Nel fine settimana in cui l’Italia ha scritto una importante pagina nella sua storia dell’atletica con la prima vittoria nei Campionati Europei a squadre, va evidenziato a livello di competizioni mondiali come il britannico di origini anguillane, Zharnel Hughes, abbia battuto dopo 30 anni lo storico record britannico dei 100 metri, fermando il cronometro in un notevole 9”83 al New York Grand Prix, tappa Gold del Continental Tour, sulla pista dell’Icahn Stadium a Randall Island.

Il 27enne velocista nato a The Walley, che ha tolto quattro centesimi di secondo al record di Christie stabilito in occasione della vittoria ai Mondiali al Gottlieb Daimler Stadion di Stoccarda nel 1993 davanti ad André Cason e Carl Lewis, è così diventato il secondo velocista europeo della storia a soli tre centesimi di secondo dal record continentale stabilito da Marcell Jacobs, con 9”80, in occasione della vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Lo sprinter britannico, che si mise in luce nel 2015 proprio al meeting di New York quando andò vicino a battere l’allora compagno di allenamenti Usain Bolt sui 200 metri, si allena con il coach Glenn Mills che guidò proprio il fenomeno giamaicano ai trionfi olimpici e mondiali oltre che ai record del mondo dei 100 e dei 200 metri.

Ricordiamo come Hughes abbia vinto, tra i suo principali trofei, l’oro agli Europei di Berlino 2018 sui 100 metri e poi, a quello del 2022 a Monaco di Baviera sempre in Germania, l’argento ancora sui 100 alle spalle di Jacobs e l’oro sui 200 metri davanti a Filippo Tortu terzo in quell’occasione e che, abbia scelto la nazionalità britannica, perché ad Anguilla non esiste un Comitato Olimpico nazionale.

Nella gara della grande impresa del britannico il giamaicano Ackeem Blake, che un mese fa aveva vinto meeting di Los Angeles con 9”89, é sceso ancora sotto i 10 secondi con 9”93 battendo l’ex campione del mondo di Doha 2019 Christian Coleman terzo con 10”02.

Le dichiarazioni di Hughes: “Correre in 9”83 é un sogno. Quando mi sono svegliato stamattina ho scritto che avrei corso proprio in 9”83 ma non riesco ancora a crederci. Il mio coach mi ha detto che avrei battuto il mio personale a New York. Non sono sicuro che molta gente si aspettasse questo risultato. E’ un risultato fantastico per il quale ho lavorato da tempo. Non voglio mettermi fretta e devo avere sempre pazienza.

Il lavoro non è ancora finito. Ho sempre avuto molto rispetto per Linford Christie. Mi sostiene sempre quando sono in Gran Bretagna e mi aiuta in alcune sessioni di allenamento. Non vedo l’ora di incontrarlo, di stringergli la mano e dirgli che il record era atteso da tempo. Glenn Mills è un grande allenatore. Ha allenato l’uomo più veloce del mondo, riuscendo sempre a trovare ogni minimo errore e critica in tutto quello che vede”.

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200 metri maschili

Il due volte campione del mondo Noah Lyles ha vinto nel mezzo giro di pista per il secondo anno consecutivo al meeting di New York in 19”83 dopo il successo della passata edizione in 19”61. Lyles ha superato il giovane talento del Suriname Issamade Asinga dopo 50 metri e ha preso un metro di vantaggio all’ingresso del rettilineo finale. Asinga si è piazzato secondo in 20”25 davanti allo statunitense Elijah Morrow (20”30).

Lyles é stato festeggiato dopo la gara dalla madre, che ha allevato Noah e Josephus quando erano piccoli lavorando come venditrice in un periodo di gravi difficoltà economiche per la famiglia dopo essere stata abbandonata dal marito. Noah aveva scritto una lettera commovente alla madre nella quale la ringraziava per tutto quello che aveva fatto per i figli, che durante un periodo della loro adolescenza avevano vissuto da uno zio in un sottoscala.

Noah Lyles: “I primi 100 metri sono andati molto bene. Ho fatto un po’ fatica all’uscita della curva, ma ho chiuso la porta ai miei avversari con un grande rettilineo. Il pubblico è stato il vero vincitore di questo meeting. L’obiettivo di questa gara era soprattutto divertirmi e cercare di raggiungere la massima velocità nei primi 100 metri. Sono orgoglioso di questa gara”.

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100 ostacoli femminili

La vice campionessa olimpica ed ex primatista mondiale Kendra Harrison ha vinto i 100 metri ostacoli in 12”29 con vento a favore di +2.8 m/s battendo di un solo centesimo di secondo la connazionale Alaysha Johnson (12”30). La giamaicana Danielle Williams si è piazzata al terzo posto in 12”33.

Williams ha preso un piccolo vantaggio su Harrison ai 50 metri, ma la statunitense l’ha superata dopo metà gara. Harrison ha mantenuto il primo posto fino alla fine respingendo il tentativo di rimonta di Johnson.

Harrison è allenata dallo scorso inverno da Bob Kersee, che segue anche Sydney McLaughlin e Athing Mu.

