Sei primati del meeting e tante prestazioni ventose ma di altissimo livello tecnico hanno nobilitato il grande pomeriggio di mercoledì del Memorial Giulio Ottolia sulla pista blu della Fontanassa di Savona, tappa del World Athletics Continental Tour Challenger, sotto la perfetta egida del suo ideatore e organizzatore Marco Mura che, anno dopo, lo sta sempre di più facendo diventare un appuntamento appetibile per tanti campioni italiani e internazionali.

La copertina dell’edizione 2023 spetta certamente al 18enne fenomeno azzurro Mattia Furlani, vincitore nel salto in lungo con uno straordinario 8.44m, che purtroppo non verrà omologato a causa del vento a favore di +2.2 m/s e che, se fosse stato regolare, avrebbe superato l’attuale record del mondo juniores stabilito da Sergey Morgunov con 8.35m nel 2012.

Furlani è, in ogni caso, entrato nella storia per avere realizzato il miglior salto per un atleta under 20 in ogni condizione di vento, superando addirittura due grandi della specialità come Kareem Streete Thompson  che fece 8.40m con vento di +3.2 m/s nel 1990, e Carl Lewis con 8.35m e +2.2 m/s nel 1980, quando il figlio del vento aveva anche 1 anno in più rispetto a Mattia oggi.

L’atleta reatino, allenato dalla madre Khaty Seck ex velocista senegalese, ha messo a segno anche un salto con vento regolare di 8.00m al quarto tentativo che ha avvicinato il record personale di 8.04m realizzato lo scorso anno in occasione del titolo europeo under 18 a Gerusalemme, e ha battuto nella gara ligure un atleta molto quotato come il sudafricano Rushval Samaai, bronzo mondiale a Londra, secondo con 7.96m.

Il francese Jean Pierre Bertrand ha saltato 7.85m precedendo il vincitore dell’edizione del 2021 del meeting di Savona Filippo Randazzo  quarto con 7.65m.

Ricordiamo che Furlani, il quale gareggerà prossimamente nel meeting di Continental Tour Gold di Hengelo in Olanda del 4 Giugno, è seguito da un punto di vista tecnico anche dal padre Marcello, ex ottimo atleta del salto in alto, la disciplina che inizialmente Mattia aveva intrapreso e che è la specialità della sorella Erika, specialista con un personale di 1.94m.

Mattia Furlani (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)
Mattia Furlani (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)

100 metri femminili

La britannica Darryl Neita (medaglia di bronzo agli Europei di Monaco e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham nel 2022) ha migliorato due volte il record del meeting sui 100 metri femminili correndo in 11”06 in batteria e in 10”97 (decimo miglior tempo mondiale dell’anno) in finale. La sprinter allenata dal tecnico italiano Marco Airale a Padova ha avvicinato il record personale realizzato nella semifinale dei Giochi del Commonwealth di Birmingham. Neita aveva già fatto molto bene a Savona l’anno scorso quando migliorò il record personale sui 200 metri con 22”61.

200 metri maschili

Reynier Mena, chiamato “el Hombre de Cuba” dallo speaker del meeting di Savona Nicola Roggero, ha realizzato il primo meno 20 secondi nella storia del meeting di Savona con uno straordinario 19”95 demolendo il record della manifestazione detenuto da Davide Manenti. Mena si era messo in luce l’anno scorso quando corse in 19”63 nel meeting svizzero di La Chaux de Fonds. Yacarlos Martinez, già vincitore a Savona nel 2021, si è piazzato secondo in 20”44. L’emergente Francesco Libera ha avvicinato di sette centesimi di secondo il record personale con 20”83.

Reynier Mena (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)
Reynier Mena (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)

100 metri maschili

Il britannico Reece Prescod ha vinto la finale dei 100 metri fermando il cronometro con 9”94 con un vento a favore di +2.7 m/s che gli ha impedito di battere il record del meeting di Marcell Jacobs stabilito nel 2021. Yupun Abeykoon, atleta di Sri Lanka allenato da Claudio Licciardello a Roma, si è ottimamente comportato piazzandosi in 10”01 davanti all’ivoriano Arthur Cissé (10”03), un eccellente Lorenzo Patta (10”08), Benjamin Azamati (10”11) e Filippo Tortu (10”17).

Nella seconda batteria Prescod ha corso in 10”06 con vento a favore precedendo di un centesimo Cissé. Pochi minuti prima Azamati ha infranto la barriera dei 10 secondi con 9”99 davanti a Abeykoon (10”04), Patta (10”09) e Tortu (10”16).

