I “vichinghi” norvegesi Jakob Ingebrigtsen e Karsten Warholm hanno illuminato la magica notte dei Bislett Games nella calda serata di Oslo nel mitico Bislett Stadium tutto esaurito con settimane di anticipo con 15000 spettatori entusiasti.
L’edizione 2023 dei Bislett Games va agli archivi con un bilancio straordinario: un record europeo, otto migliori prestazioni mondiali dell’anno, due record della Diamond League e un record del mondo under 20. Sono stati battuti record del meeting storici che appartenevano a tre grandi campioni come Hicham El Guerrouj (1500m), Usain Bolt (200m) e Kenenisa Bekele (5000m).
Il campione olimpico Jakob Ingebrigtsen ha stabilito il record europeo e la quarta migliore prestazione mondiale all-time sui 1500 metri maschili con il fantastico tempo di 3’27”95 per la gioia degli spettatori norvegesi. Jakob deteneva il vecchio record europeo con il 3’28”32 realizzato in occasione della vittoria alle Olimpiadi.
Il fuoriclasse nativo di Sandness ha battuto inoltre il primato del meeting detenuto dal marocchino Hicham El Guerrouj dal lontano 1998 con 3’29”12 nell’anno in cui realizzò il record del mondo tuttora imbattuto al Golden Gala di Roma. Il primato di El Guerrouj sembrava imbattibile ma ora potrebbe vacillare. L’anno scorso Ingebrigtsen divenne il primo norvegese a vincere il Dream Mile e quest’anno ha fatto altrettanto sui 1500 metri.
I pacemakers sono transitati agli 800 metri in 1’51”68. Ingebrigtsen è rimasto da solo in testa ai 1000 metri prima di passare ai 1200 metri in 2’46”91.
Jakob Ingebrigtsen: “E’ stata una buona gara. La competizione è andata come speravo. Il pubblico è stato fantastico. E’ stato bellissimo gareggiare davanti al pubblico di casa. Battere il record europeo a Oslo è un sogno che si avvera. Sapevo che sarei stato in grado di correre veloce come a Parigi. Si tratta di essere regolare nel rendimento e di correre grandi tempi in tutte le gare. Devo rimanere concentrato in tutte le gare in preparazione ai Mondiali di Budapest”.
Otto atleti sono scesi al di sotto dei 3’30” nella stessa gara per la prima volta nella storia. Solo a Montecarlo qualche anno fa si era registrato un livello simile. Lo spagnolo Mohamed Katir ha mancato di soli 13 centesimi di secondo il suo record nazionale stabilito a Montecarlo nel 2021 con 3’28”76. Lo statunitense di origini somale Yared Nuguse ha stabilito il record nord americano con 3’29”02.
Il campione del mondo di Doha 2019 Timothy Cheruiyot ha migliorato il record stagionale con 3’29”08 precedendo tre atleti in grado di battere il record personale: lo spagnolo Mario Garcia (3’29”18), il francese Azzedine Habz (3’29”26), il campione dei Giochi del Commonwealth Oliver Hoare (3’29”41 record dell’Oceania) e Narve Nije Nordas, secondo norvegese ad infrangere il muro dei 3’30” dopo Jakob Ingebrigtsen con 3’29”47. I britannici Josh Kerr e Neil Gourley hanno corso rispettivamente in 3’30”07 e in 3’30”88 (record personale). Abel Kipsang ha migliorato il personale stagionale con 3’31”76. Lo svedese Andreas Almgren ha battuto il primato svedese con 3’32”00.
400 metri ostacoli maschili
Il primatista mondiale e campione olimpico Karsten Warholm ha vinto per la terza volta in carriera ai Bislett Games con il record della Diamond League e il primato del meeting di 46”52, tempo migliore rispetto al 46”70 con il quale la star scandinava migliorò il record mondiale di Kevin Young nell’edizione del 2021. Warholm ha fatto registrare il quarto tempo più veloce della storia.
In carriera Karsten ha corso più velocemente soltanto in occasione della vittoria alle Olimpiadi di Tokyo con 45”94, primato che sembrava imbattibile ma potrebbe essere ritoccato nel corso dell’estate a giudicare dallo stato di forma dell’ostacolista di Ulsteivink. Warholm ha dato l’impressione di correre con più agilità e con meno forza rispetto al passato.
Warholm ha corso nella sua amata settima corsia e come al solito si è caricato dandosi schiaffoni sulle cosce prima della partenza. Warholm è un simpatico scandinavo con atteggiamenti più simili ad un ragazzo proveniente da un paese latino.
