La fenomenale keniana Ruth Chepngetich, che torna a gareggiare nella Maratona di Chicago per confermare la vittoria conquistata nell’edizione dell’anno scorso della gara inserita nel circuito delle World Marathon Majors, troverà sulla strada per raggiungere il suo obiettivo la vincitrice della 42,195 km di Londra quest’anno, l’olandese Sifan Hassan, grande specialista anche delle competizioni in pista, e la primatista statunitense sulla distanza Emily Sisson.

Chepngetich insegue il terzo successo consecutivo della sua carriera nella città dell’Illinois dopo i successi nel 2021 in 2h22’31 e nel 2022 con 2h14’18 ed è attualmente al terzo posto nelle liste mondiali di tutti i tempi alle spalle dell’etiope Tigist Assefa, neo primatista mondiale con 2h11’53” nel 2023, e della keniana Brigid Kosgei, vincitrice a Chicago nel 2019 con l’allora primato di 2h14’04.

Nell’edizione dell’anno scorso Chepngetich, che in carriera ha anche vinto la medaglia d’oro ai campionati iridati di Doha nel 2019, transitò al passaggio intermedio della mezza maratona in uno straordinario 1h05’44, facendo registrare la prima metà gara più veloce della storia.

Hassan, che ha vinto la maratona di Londra dello scorso aprile stabilendo il primato olandese con 2h18’33 nel suo esordio sulla distanza dei 42,195 km, correrà la sua seconda maratona soltanto sei settimane dopo i mondiali di Budapest dove ha conquistato l’argento sui 5000 metri e il bronzo sui 1500 metri.

La grandissima atleta dei Paesi Bassi ha pure vinto in carriera due ori sui 5000 e sui 10000 metri e il bronzo sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021, oltre che due titoli mondiali sui 1500m e sui 10000 metri a Doha 2019, detenendo i primati europei sulle distanze dei 1500m, 3000m, 5000m, 10000m e mezza maratona, ma anche vantando un record personale di 1’56”81 sugli 800 metri.

Hassan, che ha preparato la Maratona di Chicago allenandosi a 2130 di altitudine di Park City nello Utah, durante la stagione estiva in pista ha corso i 1500 metri in 3’55”48 nella semifinale dei mondiali di Budapest prima di correre la finale in 3’56”00, i 5000 metri a Londra in 14’13”42 e i 10000 metri in 29’37”80 a Hengelo nella sua Nazione.

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Ruth Chepngetich: “Ho in programma di difendere il mio titolo e di migliorare il mio record personale. Non c’è gara migliore della Bank of America Chicago Marathon”.

Sifan Hassan: “I miei allenamenti sono stati incentrati soprattutto sui Mondiali. Per questo la preparazione per la maratona è stata breve, ma mi piacciono le sfide. Vediamo come il mio fisico risponderà e come la mia mente riuscirà a gestire lo sforzo. Ho l’esperienza della Maratona di Londra e non vedo l’ora di gareggiare a Chicago per vedere che cosa può insegnarmi la maratona questa volta. Sto bene. Credo di essere pronta. Ho fatto tanti chilometri, ho spinto molto, forse troppo.

Negli ultimi giorni è affiorata una certa stanchezza. Ero affaticata fisicamente e mentalmente. Come maratoneta mi devo scoprire. Ho tanto da scoprire. Ho tanto da imparare. Sono agli inizi di una nuova carriera. Mi piacciono le sfide che molti ritengono impossibili. Chi passa alla strada, non torna indietro. Io voglio essere un’eccezione e provare a fare tutto contemporaneamente. Deciderò quali gare fare alle Olimpiadi soltanto in avvicinamento all’evento in base allo stato di forma”.

Sisson si é piazzata al secondo posto nell’edizione dell’anno scorso della Maratona di Chicago migliorando il record statunitense di 43 secondi fermando il cronometro in 2h18’29”. La top runner statunitense ha stabilito anche il primato statunitense sulla mezza maratona con 1h06’52” a Houston. Nei mesi successivi Sisson ha vinto il titolo statunitense sui 15 km e si è piazzata seconda alla Falmouth Road Race alle spalle della vincitrice della maratona di Boston Hellen Obiri.

Emily Sisson: “A Chicago ho stabilito il primato statunitense. Non vedo l’ora di tornare a Chicago per un’altra grande gara in Ottobre”.

