo che io e mio fratello Osama daremo l’assalto al record italiano dei 3000 siepi di Francesco Panetta”.

Ala Zoghlami (foto Grana/FIDAL)
Ala Zoghlami (foto Grana/FIDAL)

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