Il due volte campione olimpico Jakob Ingebrigtsen e la vice campionessa olimpica dei 10000 metri Nadia Battocletti hanno vinto le medaglie d’oro nelle gare seniores della trentesima edizione degli Europei di cross di Antaly, località balneare della Turchia. Il vincitore del Premio Rising Star della European Athletics Niels Laros ha vinto il suo primo oro europeo under 20 di cross, mentre Will Barnicoat e Ines FirzGerald hanno bissato il successo dell’anno scorso rispettivamente nelle categorie under 23 maschile e under 20 femminile.
Gara seniores maschile
Ingebrigtsen ha conquistato la settima medaglia d’oro complessiva della sua carriera e la terza a livello seniores agli Europei di corsa campestre tagliando il traguardo in 22’16” sul percorso di Dokuma Park ad Antalya in Turchia. Con questo successo il norvegese si è confermato come uno dei più grandi atleti nella storia degli Europei di cross.
Jakob Ingebrigtsen: “Mi piace davvero correre le corse campestri. Sono molto diverse dalle altre competizioni. C’è sempre qualcosa di speciale ed eccitante quando cento atleti si schierano sulla linea di partenza. Ci sono sempre molte spinte. Molte cose possono succedere. Il percorso era molto difficile e tecnico. Era importante gestire saggiamente le energie. E’ molto eccitante. Mi sento in ottime condizioni di forma. Sono concentrato sui miei allenamenti. Se tutto andrà bene nella preparazione cercherò di gareggiare il più possibile. Mi sto divertendo molto”.
Il campione europeo di mezza maratona di Roma 2024 Yeman Crippa ha vinto la medaglia d’argento terminando a otto secondi in 22’24”. Crippa è tornato sul podio nella gara seniores degli Europei di cross a cinque anni di distanza dalla medaglia d’argento vinta nell’edizione di Lisbona 2019. In carriera Crippa si è aggiudicato due ori agli Europei di cross nella categoria under 20 nel 2014 e nel 2015 e due bronzi nella categoria under 23 nel 2016 e nel 2017.
Yeman Crippa: “Siamo una grande squadra. Abbiamo vinto tante medaglie alle Olimpiadi e agli Europei. Abbiamo un grande allenatore. La Federazione Italiana sta facendo un ottimo lavoro. Ho deciso di spingere forte fin dal primo giro perché Ingebrigtsen è un atleta molto esperto. E’ la mia seconda medaglia d’argento a livello seniores in questa manifestazione. C’era un tratto in salita alla fine prima del rettilineo finale, ma era un bel percorso. Mi piace molto”.
Lo spagnolo di origini burundesi Thierry Ndikumweanyo (medaglia di bronzo sui 10000 metri agli Europei di Roma 2024 e primatista nazionale su questa distanza con 26’49”49) si è aggiudicato la medaglia di bronzo in 22’31” nel suo debutto in questi campionati. Il belga di origini keniane Isaac Kimeli si è piazzato al quarto posto in 22’33” davanti allo svedese Andreas Almgren (22’34”) e al francese Yann Schrub (22’35”).
Ndikumwenayo ha guidato la Spagna alla vittoria nella gara a squadre con 18 punti davanti al Belgio (37 punti) e alla Gran Bretagna (39 punti). Altri due atleti spagnoli Abdessamad Oukhelfen e Adel Mechaal si sono piazzati tra i primi dieci al settimo e al decimo posto. Gli azzurri si sono piazzati al nono posto nella classifica a squadre. Gli altri piazzamenti azzurri sono stati il quarantesimo posto di Luca Alfieri, il cinquantacinquesimo di Jacopo De Marchi, il settantottesimo di Enrico Vecchi e l’ottantasettesimo di Marco Fontana Granotto.
Crippa ha preso il comando nelle fasi iniziali della gara insieme all’ex triatleta britannico Hugo Milner, quarto classificato nell’edizione dell’anno scorso a Bruxelles e vincitore ai Campionati inglesi di cross nello scorso inverno. Ingebrigtsen era in terza posizione in un gruppo ancora numeroso.
Il campione in carica Yann Schrub, Isaac Kimeli, Andreas Almgren (quarto agli Europei di Roma sui 10000 metri) sono riusciti a rimanere in contatto con il gruppo dei migliori comprendente Ingebrigtsen, Crippa e Ndikumwenayo.
Ingebrigtsen ha incrementato il suo vantaggio su Crippa nelle fasi finali della gara prima di tagliare il traguardo con otto secondi di vantaggio su Crippa.