Hassan ha battuto Chepngetich nel loro unico confronto diretto nella mezza maratona di Copenhagen. In quell’occasione Hassan migliorò il record europeo con 1h05’05”, mentre Chepngetich si piazzò al sesto posto in 1h07’02”.

Hassan ha battuto Sisson quattro volte nei loro scontri diretti sui 5000 e sui 10000 metri.

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L’altra stella in gara è la keniana Joyciline Jepkosgei, vincitrice a New York in 2h22’38” nel 2019 e a Londra in 2h17’43” nel 2021 e seconda a Valencia nel 2020 in 2h18’40”. L’ex primatista mondiale della mezza maratona ha stabilito il record personale sulla distanza dei 21 km con 1h04’46” a Barcellona lo scorso Febbraio.

Genzebe Dibaba disputerà la terza maratona della sua carriera. La fuoriclasse etiope, campionessa mondiale a Pechino 2015 e argento olimpico a Rio 2016 sui 1500 metri, ha esordito in maratona ad Amsterdam con un secondo posto in 2h18’05” nell’Ottobre 2022.

Le altre atlete da seguire sono le etiopi Tadu Teshome e Ababel Yeshaneh. Teshome ha migliorato di otto minuti il record personale correndo in 2h17’36” a Valencia lo scorso Dicembre. Teshome si è piazzata ottava alla Maratona di Londra dell’Aprile 2023 in 2h21’31”.

Yehsaneh si è piazzata seconda a Chicago nel 2019 in 2h20’51” e a Boston nel 2021 in 2h21’05”. In quest’ultima gara è arrivata a soli quattro secondi dalla vincitrice Peres Jepchirchir. Yeshaneh ha detenuto il primato del mondo sulla mezza maratona tra il 2020 e il 2021 con 1h04’31”.

Oltre a Sisson le altre statunitensi in gara sono Emma Bates, seconda a Chicago due anni fa e quinta a Boston in 2:22:10 lo scorso Aprile, e Molly Seidel, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e quarta alla New York Marathon nel 2021 in 2h24’42”. Seidel si è ritirata dalla maratona di Boston nel 2022 per un problema all’anca che le ha condizionato le ultime due gare.

Sisson e Bates correranno l’una contro l’altra in una maratona per la prima volta dal 2020.

Des Linden potrebbe attaccare il primato master statunitense stabilito da Deena Kastor a Chicago nel 2022 con 2h27’47”. Linden ha vinto a Boston nel 2018 in 2h39’54” sotto il diluvio e si è piazzata seconda sempre a Boston in 2h22’38” nel 2011 e a Chicago in 2h28’20” nel 2010

In gara saranno presenti otto atlete accreditate di un record personale al di sotto delle 2h20’.

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La gara maschile

Benson Kipruto punta a vincere la Maratona di Chicago per la seconda edizione consecutiva un anno dopo aver stabilito il quarto tempo più veloce della storia di questa manifestazione con 2h04’24”.

In caso di vittoria Kipruto diventerebbe il primo atleta a vincere due edizioni consecutive dall’edizione del 2010. Il fuoriclasse keniano allenato da Claudio Berardelli ha vinto anche a Boston nel 2021 in 2h09’51” e si è piazzato due volte terzo sempre nella maratona della città del Massachusetts nel 2022 in 2h07’27” e nel 2023 in 2h06’06”.

In carriera Kipruto vanta anche un successo alla Maratona di Praga in 2h10’16”. In occasione della vittoria alla Maratona di Boston di due anni fa Kipruto vinse con 46 secondi di vantaggio dopo aver corso la frazione tra il 35 e il 40 km in 14’06”. L’anno dopo ha coperto la stessa sezione di gara in 14’43” per vincere con 25 secondi di vantaggio.

Kipruto sfiderà Kelvin Kiptum, vincitore alla London Marathon con il secondo miglior tempo della storia di 2h01’25”. Con questa performance Kiptum è arrivato a soli 16 secondi dal record del mondo di Kipchoge. Lo scorso Dicembre il ventitreenne keniano ha corso il tempo più veloce di sempre all’esordio sulla distanza di maratona con 2h01’53” a Valencia. Kiptum è considerato da molti esperti come il più serio candidato a battere il record del mondo di Kipchoge.

Sul percorso di Chicago sono stati realizzati i due record del mondo a livello maschile grazie alle imprese di Steve Jones nel 1984 con 2h08’05” e di Khalid Khannouchi nel 1999 con 2h05’42”.

