I keniani Selly Kaptich Chepyego e Brimin Misoi Kipkorir hanno vinto, rispettivamente al femminile e al maschile, la trentanovesima edizione della Mainova Frankfurt Marathon disputata in una bella giornata di sole con una temperatura di 16° alla partenza e 20° nella parte conclusiva della gara.
Secondo gli organizzatori è stata l’edizione con la temperatura più calda negli ultimi 33 anni della maratona di Francoforte e infatti, in entrambe le gare, si è corso ad un’andatura molto sostenuta nella prima parte ma c’è stato un netto rallentamento negli ultimi 10 km a causa del caldo.
La trentasettenne Kaptich ha rispettato il suo ruolo di favorita vincendo la gara femminile in 2h23’11, la prima 42,195 km della sua lunga carriera, tempo lontano dal record del percorso detenuto dalla connazionale Valary Ayabei con 2h19’10” dall’edizione del 2019, l’ultima disputata prima dei due anni di stop per la pandemia.
La fondista keniana ha piazzato l’allungo decisivo intorno al 25° km e, pur rallentando nel tratto finale, ha vinto di quasi un minuto e mezzo sulla vice campionessa mondiale di Pechino 2015 Helah Kiprop seconda in 2h24’40.
Kaptich è transitata insieme alle etiopi Atalel Anmut e Yeshii Kalayu Chekole, oltre che i pacemaker maschili, ai passaggi del 10° km in 33’14 e del 15° in 49’38, mentre a metà gara il terzetto di testa è transitato 1h09’40.
Dopo aver staccato Anmut, poi, Kaptich e Chekole hanno raggiunto il passaggio del 25° km in 1h22’27, in tabella di marcia per battere il record del percorso e a questo punto la keniana ha piazzato l’allungo decisivo passando al 30° km in 1h38’45 con un minuto di vantaggio su Chekole grazie ad un parziale tra il 25° e il 30° km di 16’18.
La proiezione finale indicava una proiezione finale al di sotto delle 2h19’. Il gruppo delle inseguitrici, guidato da Helah Kiprop, ha provato a ridurre il gap nei confronti di Kaptich, che ha iniziato a rallentare.
Kiprop si è infine avvicinata a Kaptich al passaggio del 40° km ma non è riuscita a raggiungere la connazionale nel tratto finale.
Kaptich vanta in carriera un settimo posto sui 10000 metri ai Campionati del Mondo in 31’22”11 e una medaglia di bronzo ai Mondiali di mezza maratona di Copenaghen nel 2014 in 1h07’52. A livello di maratone World Majors il suo miglior piazzamento è stato il terzo posto alla Maratona di Berlino in 2h21’06.
Selly Kaptich: “E’ stata una grande giornata per me. Il pubblico lungo il percorso ha contribuito a rendere fantastica l’atmosfera. Credo di poter battere il record del percorso l’anno prossimo, se la temperatura sarà più fresca”.
L’azzurra Sofia Yaremchuk si è piazzata al quarto posto in 2h25’36” precedendo la keniana Caroline Jepchirchir (2h27’58”). La portacolori dell’Esercito ha tolto tre minuti e mezzo al suo precedente record personale di 2h29’12” realizzato l’anno scorso a Venezia diventando l’ottava maratoneta italiana di sempre e la sesta europea nelle liste continentali del 2022.
Yaremchuk è transitata in dodicesima posizione al passaggio intermedio dei 21 km ma ha rimontato otto posizioni al passaggio al 35 km quando era in tabella di marcia per un crono finale di poco superiore alla barriera delle 2h24’, non troppo distante dal record italiano detenuto da Valeria Straneo stabilito nel 2012 con 2h23’44”.
Yaremchuk ha fatto registrare i seguenti passaggi intermedi: 17’04” al 5 km, 34’22” al 10 km, 51’22” al 15 km, 1h08’36” al 20 km, 1h12’21” al 21 km, 1h25’36” al 25 km, 1h42’35” al 30 km, 1h59’42” al 35 km e 2h17’41” al 40 km.
Sofia Yaremchuk: “Sono contenta per aver raggiunto un risultato come questo. Dopo il venticinquesimo chilometro faceva davvero caldo e perciò non sono riuscita a scendere sotto le 2h25. Stavo benissimo fino al 35° km con ottime sensazioni, viaggiando anche a 3’23”-3’24” al km. Mi interessava di più il tempo del piazzamento.
