L’etiope Yalemzerf Yehualaw ha vinto la maratona femminile di Londra in 2h17’26 sfiorando di tre secondi il record personale di 2h17’23 realizzato in occasione della vittoria alla Maratona di Amburgo lo scorso Aprile, quando corse il miglior tempo di sempre per una debuttante sulla distanza.
A soli 23 anni Yehualaw ha centrato lo straordinario traguardo di correre sotto la barriera delle 2h18 nelle uniche due maratone disputate nella sua ancora giovane carriera, e la vittoria di ieri assume contorni ancor più straordinari perché l’atleta è stata anche vittima di una rovinosa caduta a circa 10 km dall’arrivo.
In carriera Yalemzerf ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di mezza maratona di Gdynia in Polonia in 1h05’19 e, nella stagione 2022, ha stabilito la miglior prestazione all-time sui 10 km su strada a Castellon con 29’14 lo scorso Febbraio oltre al successo nella mezza maratona di Antrim con 1h04’22 il 28 Agosto.
Yehualaw ha realizzato il terzo tempo più veloce di sempre alla Maratona di Londra ed è diventata la più giovane di sempre ad imporsi nella capitale britannica. Soltanto Paula Radcliffe e Mary Keitany hanno corso più velocemente nella storia di questa manifestazione, fermando il cronometro rispettivamente in 2h15’25 nel 2003 e in 2h17’01 nel 2017.
La keniana Joyciline Jepkosgei si è piazzata al secondo posto in 2h18’07 mancando di 24 secondi il record personale di 2h17’43 realizzato in occasione della vittoria nell’edizione dell’anno scorso della gara disputata nella capitale inglese.
Le prime quattro classificate sono scese tutte al di sotto della barriera dei 2h19 e, per la prima volta nella storia, sei donne hanno corso in meno delle 2h19’30.
L’etiope Alemu Megertu ha completato il podio in 2h18’32 migliorando il precedente primato personale di 2h18’51 realizzato alla maratona di Siviglia dello scorso Febbraio.
La keniana Judith Jeptum Korir ha avvicinato di 23 secondi il record personale classificandosi al quarto posto in 2h18’43, mentre la top runner romena di origini keniane Joan Melly Chelimo, vincitrice alla Maratona di Seul in 2h18’12 lo scorso Aprile, ha fermato il cronometro in 2h19’27 e ha preceduto di tre secondi l’etiope Ashete Bekere.
La keniana Mary Ngugi si è piazzata al settimo posto in 2h20’22 con la giapponese Ai Hosoda che è stata la migliore delle non africane al traguardo in ottava posizione grazie al proprio personale portato in un colpo solo da 2h24’26 a 2h21’42. La britannica Rose Harvey ha tagliato il traguardo in decima posizione in 2h27’59, prima delle europee.
Il gruppo di testa comprendente Yehualaw, Joyciline Jepkosgei, Hiwot Gebrekidan, Sutume Asefa Kebede, Joan Melly Chelimo, Ashere Kebede, Judith Jeptum Korir e Alemu Megertu é transitato al 5° km in 16’01 e al 10° in 32’18, con una proiezione finale da 2h16’15, in tabella di marcia per battere il record mondiale in gara solo femminile stabilito da Mary Keitany a Londra nel 2017 con 2h17’01. Le otto atlete al comando sono poi transitate al 15° km in 48’51 e al 21° in 1h08’46.
La gara ha subito successivamente un rallentamento e il ventesimo miglio è stato percorso in 5’38 con Hiwot Gebrekidan che non é riuscita a tenere il ritmo del gruppo di testa, che si è ridotto a sette atlete.
Suture Asefa Kebede ha poi accelerato il ritmo nella seconda metà gara e il passaggio al 25° km è stato di 1h21’29, ma il colpo di scena è avvenuto a 10 km dalla fine quando Yehualaw é caduta, facendosi male all’anca e al ginocchio e perdendo 20 metri nei confronti del gruppo di testa, ma si è rialzata recuperando lo svantaggio.
Melly, Bekere e Kebede hanno perso terreno nei confronti del gruppo di testa, che si è ridotto a solo quattro atlete per cui a giocarsi la vittoria finale sono rimaste Yehualaw, Jepkosgei, Jeptum Korir e Megertu, che sono transitate in 1h54’30 al 35° km ad un’andatura di poco superiore alle 2h18.
Yehualaw ha infine piazzato l’accelerazione decisiva facendo registrare uno split da 4’43 al ventiquattresimo miglio.
Le dichiarazioni finali di Yalemzerf: “Sono davvero felice di aver vinto a Londra. Ho lavorato molto duramente per preparare questa maratona. Vincere questa maratona è fantastico. Quando sono caduta per terra, ho colpito l’anca e il ginocchio. La gara è stata corsa su ritmi veloci.
Ero concentrata sull’obiettivo di correre il più forte possibile. Il mio sogno è sempre stato di diventare una professionista e correre questi tempi. Il pubblico di Londra ha gridato il mio nome sostenendomi lungo il percorso. Sto pensando all’obiettivo a lungo termine di battere il record del mondo”.
La gara maschile
Amos Kipruto è diventato il decimo atleta keniano della storia a vincere la Maratona di Londra tagliando il traguardo in 2h04’39. Per l’allievo del tecnico bresciano Claudio Berardelli si tratta della prima vittoria in carriera in una maratona del circuito World Major.
