Cresce sempre di più la condizione di Claudio Stecchi che ieri sera, nella gara del salto con l’asta del Meeting di Madrid, tappa Silver del Continental Tour, ha ottenuto una prestigiosa vittoria con la misura di 5,82 che gli ha consentito di eguagliare il proprio personale, con anche tre tentativi successivi falliti a 5,91 per provare a raggiungere il mitico primato italiano del suo tecnico Giuseppe Gibilisco, realizzato in occasione della vittoria ai Mondiali di Parigi 2003.

A circa un mese dai Mondiali di Budapest quindi, un’ennesima dimostrazione di grande forma per il saltatore fiorentino, in una stagione in cui è finalmente riuscito a trovare una stabilità da un punto di vista fisico che gli sta regalando notevoli soddisfazioni, con la consapevolezza di poter affrontare la manifestazione iridata da protagonista, e va sottolineato anche come nella gara abbia superato atleti importanti, quali tra gli altri il greco Emmanouíl Karalis, argento agli Euroindoor di Istanbul 2023, secondo con 5,72.

Se Stecchi ha entusiasmato, va evidenziata anche l’ottima prova nell’evento della specialista degli 800 metri Eloisa Coiro, che ha sfondato per la prima volta in carriera la soglia dei due minuti con il crono 1’59″96, sulla pista verde dello stadio Vallehermoso.

La mezzofondista romana si è incollata alla forte etiope Worknesh Mesele nel secondo giro, dopo un passaggio veloce della pacer spagnola Geena Stephens a 57″59, e si è fatta guidare fino ai cento metri finali, dopodiché non le è restato che dar fondo a tutte le energie rimaste, provando a resistere al rientro della britannica Isabelle Boffey alla fine prima in 1’59″30, e della spagnola Lorea Ibarzabal seconda in 1’59″88, non riuscendoci ma ottenendo comunque un brillante quarto posto, con proprio limite precedente abbassato di oltre mezzo secondo rispetto al 2’00″50 di Rovereto dell’agosto scorso.

Per Eloisa, che è diventata la quinta italiana di sempre sulla distanza, al pari di Patrizia Spuri, e la sesta nella storia d’Italia sotto i due minuti, è rimasto solo il piccolo dispiacere per aver mancato il minimo diretto per i Mondiali di Budapest fissato a 1’59″80 ma, in ogni caso, il risultato di ieri le ha garantito punti preziosissimi per il ranking.

Le parole di Claudio: “Sapevo di stare bene già dagli Europei a squadre. L’entrata in gara è stata sicura e anche tutti i salti a 82 erano tecnicamente buoni. Sul 5,91 ho cambiato l’asta, la più dura che abbia mai preso: i primi due sono serviti a provarla, il terzo era abbastanza buono ma non è bastato. Comunque sono contento e ci riproverò”.

Le dichiarazioni di Eloisa: “Finalmente sotto i due minuti. È un tempo che aspettavo da un po’ e voglio veramente ringraziare il mio allenatore Emilio De Bonis che mi ha preso da piccolina e mi ha fatto credere in questo grande sogno che sto vivendo oggi! La gara è venuta veloce, ma mi hanno toccato due volte da dietro e ho perso il passo, altrimenti avrei potuto fare ancora meglio. Sono veramente contenta e sento che posso dare ancora tanto”.

Eloisa Coiro (foto Grana/FIDAL)
Eloisa Coiro (foto Grana/FIDAL)

Buon rientro della velocista, primatista italiana dei 60 indoor, Zaynab Dosso nei 100 metri in una stagione un po’ condizionata da vari problemi fisici, con l’azzurra che ha corso in prima corsia ottenendo un buon quarto posto in 11″30 nella gara vinta dalla fenomenale giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che, con 10″83 abbinato al 10″82 di giovedì a Lucerna, ha definitivamente rilanciato le proprie ambizioni per mondiali di Budapest.

Nei 400 metri si è messo in mostra il primatista italiano Davide Re che ha ottenuto il primato stagionale di 45″39, compiendo un passo in avanti rispetto al 45″54 di metà giugno a Meilen e mostrando un finale tutto all’attacco che può far ben sperare, per un quinto posto assoluto nella prova vinta dal giapponese Yuki Nakajima in 45″12.

Davide Re (foto Colombo/FIDAL)
Davide Re (foto Colombo/FIDAL)

Nel triplo donne, entrambe le azzurre hanno oltrepassato i quattordici metri con il primato stagionale all’aperto per l’argento europeo indoor Dariya Derkach a 14.14, e un buon 14.05 per Ottavia Cestonaro, rispettivamente seconda e terza in classifica battute solo dall’idolo di casa, la spagnola bronzo olimpico Ana Peleteiro con 14,15.

Hassane Fofana si è imposto nella serie B dei 110 ostacoli con 13″49 a sei centesimi dallo stagionale, sesto tempo complessivo considerando anche i risultati della serie A dominata dallo svizzero Jason Joseph in 13″10.

Linda Olivieri è stata ottava nei 400 ostacoli donne con 56″84 nella gara vinta dalla statunitense Anna Cockrell in 53″79, mentre dopo cinque ostacoli dei 100 H donne si è fermata Elisa Di Lazzaro per un problema fisico.

Il video del salto vincente di Stecchi

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