Buona prestazione del campione olimpico sui 20 km di marcia, Massimo Stano, che in una gara su questa distanza a Taicang in Cina ha realizzato il record italiano con il tempo di 1h17’26, primato che già deteneva dal 2019, con 1h17’45, realizzato a La Coruna.

L’azzurro si è classificato  secondo al traguardo con lo stesso tempo del cinese Zhang Jun  vincitore della gara e bravo a rimontare su Stano dopo un allungo del pugliese, durato un paio di chilometri, a partire dal quattordicesimo km, mentre terzo è stato il brasiliano bronzo mondiale Caio Bonfim con il crono di 1h17’44.

Le dichiarazioni di Stano: “Mi sono davvero divertito e mi sentivo bene sotto ogni punto di vista, fisico e mentale. Per me è un record inaspettato, ma forse deve arrivare proprio quando non te lo aspetti. Soprattutto sono stracontento delle sensazioni, ancor più che del primato italiano. Ho ritrovato me stesso sulla 20 chilometri, come non accadeva da un paio di anni: Stano è tornato. Era una gara per verificare lo stato di forma, e anche per riprendere fiducia su questa distanza.

Non avrei accettato facilmente di andare alle Olimpiadi con il tempo della passata stagione, 1h20’07, perché non è quello che voglio andare a fare lì. Adesso cambia tutto. E sono anche riuscito a gestire senza problemi gli imprevisti, che invece in altre situazioni mi avrebbero condizionato, un gel che mi è caduto al rifornimento, un fastidio addominale che ho attenuato con la respirazione.

Sono partito con maglia termica, scaldacollo e guanti, ma ero abituato, per essermi allenato al freddo, e nei giorni scorsi a Nanchino ho trovato anche la neve. Mi sono presentato qui mentalmente libero, con pensieri positivi, senza pressioni e senza aspettative, molto curioso di vedere cosa accadeva. Ho avuto le risposte che cercavo.

L’idea era di stare in gruppo per capire quando muoversi e dopo tredici chilometri ho deciso di attaccare, ma poi ho visto quattro palette gialle di avvertimento dai giudici, che non hanno avuto conseguenze, però ho preferito rallentare. Nel finale ho quindi proseguito con Zhang Jun e non ho fatto la volata per la vittoria, che non mi avrebbe cambiato niente.

Da qualche mese, in allenamento, ricevo tanti stimoli dagli atleti cinesi con cui condivido la preparazione a Castelporziano. Ho soltanto da imparare e non voglio mai smettere di farlo. Ora si continua a lavorare, dopo un paio di settimane di recupero. Il merito è di tutto il mio staff, a cominciare dal coach Parcesepe che si è rimesso in gioco modificando qualcosa negli allenamenti. E il pensiero va alla famiglia in quanto prima delle Olimpiadi di Tokyo era nata Sophie, pochi giorni fa è arrivato il piccolo Liam e anche quest’anno ci sono i Giochi. Poi in questo periodo di grandi risultati per gli azzurri non potevo essere da meno. E magari è simbolico che il 24esimo record italiano del 2024 sia il mio!”.

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