Lo statunitense CJ Allen ha demolito di quasi mezzo secondo il record personale portandolo da 47”91 ad un eccellente 47”58. Il francese Wilfried Happio si è piazzato terzo con 48”13 migliorando il crono europeo più veloce dell’anno stabilito dal napoletano Alessandro Sibilio con 48”23 al meeting di Ginevra di Sabato scorso. L’altro francese Ludvy Vaillant ha confermato il suo ottimo momento di forma piazzandosi al quarto posto con 48”58 davanti al bronzo mondiale Trevor Bassitt (48”63).
Gli abitanti delle case vicine al Bislett, che seguivano il meeting dai loro balconi, hanno esposto lo striscione con la scritta “Warholm, we love you”.
Karsten Warholm: “Quando sono in pista, sono come in una bolla ma ho avuto la sensazione di essere trascinato dal tifo del pubblico sul rettilineo finale. L’adrenalina è salita al massimo negli ultimi 100 metri. E’ una gara che ricorderò per sempre. Mi sono sentito bene e sapevo che qualcosa di speciale sarebbe successo.
Oggi ho dimostrato di essere in grado di attaccare il record del mondo in condizioni ideali, forse anche quest’anno. Mi è dispiaciuto non aver potuto correre qui l’anno scorso per un infortunio. Volevo tornare al Bislett Stadium per correre un grande tempo. Ho lavorato duramente per tornare al livello di due anni fa e sono davvero felice. In circostanze perfette posso attaccare il mio record del mondo quest’anno. Sarebbe straordinario migliorarlo ancora”.
100 metri femminili
La trentaquattrenne ivoriana Marie Josée Ta Lou ha cancellato il record del meeting detenuto dal 1998 da Marion Jones fermando il cronometro in 10”75, tempo che ha fatto tremare per tre centesimi di secondo il suo record africano stabilito lo scorso anno a Montecarlo. Ta Lou, ora allenata da coach John Smith a Los Angeles, aveva già corso in 10”78 a Chorzow.
Per Ta Lou è il secondo successo in Diamond League dopo il primo posto al Golden Gala in 10”97. Ta Lou ha tolto un centesimo alla migliore prestazione mondiale dell’anno detenuta da Sha’Carri Richardson con 10”76 a Doha. Ta Lou ha vinto per la seconda volta a Oslo dopo il successo di due anni fa in 11”09.
Marie Josée Ta Lou: “E’ straordinario tornare qui e vincere per la seconda volta. E’ ottimo aver stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno, ma siamo ancora ad inizio stagione e mancano ancora due mesi ai Mondiali. Questo tempo promette bene. Sto correndo bene in Diamond League. C’erano grandi avversarie. Ho bisogno di continuare a lavorare per vincere una medaglia ai Mondiali”.
La bahamense Anthonique Strachan ha frantumato il record personale con 10”92. Tre velociste hanno corso lo stesso tempo di 10”98: la campionessa mondiale dei 200 metri Shericka Jackson e le britanniche Dina Asher Smith e Darryil Neita. La polacca Ewa Swoboda ha sfiorato il personale con 11”07.
5000 metri maschili
L’etiope Yomif Kejelcha ha vinto un’incredibile gara di 5000 metri maschile battendo al photo finish l’ugandese Jacob Kiplimo per tre millesimi di secondo in 12’41”73, primato personale per entrambi. Kejelcha e Kiplimo salgono al quinto posto delle liste mondiali all-time. Davvero straordinario l’ultimo giro cronometrato in 55 secondi. Il precedente record del meeting era detenuto dal grande Kenenisa Bekele con 12’52”26 dall’edizione del 2003.
L’altro etiope Telahun Bekele è sceso per la prima volta sotto i 12’50” con 12’46”21. Lo statunitense Joe Klecker si è piazzato al quarto posto con 12’56”58 davanti al guatemalteco Luis Grijalva, che è sceso sotto i 13 minuti per la seconda volta in questa stagione con 12’56”63. Il burundese Thierry Ndikumenayo ha stabilito il primato personale con 12’58”60. Gli ultimi 3 km sono stati corsi in 7’31”.
Kejelcha si é preso la rivincita dopo il secondo posto al Golden Gala a due soli centesimi di secondo da Mohamed Katir in un altro sprint finale straordinario.
