Rocchi in evidenza nel lungo dei campionati under 16 di Parma

Pagliarini e Pala regina e re dello sprint veloce

Dopo che il campione olimpico Massimo Stano aveva ufficialmente aperto venerdì, nel corso della cerimonia inaugurale, i campionati italiani cadetti (atleti 2006/2007), ieri prima giornata a Parma con ancora una volta grandi protagonisti nell’ambito delle gare veloci, per gli under 16 si corrono gli 80 metri, con le brillanti affermazioni di Alice Pagliarini (Marche/Atl. Avis Fano) e Francis Pala (Lombardia/Cba Cinisello Balsamo).

Se Pagliarini, tra le ragazze, era la grande favorita essendo già la detentrice della migliore prestazione italiana di categoria (9″65), al maschile il successo di Pala è stato più inaspettato in quanto il ragazzo è al primo anno di categoria, dovendo ancora compiere i 14 anni tra pochi giorni, l’8 ottobre.

Alice, peraltro, non riesce ad avvicinare il suo miglior crono dell’anno ma vince con un significativo 9″86 (vento +1.3) che conferma in pieno il suo talento e la sua voglia di emergere.

Studentessa all’artistico a Fano (Pesaro), fino a due anni fa ha vissuto a Roma e si allena al centro sportivo Castelporziano di Roma, con il papà già tecnico delle Fiamme Gialle ed ex sprinter Andrea Pagliarini. È figlia d’arte anche da parte di mamma, l’ex velocista Mita Delia.

Il secondo posto lo guadagna Valentina Lucchese (Friuli Venezia Giulia/Libertas Sacile, 10″05), il terzo Nicole Cesaretti (Lazio/Fiamme Gialle Simoni, 10″24).

Alice Pagliarini (foto Grana/FIDAL)
Alice Pagliarini (foto Grana/FIDAL)

In un pomeriggio con il vento che girava, se lo trova invece molto contro, -3.2, Pala che vince la sua gara in 9″38, davanti a Samuele Ciogli (Lazio/Nissolino Area Roma, 9″46) e Daniel Ohua (Lombardia/Bergamo Atletica).

Francis, originario del Congo, è stato adottato quando aveva tre anni dalla famiglia milanese dei Pala e ben presto, dopo due anni, ha cominciato a praticare atletica, incoraggiato da Beppe Mirarchi, poi affiancato nella guida tecnica da Chiara Boniardi.

Francis Pala (foto Grana/FIDAL)
Francis Pala (foto Grana/FIDAL)

È di nuovo tricolore Aldo Rocchi, ma stavolta nel salto in lungo per esigenze della propria squadra, dopo le prodezze nel triplo dal titolo nella scorsa stagione alla migliore prestazione italiana riscritta in due occasioni quest’anno (15,13 e 15,17).

Molto buono le sue qualità anche in tale disciplina in cui si afferma con un salto di 7,01 (-1.1) al quinto turno preceduto da un 7,00 al culmine della serie che comprende anche 6,90 e 6,98, mentre un paio di settimane fa aveva saltato anche 7,06.

Al femminile un centimetro separa le prime due: va in testa con 5,54 (0.0) al penultimo salto la veneta Daphne Cordioli (Expandia Atl. Insieme Verona), ex velocista di Villafranca che da pochi mesi si dedica più seriamente al lungo con il tecnico Daniele Aloe, e ci rimane anche dopo il 5,53 di Carlotta Maria Balbi, invece è terza Ludovica Avigni (N. Atl. Varese), 5,33 (-1.8).

Aldo Rocchi (foto Grana/FIDAL)
Aldo Rocchi (foto Grana/FIDAL)

Sofia Pizzato si impone nettamente negli 80 ostacoli femminili dominando la finale in 11″42 dopo l’eccellente 11″38 timbrato nella batteria del mattino.

