Federica Del Buono ha vinto i 1500 metri femminili dei Campionati Italiani di La Spezia in 4’05″14 con una avvincente gara da front runner dall’inizio alla fine, per quello che era un vero e proprio Trial per decidere le tre azzurre che parteciperanno alle Olimpiadi, anche se poi bisognerà tenere conto di problematiche legate agli orari delle gare a Parigi, in quanto le batterie dei 1500 sono nella mattinata del 6 agosto, poche ore dopo la finale dei 5000 dove Del Buono, già qualificata anche in tale disciplina, potrebbe esserci se supera il primo turno del 2 agosto.

Del Buono ha preso l’iniziativa con una tattica molto coraggiosa. La vicentina ha tirato tutta la gara passando in 2’12” agli 800 metri. La medaglia di bronzo degli Europei indoor di Praga 2015 ha allungato sulle rivali al passaggio ai 1000 metri in 2’44”. La fatica si è fatta sentire e sul rettilineo finale la figlia d’arte dei mezzofondisti Gianni Del Buono e Rossella Gramola ha dovuto stringere i denti per difendere la vittoria dal tentativo di rimonta di Syntahyehu Vissa, che è arrivata seconda a soli 15 centesimi dalla vittoria finale.

Ludovica Cavalli ha tagliato il traguardo in terza posizione in 4’06”79.

Del Buono era visibilmente commossa dopo aver tagliato il traguardo dopo tanti momenti difficili a causa di numerosi infortuni. Il suo primo titolo italiano risale all’edizione del 2014 a Rovereto poche settimane prima del quinto posto agli Europei di Zurigo quando aveva appena 19 anni. La scelta della mezzofondista veneta e del suo allenatore Massimo Magnani è stata ripagata dall’eccellente quarto posto sui 10000 metri agli Europei di Roma.

Federica Del Buono: “Ho pensato tante volte di smettere. Ci ho messo anima e cuore. Sono una front runner ma non pensavo di prendere una vantaggio così enorme nella prima parte della gara. Ho deciso di allungare le distanze e ho corso pochi 1500 metri. Il fatto di aver battuto tante grandi specialiste dei 1500m mi soddisfa molto. I miei genitori si sono conosciuti su una pista di atletica. Se non fosse stato per loro non sarei qui. Sono qualificata per i 5000 metri ale Olimpiadi ma mi piacerebbe correre anche i 1500 metri”.

Getto dei Peso

Il campione europeo Leonardo Fabbri ha vinto il quarto titolo italiano outdoor nelle ultime sei edizioni con 22.11m, sua ottava gara consecutiva oltre i 22 metri a dimostrazione di una regolarità impressionante ma il fiorentino non era soddisfatto della prova. Fabbri ha iniziato la gara con 21.50m e ha proseguito con 21.18m, 21.74m e 21.87m prima del lancio più lungo della serata da 22.11m alla quinta prova e di un tentativo finale da 22 metri esatti. Riccardo Ferrara si è confermato a grandi livelli con 20.34m dopo il recente record personale da 20.93m al meeting di Nembro. Francesco Trabacca si é classificato al terzo posto con 19.23m.

Leonardo Fabbri: “Ho lanciato malissimo. Non mi sono piaciuto. Gambe troppo lente. Peso troppo leggero. Non sono stato bravo a gestire una pedana davvero bella. Mi aspettavo meglio. Ora farò una gara in Italia e parteciperò ai meeting di Szekesfehrvar e Londra prima delle Olimpiadi. Devo crescere molto. Mi aspetto che Paolo brontolerà per come ho lanciato. Sapere di fare 22 metri pur avendo tante cose da migliorare mi dà comunque fiducia”.

Salto in alto maschile

Stefano Sottile si esalta ogni volta che sente profumo di Campionati Italiani assoluti. L’atleta piemontese ha vinto il suo terzo titolo italiano outdoor superando la misura di 2.30m al primo tentativo. Sottile ha valicato tutte le misure 2.10m-2.15m-2.20m, 2.23m-2.26m e 2.30m alla prima prova.

Il campione mondiale under 18 di Cali 2015 non superava questa misura dal 2019, il suo anno magico nel quale realizzò il record personale di 2.33m agli Assoluti di Bressanone. L’anno scorso si impose a Molfetta con 2.28m. Dopo il salto della vittoria Sottile ha ricevuto l’abbraccio della sua storica allenatrice Valeria Musso. Manuel Lando, sesto agli Europei di Roma, si è piazzato secondo con 2.20m davanti a Eugenio Meloni (2.15m).