Yomif Kejelcha: “E’ stato un sogno vincere a Oslo. Ora punto alla prossima gara di Montecarlo. Voglio diventare campione olimpico un giorno. Cercherò di vincere il titolo mondiale a Budapest. Sarà molto difficile. Darò del mio meglio. Mi aspettavo un finale così combattuto”.
400 metri ostacoli femminili
La primatista mondiale indoor dei 400 metri Femke Bol ha bissato il successo al Golden Gala stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con un eccellente 52”30, che demolisce di 31 centesimi di secondo il suo record del meeting. L’olandese volante ha vinto la sua sedicesima gara consecutiva.
Bol potrebbe seriamente insidiare la primatista mondiale Sydney McLaughlin ai Mondiali di Budapest e ha scelto di cambiare ritmica passando ai 14 passi tra un ostacolo e l’altro fino alla settima barriera per correre ancora più forte e infrangere la barriera dei 52 secondi.
Femke Bol: “Penso che tra me e Oslo ci sia una bella combinazione. Mi sono goduta la gara. L’atmosfera all’interno dello stadio era fantastica. Amo davvero questo stadio. Si poteva sentire quanto fosse rumoroso il pubblico. Penso di aver eseguito molto bene la gara. Ho cercato di tenere i 14 passi fino al settimo ostacolo. Devo chiedere al mio allenatore se la ritmica era davvero buona. Ai Mondiali mancano ancora due mesi. Mi sento bene e continuerò a lavorare per arrivare al top della forma ai Mondiali.”
La giamaicana Rushell Clayton si è piazzata seconda con 53”84 davanti alla panamense Gianna Woodruff (54”45). Anna Hall si è piazzata quinta in 55”28 due settimane dopo il primato personale di 54”42 al Golden Gala di Firenze.
Salto con l’asta maschile
Il campione olimpico di salto con l’asta Armand Duplantis ha iniziato la sua stagione di Diamond League con un successo alla misura di 6.01m al secondo tentativo dopo aver superato 5.61m e 5.81m alla prima prova. Duplantis non è riuscito a superare la misura di 6.12m del record del meeting. Nelle ultime due edizioni lo svedese si era imposto con 6.01m nel 2021 e 6.02m (primato dei Bislett Games) nel 2022.
Christopher Nilsen si è piazzato secondo con 5.91m. Il filippino Ernest John Obiena, allenato da Vitaliy Petrov a Formia, ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 5.81m prima di commettere due errori a 5.91m e uno a 6.01m. Obiena ha superato di recente i 6 metri a Bergen ed è stato l’unico a battere Duplantis l’anno scorso a Bruxelles.
Armand Duplantis: “Mi piace molto gareggiare a Oslo. C’è sempre una grande atmosfera e specialmente tanti atleti sono in grado di fare bene. Questo aiuta a creare l’energia speciale all’interno dello stadio. Ho avuto ottime sensazioni. Ho avuto soltanto qualche problema a trovare il ritmo durante la rincorsa e a scegliere l’asta giusta da usare. Alcune aste erano più morbide di quanto mi aspettassi. So di poter valere misure migliori e so di essere in buone condizioni di forma. Non posso lamentarmi troppo dei 6 metri e della vittoria in Diamond League. Sono partito bene in questa edizione. Sono contento”.
Salto triplo femminile
La primatista del mondo Yulimar Rojas ha preso il comando nel triplo femminile con un primo salto da 14.91m con vento a favore di +2.1m/s al debutto in carriera ai Bislett Games. La giovane cubana Leyanis Hernandez Perez ha migliorato il personale il personale con 14.87m al primo tentativo. Dopo due nulli Rojas Rojas ha realizzato tre salti validi da 14.86m, 14.45m e 14.62m mantenendo la testa della classifica. Rojas inizia al meglio la difesa del titolo della Diamond League vinto nel 2021 e nel 2022 a Zurigo. Maryna Beck Romanchuk si è piazzata al terzo posto con 14.75m (migliore prestazione europea dell’anno).
Yulimar Rojas: “Non sono sicura di poter dire se sono felice della mia prestazione. Non sono mai pienamente soddisfatta delle mie prestazioni. Voglio sempre fare meglio. E’ stata una gara un po’ strana. Mi sono sentita bene durante il riscaldamento ma le gambe non hanno fatto quello che volevo. Sto tornando da un infortunio. Non sono riuscita ad allenarmi al meglio. Per questo significa molto per me aver vinto a Oslo. Ho fatto due nulli e non sono contenta.”
