Incredibile quanto successo nella staffetta mista dei campionati mondiali a squadre di Antalya, in Turchia, dove la formazione 2 dell’Italia formata da Francesco Fortunato e Valentina Trapletti, alla vigilia della gara considerata nemmeno troppo candidata per ottenere un posto tra le prime 5 seconde formazioni, ipotesi che le avrebbe permesso di accedere alle Olimpiadi di Parigi con la nostra prima squadra formata dai campioni olimpici Antonella Palmisano e Massimo Stano, ha ottenuto una sensazionale vittoria assoluta con il crono finale di 2h56’45 e quindi conquistato il titolo mondiale.
Come già anticipato in altro articolo, la formazione 1 azzurra era stata costretta al ritiro al termine della prima frazione di Palmisano per l’infortunio patito da Stano nella sua parte di gara iniziale, e a quel punto tutte le speranze italiane di avere almeno una presenza ai giochi a cinque cerchi in Francia, erano riposte sul secondo team ottavo al passaggio dei 22,195 km, prima delle ultime due frazioni da 10 km l’uno.
All’ultimo cambio Fortunato ha poi passato l’ideale testimone a Trapletti in quarta posizione, con ormai la qualificazione ampiamente garantita perché bastava entrare tra le prime 22, ma poi è successo l’incredibile, anche per alcune penalizzazioni inflitte, e alla fine c’è stato il trionfo finale dell’Italia all’arrivo, davanti al Giappone secondo in 2h57’04 e alla Spagna terza in 2h57’47.
Le dichiarazioni di Trapletti: “È incredibile! A volte i sogni diventano realtà, questo è il nostro giorno. Tra una frazione e l’altra, nel periodo di recupero, ho cercato di rilassarmi e poi di muovermi. Nella 20 chilometri di solito si pensa molto, quando si è stanchi, ma oggi il ritmo è stato sempre veloce, non c’era tempo per pensare ed è andata bene“.
Le parole di Fortunato: “Siamo arrivati qui con l’obiettivo di qualificare la seconda squadra azzurra, però alla fine abbiamo vinto! Non so bene come, ma è successo! Siamo riusciti a dare il massimo e Valentina è andata veramente forte. Come potremmo essere più felici? Durante la sosta tra le prime due frazioni, per i primi 20-25 minuti ho fatto riposare la testa e le gambe prima di ripartire con un breve riscaldamento.
Ho provato a gestire al meglio entrambe le frazioni e ho pensato la prima come una 20 chilometri, viaggiando a un ritmo che mi avrebbe consentito di andare avanti più a lungo, per poi dare tutto nella seconda ma sempre in controllo. In questo modo credo di aver risparmiato più energie rispetto agli altri”.
Ad Antalya gli azzurri salgono sul podio altre due volte con il team maschile della 20 km che conquista il bronzo grazie ai primati personali di Riccardo Orsoni con 1h20’11, a un secondo dallo standard per Parigi, e Gianluca Picchiottino con 1h21’06, oltre che con Michele Antonelli che chiude in 1h21’18.
Ottima giornata anche per gli under 20 con le ragazze che conquistano il bronzo di squadra nei 10 km grazie soprattutto alla grande prova di Giulia Gabriele, quarta con 45’26, ma anche dell’allieva Serena Di Fabio settima in 46’12, mentre tra gli uomini da evidenziare l’ottimo 40’32 del diciassettenne Giuseppe Disabato, quinto in classifica.
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