Il saltatore di origini cubane ma da qualche mese cittadino italiano, Andy Diaz, è tornato alle competizioni dopo i campionati del mondo che non ha potuto disputare non avendo ancora l’eleggibilità agonistica per poter rappresentare la sua nuova nazione, ed ha conquistato una brillante vittoria nel triplo del meeting cinese di Diamond League a Xiamen, con la misura di 17,43 realizzata all’ultima prova, ma conducendo la gara dal secondo salto in cui aveva realizzato 17,25.
Per il primatista italiano con 17,75 ottenuto al Golden Gala di tre mesi fa a Firenze, è il secondo successo dell’anno nel massimo circuito mondiale di atletica nella disciplina di cui è il detentore del Trofeo per il 2022.
Al secondo posto nella competizione superato il neo campione del mondo, del Burkina Faso, Hugues Fabrice Zango fermo a 17,22.
Nei 400 ostacoli donne ancora un’ottima prova di Ayomide Folorunso che chiude in quarta posizione con 54″08, suo secondo tempo in carriera, mentre negli 800 maschili è dodicesimo Simone Barontini in 1’45″42, quindicesima Gaia Sabbatini nei 1500 donne in 4’07″94 e infine, nel lancio del disco sempre femminile, serata sfortunata per la primatista nazionale Daisy Osakue che realizza tre nulli.
Nelle altre gare da segnalare sui 400 uomini la vittoria del grenadino Kirani James, già oro olimpico e iridato, che si riscatta dalla squalifica in finale ai Mondiali e vince al fotofinish in 44″38 nei confronti di Quincy Hall (Usa), bronzo a Budapest, secondo con lo stesso crono.
Nel salto in lungo donne ancora una grande Ivana Vuleta Spanovic, 33enne serba neo campionessa del mondo a Budapest, che vince con 6,88 davanti al 6,79 di Marthe Koala del Burkina Faso, e al 6,71 della nigeriana Ese Brume.
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