Grande edizione della TCS Amsterdam Marathon che si correrà domani 16 ottobre e che vedrà la partecipazione, nella prova femminile, di tre ex campionesse del mondo, le etiopi Genzebe Dibaba e Almaz Ayana che faranno entrambe il loro debutto sulla distanza dei 42,195 chilometri, e la keniana naturalizzata ormai per il Bahrein, Rose Chelimo, che invece è sempre stata una specialista delle corse su strada e che, della maratona, è stata campionessa iridata nel 2017 a Londra ma anche argento nel 2019 a Doha.
Interessante pure il campo degli iscritti, al maschile, nella gara valida quale prova del World Athletics Elite Platinum Label, con ben nove atleti che vantano un personale inferiore alle 2h06, con il miglior accredito che spetta al vincitore della maratona di Boston 2016 l’etiope Lemi Berhanu.
La 31enne Dibaba è stata per anni una grande specialista di prove di mezzofondo in pista, quali 1500 metri all’aperto, distanza in cui è stata campionessa del mondo a Pechino nel 2015 oltre a detenere ancora il record mondiale con il sensazionale crono di 3’50″07 realizzato sempre in quell’anno al meeting di Montecarlo, e poi 1500 e 3000 indoor dove ha conquistato ben 5 medaglie d’oro iridate tra il 2014 e il 2018, rispettivamente 2 volte nei 1500 e 3 nei 3000, oltre ad essere primatista del mondo al coperto di miglio, 3000 e 5000 metri.
Un’atleta straordinaria quindi, limitata da vari problemi fisici dal 2019 in avanti che l’hanno spinta verso distanze più lunghe in strada dove ha vinto, nel 2020, la mezza maratona di Valencia al suo debutto sulla distanza con il fantastico crono di 1h05’18, per poi ottenere un altro successo tre settimane dopo sui 5km a Barcellona.
Da allora peraltro Genzebe non ha più corso in strada, e apparsa raramente anche in pista con crono non all’altezza della sua fama, per cui c’è grande curiosità per questo suo debutto sulla classica distanza dei 42,195 km.
La 30enne Ayana, campionessa del mondo nel 2015 a Pechino sui 5000 metri, olimpica nel 2016 a Rio sui 10000 metri dove ha poi vinto nel 2017 a Londra il suo secondo titolo iridato, aveva debuttato anche prima della connazionale in una mezza maratona, nel 2017 a Nuova Delhi in India vincendo in 1h07’12 ma, da allora, di fatto è praticamente sparita per la sua maternità, tornando quest’anno sempre sui 21,097 km di Madrid con un quinto posto in 1h08’22 e un terzo posto alla Great North Run in 1h07’10.
La coppia etiope non ha mai gareggiato insieme su strada, ma si è scontrata 12 volte su pista con Dibaba che è in vantaggio per 8 a 4, anche se Ayana ha vinto i duelli più significativi, tra cui i Campionati del mondo del 2015, la finale della Diamond League del 2015 e i Campionati Africani del 2014.
La 33enne Chelimo, invece, è quasi sempre stata una specialista delle gare su strada e ha quindi molta esperienza, avendo anche vinto l’oro mondiale del 2017 e l’argento nel 2019, ma l’atleta del Bahrein è sempre stata più predisposta per le competizioni da campionato che per quelle da grandi città.
La sua ultima maratona è stata quella di Rotterdam all’inizio di quest’anno, dove si è piazzata al 19° posto in 2h44’22.
La keniana Celestine Chepchirchir, che si è aggiunta in ritardo alla lista delle iscritte dopo il ritiro dalla maratona di Chicago della scorsa settimana, ha stabilito un personale di 2h20’10 a Seul all’inizio dell’anno, il che la rende la più veloce partecipante alla gara di domani.
Ayana e Dibaba non sono le uniche debuttanti di rilievo alla maratona di Amsterdam essendoci anche la loro connazionale etiope Tsehay Gemechu, quarta classificata sui 5000 metri ai Campionati del Mondo di Doha 2019, che vanta un ottimo record nella mezza maratona e si reca nella città olandese in buona forma. Due volte vincitrice a Nuova Delhi e a Lisbona, Gemechu ha recentemente ridotto il suo personale sui 21,097 km a 1h05’01 arrivando seconda dietro a Yalemzerf Yehualaw ad Antrim in Irlanda del Nord.
Tra le altre etiopi presenti, Azmera Gebru torna ad Amsterdam dopo il terzo posto ottenuto nel 2018 e nel 2019, poi Gebeyanesh Ayele, anche lei presente lo scorso anno con un buon quarto posto, mentre Sintayehu Tilahun potrebbe essere una da tenere d’occhio, dopo i suoi recenti personali sulla mezza con 1h07’41 e sulla maratona con 2h22’19.
La gara maschile
Dopo nove vittorie maschili consecutive ad Amsterdam, la striscia di vittorie del Kenya si è interrotta lo scorso anno, ma Cybrian Kotut spera di rilanciare la tendenza domani.
Il 30enne ha vinto le ultime tre maratone disputate, l’ultima delle quali in aprile ad Amburgo, dove ha fatto registrare il suo personale di 2h04’47.
La sfida keniana è rafforzata da atleti del calibro di Titus Kipruto, che ha vinto la maratona di Milano di quest’anno con il suo record di 2h05’05, Norbert Kigen, secondo classificato ad Amsterdam nel 2017 e vincitore a Praga all’inizio di quest’anno, oltre a Laban Korir che sarà alla sua sesta partecipazione ad Amsterdam.
Il campione della maratona di Boston 2016, Lemi Berhanu, guida un forte contingente etiope. Il suo personale di 2h04’33 risale al 2016, ma il suo secondo posto a Boston lo scorso anno dimostra che è ancora competitivo.
Al suo fianco ci saranno i connazionali Tsegaye Getachew, vincitore a Riyadh all’inizio di quest’anno e detentore di un record di 2h05’11, Adeladlew Mamo, che ha corso 2h05’12 al suo debutto in maratona all’inizio di quest’anno, Adugna Takele che ha corso in 2h05’52.
Tra gli altri concorrenti figurano l’eritreo Afewerki Berhane, il giapponese Shuho Dairokuno e il debuttante nella maratona Victor Chumo.
Le principali atlete
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Celestine Chepchirchir (KEN) 2h20’10
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Azmera Gebru (ETH) 2h20’48
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Gebeyanesh Ayele (ETH) 2h21’22
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Sintayehu Tilahun (ETH) 2h22’19
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Rose Chelimo (BRN) 2h24’14
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Fikrte Wereta (ETH) 2h26’15
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Almaz Ayana (ETH) al debutto
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Genzebe Dibaba (ETH) al debutto
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Tsehay Gemechu (ETH) al debutto
I principali atleti
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Lemi Berhanu (ETH) 2h04’33
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Cybrian Kotut (KEN) 2h04’47
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Titus Kipruto (KEN) 2h05’05
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Tsegaye Getachew (ETH) 2h05’11
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Adeladlew Mamo (ETH) 2h05’12
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Norbert Kigen (KEN) 2h05’13
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Afewerki Berhane (ERI) 2h05’22
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Adugna Takele (ETH) 2h05’52
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Laban Korir (KEN) 2h05’54
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Huseydin Mohamed (ETH) al debutto