Reece Prescod: “Ho corso molto bene. Le condizioni erano perfette. La stagione è partita alla grande. Mi trovo bene in Italia. Mi alleno a Padova sotto la guida di Marco Airale e gareggio per l’Assindustria Sport. Le prossime gare sono i meeting di Rabat e di Hengelo”.

Lorenzo Patta: “La mia storia è iniziata qui a Savona due anni fa. Ho avuto buone sensazioni. Questa pista mi porta bene. E’ sempre bello tornare qui. Ora gareggerò con la staffetta al meeting di Parigi”.

Meno soddisfatto Tortu, tornato sulla pista che lo rivelò nel 2018 con la vittoria in 10”03 su Marcell Jacobs.

Filippo Tortu: “Mi sono sentito meglio che nella batteria, ma non sono riuscito ad esprimermi al meglio sul lanciato, che di solito riesco a fare bene. Ho fatto due brutte gare e provo rabbia, ma non mi deprimo. In batteria sono rimasto sul blocco. Ho tanto da migliorare. Devo fare autocritica.”

200 metri femminili

Dina Asher Smith era l’atleta più attesa del meeting e la britannica ha ripagato l’affetto del pubblico di Savona con il secondo successo sulla pista della Fontanassa con il tempo di 22”61 ventoso con vento a favore di +2.3 m/s due anni dopo aver stabilito il record del meeting con 22”56.

Dina Asher Smith: “La preparazione sta andando bene, anche se mi aspettavo un tempo migliore. Era importante correre il mio primo 200 metri. Ho trovato il sole e sono contenta dopo la pioggia di Londra. Non vedo l’ora di gareggiare sui 100 metri in Diamond League a Firenze. Mi rende felice poter correre ancora in Italia settimana prossima. Da laureata in storia rimasi incantata dalla bellezza dei monumenti di Firenze”.

Dalia Kaddari si è ben comportata piazzandosi seconda in 22”95 davanti a Vittoria Fontana (23”24) e ha dichiarato dopo la gara: “Non correvo dagli Europei di Monaco. Era importante rompere il ghiaccio. Correre contro le migliori é stata una bella spinta”.

Dina Asher Smith (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)
Dina Asher Smith (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)

Getto del peso maschile

Il campione europeo indoor e finalista olimpico Zane Weir ha battuto due volte il record del meeting di Savona dell’amico e compagno di allenamenti Leonardo Fabbri con due lanci da 21.58m e 21.60m al quarto e quinto tentativo, a conferma del suo eccellente momento di forma dopo il 22.06m della rassegna continentale di Istanbul e il 21.74m di Sabato scorso a Halle. Weir ha fatto registrare anche un lancio da 21.14m e tre nulli. Fabbri ha superato la barriera dei 21 metri con 21.09m, misura vicina al suo miglior risultato in questo meeting di 21.15m realizzato nel Luglio 2020.

Zane Weir: “Non sono ancora al 100%. Per le medaglie ai Mondiali servirà una misura da 22.50m. Ci arriverò. E’ successo tutto velocemente dopo il mio titolo europeo indoor, ma il mio focus è rimasto lo stesso. Mi alleno con un grande allenatore come Paolo Dal Soglio e un bravissimo compagno di allenamenti come Leonardo Fabbri. Ho iniziato bene ma è una stagione molto lunga.”

Leonardo Fabbri: “E’ andata benino. Sono soddisfatto di aver superato 21 metri a fine Maggio. Devo togliere ancora un po’ di ruggine. Ho commesso qualche errore ma cerco di guardare gli aspetti positivi. Il meeting di Savona è molto ben organizzato. Marco Mura è attento ad ogni dettaglio. Ogni piccolo aspetto anche quelli apparentemente più insignificanti possono fare la differenza”.

Zane Weir (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)
Zane Weir (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)

400 metri ostacoli

Abderrahmane Samba e Alessandro Sibilio erano due atleti al rientro dopo un periodo difficile a causa di un infortunio e hanno offerto una prova di efficienza. Samba, che non disputava una gara di 400 metri ostacoli dalla finale olimpica di Tokyo terminata al quinto posto, ha battuto il primato del meeting di Mario Lambrughi fermando il cronometro in 48”56.

Sibilio, vincitore a Savona nella sua magica stagione 2021, ha corso in un ottimo 48”72 (terza prestazione in carriera) dopo un grave infortunio subito ai Campionati Italiani che lo ha tenuto fermo nel 2022.