Stefano Sottile: “Sono contento di aver realizzato la mia miglior misura dal 2019. Mi dispiace non essere riuscito a superare 2.33m ma il risultato di questi Assoluti è di buon auspicio per il futuro.”

Lancio del martello femminile

Sara Fantini, campionessa europea a Roma 2024, ha vinto il settimo titolo italiano della sua carriera e il quindicesimo tenendo conto anche delle otto vittorie ai Campionati italiani di lanci invernali. La figlia d’arte dell’ex pesista Corrado Fantini è tornata a lanciare oltre i 70 metri con 71.32m al quinto tentativo dopo due gare post-Europei nelle quali aveva realizzato 69.45m a Turku e 69.84m a Madrid. Rachele Mori, campionessa mondiale under 20 a Cali 2022, ha migliorato il record personale dopo un anno aggiungendo due centimetri al suo precedente primato con 69.04m. Cecilia Desideri ha completato il podio con 60.65m.

Finale 200 metri maschili

Il campione olimpico della staffetta 4×100 Eseosa Desalu ha vinto il quarto titolo italiano della sua carriera sui 200 metri in un eccellente 20”30 vento a favore di +1.8 , quarto tempo della sua carriera. Desalu si era già imposto ai Campionati italiani assoluti nelle edizioni di Rieti 2016 in 20”31, di Trieste 2017 in 20”32 e di Rovereto 2021 in 20”38. Desalu ha cambiato marcia a metà curva correndo molto bene nel tratto tra i 50 e 150 metri dopo una partenza non brillantissima.

Diego Pettorossi, campione italiano a Rieti 2022, si è piazzato secondo con 20”63 poche settimane dopo il record personale di 20”45 realizzato a Poznan. Il primatista italiano dei 400 metri e finalista europeo di Roma 2024 Luca Sito ha migliorato il record personale con 20”72. Andrea Federici si è piazzato al quarto posto in 20”87 una settimana dopo il recente personale di 20”35 realizzato al Sestriere. Il campione europeo under 23 della staffetta 4×100 Marco Ricci ha chiuso al quinto posto in 21”11.

Eseosa Desalu: “E’ il mio miglior tempo dal 2021. Ho fatto tanti punti utili per il ranking. Questo risultato è un buon punto di partenza”.

Finale 200 metri femminili

La figlia d’arte toscana Anna Bongiorni ha vinto il titolo italiano sui 200 metri eguagliando il record personale con 23”10. In un arrivo combattutissimo la dottoressa in medicina ha avuto la meglio sul bronzo europeo dei 100 metri Zaynab Dosso, che ha avvicinato il record personale con 23”17 dopo aver corso i primi 150 metri in modo formidabile. La giovanissima lombarda Elisa Valensin ha avvicinato di quattro centesimi di secondo il suo record italiano under 20 con 23”19 precedendo con lo stesso tempo Irene Siragusa.

Anna Bongiorni: “Mi aspettavo di fare un po’ meglio dal punto di vista cronometrico. Servono solo le condizioni giuste. Spero di trovarle alle Olimpiadi di Parigi”.

Elisa Valensin: “Sono contenta della batteria. Sono contenta di essere arrivata fino a questo punto. Le mie avversarie della finale erano tutte molto forti.

Finale 800 metri maschili

Simone Barontini si è confermato campione italiano outdoor sugli 800 metri in 1’45”82 precedendo di cinque centesimi di secondo il giovane bresciano Francesco Pernici (1’45”87). Pernici ha corso da front runner come al solito passando ai 400 metri in 52”3 mentre Barontini ha atteso il momento buono per lanciare il guanto di sfida.

Al passaggio ai 600 metri in 1’19” Barontini ha cambiato marcia correndo gli ultimi 200 metri in 26” per aggiudicarsi il quinto titolo italiano outdoor della sua carriera in un’emozionante volata sul rettilineo finale. L’allievo del tecnico anconetano Fabrizio Dubbini ha collezionato in tutto dieci titoli tricolori in assoluto considerando anche i cinque successi a livello indoor.

Giovanni Lazzaro ha completato il podio migliorando il record personale con 1’46”31.

Simone Barontini: “Dopo la gara sono andato a salutare mia mamma. I miei genitori sono venuti da Ancona a La Spezia per seguirmi. Era doveroso. Sapevo che Pernici avrebbe tirato. Sono rimasto dietro e ho aspettato la fine e per fortuna ho avuto la meglio. Francesco sta andando davvero forte”.

Finale 1500 metri maschili

Federico Riva ha vinto i 1500 metri maschili con uno sprint negli ultimi 200 metri precedendo il primatista italiano Pietro Arese al termine di una gara tattica in 3’40”63. Arese ha tagliato il traguardo in 3’41”06 davanti a Joao Bussotti (3’42”80).

