Era l’atleta più atteso, anche perché correva nella sua città e Iliass Aouani non ha certamente deluso chiudendo la bellissima Telepass Milano Marathon nell’eccellente crono di 2h08’34, che rappresenta il miglior tempo di debutto nella storia per un maratoneta italiano, e lo pone subito nella top ten di sempre a livello nazionale per inserirsi all’ottavo posto, a poco più di un minuto dal record sui 42,195 chilometri (2h07’19 di Eyob Faniel nel 2020).
Per Iliass, che ha avuto passaggi intermedi di 30’18 dopo dieci km, 1h03’52 alla mezza e 1h30’55 al trentesimo chilometro, si aprono adesso nuovi scenari per un atleta capace di esprimersi molto bene su tutti i terreni e tante distanze, anche perché il crono di ieri vale per ampiamente il minimo per i prossimi mondiali di Eugene in Oregon a luglio e, naturalmente, quello per gli Europei di Monaco di Baviera in Germania, il mese dopo, per cui adesso l’atleta si troverà nel piacevole imbarazzo di dover fare delle scelte su quale manifestazione puntare, fermo restando che vorrà certamente provare nei prossimi mesi a migliorare anche i suoi personali sulle distanze più lunghe in pista.
Al traguardo coglie il decimo posto assoluto nella gara vinta dal keniano Titus Kipruto in 2h05’05 sul connazionale Daniel Kibet (2h05’20) mentre terzo è stato il tanzaniano Alphonce Felix Simbu (2h06’20), il tutto contraddistinto da ottime condizioni meteo con clima fresco e asciutto che hanno allietato i circa 13 mila partecipanti in totale, compresa la staffetta benefica, che hanno corso con partenza e arrivo in corso Venezia e toccato alcuni dei punti più rappresentativi della città, quali il parco Sempione, il Monte Stella, l’ippodromo, San Siro, il parco di Trenno, ma anche City Life e il simbolo di Milano, piazza del Duomo.
La competizione di testa vede un gruppo di battistrada di otto atleti che impongono subito un grande ritmo, con Aouani che molto saggiamente rimane leggermente indietro per non avere poi improvvisi crolli e poi, dopo il passaggio alla mezza in 1h02’29, si entra nel vivo intorno al 35° km quando prendono l’iniziativa Kipruto e Kibet che danno vita a un grande duello finale che si decide negli ultimi due chilometri con l’attacco decisivo del primo, che stacca nettamente il connazionale e trionfa sul traguardo milanese, con un crono che rappresenta anche il suo personale migliorato di 16 secondi.
Tra gli altri italiani, dodicesimo Salvatore Gambino (2h16’00) che precede Vincenzo Agnello (2h18’48) e il campione tricolore Antonino Lollo (2h18’59).
Le dichiarazioni di Iliass dopo il traguardo: “Sono molto felice e anche sollevato perché era un’incognita, una gara tutta da scoprire e non sapevo cosa mi stava aspettando. Ho cercato di arrivare il più fresco possibile alla seconda parte e la prima me la sono goduta, incrociando lo sguardo di molte persone che non vedevo da tempo nella mia città, poi ho iniziato a soffrire un po’ negli ultimi otto chilometri. Tante emozioni mi hanno colpito tutte insieme, devo ancora realizzare quello che ho fatto”.
Graduatoria italiana di tutti i tempi nella maratona maschile
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2h07’19 Eyob Faniel, Siviglia 23 febbraio 2020
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2h07’22 Stefano Baldini, Londra 23 aprile 2006
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2h07’52 Giacomo Leone, Otsu 4 marzo 2001
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2h08’02 Alberico Di Cecco, Roma 13 marzo 2005
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2h08’05 Yassine Rachik, Londra 28 aprile 2019
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2h08’19 Gelindo Bordin, Boston 16 aprile 1990
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2h08’33 Danilo Goffi, Rotterdam 19 aprile 1998
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2h08’34 Iliass Aouani, Milano 3 aprile 2022
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2h08’49 Francesco Ingargiola, Roma 1 gennaio 2000
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2h08’59 Daniele Caimmi, Milano 1 dicembre 2002
La gara femminile
Tripletta della keniana Vivian Kiplagat, al terzo successo sulle strade di Milano dopo quelli del 2018 e 2019, con il miglior crono sul tracciato ufficiale in 2h20’18 (senza considerare l’edizione speciale dell’anno scorso), che rappresenta anche il suo personale sui 42,195 km.
Va ricordato come i due vincitori keniani della manifestazione facciano parte dell’importante squadra del manager bresciano Federico Rosa, che è stato anche parte fondamentale per l’organizzazione e la perfetta riuscita di tutto l’evento milanese.
Sul podio anche le etiopi Sintayehu Tilahun (2h22’19) e Atalel Anmut (2h22’21) mentre la prima delle azzurre è Elisabetta Manenti nona in 2h47’18.
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