La neocampionessa italiana, bionda con gli occhi azzurri come la mamma svedese mentre il papà è veneto, è nata a Londra e quindi si è trasferita con la famiglia in Svizzera ma, da una decina d’anni vive a Povo, frazione di Trento, e dopo aver fatto danza ha scoperto l’atletica nella società di Villazzano con il tecnico Giorgio Bertotti.

Una stagione da incorniciare la sua, perché si è messa in evidenza anche sulle distanze piane entrando nella top ten italiana di sempre per la categoria negli 80 e nei 300, oltre a stabilire la migliore prestazione nazionale cadette dei 150 metri.

Sofia Pizzato-maglia rossa (foto Grana/FIDAL)
Sofia Pizzato-maglia rossa (foto Grana/FIDAL)

Ci vuole il fotofinish per decretare il vincitore dei 100 ostacoli che vedono la vittoria del toscano Federico Bellini (Atl. Campi Bisenzio) in 13″97, atleta di Poggio a Caiano (Prato), che si allena a Campi Bisenzio sotto la guida di Mattia Ganucci.

Secondo con lo stesso crono il friulano Davide Comarin (Sport Academy), terzo Andrea Zanella (Atl. Valle di Cembra) 14″16.

Al primo anno di categoria è subito vincente nel salto triplo femminile Raffaella Tsimi Atana, capace di tre balzi fino a 12,18, con tre miglioramenti in tre turni consecutivi (aveva 11,67).

Scoperta da Alberto Milardi, motore della Studentesca Rieti, la triplista originaria del Camerun studia allo scientifico e vorrebbe diventare un medico.

Tutto veneto il podio dell’asta, anzi interamente padovano con il successo di Mattia Beda (Corpolibero Athletics Team) a 4,00 prima di tre errori a 4,25.

Figlio d’arte di papà Gianfranco, in carriera salito a 5,50, quest’anno ha valicato la quota di 4,42.

Al secondo posto Federico Neri (Assindustria Sport) cresciuto con 3,90, terzo un altro astista del Corpolibero Athletics Team: 3,80 per Leonardo Bigotto.

Nel triplo al maschile vittoria del varesino Matteo Bertoni (Atl. Gavirate), autore di un notevole progresso di 62 centimetri, fino a 13,72, mentre al secondo posto Francesco Efeosa Crotti (Atl. Estrada, 13,46), alla seconda gara di triplo della carriera e terzo Filippo Valotti (Atl. Virtus Castenedolo, 13,42), a sua volta al primato personale.

Nel salto in alto femminile cinque atlete chiudono con la stessa misura di 1,62 che si rivela decisiva, ma l’unica a superarla alla prima prova è Emmanuela Osei Bonsu (Formia Atl. Leggera) che conquista così il titolo con la maglia del Lazio.

Emmanuela Osei Bonsu (foto Grana/FIDAL)
Emmanuela Osei Bonsu (foto Grana/FIDAL)

Alle sue spalle due lombarde, Greta Vuolo (N. Atl. Varese) e Francesca Bianchi (Daini Carate Brianza).

Il lombardo Manuel Zanini completa una super stagione con la vittoria sui 2000 metri e il primato personale in 5’42″11, con una volata anticipata che dimostra una sapiente lettura tattica e che gli consente di superare il piemontese Alessio Romano (Atl. Roata Chiusani, 5’44″18) e il siciliano Vittore Simone Borromini (Bike Caltavuturo, 5’44″87).

Nel derby fiorentino dei 2000 metri al femminile la spunta la toscana Viola Paoletti (Uisp Prosport Scandicci), al termine di un appassionante testa a testa con la tricolore in carica Sonia Tissi (Assi Giglio Rosso Firenze).

Per Paoletti anche il personale di 6’23″86 mentre per Tissi 6’26″74.

Manuel Zanini (secondo da sinistra, foto Grana/FIDAL)
Manuel Zanini (secondo da sinistra, foto Grana/FIDAL)

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