Furlani vince con 7,74 nel lungo il suo primo titolo italiano juniores

Primati di categoria per Simonelli e Besana nei 60 H e Bertelli nell'asta

Mattia Furlani, giovanissimo nuovo grande talento dell’atletica italiana, compirà domani 18 anni che ha già festeggiato con anticipo chiudendo sabato un’ennesima settimana trionfale iniziata la domenica precedente con il record italiano ed europeo del salto in lungo indoor juniores con la misura di 7.99, e chiusa sei giorni dopo conquistando il suo primo titolo nazionale under 20 con un salto vincente a 7,74.

Furlani è stato certamente uno degli atleti più attesi dei campionati italiani juniores e promesse disputati sabato e domenica nel Palasport di Ancona, ma tanti sono stati i risultati interessanti in entrambe le categorie, la prima riservata ai nati nel 2005 e 2004, la seconda per quelli dal 2001 al 2003, e tra tutti vanno evidenziati i tre record nazionali, uno juniores e due promesse, realizzati rispettivamente da Simone Bertelli nell’asta maschile under 20 con la misura di 5.51 metri, mentre nei 60 ostacoli under 23 hanno ottenuto la miglior prestazione italiana Lorenzo Simonelli al maschile con 7″67, e Veronica Besana al femminile con 8″10.

Di particolare significato, per l’entità del miglioramento personale, l’impresa del 18enne  Bertelli che, dopo ben 28 anni, ha migliorato di un centimetro il record italiano under 20 assoluto tra coperto e aperto che apparteneva ad Andrea Giannini, con la misura di 5,50 superata il 29 settembre 1995 a Cannes in Francia

Il saltatore piemontese, che vantava un personale all’aperto di 5,35 dell’anno scorso, supera l’asticella a 5,51 al termine di una gara straordinaria in cui riesce a incrementare per tre volte il precedente primato juniores al coperto di 5,30 di Claudio Stecchi dell’8 febbraio 2010, superando prima della misura finale anche 5,32 e 5,40.

Da segnalare come Giannini, attuale stimato tecnico federale, fosse presente ai bordi della pista e sia stato uno dei primi a congratularsi con il nuovo primatista nazionale di categoria.

Simone Bertelli (foto Girotti/FIDAL)
Simone Bertelli (foto Girotti/FIDAL)

Se il primato di Bertelli ha una significativa rilevanza in una prospettiva futura, quello di Simonelli nei 60 ostacoli maschili, con 7″67, ha un significato assoluto di rilevanza internazionale e comunque fa completare al 20enne atleta romano di madre tanzaniana e padre italiano, la collezione di record giovanili indoor dopo aver ottenuto in passato anche i limiti under 18 e under 20 che ancora detiene anche se questo ha certamente una diversa importanza in quanto, talora, la diversa misura degli ostacoli nel passaggio dopo la categoria juniores crea delle difficoltà che Lorenzo ha mostrato di non aver certamente subito.

Da ricordare che Simonelli, nono azzurro di sempre a livello cronometrico nella storia italiana dei 60 H, si allena con Giorgio Frinolli, ottimo tecnico che ha certamente contribuito anche alla grande esplosione agonistica di Zaynab Dosso e che vanta nel suo gruppo, da pochi mesi, anche la primatista italiana dei 100 ostacoli donne Luminosa Bogliolo.

Da segnalare infine come l’atleta abbia perfettamente gestito i tre turni ravvicinati di gara chiudendo rispettivamente in 7″86, 7″79 e infine 7″67.

Lorenzo Simonelli (foto Girotti/FIDAL)
Lorenzo Simonelli (foto Girotti/FIDAL)

La terza miglior prestazione italiana dei due giorni di Ancona arriva dalla gara femminile dei 60 ostacoli dove la 20enne Veronica Besana conferma la sua ottima crescita e il buon momento generale della specialità in Italia, migliorandosi subito in semifinale con 8″15, dopo l’8″27 della batteria, e poi confermandosi e facendo ancora meglio in finale dove domina senza problemi con il crono di 8″10 che le regala il primato under 23 indoor della specialità, appaiando Giulia Guarriello ieri terza con 8″18, che aveva fatto il tempo lo scorso 21 gennaio.

Da ricordare come Veronica sia allenata sempre a Roma dalla primatista italiana dei 60 H, ed ex primatista dei 100 H outdoor, Veronica Borsi e di come al secondo posto sia sia piazzata un’altra giovane interessante come Giulia Carraro che, con il tempo di 8″17, si è migliorata di 8 centesimi.