Gara seniores femminile
La vice campionessa olimpica dei 10000 metri Nadia Battocletti ha trionfato nella gara seniores femminile in 25’43” un anno dopo l’argento nell’edizione di Bruxelles 2023. La trentina ha preceduto la tedesca Konstanze Klosterhalfen (26’54”) e la quattro volte campionessa europea di cross Yasemin Can (26’01”). La maratoneta romena di origini keniane Delvine Meringor ha tagliato il traguardo al quarto posto in 26’01” precedendo di un secondo la belga Jana Van Lent.
Battocletti è entrata nella storia come la prima atleta a vincere titoli europei di cross in tutte le categorie a livello femminile dopo aver conquistato due ori tra le under 20 a Tilburg nel 2018 e a Lisbona 2019 e due ori tra le under 23 a Dublino 2022 e a Venaria Reale 2023. L’unico a riuscire in una simile impresa era stato l’azzurro Andrea Lalli, che vinse tra gli junior nel 2006 a San Giorgio su Legnano, tra gli under 23 a Bruxelles nel 2008 e tra gli senior a Budapest nel 2012.
Battocletti ha conquistato inoltre il suo terzo oro europeo della sua magica stagione 2024 dopo il doppio titolo sui 5000 e sui 10000 metri in pista a Roma lo scorso Giugno. Pochi giorni fa Battocletti ha superato un esame in ingegneria all’Università di Trento. Il bilancio azzurro è stato impreziosito dalla vittoria a squadre grazie all’ottimo tredicesimo posto di Elisa Palmero e al diciannovesimo posto di Ludovica Cavalli. Gli altri piazzamenti azzurri sono stati il ventottesimo posto di Nicole Reina, il trentanovesimo di Valentina Gemetto e il cinquantatreesimo di Federica Del Buono. L’unica medaglia d’oro di una squadra assoluta a livello maschile agli Europei di Cross era stata vinta nel 1998 da un team del quale faceva parte Giuliano Battocletti, padre e allenatore di Nadia.
La francese Mannon Trapp é andata al comando prendendo un vantaggio di 8 secondi a metà gara. L’iniziativa della transalpina si è esaurita poco dopo metà gara quando è stata ripresa da Battocletti, Can e Meringor. A due chilometri dalla fine si è formato un quintetto di testa composto da Battocletti, Can, Meringor, Klosterhalfen e Van Lent. Battocletti ha piazzato l’attacco decisivo alla campana dell’ultimo giro staccando Klosterhalfen.
Nadia Battocletti: “Prima della gara ho pensato che sarebbe stata una gara dura. Settimana scorsa ho corso ad Alcobendas in una gara simile ma su un percorso con caratteristiche diverse. Il percorso di Alcobendas era più difficile di questo. E’ stato un buon test. Abbiamo fatto la storia. Corriamo insieme fin dalle categorie giovanili e ci conosciamo bene. E’ un anno irripetibile ? Almeno fino al 2025. La parola di questo 2024 è ispirazione per me e per tutte le persone che lavorano con me. Quello che sto facendo giorno dopo giorno è merito dell’efficienza e della professionalità di tutto il mio staff e dei tantissimi fans che mi danno tantissimo supporto. Quando vivo giornate complesse penso a loro e trovo le energie. Non mi aspettavo una gara così, con la fuga della francese. Pensavo che sarebbe stata tosta ma non che dovessi andare a rincorrere, controllare e poi ripartire. Raramente mi piace stare dietro. Voglio avere la situazione sotto controllo. Per la gara di oggi ho preso ispirazione da Andrea Lalli che finora era stato l’unico a completare la famosa tripletta e sono felice di esserci riuscita anch’io. Sono contentissima di aver vinto l’oro a squadre, che è storico. Questa nazionale è andata veramente bene. Ci sono ottimi giovani e sono contentissima perché i risultati hanno sempre conseguenze positive su tutto il movimento”.
Konstanze Klosterhalfen è tornata sul podio continentale due anni dopo l’argento conquistato due anni fa a Venaria Reale alle spalle di Karoline Grovdal, che ha dovuto rinunciare alla rassegna in terra europea per un attacco influenzale.
Konstanze Klosterhalfen: “Ero nervosa prima del via perché non sapevo come sarebbe andata. E’ stata una buona gara. Due settimane fa ho corso in Spagna ma non sono riuscita a tenere testa a Nadia. Il percorso era difficile. C’erano alcuni ostacoli lungo il percorso, ma anche parti pianeggianti. Mi è piaciuto molto correre su questo percorso. Sono davvero felice”.