Questa gara mi ha fatto capire cosa è la maratona dopo il 37° km, quando c’è il rischio di non gestire il proprio corpo. Non si può programmare tutto al 100%. Può succedere di tutto, anche di correre con più di 20°C. Alla fine è stato bellissimo ed emozionante per la gioia di essere arrivata, da condividere con il coach Fabio Martelli e con Marco Salami, bravo a fare un ritmo costante senza strappi. E’ il frutto di tutto il lavoro con tutto il team che mi è sempre vicino”.
Rebecca Lonedo ha esordito in maratona con un nono posto in 2h39’54. Dopo un passaggio al 21 km in 1h15’47” la venticinquenne vicentina allenata a Rubiera da Stefano Baldini ha rallentato nella seconda metà gara a causa della temperatura elevata.
Rebecca Lonedo: “Purtroppo dal ventesimo chilometro si è fatto sentire un fastidio alla pancia. Ho cercato di resistere finché verso il ventiduesimo mi sono dovuta fermare. Poi ho cercato di riprendere, portandomi dietro i dolori. Sono riuscita a concludere, anche se con la nausea. L’importante era finire la gara, però è stata tosta, in queste condizioni”.
Corinna Coenning, che è stata la migliore delle atlete tedesche in decima posizione con il tempo di 2h40’28, lavora come insegnante a tempo pieno e correva la sua terza maratona.
La gara maschile
Brimin Kipkorir Misoi ha tagliato il traguardo per primo all’interno della Fiera di Francoforte in 2h06’11”. Con questa performance cronometrica il trentatreenne keniano ha migliorato il precedente record personale di 2h08’41” realizzato quest’anno in altitudine a Nairobi.
Il connazionale Samuel Nyamai si è piazzato al secondo posto in 2h07’19” al debutto sulla distanza precedendo di undici secondi l’etiope Derese Geleta (2h07’30”). L’etiope Balew Yihunie Derseh si è piazzato al quarto posto in 2h09’21” davanti a Martin Kosgei, che ha fermato il cronometro in 2h10’22”dopo i due secondi posti nel 2016 in 2h07’22” e nel 2018 in 2h06’41”.
Brimin Kipkorir Misoi: “Mi aspettavo di poter vincere. Ero in ottime condizioni di forma. Il percorso era fantastico. Penso di poter correre ancora più velocemente”.
Misoi ha fatto parte del gruppo di testa, che è transitato al 10 km in 29’52”, al 15 km in 44’40” e alla mezza maratona in 1h02’58”. Misoi e Mailu hanno preso l’iniziativa dopo il 25 km.

Misoi ha piazzato l’accelerazione decisiva con una serie di split da 2’55” al km. Era ancora in tabella di marcia per un tempo finale al di sotto delle 2h05’ quando ha raggiunto il passaggio del 30 km in 1h28’44”. Poco dopo Misoi ha capito di avere ancora energie in corpo e ha deciso di staccare il pacemaker Mailu, che ha deciso di continuare la gara dopo aver svolto il suo compito. La scelta è stata premiata dal secondo posto.
Misoi è passato al 35 km in 1h43’33” prima di raggiungere il 40 km in 1h59’12”. Malgrado il rallentamento dal 37 km il vincitore ha realizzato il primato personale e il quinto miglior crono vincente nella storia della Maratona di Francoforte.
Hendrick Pfeiffer (medaglia d’argento a squadre agli Europei di Monaco di Baviera) è stato il primo degli atleti tedeschi al traguardo in settima posizione in 2h11’28”.
Hendrik Pfeiffer: “Sono strafelice. Non è il tempo al di sotto delle 2h10’ ma ho corso il mio secondo miglior tempo. E’ un risultato fantastico, che conclude nel migliore dei modi questa stagione”
Dopo due anni di pausa per la pandemia la più antica maratona tedesca ha fatto registrare la partecipazione di 11700 maratoneti e un totale di 20000 partecipanti a tutte le gare in programma come la mini-marathon e la staffetta. La Maratona di Francoforte si conferma così come la seconda maratona tedesca più partecipata.
Jo Schindler (Direttore della Maratona di Francoforte): “Siamo riusciti ad organizzare una grande edizione, che ha rappresentato il ritorno della nostra maratona dopo due anni di pausa. Abbiamo dovuto superare tante difficoltà ma ora siamo felice dei risultati di oggi. Gli atleti hanno potuto godere di buone condizioni alla partenza.
Dopo la metà gara i maratoneti hanno corso su buoni livelli, ma le condizioni sono diventate difficili. Chapeau per tutti gli atleti che hanno concluso la gara. Ci sono stati buoni risultati ma questa maratona il potenziale per prestazioni ancora migliori”.