Kiptum ha fatto registrare la seconda metà gara più veloce della storia in due occasioni correndo in 60’15” a Valencia e addirittura in 59’45” a Londra con una frazione tra il 30 il 40 km in 27’50”. Neanche il grande Kipchoge era riuscito a correre così forte nella seconda metà gara in occasione della gara del record del mondo di Berlino nel 2022 quando chiuse la gara con un parziale di 60’33” tra il 21 e il 42 km per tagliare il traguardo alla Porta di Brandeburgo in 2h01’09”.

Kelvin Kiptum: “Batterò il primato del mondo di Kipchoge, ma potrebbe non succedere nella gara di Chicago perché ho iniziato tardi la preparazione e il mio fisico non è ancora al top della forma. Mi sono preparato molto bene per la Maratona di Londra perché in aprile ha piovuto di meno rispetto a quest’ultimo periodo”.

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L’etiope Seifu Tura si é piazzato secondo alle spalle di Kipruto nell’edizione dell’anno scorso della Maratona di Chicago in 2h04’49” e proverà a tornare sul podio. Tura ha vinto a Chicago in 2h06’12 nel 2021 e si è classificato inoltre quinto a Londra nel 2023 in 2h06’38” e quarto a Milano nel 2021 con il record personale di 2h04’29”.

La medaglia di bronzo olimpica di Tokyo 2021 Bashir Abdi proverà a salire sul podio dopo il successo dello scorso Aprile a Rotterdam in 2h03’47”. Abdi ha stabilito il record europeo correndo in 2h03’36” a Rotterdam nel 2021, ha vinto anche la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene e si è piazzato secondo a Tokyo nel 2020 e a Londra nel 2022 nelle sue precedenti partecipazioni a gare del circuito World Marathon Majors.

L’etiope Kinde Atanaw vinse la Maratona di Valencia in 2019 in 2h03’51” al debutto sulla distanza. Vanta il secondo miglior primato personale tra gli iscritti. Atanaw si è piazzato quarto alla Maratona di Londra nel 2022 in 2h05’27” ma non ha concluso l’ultima gara disputata sulle strade della capitale britannica nell’Aprile 2023.

Gli altri protagonisti in gara sono Mohamed Esa, secondo alla maratona di Tokyo nel 2023 in 2h05’22”, John Korir, terzo a Chicago nel 2022 con il record personale di 2h05’01”, e Wesley Kiptoo, secondo alla mezza maratona di Houston in 1h00’35” nello scorso Gennaio.

Per domenica si prevedono ottime condizioni climatiche per correre grandi prestazioni cronometriche.

Da seguire con attenzione la sfida tra gli atleti statunitensi Galen Rupp e Conner Mantz. L’obiettivo dei top runner di casa è realizzare lo standard di qualificazione per le Olimpiadi di 2h08’10” a quattro mesi dai Trials olimpici di Orlando che decideranno i tre posti per i Giochi Olimpici di Parigi. Saranno in gara otto atleti con un record personale al di sotto delle 2h12.

Mantz si è piazzato settimo in 2h08’16” alla Maratona di Chicago nel 2022 all’esordio sulla distanza e undicesimo a Boston in 2h10’25”. In carriera Mantz ha vinto due titoli NCAA di corsa campestre. Secondo il suo coach Ed Eyestone Mantz è in grado di correre un tempo intorno alle 2h07’. Soltanto cinque atleti statunitensi sono riusciti a correre sotto le 2h08’ nel corso della storia. Si tratta di Khalid Khannouchi (2h05’38”), Galen Rupp (2h06’07”), Ryan Hall (2h06’17”), Dathan Ritzenheim (2h07’47”) e Leonard Korir (2h07’56”).

Galen Rupp non ha corso una maratona nel periodo di qualificazione olimpica e non ha lo standard di qualificazione di 2h08’10”. Rupp vanta un’ottima tradizione a Chicago dove ha vinto nel 2017 in 2h09’20” e si è classificato quinto nel. 2018 in 2h06’21” e secondo in 2h06’35” nel 2021. Negli ultimi due anni Rupp ha avuto molti problemi legati ad infortuni.

Cinque atleti a stelle e strisce hanno già realizzato lo standard di qualificazione per le Olimpiadi. Tra questi va ricordato soprattutto Leonard Korir, che ha corso in 2h’07’56” al debutto sulla distanza ad Amsterdam nel 2019. Lo scorso Aprile Korir si è piazzato al settimo posto alla Maratona di Parigi in 2h09’31”.

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