Staffetta mista
La staffetta italiana ha rivinto l’oro nella staffetta mista due anni dopo il trionfo nell’edizione di Venaria Reale 2022. Il quartetto azzurro composto da Sebastiano Parolini, Marta Zenoni, Sintayehu Vissa e Pietro Arese ha tagliato il traguardo in 18’02” precedendo i campioni dell’edizione 2023 della Francia e la Gran Bretagna con lo stesso tempo.
Il francese Antoine Senard, l’unico atleta del quartetto transalpino che vinse l’anno scorso a Bruxelles, ha preso il comando nelle fasi iniziali della gara coprendo il primo giro di 1710 metri in 4’29”. Il debuttante in nazionale Sebastiano Parolini ha consegnato il testimone a Marta Zenoni quando era in quarta posizione. Zenoni ha corso la sua frazione in 4’36” prendendo un vantaggio sulla Gran Bretagna. Solo Andorra, che schierava un uomo in seconda frazione, precedeva l’azzurra.
La finalista olimpica dei 1500 metri Agathe Guillemot ha corso la frazione più veloce dell’intera gara a livello femminile con 4’43” permettendo alla Francia di prendere un piccolo vantaggio prima dell’ultima frazione. La primatista italiana Sintayehu Vissa e la britannica Elise Thorner hanno percorso la loro frazione in 4’36” mantenendo le rispettive squadre in lotta per il podio.
Arese, bronzo europeo a Roma, finalista olimpico a Parigi e primatista italiano dei 1500 metri con 3’30”74, ha vinto una straordinaria volata spalla a spalla con il francese Simon Bedard e il britannico Tyler Bilyard sul rettilineo finale. Arese aveva fatto già parte del quartetto che trionfò a Venaria Reale nel Dicembre 2022 insieme a Gaia Sabbatini, Yassin Bouih e Federica Del Buono.
Sebastiano Parolini: “Meglio di così non poteva andare, sono super soddisfatto della mia frazione e di come è andata alla fine. Il mio obiettivo era cercare di tenere il più possibile sul gruppo dei francesi e dei britannici, non perdere nemmeno un metro e cambiare con Marta al massimo con due secondi di ritardo. Così è stato”.
Marta Zenoni: “Sebastiano mi ha lanciato in buona posizione. Nonostante il terreno fosse un po’ fangoso sono subito andata in testa: stare davanti è bello, ma difficile… comunque è andata bene!”.
Sintayehu Vissa: “È la prima volta che partecipo a una staffetta di campestre. Con Marta ho cambiato in posizione perfetta e poi ho corso di istinto. Sul rettilineo finale mi sono ricordata di essere una specialista dei 1500 e ho cercato di aumentare il vantaggio”.
Pietro Arese: “Una volata meravigliosa resa possibile dai miei tre compagni di squadra, che si sono battuti fino all’ultimo metro, ognuno di loro ha dato tutto, più di così non ce n’era. Io ho giocato un po’ di astuzia, se così possiamo dire: il francese ha rallentato per cercare di non spendere troppe energie perché si è trovato davanti, io non mi sono fatto spaventare, mi sono messo dietro e ho cercato di fare una volata in progressione negli ultimi trecento metri. E no, non mi sono fatto riprendere. E’ stata una sensazione fantastica sul rettilineo finale. Ero un po’ stanco ma sono riuscito a difendermi dal francese e dal britannico che hanno corso ottime frazioni. E’ stato speciale vincere ancora. Sono l’unico membro della staffetta che vinse due anni fa. L’anno scorso ci siamo piazzati al quarto posto. Ci tenevo fortemente a vincere ancora. Parteciperò agli Europei indoor, probabilmente sui 3000 metri, ma non abbiamo deciso ancora. La stagione 2025 in pista culminerà con i Mondiali di Tokyo. Poi probabilmente gareggerò ai Mondiali di corsa su strada il prossimo autunno.”
Gara femminile under 23
La britannica Phoebe Anderson ha vinto il titolo europeo under 23 in 21’16” sulla distanza di 6324 metri battendo la campionessa europea under 20 di Venaria 2022 Maria Forero della Spagna (21’21”). La finlandese Ilona Mononen, medaglia di bronzo nella gara under 23 dietro alla britannica Megan Keith nell’edizione dell’anno scorso di Bruxelles e campionessa europea under 20 a Tallin nel 2021, ha conquistato la medaglia di bronzo in 21’24”.
Ilaria Bruno é stata la migliore delle italiane in trentaduesima posizione davanti a Greta Settino (trentatreesima), Adele Roatta (quarantatreesima), Aurora Bado (quarantasettesima), Melissa Fracassini (cinquantunesima). Agnese Carcano (sessantesima). Le italiane si sono piazzate al nono posto con 108 punti nella classifica a squadre vinta dalla Gran Bretagna con 24 punti davanti alla Turchia (38) e alla Germania (40).