Nel corso della sua carriera Kipruto aveva vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali sul percorso della Corniche di Doha nel 2019 in condizioni climatiche molto difficili e si era piazzato tre volte sul podio in una gara World Marathon Majors classificandosi terzo a Tokyo in 2h06’33 e secondo a Berlino in 2h06’23 nel 2018 e secondo a Tokyo nel 2022 in 2h03’13 alle spalle di Eliud Kipchoge.
Le parole di Kipruto: “Sono davvero felice di aver vinto a Londra al mio debutto in questa gara. Era la mia prima gara in Gran Bretagna. Non riesco ancora a spiegare a parole cosa provo. Vincere la mia prima gara Major mi dà molta fiducia per il futuro. Sapevo di essere in grande forma.
Ero pronto per correre ancora più velocemente. E’ stata la mia giornata. La maratona è un continuo processo di apprendimento. Sono contento che sia andato tutto bene. Mi sono allenato bene e ho deciso di attaccare. Ero fiducioso e sapevo perfettamente quando era il momento decisivo per piazzare l’allungo decisivo.
Quest’anno mi sono piazzato secondo dietro a Eliud Kipchoge a Tokyo. Eliud è un’ispirazione per tutti gli atleti keniani più giovani. È un mentore per me. Spero di poter seguire il suo esempio”
Il gruppo di testa formato da sette atleti è transitato al 5° km in 14’45, al 10° in 29’26 e al 15° in 44’20, ad un’andatura non velocissima per gli standard della gara londinese con una proiezione finale al di sotto delle 2h05.
Il tre volte campione olimpico Kenenisa Bekele ha corso nel gruppo di testa insieme ad Amos Kipruto, al bronzo olimpico e mondiale Bashir Abdi e al vincitore della passata edizione della Maratona di Londra Sisay Lemma. Il gruppo di testa è transitato al 25° km in 1h13’41 con una proiezione di poco superiore alle 2h04’.
Kipruto ha piazzato l’allungo decisivo a 5 km dalla fine e ha fatto registrare lo split più veloce di 4’21 al venticinquesimo miglio prima di tagliare il traguardo sul Mall vicino a Buckingham Palace in 2h04’39 con un margine di oltre mezzo minuto sull’etiope Leul Gebresilase, che ha tagliato il traguardo in 2h05’12.
Le parole di Gebrsesilase: “Il secondo posto di oggi è il mio miglior risultato in una Maratona Major. Sono davvero felice dell’invito degli organizzatori. Spero davvero di tornare anche l’anno prossimo. Ho avuto un infortunio alla coscia nella preparazione a questa gara e ho fatto fatica negli ultimi km perché sono stati molto veloci.”
Il belga Bashir Abdi ha completato il podio chiudendo al terzo posto in 2h05’19 dopo il record europeo stabilito a Rotterdam con 2h03’36 e il bronzo vinto ai Mondiali di Eugene.
Le dichiarazioni di Abdi: “Per me è stata una stagione molto lunga e non ero al top della forma. Con una gara condotta ad un’andatura più regolare avrei avuto più chance di vincere, ma sono contento del terzo posto contro un campo di partenti di altissimo livello. Mi chiamano ‘Mr Bronze’.
Sono arrivato ancora terzo dopo le medaglie di bronzo alle Olimpiadi e ai Mondiali. Il risultato più importante della mia carriera è stato il terzo posto alle Olimpiadi di Tokyo perché ho vinto una medaglia in una manifestazione che si svolge ogni quattro anni. Non c’è niente che si possa paragonare a quel bronzo”.
L’etiope Kinde Atanaw ha tagliato il traguardo in 2’05”27. Kenenisa Bekele ha realizzato il suo miglior tempo dal 2019 con 2h05’53 diventando il primo quarantenne a correre la distanza in meno di 2h06’.
Il britannico di origini eritree Weynay Ghebrsilase è stato il migliore degli atleti di casa in nona posizione con il personale di 2h11’57”.
Marcel Hug e Catherine Debrunner hanno realizzato la dopietta svizzera nelle gare paralimpiche bissando il successo di settimana scorsa a Berlino. Hug ha difeso con successo la vittoria dell’edizione dell’anno scorso in 1h24’38” davanti allo statunitense Daniel Romanchuk.
Il britannico David Weir ha tagliato il traguardo in terza posizione nella sua ventitreesima partecipazione consecutiva alla Maratona di Londra. Debrunner si è imposta per la prima volta nella capitale britannica in 1h38’24.
Risultati principali donne
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1 Yalemzerf Yehualaw (ETH) 2h17’26
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2 Joyciline Jepkosgei (KEN) 2h18’07
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3 Alemu Megertu (ETH) 2h18’32
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4 Judith Jeptum Korir (KEN) 2h18’43
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5 Joan Chelimo Melly (ROU) 2h19’27
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6 Ashete Bekere (ETH) 2h19’30
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7 Mary Ngugi (KEN) 2h20’22
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8 Sutume Asefa Kebede (ETH) 2h20’44
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9 Ai Hosoda (JPN) 2h21’42
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10 Rose Harvey (GBR) 2h27’59
Risultati principali uomini
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1 Amos Kipruto (KEN) 2h04’39
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2 Leul Gebresilase (ETH) 2h05’12
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3 Bashir Abdi (BEL) 2h05’19
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4 Kinde Atanaw (ETH) 2h05’27
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5 Kenenisa Bekele (ETH) 2h05’53
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6 Birhanu Legese (ETH) 2h06’11
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7 Sisay Lemma (ETH) 2h07’26
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8 Brett Robinson (AUS) 2h09’52
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9 Weynay Ghebresilasie (GBR) 2h11’57
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10 Philip Sesemann (GBR) 2h12’10