200 metri maschili
Il bronzo mondiale Erriyon Knighton ha vinto la seconda gara di Diamond League della stagione sui 200 metri in 19”77 migliorando il record del meeting di Usain Bolt, che corse in 19”79 nel 2013.
Il cubano Reyner Mena (vincitore a Savona in 19”95) si è piazzato secondo in 20”09 davanti al liberiano Joseph Fahnbulleh (20”23), al cubano Alexander Ogando (20”27) e al campione olimpico André De Grasse, che ha migliorato il personale stagionale di due centesimi di secondo con 20”33.
Erryion Knighton: “Ho avuto buone sensazioni poco prima della gara e sono contento di aver battuto il record del meeting di Usain Bolt. Voglio affermarmi nel circuito della Diamond League ed essere ricordato a lungo come primatista del meeting. L’obiettivo è salire sul podio ai Mondiali di Budapest ma spero di vincere.”
400 metri maschili
Il primatista del mondo Wayde Van Niekerk è tornato a vincere in Diamond League in 44”38 battendo lo zambiano Muzala Samukonga (44”49) e lo statunitense Vernon Norwood (44”51). Van Niekerk non vinceva nel circuito in una gara che assegna punti per la classifica dal 2017 quando si impose a Losanna e a Montecarlo.
Wayde Van Niekerk: “Non penso che la gente abbia compreso pienamente quanto siano duri i 400 metri dal punto di vista fisico e mentale. Potete vedere quanto tempo ci voglia per recuperare dallo sforzo. Non sono ancora al livello sperato ma mi sto avvicinando. Cerco di non pensare troppo in avanti ma Budapest è un grande obiettivo. Sono felice di essere tornato a battere grandi avversari. E’ stato speciale avere qui con me la mia famiglia. Voglio che i miei figli possano vivere da vicino il mondo dell’atletica quando possono. E’ davvero bello essere qui a Oslo”.
Il ventenne norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen ha migliorato il record nazionale di Warholm sui 400 metri con 44”86 battendo il campione europeo di Monaco di Baviera 2022 Matthew Hudson (44”92). Ingvaldsen ha demolito il record personale di oltre un secondo rispetto al 45”98 realizzato l’anno scorso.
3000 metri femminili
La vincitrice della finale della Diamond League 2022 Beatrice Chebet ha vinto una grande gara di 3000 metri stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record personale con 8’25”01”. La connazionale Lilian Rengeruk ha realizzato il secondo personale in una settimana con 8’25”90 pochi giorni dopo aver corso i 5000 metri in 14’23”05 a Parigi.
La due volte medagliata mondiale Margaret Chelimo Kipkemboi ha completato la tripletta keniana in 8’26”14. Alicia Monson è stata la prima statunitense al quarto posto in 8’29”43” davanti alla connazionale Weini Kelati (8’32”50). L’ugandese Sarah Chelangat ha migliorato il record nazionale con 8’32”53.
Beatrice Chebet: “Sono contenta di essere riuscita a battere il record personale. Vedo un progresso. Non è stata una gara facile ma ho dovuto credere in me stessa. Il mio obiettivo è regalare una medaglia al mio paese. Il record mondiale a Parigi di Faith Kipyegon mi ha dato una motivazione speciale. Mi sono detta che un giorno arriverò a migliorare il suo primato passo dopo passo”.
Dream Mile femminile
La diciassettenne etiope Birke Haylom (campionessa mondiale under 20 a Cali 2022) ha vinto il Dream Mile battendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record mondiale under 20 con 4’17”13. Haylom ha tolto 44 centesimi al precedente primato mondiale under 20 detenuto da Zola Budd. La giovane etiope è transitata agli 800 metri in 2’06”61 e ai 1200 metri in 3’10”89 prima di sferrare l’attacco decisivo nell’ultimo giro.
Haylom ha tolto 12 centesimi di secondo al precedente record del meeting della grande mezzofondista irlandese Sonia O’Sullivan, che corse in 4’17”25 nel 1994.
Sei atlete sono scese al di sotto dei 4’20”. La statunitense Cory Anna McGee si è piazzata seconda migliorando il record personale con 4’18”11. L’australiana Jessica Hull ha battuto un altro record dell’Oceania in questa stagione con 4’18”24 due settimane dopo aver stabilito il primato continentale sui 1500m con 3’57”29 al Golden Gala di Firenze.
