Strepitosa prestazione di Giovanna Epis: 2h25’20 a Valencia

L'azzurra polverizza il proprio personale nella maratona

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L’obiettivo dichiarato di Giovanna Epis era quello di battere il proprio personale sulla maratona di 2h28’03 realizzato lo scorso anno in occasione del titolo italiano conquistato a Reggio Emilia, ma questa mattina a Valencia, nel corso della 41esima edizione di questa bellissima manifestazione, l’azzurra ha compiuto il capolavoro della sua carriera grazie a un eccezionale prestazione che l’ha portata a fermare il cronometro a 2h25’20, quasi 3 minuti meglio del precedente tempo.

Per l’atleta veneziana, decima assoluta al termine della gara, un’enorme soddisfazione dopo la piccola delusione delle Olimpiadi di Sapporo, dove si era classificata trentaduesima in 2h35’09.

Giovanna, che è nata a Legnano ed è allenata da Giorgio Rondelli, ha così realizzato la quinta miglior prestazione italiana di tutti i tempi dietro Valeria Straneo, Maura Viceconte, Sara Dossena e Franca Fiacconi.

Le dichiarazioni di Giovanna dopo la gara

Devo ancora realizzare! Pensavo di piangere per la gioia all’arrivo, ma non mi sono neanche uscite le lacrime da quanto ero emozionata. Non mi aspettavo di correre in 2h25 e sarei stata contenta per un tempo di 2h26. Ma sono felice anche per aver chiuso forte. Questa gara mi dà la conferma che sono una maratoneta, oltre alla consapevolezza che sto lavorando bene.

È stata una gara condotta su un ritmo non regolare, visto che nei primi dieci chilometri ho provato a seguire il secondo gruppo, quello delle atlete europee. Poi mi sono detta di rallentare insieme a René Cunéaz che mi ha accompagnato per tutta la gara, come annunciato nei giorni scorsi, e devo ringraziarlo perché è stato fondamentale averlo vicino. Dopo il parziale alla mezza intorno a 1h13, di poco più rapido in confronto al crono di 1h13:20 che avevo in mente, si è cominciato a sentire il vento con raffiche laterali.

Nel percorso c’erano alcuni tratti in leggera salita e perciò mi sono serviti i lavori variati che ho svolto in allenamento. Per una trentina di chilometri ho viaggiato insieme alla croata Bojana Bjeljac (12esima in 2h26’07), con cui ho condiviso anche periodi di raduno in passato. Dal 35° km con meno vento non ho guardato troppo il cronometro, ma ho fatto un parziale di cinque chilometri sotto i 17 minuti fino al quarantesimo e ho iniziato a riprendere diverse atlete.

Volevo tanto oggi da me stessa, perché dopo le Olimpiadi non ero soddisfatta. Sapevo di essermi preparata bene, non avrei accettato un crono di 2h27 ed è arrivato di meglio. Vuol dire che il gruppo di lavoro funziona, a Milano nei dintorni dell’ippodromo di San Siro riusciamo a creare le condizioni per correre forte, e c’è anche l’ex azzurro Danilo Goffi che mi ha dato una mano negli allenamenti.

Per il prossimo anno l’obiettivo è di correre ancora più forte. Ormai non è più così lontano il record italiano di Valeria Straneo (2h23’44 nel 2012) che per me è un esempio e lo sarà sempre. Manca all’incirca un minuto e mezzo, non è poco ma neppure un’infinità. E nel 2022 vorrei puntare soprattutto agli Europei.

Non ho potuto correrli nel 2018 a Berlino, per un problema dell’ultimo momento e quindi penso all’appuntamento di agosto a Monaco di Baviera”.

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