Yaremchuk domenica nella Maratona di Francoforte

Seconda esperienza sui 42,195 km per l'azzurra di origini ucraine

Sofiia Yaremchuk è un’atleta ucraina specialista su varie distanze del mezzofondo e del fondo sia in pista che su strada, nata il 3 giugno 1994 a Lviv (Leopoli) importante città situata nella parte occidentale della nazione a circa 70 km dalla Polonia, che dal 2016 si è trasferita a vivere in Italia, a Roma, ottenendone poi la cittadinanza all’inizio del 2021, anche se di fatto non potrà rappresentare la nazionale azzurra sino al 17 ottobre del 2023 per motivi regolamentari imposti da World Athletics.

Sofiia dopo aver deciso di fermarsi nel nostro paese perché folgorata dalla bellezza della capitale, per la sua architettura ma anche per il suo clima, ha continuato la sua attività agonistica che l’aveva portata tra l’altro a partecipare a due campionati del mondo di mezza maratona con la maglia dell’ucraina, l’ultimo dei quali a Gdynia in Polonia nel 2020 quando si piazzò al 25esimo posto finale.

La sua nuova collocazione, unita anche alle miti temperature della città eterna, hanno certamente dato un’ulteriore spinta alla sua carriera agonistica che ha preso una direzione sempre più definita verso gare su strada con l’obiettivo finale di ritagliarsi un posto di rilievo nella maratona in cui ha debuttato, poco più di un anno fa, a Venezia vincendo la 42,195 km della città lagunare con il crono di 2h29’12.

Nel 2022 Sofiia si è dedicata con ancor maggiore dedizione alla preparazione della maratona, correndo ben 5 mezze di cui 2 nell’ultimo mese a distanza di due settimane l’una dall’altra, evidentemente per testare al meglio la resistenza allo sforzo prolungato e, sulla seconda di queste in occasione dei campionati italiani sui 21,097 disputati a Pisa il 9 ottobre scorso, ha realizzato anche il suo personale con il crono di 1h08’56 che rappresenta la terza prestazione italiana di tutti i tempi, a soli 29 secondi dal record di Nadia Ejjafini che corse nel 2011 in 1h08’27.

Domenica 30 ottobre, quindi, per Yaremchuk appuntamento con la Maratona di Francoforte dove certamente andrà in cerca di un miglioramento rispetto al 24 ottobre dell’anno scorso a Venezia, presumibilmente anche di tanto viste le premesse delle scorse gare e le sensazioni da lei provate negli ultimi tempi nelle gare tra cui pure quella sui 10 km in strada di Castelfranco Veneto, all’inizio di settembre, dove ha vinto un altro titolo italiano su tale distanza.

Da evidenziare come in questo 2022 Sofiia si sia migliorata ben tre volte su cinque in occasione delle mezze maratone disputate, correndo dapprima in 1h10’13 a Napoli il 27 febbraio, poi in 1h09’09 a Praga il 2 aprile e chiudendo con l’eccellente crono di Pisa di circa tre settimane fa.

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Le dichiarazioni della vigilia di Yaremchuk: “La preparazione è andata molto meglio rispetto all’anno scorso e sono più sicura di quello che posso fare anche grazie al lavoro svolto con il coach Fabio Martelli. Poi non mi aspettavo di andare così forte nella mezza a Pisa, un crono che mi ha dato ulteriore fiducia.

Dopo essere stata a luglio in Trentino, sul lago di Ledro, mi sono allenata nel mese di agosto ai 1300 metri di Rocca di Mezzo, in Abruzzo, e poi a settembre sono tornata in Kirghizistan, dove mi ero già trovata bene in passato, a circa 1700 metri di quota. Ho corso per circa 160 km alla settimana, 180 al massimo, con l’uscita più lunga di 37 chilometri.

Mi sento più leggera, soprattutto dal punto di vista mentale, perché preparando l’esordio avevo un po’ sofferto negli allenamenti e dicevo a me stessa che ero stanca di essere stanca. Poi c’era l’incognita della distanza, non sapevo come avrei reagito dopo il trentesimo. Conta la testa, ancora prima delle gambe.

Ho scelto Francoforte perché viene descritto come un tracciato veloce e dopo aver rotto il ghiaccio stavolta voglio puntare a un buon tempo. Cercherò di migliorarmi, poi vedremo di quanto. Voglio partire tranquilla, senza esagerare. Ma oltre al crono, sarò contenta se avrò belle sensazioni all’arrivo”.

Ad accompagnarla in gara ci sarà il compagno di club Marco Salami, che aveva esordito l’anno scorso proprio a Venezia con il tempo di 2h14’57.

Nel cast otto atlete che hanno già corso in meno di 2h25 con la keniana Sally Kaptich che vanta un personale di 2h21’09, l’etiope Yeshi Chekole (2h21’17) e l’altra keniana Helah Kiprop (2h21’27), argento mondiale nel 2015, pronte a darsi battaglia sin dall’avvio.

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Il debutto di Rebecca Lonedo

Nella gara in Germania da seguire anche il debutto di Rebecca Lonedo, 25enne vicentina che affronta la prima maratona della carriera dopo una serie di risultati promettenti e un personale di 1h11’07 sulla mezza ottenuto nella passata stagione.

Per correre la maratona, Rebecca ha deciso di passare sotto la guida tecnica del campione olimpico Stefano Baldini, quasi due anni fa, e di trasferirsi a Rubiera, così come ha fatto del resto anche Pietro Riva che ha ottenuto, specie quest’anno degli eccellenti risultati.

Le parole di Lonedo: “La prima volta servirà soprattutto per capire la distanza dopo una preparazione in cui sono riuscita a fare quello che dovevo. Ho aumentato il volume, inserendo i lunghissimi dai 30 ai 35 chilometri ma in progressione, senza variare, con buone sensazioni. E credo di aver imparato tante cose, ad esempio a bere durante gli allenamenti”.

Tra i test anche due prove in gara: 30,3 km alla 30 Trentina di Levico Terme, il 25 settembre con 1h52’57, e infine 32 km a Parma, un paio di settimane fa, in 1h53’18.

Meno bene invece alla mezza di Pisa con il ritiro al 17esimo chilometro dopo un avvio troppo veloce in merito a cui dice “Una grossa lezione che sicuramente è servita e mi ha dato ancora più carica. Punto a tenere un ritmo intorno ai 3’35 ogni mille metri, per un’ipotesi di crono finale tra 2h30 e 2h32, per cui cercherò di inserirmi in un gruppo di uomini che potrebbe viaggiare a quell’andatura.

Al traguardo vorrei arrivare con la voglia di farne un’altra. È ciò che mi renderebbe felice, perché l’obiettivo finale è di poter gareggiare nella maratona di una grande manifestazione, come quella a cinque cerchi. Ma intanto vorrei provare anche a guadagnarmi un posto nella squadra per gli Europei di cross dell’11 dicembre a Venaria Reale, quest’anno a maggior ragione visto che saranno in casa”.

Rebecca Lonedo (foto Giancarlo Colombo)
Rebecca Lonedo (foto Giancarlo Colombo)

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