La gara é stata una lotta a tre Forero, Anderson e Mononen sul rettilineo finale. Anderson ha lanciato lo sprint vincente nel tratto finale.
Phoebe Andersson: “Avevo fiducia nella mia velocità essendo una specialista dei 1500 metri. Ho svolto allenamenti specifici per essere pronta in caso di arrivi allo sprint. Sapevo che sarebbe stato un finale veloce nonostante il terreno fangoso”.
Gara maschile under 23
Il britannico Will Barnicoat si è aggiudicato il suo secondo titolo europeo under 23 di cross in 18’27” battendo il diciannovenne irlandese Nick Griggs per un solo secondo. Anche l’anno scorso Barnicoat si impose in un arrivo in volata realizzando lo stesso tempo del secondo classificato. L’altro britannico David Stone ha vinto la medaglia di bronzo in 18’31”. L’azzurro Konjoneh Maggi ha tagliato il traguardo al sesto posto in 18’41” dopo essere stato in lotta per le medaglie fino all’ultimo giro. Questi sono stati gli altri piazzamenti degli azzurri: Mauro Dellapiccola quarantunesimo, Stefano Cecere quarantacinquesimo, Stefano Benzoni cinquantacinquesimo, Thomas Sorci sessantunesimo e Nicolò Bedini sessantottesimo.
La Gran Bretagna ha vinto la gara a squadre maschile con 17 punti davanti alla Francia (24 punti) e alla Danimarca (42 punti). L’Italia si è piazzata all’undicesimo posto con 92 punti.
Will Barnicoat: “E’ stata una gara molto dura. L’obiettivo era mettermi in una buona posizione per lanciare l’attacco decisivo sul rettilineo finale. Mi è piaciuto molto il percorso. Il team britannico ha svolto un ottimo lavoro. David Stone si sta allenando da un solo mese dopo un infortunio.. Viene da un momento difficile. Merita la medaglia di bronzo”.
Gara maschile under 20
La Gran Bretagna ha vinto tre gare su quattro nelle categorie giovanili. L’unica eccezione è stata la vittoria del finalista olimpico dei 1500 metri Niels Laros, che ha conquistato il suo primo titolo europeo under 20 di corsa campestre in 14’07” battendo il sorprendente britannico George Coutte di appena due secondi. Coutte ha un personale di dieci secondi più lento in pista rispetto a Laros, che ha stabilito il record mondiale under 20 sui 1500 metri con 3’29”64 in occasione del sesto posto nella finale olimpica di Parigi. Tuttavia Coutte ha dato filo da torcere a Laros fino alla fine.
Il norvegese Andreas Fjeld Halvorsen ha vinto il bronzo in 14’16” pochi mesi dopo aver conquistato l’oro sui 3000 metri ai Mondiali under 20 a Lima nello scorso Agosto. Halvorsen si conferma sempre più come un possibile erede del connazionale Ingebrigtsen. L’altro norvegese Magnus Oyen ha tagliato il traguardo al quarto posto con lo stesso tempo di 14’16” con due secondi di vantaggio sullo svedese Kai Ottfalk. Il trentino Francesco Ropelato è stato il migliore degli italiani in ventiquattresima posizione davanti a Francesco Mazza (venticinquesimo), Alessandro Santangelo (cinquantesimo), Leonardo Mazzoni (sessantacinquesimo) e Luciano Carallo (settantunesimo).
La Norvegia ha piazzato tre atleti nei primi dieci posti aggiudicandosi la medaglia d’oro a squadre con 17 punti davanti all’Olanda (20 punti) e alla Francia (40 punti). L’Italia si è piazzata al dodicesimo posto nella classifica a squadra.
Francesco Mazza ha spinto nella prima parte del secondo giro. Couttie e Ottfalk sono andati in testa nel secondo dei tre giri. Alla campana venti atleti erano racchiusi nello spazio di due secondi.
Couttie ha provato a staccare Laros negli ultimi 500 metri in un tratto in discesa.
Laros ha allungato sul lungo rettilineo, ma Couttie è riuscito a tenere il ritmo dell’olandese. Laros ha gettato il guanto di sfida a 200 metri dalla fine. Il finale è stato un testa a testa tra l’olandese e il britannico. Laros ha dovuto lottare fino alla fine prima di avere la meglio in volata in 14’07”.