Salto in lungo maschile
Lo svizzero Simon Ehammer ha vinto la sua prima gara di Diamond League in carriera nel salto in lungo con 8.32m (a 13 cm dal record personale di 8.45m realizzato a Goetzis nel 2022). La Svizzera non aveva mai vinto in Diamond League a livello maschile. Per trovare un successo rossocrociato in un grande meeting bisogna risalire all’epoca dei trionfi di André Bucher negli 800 metri nel 2001.
A livello femminile Mujinga Kambundji vinse i 200 metri a Eugene nel 2021. Lo statunitense Marquis Dendy, conosciuto come il saltatore con il cappellino da pescatore con una passione per la pizza all’ananas, ha avvicinato di otto centimetri il personale stagionale con 8.26m precedendo il campione olimpico Miltiadis Tentoglou (8.21m).
Simon Ehammer: “C’era bel tempo. Il pubblico è stato fantastico. Questa gara è stata un’opportunità per realizzare una grande misura. Sentivo da tempo di avere nelle gambe un grande misura. Deciderò se disputare il salto in lungo o il decathlon in base al risultato che mi dà maggiori speranze di medaglia ai Mondiali di Budapest.
Ci sono avversari di grande livello in tutte le due specialità ma se decido di fare il decathlon devo essere sicuro che il mio fisico sia in grado di reggere le dieci specialità. Penso che gli allenamenti per il salto in lungo mi possano aiutare. Lavoro molto sulla velocità e sugli ostacoli”.
Lancio del disco femminile
L’olandese Jorinde Van Klinken ha vinto la prima gara della sua carriera in Diamond League con un lancio da 66.77m al quinto tentativo battendo la campionessa olimpica Valarie Allman (66.18m) e la pluricampionessa olimpica e mondiale Sandra Perkovic (65.26m personale stagionale). Per Allman è la prima sconfitta stagionale.
Jorinde Van Klinken: “Mi aspettavo da tempo una grande misura, ma non ho disputato una buona gara. E’ pazzesco pesare a quante atlete forti ci sono nella mia specialità. Tante atlete sono candidate per una medaglia ai Mondiali. E’ stato davvero speciale battere Valarie e Sandra. Ho avuto un anno molto stressante all’università negli Stati Uniti perché ho studiato a tempo pieno. Ora sono riuscita a godermi la gara ed è stata una grande differenza”.
Valarie Allman: “Non sono molto contenta. E’ un peccato aver fatto un grande lancio ma purtroppo era nullo. Sento di avere nelle braccia un grande lancio in questa stagione. Devo essere paziente.”
Getto del peso femminile
La campionessa dei Giochi del Commonwealth Sarah Mitton ha vinto il getto del peso femminile con 19.54m al primo tentativo superando la statunitense Maggie Ewen di due centimetri in una gara molto combattuta. La giamaicana Danniell Thomas Dodd si è piazzata al terzo posto con 19.44m battendo la campionessa mondiale Chase Ealey e la campionessa mondiale indoor Auriol Dongmo grazie al secondo miglior lancio. Soltanto dieci centimetri hanno separato le prime cinque classificate.
Sarah Mitton: “L’anno scorso pioveva qui a Oslo. C’erano delle nuvole anche quest’anno ma ora c’è il sole. La pedana è molto veloce. Mi sono divertita molto. Il mio ricordo più bello dei Bislett Games di quest’anno è lo strawberry party”.
Lancio del martello maschile
Il campione olimpico Wojchech Nowicki ha stabilito il record del meeting, la migliore prestazione mondiale dell’anno con 81.92m al secondo tentativo. Lo statunitense Rudy Winkler si è piazzato secondo con 79.42m davanti al canadese Ethan Katzberg (77.93m).
Wojchech Nowicki: “Questa competizione é stata molto importante per me. Finalmente sono riuscito a realizzare una grande misura. Nei tentativi successivi non sono riuscito a ripetere il grande lancio ma nulla ha funzionato come nel secondo tentativo. Non penso alla medaglia d’oro ai Mondiali ma cerco di avere buone sensazioni in pedana. Ci sono ancora due mesi ai Budapest”.
Staffetta 4×400 femminile
Il quartetto britannico formato da McAulay, Pipi, Nielsen e Kendall ha vinto la staffetta 4×400 femminile in 3’28”38 davanti alla Norvegia (3’29”48) e alla Finlandia (3’29”65). La Norvegia e la Finlandia occupano le ultime due posizioni tra le nazioni qu