Kelly Doualla realizza un’altra grande impresa della sua ancor giovanissima carriera realizzando i nuovi primati italiani under 20 e 18 sui 100 metri con il crono di 11″37 realizzato a Brescia, nel centro sportivo Sanpolino-Gabre Gabric, in occasione della finale dei campionati societari, dove viene superata unicamente dalla britannica Amy Hunt vincitrice con il tempo di 11″23, ma accreditata di un personale di 11″03, mentre in terza posizione si piazza Gaya Bertello con 11″43.
Per la 15enne Doualla uno straordinario risultato, alla sua seconda gara cronometrata da allieva in carriera sulla distanza dopo il debutto con 11″53, grazie a un tempo che migliora di 15 centesimi il suo personale di 11″52 del 2024, ma soprattutto cancella i due precedenti limiti di categoria che erano di 11″44 da parte di Erika Marchetti per le under 18, addirittura del 1997, e di 11″40 realizzato da Vittoria Fontana nel 2019 per le under 20.
La velocista di Sant’Angelo Lodigiano allenata da Walter Monti a San Donato Milanese si era già appropriata in inverno dei primati under 20 e 18 sui 60 metri indoor con il tempo di 7″19.
Il risultato tecnico di maggior valore assoluto arriva però dai 400 metri donne dove Anna Polinari vince con un ottimo 51″14 grazie al quale migliora il proprio recente personale, portato a 51″43 in occasione della vittoria nel palio della Quercia di Rovereto, diventando così la terza italiana di sempre dietro alla primatista nazionale Libania Grenot con 50″30, e alla sua compagna di staffetta Alice Mangione con 51″07, ma buona conferma anche della seconda Virginia Troiani che in stagione si era portata a 51″33, che chiude in 51″77 facendo da riferimento per circa 320/330 metri a Polinari che poi nell’ultima parte del rettilineo la supera con un’azione molto efficace.
Grande conferma nel salto triplo donne di un’altra giovanissima atleta di grande talento, la 19enne Erika Saraceni, reduce dal personale del nuovo primato italiano under 20 con 14,01 ottenuto nel meeting di Savona, che avvicina subito tale limite vincendo la gara grazie alla misura di 13.92, ma per lei altre 2 ottime misure di 13,68 e 13,75 nettamente migliori del 13,27 del risultato della seconda classificata Ottavia Cestonaro.
Da evidenziare come la saltatrice milanese fosse anche reduce da un piccolo infortunio patito nel corso di una gara di staffetta nei campionati societari giovanili, che ne aveva precluso la possibilità di esordire nella sua prima gara della Diamond League in occasione del Golden Gala Pietro Mennea, a Roma lo scorso 6 giugno.
Nel salto in alto donne Asia Tavernini realizza il proprio personale con la misura di 1.92, superando oltretutto la quota al primo tentativo per poi fallire i tre successivi a 1.95, mentre al secondo e terzo posto si piazzano con 1.82 Giulia De Marchi dell’Atletica Vicentina e Aurora Vicini del Cus Parma/Carabinieri, con quest’ultima penalizzata da un errore in più.
Elena Carraro, specialista bresciana degli ostacoli, onora al meglio la gara dei 100 H nell’impianto di casa vincendo con un buon 12″96 che avvicina di 12 centesimi il suo recente personale di stagione, con al secondo posto nella prova Elisa Di Lazzaro in 13″14 e al terzo Alice Muraro con 13″29.
Tra gli atleti stranieri in gara per rappresentare una società civile italiana, oltre alla già citata Amy Hunt, presente il campione olimpico dei 110 H di Rio de Janeiro Omar McLeod, vincitore nella sua disciplina con 13″52 davanti a Oliver Mulas con 13″60 di proprio personale, con l’esperto Hassane Fofana terzo in 13″77 e Nicolò Giacalone quarto con 13″90.
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