Great Nnachi, 17enne atleta torinese, continua a stupire e a far parlare di se per meriti sportivi quelli stessi che, quantomeno e non solo certo per essi, dovrebbero garantirle la cittadinanza italiana che ancora non è riuscita ad ottenere, anche se grazie a una deroga chiesta dalla Fidal e certificata da World Athletics, può gareggiare nei campionati nazionali dove ieri ha conquistato il titolo nei 60 indoor, con un ottimo 7″42 ed oggi, nella sua specialità primaria, quello del salto con l’asta con 4,00.
A dire il vero, dopo averla vista in questi due giorni in gara, forse qualche dubbio l’atleta e il suo allenatore cominceranno a porselo, perché ieri Great ha dato una straordinaria dimostrazione di potenza fisica sui 60 metri, a fronte di una tecnica di corsa non eccelsa e quindi dimostrando di avere degli ampi margini, mentre oggi nel salto con l’asta, dove magari è andata in pedana un po’ stanca e scarica, ha entusiasmato di meno e ha fallito abbastanza nettamente i tre tentativi di record personale a 4,20.
In ogni caso un grande talento sportivo, con grandi doti umane al punto di avere ottenuto anche il titolo di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che che sempre mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli.
Nonostante questo, per strane logiche burocratiche, Great che è nata e vive in Italia con i suoi genitori nigeriani, che si sono trasferiti nel nostro paese 25 anni fa, non potrà ottenere la cittadinanza italiana, e quindi gareggiare con la maglia azzurra, fino al compimento del diciottesimo anno d’età che sarà il prossimo 15 settembre.
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