L’etiope Meseret Belete e il keniano Joshua Belet si sono aggiudicati la TCS Amsterdam Marathon disputata ieri mattina, vincendo la gara su strada del World Athletics Platinum Label rispettivamente in 2h18’21 e 2h04’18, realizzando entrambi il terzo miglior tempo mai registrato nella 42,195 km della capitale olandese pur avendo corso in una giornata di pioggia.

La 24enne atleta dell’Etiopia ha migliorato il proprio personale di oltre due minuti e ha ottenuto la sua seconda vittoria dell’anno sui 42,195 km, dopo il successo a Doha in gennaio con 2h20’46, mantenendo un ritmo molto costante per tutta la gara grazie anche al fatto di aver potuto correre per la maggior parte del percorso insieme alle connazionali Meseret Abebayehu e Ashete Bekere, oltre che alla keniana Dorcas Tuitoek.

Inizialmente un nutrito gruppo di testa ha superato i 5 km in 16’27 e i 10 km in 32’45, e ancora nove atlete erano in testa insieme quando hanno attraversato il punto di metà gara in 1h09’05 con una proiezione ipotetica finale intorno alle 2h18, anche se il record del percorso di Almaz Ayana di 2h17’20 appariva abbastanza fuori portata.

Al 30° km, raggiunto in 1h38’08, sono rimaste solo quattro concorrenti nel gruppo di testa, Belete, Abebayehu, Tuitoek e Bekere, le quali hanno corso insieme per altri 10 minuti circa, quando poi Belete ha iniziato a guadagnare terreno, non tanto perché lei abbia aumentato il ritmo che ha mantenuto, ma semplicemente perché le sue avversarie lo hanno ridotto, per cui alla fine è entrata nello stadio con un sicuro vantaggio e ha tagliato il traguardo in 2h18’21, vincendo con 89 secondi di vantaggio.

Abebayehu, vincitrice a Riyadh e Xiamen all’inizio dell’anno, ha mantenuto il secondo posto con 2h19’50, migliorando anche lei il proprio personale di oltre quattro minuti, mentre Tuitoek si è piazzata al terzo posto in 2h20’02.

L’altra etiope Sofia Assefa, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 sui 3000 metri siepi, ha esordito in maratona con un ottavo posto in 2h23’23, mentre Anne Luijten è stata la migliore delle atlete olandesi in decima posizione in 2h26’36.

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La gara maschile

Nella gara maschile, il 25enne keniano Belet ha dimostrato di essersi ben ripreso dal ritiro dai Campionati del Mondo a Budapest, e migliorato di 15 secondi il proprio personale di 2h04’33 con cui si era classificato secondo ad Amburgo in aprile.

Un numeroso gruppo di testa ha percorso i 5 km iniziali in 14’54, poi ha accelerato per raggiungere i 10 km in 29’28 e i 15 km in 44’03 per poi ridursi a 12 uomini al 20° km superato in 58’48, mentre il tempo al passaggio dei 21,097 km è stato di 1h02’01, 10 secondi più veloce di quello di Tamirat Tola che nel 2021 aveva stabilito il record del percorso con 2h03’39.

Il gruppo di testa ha però iniziato a ridursi gradualmente nella seconda metà della gara con Belet che, dopo essere passato ai 30 km in 1h28’28, ha scavato un solco sul resto dei suo avversari e da allora non si è più fatto raggiungere.

Negli ultimi chilometri si sono verificati diversi cambi di posizione tra gli inseguitori, ma il battistrada ha mantenuto il suo vantaggio ed è andato a vincere in 2h04’18 davanti ai suoi connazionali Cybrian Kotut al secondo posto in 2h04’34, e Bethwel Chumba terzo in 2h04’17 per un podio tutto keniano, mentre l’etiope Birhanu Legese si è piazzato in quarta posizione con il tempo di 2h04’44.

L’olandese Khalid Choukoud è stato il migliore degli atleti europei in nona posizione con 2h08’36 precedendo di un solo secondo il francese Abderrazak Charik decimo in 2h08’37.

Il keniano Bernard Koech, vincitore alla Maratona di Amburgo con il record personale eguagliato di 2h04’09 e considerato uno dei favoriti della gara, si è dovuto ritirare a metà del percorso.

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Le dichiarazioni di Meseret Belete: “Volevo realizzare qualcosa di speciale e sono contenta di esserci riuscita. Ho saputo di potere correre ad Amsterdam soltanto giovedì dopo non essere riuscita a gareggiare a Chicago settimana scorsa”.

Le parole di Anne Luijten: “Fino agli ultimi chilometri non credevo di poter realizzare lo standard per le Olimpiadi di Parigi di 2h26’50”. Le pacemaker hanno svolto un grande lavoro. E’ stato difficile correre sotto la pioggia dopo aver costeggiato il fiume Amstel”.

Le dichiarazioni di Joshua Belet: “Volevo correre un grande tempo per realizzare lo standard olimpico per Parigi e rifarmi della delusione per il ritiro ai Mondiali e sono contento di esserci riuscito. L’unico aspetto negativo era la pioggia. Amsterdam è entrata nel mio cuore. Grazie al pubblico per il sostegno lungo il percorso.”

Le impressioni di Khalid Chokoud: “Mi sarebbe piaciuto realizzare lo standard per le Olimpiadi, ma sono felice della prestazione in queste condizioni. Mi sono sentito molto bene. Ho corso concentrato e non ho commesso errori. E’ un peccato che i primi chilometri siano stati corsi ad un ritmo lento”.

Circa 47000 corridori hanno preso parte alla Maratona di Amsterdam sul velocissimo percorso con partenza e arrivo all’interno dello Stadio delle Olimpiadi del 1928 con gli atleti che hanno attraversato i luoghi più caratteristici di Amsterdam come il Rijjksmuseum e il Vondelpark prima di percorrere la via che costeggia il fiume Amstel prima di tornare nello Stadio Olimpico.

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Le prime 10 posizioni femminili

  1. Meseret Belete (ETH) 2h18’21
  2. Meseret Abebayehu (ETH) 2h19’50
  3. Dorcas Tuitoek (KEN) 2h20’02
  4. Ashete Bekere (ETH) 2h21’51
  5. Tiruye Mesfin (ETH) 2h22’07
  6. Anchalem Haymanot (ETH) 2h22’23
  7. Meseret Gola (ETH) 2h22’29
  8. Sofia Assefa (ETH) 2h23’33
  9. Marion Kibor (KEN) 2h24’26
  10. Anne Luijten (NED) 2h26’36

Le prime 10 posizioni maschili

  1. Joshua Belet (KEN) 2h04’18
  2. Cybrian Kotut (KEN) 2h04’34
  3. Bethwel Chumba (KEN) 2h04’37
  4. Birhanu Legese (ETH) 2h04’44
  5. Lemi Berhanu (ETH) 2h05’48
  6. Bazezew Asmare (ETH) 2h06’34
  7. Mulugeta Debasu (ETH) 2h06’36
  8. Haymanot Alew (ETH) 2h08’25
  9. Khalid Choukoud (NED) 2h08’36
  10. Abderrazak Charik (FRA) 2h08’37
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