Federico Riva: “Battagliare con Pietro è sempre un grande onore. Sono contento di questo titolo. Adesso coronerò il sogno più grande rappresentato dalle Olimpiadi di Parigi”.

Finale 400 maschili

Edoardo Scotti ha conquistato il quarto titolo italiano outdoor sui 400 metri delle ultime cinque edizioni in un ottimo 45”28 avvicinando di sette centesimi di secondo il record personale di 45”21 realizzato in occasione della vittoria al Golden Gala di Roma nel 2020. Quattro atleti sono scesi al di sotto dei 46 secondi. Vladimir Aceti si è piazzato secondo con 45”77 davanti a Brayan Lopez (45”93) e Riccardo Meli (45”94).

Edoardo Scotti: “Sono contento di essere tornato a correre i miei migliori tempi, ma ero venuto per realizzare lo standard per le Olimpiadi e sono deluso per questo. Ora torno ad allenarmi”.

Finale 400 metri femminili

La siciliana Alice Mangione ha vinto il quarto titolo italiano della sua carriera sui 400 metri all’aperto con 51”57 davanti alle compagne della staffetta 4×400 Giancarla Trevisan (52”07) e Ilaria Accame (52”16).

Alice Mangione: “Non bisogna mai sottovalutare nessuno. Le mie avversarie sono toste. Pensavo di fare meglio ma va bene così. Si continua a lavorare per le Olimpiadi di Parigi”.

400 metri ostacoli femminili

La ventitreenne Alice Muraro ha vinto il primo titolo italiano della sua carriera sui 400 metri ostacoli in 55”12 in una gara molto combattuta battendo Rebecca Sartori (55”33) e Linda Olivieri (55”75). Muraro continua la sua ascesa dopo la medaglia d’oro alle Universiadi di Chengdu e il record personale di 54”73 realizzato nella semifinale degli Europei di Roma.

La primatista italiana e finalista mondiale ed europea Ayomide Folorunso ha colpito un ostacolo a metà gara e perso la ritmica e si è dovuta accontentare del quarto posto con 55”75. La giovane Alessia Seramondi si è classificata al quinto posto con 57”30.

Alice Muraro: “C’è una concorrenza straordinaria in Italia nei 400 metri ostacoli femminili. Ci sono tante atlete forti. Può succedere di tutto, ma ci sproniamo a vicenda.

400 metri ostacoli maschili

Il veronese Giacomo Bertoncelli ha conquistato il primo titolo italiano della sua carriera in 49”80 battendo Mario Labrughi (50”51) nella sfida tra i due azzurri degli Europei di Roma. Bertoncelli ha mostrato tutta la sua felicità per la vittoria. Il primatista italiano e vice campione europeo Alessandro Sibilio ha rinunciato alla finale per un problema al bicipite femorale sinistro durante il riscaldamento ma non sembra nulla di grave. José Reynaldo Bencosme si è piazzato al terzo posto con 51”10.

Giacomo Bertoncelli: “Ho saputo che Sibilio non avrebbe corso la finale. Mi è dispiaciuto molto. Voglio sincerarmi delle sue condizioni. E’ un titolo italiano che ho sognato sempre. Ho dato l’anima per vincere questo titolo. Il tempo non è nulla di speciale ma sono soddisfatto di aver vinto il mio primo titolo italiano assoluto”.

Finale 800 metri femminili

Eloisa Coiro ha conquistato il quarto titolo italiano outdoor della sua carriera e il terzo consecutivo in 2’03”71 riscattando la delusione per l’eliminazione in batteria agli Europei di Roma dove correva nella sua città.

Eloisa Coiro: “E’ stato divertente. Sono contenta di essermi confermata campionessa italiana. Da sempre piacere. L’Europeo non è andato come speravo. Questa vittoria è stata la mia rivincita”.

La palermitana Maria Colajanni si è piazzata seconda in 2’04”08 davanti alla junior Gloria Kabangu (2’04”48).

Non era presente Elena Bellò, costretta a rinunciare per un virus.

3000 siepi maschili

Yassin Bouih ha conquistato la vittoria sui 3000 siepi maschili in 8’21”00 davanti a Osama Zoghlami (8’22”03) e Ala Zoghlami (8’34”03)

3000 siepi femminili

Eleonora Curtabbi ha tagliato il traguaurdo al primo posto in 9’57”09 davanti a Linda Olivieri (10’02”50”) e Silvia Oggioni (10’06”76).