Kendra Harrison: “I 100 metri ostacoli sono una delle specialità più difficili dell’atletica. Serve sempre dare il massimo per vincere perché ci sono sempre atlete in grado di batterti. Questo mi spinge a lavorare ancora più duramente. Non è un compito facile”.

110 ostacoli maschili

Daniel Roberts ha vinto i 110 metri ostacoli in 13”01 con vento a favore di +1.6 m/s mancando di quattro centesimi il record personale che detiene dal 2019, anno in cui vinse il titolo statunitense a Des Moines. Devon Allen si è piazzato secondo con il personale stagionale di 13”04 sulla pista dove lo scorso anno vinse stabilendo il terzo tempo della storia con 12”84.

400 metri femminili

La campionessa olimpica e mondiale dei 400 metri ostacoli Sydney McLaughlin ha vinto la sua prima gara stagionale sui 400 metri piani con il primato personale di 49”51 dopo il secondo posto di Parigi. McLaughlin Levrone ha distribuito lo sforzo in modo più equilibrato rispetto alla gara di Parigi dove era partita a razzo nei primi 200 metri prima di calare sul rettilineo finale.

La fuoriclasse statunitense ha raggiunto Gabby Thomas a metà gara raggiungendo i 200 metri in 23”7. McLaughlin Levrone ha allungato su Thomas nei metri final. Thomas, che in stagione aveva corso in 49”68 a Austin, ha fermato il cronometro in 50”29.

Sydney McLaughlin Levrone: “La distanza piana è più dura perché è più difficile capire la cadenza dei passi a metà gara, a differenza dei 400 metri ostacoli. Rispetto alla gara di Parigi sono partita in modo più conservativo e ho avuto sensazioni migliori nel finale. Ho fatto un buon lavoro. Ci sono alcuni aspetti da migliorare, ma sono contenta del primato personale”.

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800 metri femminili

La campionessa olimpica e mondiale degli 800 metri Athing Mu ha esordito in questa stagione dopo un infortunio vincendo sul doppio giro di pista in 1’58”73. Dopo essere transitata ai 400 metri in 59”57 l’atleta nata in una famiglia del Sud Sudan ha corso la seconda parte più velocemente e ha preso il largo nei confronti di Sage Hurta Klecker (2’00”77) e di Allie Wilson (2’00”80).

100 metri femminili

La primatista statunitense indoor Aleia Hobbs ha vinto la sua quinta gara stagionale sui 100 metri femminili scendendo ancora sotto gli 11 secondi con 10”98. Hobbs ha battuto la giamaicana Briana Williams (11”04) e la campionessa statunitense Melissa Jefferson (11”06).

200 metri femminili

La campionessa statunitense del 2022 Abby Steiner si è aggiudicata i 200 metri femminili con il personale stagionale con 22”19 davanti a Tamara Clarke (22”43) e a Jenna Prandini (22”51).

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400 metri maschili

Il giovane giamaicano Zandrion Barnes si è imposto sui 400 metri maschili in 45”05 davanti al campione NCAA indoor dei 200 metri Matthew Boling (45”58).

Lancio del disco femminile

La cubana Yaime Perez si è aggiudicata il lancio del disco femminile con 67.44 realizzando il suo miglior risultato degli ultimi due anni. Veronica Fraley ha migliorato il primato personale con 63.51m.

Lancio del disco maschile

Il giamaicano Travis Smickle si è aggiudicato il lancio del disco maschile con 65.36m battendo il primatista dell’Oceania Alex Rose (64.63m).

Getto del peso femminile

La statunitense Maggie Ewen ha vinto il getto del peso femminile con 19.68m battendo la giamaicana Danniel Thomas Dodd (19.38m) e la campionessa del mondo Chase Ealey (19.25m).

Getto del peso maschile

Il campione NCAA del 2019 Payton Otterdahl si è imposto nel getto del peso maschile con 21.50m battendo il nigeriano Chuku Enekwechi di soli sette centimetri.

Lancio del martello maschile

Il primatista nord americano Rudy Winkler ha dominato il lancio del martello con 78.70m battendo il finalista olimpico Daniel Haugh (75.75m).

Salto in alto femminile

La campionessa mondiale indoor di Portland Vashti Cunningham è stata l’unica a superare la quota di 1.95m aggiudicandosi la gara di salto in alto femminile.

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Salto triplo femminile

La finalista mondiale Thea Lafond di Dominica (paese del Commonwealth) ha conquistato il successo nel salto triplo femminile con 14.47m ventoso, Lafond si era imposta lo scorso Maggio al meeting di Savona con 14.68m ancora con vento a favore oltre la norma.

800 metri maschili

Il bronzo mondiale indoor Bryce Hoppel si è aggiudicato gli 800 metri maschili in un buon 1’44”55 davanti a Isaiah Harris (1’45”11) e a Hobbs Kessler (1’45”80).

1500 metri maschili

Eric Holt ha vinto i 1500 metri maschili in 3’37”07 davanti a Craig Engels (3’38”15).

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