Il borgo di Arco (Trento) col suo castello è teatro della Castle Mountain Running, ultima prova del campionato italiano di corsa in montagna. Un percorso completo, con erte e discese per tutti i gusti, e una gran varietà di terreni e di settori tecnici, provati sulla pelle di chi scrive.
La manifestazione, andata in scena domenica scorsa con un’organizzazione esemplare, è una tappa chiave in vista dei Mondiali argentini di novembre. I big rispettano le gerarchie, ma non mancano di dare spettacolo.
Juniores, Cavagna e Mattevi imprendibili
Alle ore nove, partenza ravvicinata degli under 20 maschili e femminili. Un giro di 5 km, con 340 m di dislivello positivo. In entrambi i casi, due atleti a fare il vuoto fin dalle prime battute. Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana) ed Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra) vantano un argento ciascuno agli Europei di Zermatt del luglio scorso. Qui fanno vedere che, rispetto agli avversari, sono di un’altra categoria.
“Ѐ una gara che mi piace” racconta Alain “degna conclusione di una stagione coronata dai 3000 metri agli Europei su pista di Boras”. Il suo tempo sul giro (19:35) è di gran lunga il più veloce di tutta la manifestazione. Più forte del ritmo degli assoluti, che però gareggiavano sulla doppia distanza. Anche Angela se la sarebbe cavata bene tra le grandi: “avrei voluto correre con loro” spiega, “ma va bene così.”
Donne, la rimonta di Elisa Desco
Una gara avvincente, quella riservata a promesse e senior femminili. Nel primo giro, la ruandese Primitive Niyirora (Orecchiella Garfagnana, al via per esigenze di società) sembra destinata a fare il vuoto, con la coppia Gaia Colli (Valle Brembana) e Francesca Ghelfi (Valle Varaita) impegnata a ricucire.
E invece, è l’esperienza di Elisa Desco (Alta Valtellina), quarta all’intermedio, a fare la differenza. Accorta in salita e abile in discesa, gestisce al meglio le energie, staccando la Niyirora nell’ultima picchiata verso il traguardo. Un secondo giro (23:10) migliore del primo (23:49), un dato non da poco, per un tracciato del genere. In totale, 46:59 su 10 km di gara.
Uomini, l’assolo di Cesare Maestri
Il trentino in forze all’Atletica Valli Bergamasche è il matador della prova maschile. “Sono super soddisfatto di questo titolo italiano, il primo su distanza classica,” spiega. “Su un percorso del genere ero il favorito, ma un po’ di tensione c’era. Ho gestito la gara tenendo sempre un po’ di margine. Sento di stare migliorando e sono fiducioso per il futuro.”
A completare il podio con Cesare Maestri (40:08) ci sono Nadir Cavagna (fratello di Alain, 40:19) ed Alex Baldaccini (40:23), entrambi dell’Atletica Valle Brembana. Titolo italiano che va, oltre a Maestri, Desco e Alain Cavagna, anche ad Elisa Pastorelli (juniores), Andrea Rostan e Alessia Scaini (promesse). Scudetti per l’Atletica Valli Bergamasche e l’Alta Valtellina.
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