Lancio del disco maschile

Alessio Mannucci ha festeggiato il suo secondo titolo italiano nel lancio del disco maschile con l’eccellente misura di 64.07m al sesto tentativo e un secondo miglior lancio da 62.79m. Enrico Saccomano ha completato la doppietta dell’Aeronautica piazzandosi al secondo posto con 60.22m. Giovanni Faloci si è classificato terzo con 59.75m.

Salto in lungo maschile

Kareem Mersal è andato vicino agli 8 metri con 7.89m aggiudicandosi la vittoria nel salto in lungo maschile davanti al terzetto di lunghisti delle Fiamme Gialle Simone Forte (7.80m), Filippo Randazzo (7.74m) e Gabriele Chilà (7.66m).

Salto con l’asta maschile

Il campione europeo under 20 Simone Bertelli ha commesso tre errori alla misura d’ingresso di 5.20m. Federico Biancoli dell’Atletica Riccardi Milano e Federico Bonanni dell’Aeronautica hanno superato 5.15m compiendo lo stesso identico percorso prima di commettere tre errori a 5.25m. La gara si è decisa allo spareggio. Biancoli ha superato 5.15m, mentre Bonanni ha commesso l’errore. Il titolo è andato così a Biancoli, che in passato aveva vinto ai Campionati italiani allievi. Matteo Oliveri si è classificato al terzo posto con 5.10m.

Salto in lungo femminile

Elisa Naldi ha vinto il salto in lungo femminile con 6.21m battendo di due soli centimetri Veronica Crid (6.19m). Arianna Battistella si è piazzata al terzo posto con 6.05m davanti a Carol Zangobbio (6.02m).

Decathlon maschile

Il portacolori della Polisportiva Triveneto Trieste Lorenzo Modugno si è laureato campione italiano di decathlon con 7567 punti precedendo gli atleti dell’Atletica Fossano 75 Andrea Cerrato (7404 punti) e Lorenzo Mellano (6909 punti).
Dopo l’infortunio alla caviglia di Dario Dester nella prima giornata il decathlon è ripartito con i 110 metri ostacoli, che hanno visto la vittoria di Simon Zandarco in 15”07 davanti a Nicola Paletti (15”11) e ad Alessandro Arrius (15”30). Zandarco è un atleta della Lana Raika ed è allenato dall’ex primatista italiana della specialità Gertrud Bacher.

Modugno ha vinto il lancio del disco con 58.78m, il salto con l’asta con 5.00m davanti a Cerrato (4.70m). Jan Fragiacomo si è imposto nel lancio del giavellotto con 59.18m davanti a Modugno (58.78m). Modugno ha messo al sicuro il titolo italiano con la vittoria nei 1500 metri in 4’13”22 davanti a Cerrato (4’33”35) e a Mellano (4’33”68).

Eptathlon femminile

La portacolori della Libertas Unicusano Livorno Sara Chiaratti si è laureata campionessa italiana di eptathlon con 5587 punti precedendo Marta Giaele Giovannini (5505 punti) e Alice Lunardon (5480 punti).

La seconda giornata si è aperta con la vittoria di Lunardon con 6.15m con vento a favore di +1.8 m/s davanti a Giovannini (5.85m) e ad Eleonora Favaretto (5.63m).

Chiaratti ha dominato il lancio del giavellotto con il record personale di 49.09m precedendo Giovannini (39.67m) e Scilla Benussi (38.59m). Lunardon si è aggiudicata gli 800 metri in 2’23”02 precedendo Chiaratti (2’23”38).

Getto del peso femminile

La portacolori del Battaglio Cus Torino Sara Verteramo ha vinto il titolo italiano del getto del peso femminile con 15.98m precedendo Martina Carnevale (15.23m), Fuyuko Stella (14.88m primato personale eguagliato) e la primatista italiana del lancio del disco Daisy Osakue (14.85m).

Staffetta 4×400 maschile

Il quartetto dell’Assindustria Sport Padova forrmato da Lorenzo Stoppato, Lorenzo De Bortoli, Luca Ostanello e Filippo Cibin ha trionfato nella staffetta 4×400 maschile in 3’12”09 precedendo per tre soli centesimi di secondo il Cus Pro Patria Milano (3’12”12) e il Pro Sesto Atletica Cernusco (3’12”81).

Staffetta 4×400 femminile

Il team del Cus Pro Patria Milano formato da Lucrezia Lombardo, Serena Troiani, Ilaria Burattin e Virginia Troiani ha trionfato nella staffetta 4×400 femminile in in 3’55”76 battendo nettamente Atletica Brescia 1950 (3’38”99) e Bracco Atletica (3’39”00) in una gara di marca lombarda.

 

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