Niels Laros: “Sono davvero felice. Il percorso è stato più duro di quanto mi aspettassi. Era difficile trovare il proprio ritmo. Questo lo rendeva un vero percorso da corsa campestre. Sono felice di aver concluso la mia carriera under 20 con l’oro dopo l’argento dell’anno scorso e di aver contribuito alla medaglia d’argento a squadre. Penso che sia la prima medaglia a squadre per l’Olanda”.
Gara femminile under 20
La britannica Innes FitzGerald ha conquistato il secondo titolo europeo consecutivo under 20 a livello femminile dopo il successo dell’anno scorso a Bruxelles. FitzGerald ha tagliato il traguardo in 15’47”. Jess Bailey ha completato la doppietta britannica piazzandosi al secondo posto undici secondi più dietro in 15’58”.
FitzGerald è diventata la quarta donna della stoia a vincere due titoli europei under 20 di fila.
La danese Sofia Thorgesen, che ha stabilito il record europeo under 20 sui 3000 metri lo scorso Febbraio, ha vinto la medaglia di bronzo davanti alla tedesca Julia Ehrle.
FitzGerald gareggerà ancora nella categoria under 20 nel 2025.
La Gran Bretagna ha vinto anche il titolo a squadre davanti alla Francia. L’Italia si è aggiudicata la medaglia di bronzo a squadre grazie a tre piazzamenti tra le prime diciassette (Lucia Arnoldo dodicesima, Laura Ribigini quindicesima e Licia Ferrari diciassettesima). Le azzurre hanno recuperato posizioni nel finale superando la Svizzera. Per le azzurre è il terzo podio under 20 femminile dopo il bronzo nel 2017 e l’argento nel 2019. In entrambi i casi era presente Nadia Battocletti.
Lucia Arnoldo: “Non mi aspettavo questo risultato, sia quello individuale che quello di squadra, ma ieri sera in camera ci siamo dette di crederci fino alla fine ed è arrivata la magia. Ci ha ispirato Nadia Battocletti, è sempre un piacere ricevere i suoi consigli”.
Laura Ribigini: “Abbiamo i brillantini tricolori intorno agli occhi perché amiamo la squadra e questo spirito di gruppo. Ogni posizione conta, quando ho visto il ‘drittone’ finale ho detto… ora ne vado a prendere un paio!”.
Licia Ferrari: “Sono ancora U18, ma felice di aver potuto correre e far bene con le U20 su un percorso che quest’anno era più vicino alle mie caratteristiche”.
FitzGerald, Bailey e Ehrle hanno lanciato il primo attacco dopo 2 km. La francese Jade Le Corre era appena dietro in quarta posizione. FitzGerald ha staccato Bailey e Ehrle a due giri dalla fine e ha preso un vantaggio di 2 secondi su Bailey alla campana dell’ultimo giro e ha continuato ad aumentare il suo ritmo portando il suo gap a 11 secondi sulla connazionale prima di tagliare il traguardo in 15’47.
FitzGerald potrà gareggiare anche nella categoria under 20 nel 2025 e potrà difendere il suo titolo nella prossima edizione in Portogallo quando potrebbe eguagliare la sua connazionale Stephanie Twell, che vinse tre ori nel 2006, 2007 e 2008.
Ines FitzGerald: “Mi é piaciuta molto questa gara. Il percorso è davvero bello. Sono davvero felice di poter difendere il titolo l’anno prossimo.Non sapevo cosa aspettarmi. Ho dato il mio meglio”.
L’Italia ha concluso al secondo posto nel medagliere degli Europei con un totale di cinque medaglie (tre ori, un argento e un bronzo) alle spalle della fortissima Gran Bretagna che ha dominato con sei ori, tre argenti e tre bronzi. Il bilancio era stato altrettanto ricco soltanto in occasione dell’edizione italiana di San Giorgio su Legnano nel 2006. La Norvegia ha chiuso al terzo posto con 2 ori e un bronzo davanti alla Spagna (1 oro, 1 argento e 1 bronzo) precedendo l’Olanda (1 oro e 1 argento). La Gran Bretagna ha trionfato anche nella classifica per nazioni (la placing table che tiene conto dei piazzamenti tra i primi otto) con 98 punti davanti alla Francia (58 punti) e alla Spagna (42 punti).
Della nazionale italiana piace ricordare che molti dei medagliati sono anche eccellenti studenti, come Nadia Battocletti, vicina alla laurea in ingegneria edile, Marta Zenoni, laureata alla Luiss di Roma in economia, Sinta Vissa, che ha frequentato l’Università di Oxford nel Mississppi, e Pietro Arese, laureato in ingegneria per la sicurezza del lavoro.