Ancora una fenomenale prestazione del campione olimpico e primatista del mondo, il keniano Eliud Kipchoge, che conquista il suo quinto successo nella Maratona di Berlino rimanendo a lungo sotto la tabella del suo record con proiezioni di poco sopra le due ore, per poi chiudere con uno straordinario, in ogni caso, crono di 2h02’42, seconda prestazione mondiale dell’anno dopo il 2h01’25 del connazionale Kelvin Kiptum a Londra in aprile, ottava prestazione assoluta nella maratona maschile, quinto miglior crono della carriera del duplice campione olimpico, che può certamente pensare allo storico tris a cinque cerchi da realizzare a Parigi 2024, impresa mai riuscita ad alcuno.

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Non ha concluso la gara l’azzurro Eyob Faniel, che si è fermato dopo il 35° chilometro in una corsa condotta con passaggi intermedi particolarmente buoni per almeno 30 km e in proiezione vicini al record italiano.

Dietro a Kipchoge, il connazionale Vincent Kipkemoi in 2h03’13 e il 21enne etiope Tadese Takele Bikila 2h03’24 (miglior prestazione all-time per un atleta di categoria U23), per un totale di nove atleti capaci di scendere sotto le 2h05, con il record nazionale tedesco stabilito da Amanal Petros in 2h04’58, quarta prestazione europea di sempre.

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