Grandissima prestazione del 27enne atleta milanese, Iliass Aouani, specialista su varie distanze e terreni, che oggi ottiene il più significativo risultato della sua carriera conquistando il record italiano nella maratona, alla sua terza esperienza sui 42.195 km, chiudendo a Barcellona nel tempo di 2h07’16 in nona posizione assoluta nella gara vinta dal keniano che corre per il Bahrain, Marius Kimutai, in 2h05’26.
Il precedente limite apparteneva dal 23 febbraio 2020 a Eyob Faniel che aveva allora corso in 2h07’19.
Gara tatticamente perfetta da parte di Iliass che corre i primi trenta chilometri sul ritmo perfetto di 3 al km, senza farsi prendere dall’ansia di inseguire quelli che gli stavano davanti ma poi, un po’ come fece al debutto sulla distanza a Milano, recupera nel finale alcune posizioni e, nonostante un fastidioso inconveniente causato da un piede sanguinante dal 35° chilometro per essersi rotto l’unghia dell’alluce destro, chiude a tempo di record riscattandosi con tutti gli interessi possibili dalla piccola delusione per aver perso il titolo italiano di cross, la settimana precedente.
Con questo clamoroso risultato Aouani firma anche lo standard World Athletics per le Olimpiadi di Parigi (2h08’10) oltre che per i Mondiali del prossimo agosto a Budapest (2h09’40) ed è il terzo degli europei al traguardo, dietro al turco Kaan Kigen Ozbilen trezo in 2h05’37 e allo svizzero Tadesse Abraham sesto in 2h06’43.
Le dichiarazioni di Iliass: “È un risultato che per me vale doppio e non solo per il crono, ma per il momento in cui è arrivato. L’ultima settimana per me è stata molto pesante, dopo il dispiacere di domenica scorsa per non essere riuscito a correre come avrei voluto nei campionati italiani di cross, e gestirla mi ha messo a dura prova. Sono partito quindi con le aspettative un po’ ridimensionate, ma ho messo da parte i pensieri negativi. Un riscatto di tante delusioni: anche per la maratona agli Europei di Monaco, che non era andata bene, e per la mancata partecipazione agli Europei di campestre.
Al traguardo è difficile elaborare tutte le emozioni che si provano. Ho avuto una reazione liberatoria, per le incertezze dei giorni scorsi, come se ci fosse un nodo che di colpo si è sciolto e mi ha dato grande sollievo. Negli ultimi dieci chilometri ho corso da solo, cercando di ignorare il fastidio al piede destro per una vescica, e mentalmente mi ha aiutato l’obiettivo di sorpassare gli atleti che si staccavano su un tracciato veloce ma non velocissimo, con pendenze leggere ma continue, e in particolare con il finale in salita.
È bello raccogliere il frutto del lavoro, mi dà molta fiducia. Non sarebbe stato possibile senza Massimo Magnani, il mio coach, e Mauro Crivellini che mi dà una mano negli allenamenti, il fisioterapista Massimo Tocchio e il manager Marcello Magnani. C’è soddisfazione, però anche consapevolezza di avere ancora margini di miglioramento e voglio superarli. Un primato che potrebbe essere presto battuto, forse già tra un paio di settimane”.
Il riferimento è alla maratona del 2 aprile a Milano dove esordirà il campione europeo dei 10.000 metri Yeman Crippa, ma per ora è giusto che Iliass si goda il momento sino in fondo, consapevole di aver compiuto una grande impresa.
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