Veronica Besana (foto Girotti/FIDAL)
Veronica Besana (foto Girotti/FIDAL)

Gli altri risultati più interessanti

Marta Amani altra interessantissima speranza dell’atletica italiana con i suoi 18 anni, e la ricordiamo medaglia di bronzo a soli 17 anni nei campionati mondiali under 20 di Cali 2022 nel salto in lungo, non ha realizzato nessun primato nazionale ma ha conquistato due titoli, uno nel lungo con la misura di 6,32 che le ha permesso di eguagliare il suo personale indoor, e uno nei 200 metri, distanza che al coperto non si disputa più nelle categorie over 20, dove peraltro ha ottenuto il proprio personale con un eccellente 24″04 che ha avvicinato il record juniores di Dalia Kaddari con 23″85 e la pone al quinto posto assoluto di sempre in Italia nella categoria.

Per Marta questa doppietta rappresenta la replica di quanto accaduto l’anno scorso e conferma il grande talento di un atleta che forse, però, dovrebbe cominciare a fare una scelta precisa di specialità per non caricarsi di troppe tensioni.

Da segnalare, peraltro, come nel lungo femminile under 23 abbia rinunciato a partecipare Larissa Iapichino reduce dall’ottimo 6,72 di una settimana prima e che la ventenne fiorentina ha corso solamente nei 60 metri, mentre la gara dei salti in estensione riservata alle promesse sia stata vinta da Arianna Battistella con il personale al coperto di 6,35.

Marta Amani (foto Girotti/FIDAL)
Marta Amani (foto Girotti/FIDAL)

Una delle principali sorprese dei campionati è stata la vittoria nei 60 uomini promesse di Eric Marek, ex giocatore di football americano e polacco d’origine, che pratica atletica da circa un anno e beffa tutti con il personale di 6″74, lasciando alle spalle i più quotati Matteo Melluzzo  secondo con 6″75, Marco Ricci terzo con 6″75, Abdou Guene quarto con 6″77 e Junior Tardioli quinto con 6″77.

Nella gara femminile under 23 vittoria invece per la favorita Hope Esekheigbe con 7″44, un centesimo meglio di Ilenia Angelini 7″45 mentre terza è Eleonora Nervetti in 7″49 bruciando sul traguardo Larissa Iapichino quarta con 7″50 in una specialità che non è certo sua.

Tra le junior, la vittoria se la aggiudica la sprinter-astista Great Nnachi capace di 7″50  anche lei come Amani capace di doppiare i titoli vincendo anche il salto con l’asta con 4,20 ma, anche in questo caso, sarebbe a nostro avviso importante operare una scelta.

Tra gli junior il dominatore è Yassin Bandaogo al traguardo con 6″80, con margine su Francesco Zatelli 6″93 e Paolo Soldani 6″94.

Nei 400 metri è importante il passo in avanti per Riccardo Meli, capace di 46″58, migliorandosi di quasi mezzo secondo dal precedente 47″02, per diventare il migliore italiano dell’anno (meglio dei debutti di Aceti e Scotti) e il quarto under 23 azzurro di sempre,  avendo davantisoltanto Matteo Galvan con 46″26, Edoardo Scotti e Claudio Licciardello.

In una finale avvincente, il rivale Matteo Raimondi prova la mossa del sorpasso all’interno, prima dell’ultima curva, cercando di sfruttare la porta lasciata aperta ma il tentativo non riesce e Meli resta in testa mentre l’avversario in ogni caso scende sotto i 47 secondi con 46″86, un secondo meglio del terzo classificato Michele Bertoldo 47″86.

Nell’asta maschile under 23, Matteo Oliveri oltrepassa quota 5,52 per il proprio personale e risponde simpaticamente all’impresa del più giovane compagno di allenamento Simone Bertelli che il giorno prima aveva superato 5.51, oltre a diventare il terzo under 23 di sempre dopo Gibilisco (5,62) e Stecchi (5,60).

L’asta femminile promesse è di Giulia Valletti Borgnini con il suo primato in sala di 4,25, a cinque centimetri da quello dall’aperto, e adesso la romana sale al sesto posto nelle liste under 23 di sempre nella gara che vede sul podio anche la veneta Giada Pozzato con 4,15 e Nathalie Kofler 4,05.

Non aveva mai lanciato oltre i diciannove metri al coperto nel getto del peso Riccardo Ferrara che vince il titolo promesse con un netto progresso che lo porta a 19.39, eguagliando nelle liste under 23 di sempre (terzo alltime) la misura realizzata da Alessandro Andrei nel 1981.

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