Alessandro Sibilio: “Ho interpretato perfettamente la gara fino al sesto ostacolo, quando ho tenuto una ritmica di 13 passi. Mi manca ancora tanto lavoro, ma sono contento di questo risultato dopo un anno di stop. L’anno scorso è stato difficile guardare i Mondiali e gli Europei in televisione. Ora punto a correre il 9 Giugno al meeting di Parigi.

Samba-Sibilio (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)
Samba-Sibilio (foto Giancarlo Colombo/Meeting Savona 2023)

Salto triplo femminile

La portacolori di Dominica Thea Lafond ha vinto per la seconda edizione consecutiva a Savona nel salto triplo con 14.68 con vento a favore oltre la norma di +2.9 m/s. Lafond ha realizzato anche un miglior salto regolare di 14.46m non troppo lontano dal suo record del meeting di 14.56m realizzato lo scorso anno.

Ottavia Cestonaro ha sfiorato i 14 metri con 13.99m (+2.5 m/s) battendo Dovile Kilty (13.83m) e la campionessa europea indoor Tugba Danizmas (13.59). La vice campionessa europea indoor Daria Derkach ha esordito nella stagione outdoor con un quinto posto con 13.37m dopo un’operazione per una borsite al tallone.

Thea Lafond: “Ho iniziato con un grande salto ed ero delusa che fosse un tentativo ventoso. Mi trovo molto bene a Savona. Mi piace venire qui ogni anno. Questa gara è stata una buona preparazione per il meeting di Rabat, dove vinsi l’anno scorso.

Ottavia Cestonaro: “L’anno scorso avevo saltato 13.84m in questo meeting e sono contenta di aver compiuto un progresso.”

100 metri ostacoli

La campionessa europea indoor Reetta Hurske ha migliorato di un centesimo di secondo il record del meeting dell’ungherese Luca Kozak con 12”80 battendo di tre centesimi di secondi la danese Mette Graversagaard, che ha battuto il record nazionale con 12”83. Ottima prova anche per Elisa Maria Di Lazzaro, terza in 13”05 e Nicla Mosetti, quarta in 13”15.

La ligure Luminosa Bogliolo, per tanti anni protagonista al meeting della Fontanassa, non ha potuto gareggiare per il recente intervento chirurgico al piede ma era presente alla Fontanassa come spettatrice.

Il primatista africano Antonio Alkana ha vinto i 110 metri ostacoli maschili in 13”32 ventoso con una rimonta negli ultimi tre ostacoli. Lorenzo Simonelli (quarto nella finale degli Europei Indoor di Istanbul) si è piazzato secondo in 13”45 battendo per un solo centesimo di secondo l’altro azzurro Hassane Fofana.

Lorenzo Simonelli: “Ho avuto buone sensazioni. Mi sono divertito. E’ la terza volta che vengo qui. Correrò al Golden Gala. Devo decidere il piano di gare insieme al mio allenatore. Gli obiettivi sono gli Europei Under 23 e i Mondiali di Budapest”.

Hassane Fofana: “Pochi giorni fa contavo quante volte ho partecipato al meeting di Savona. Avrò corso qui 9-10 volte. E’ un bel meeting. Ogni anno cresce sempre di più.

400 metri maschili

Il campione olimpico della staffetta 4×100 Eseosa Desalu ha vinto i 400 metri migliorandosi di due centesimi di secondo rispetto a Firenze con 46”15. L’atleta delle Fiamme Gialle ha preceduto due quattrocentisti puri come Edoardo Scotti (46”27) e Brayan Lopez (46”33).

Eseosa Desalu: “Rispetto alla gara di Firenze ho gestito meglio il recupero post gara. Volevo correre in meno di 46 secondi ma sono contento dei primi 200 metri dove sono passato in 21”7″.

400 metri femminili

La britannica di origini danesi Laiviai Nielsen si è imposta sui 400 metri in 51”60 davanti alla campionessa europea Justyna Swiety Ersetic (52”18) e alle azzurre della staffetta 4×400 Alice Mangione (52”25) e Anna Polinari (52”38).

400 metri ostacoli femminili

Alice Muraro ha vinto a sorpresa i 400 metri ostacoli femminili con il personale con 56”70 precedendo Eleonora Marchiando (56”87).

800 metri femminili

L’ucraina Olga Lyakhova ha battuto il record del meeting negli 800 metri femminili con 2’01”79.

100 metri femminili T63

Martina Caironi si è imposta sui 100 metri paralimpici in 14”25 su Monica Contrafatto (14”70) e sulla campionessa delle Paralimpiadi di Tokyo Ambra Sabatini (14”79).

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