Duplantis illumina la grande serata di stelle a Doha

Tamberi, Tortu, Battocletti e Abdelwahed impegnati nella tappa inaugurale della Diamond League

Sette campioni olimpici in carica saranno tra le stelle dell’Oreedoo Doha meeting, tappa inaugurale della Wanda Diamond League 2022 che si svolgerà questa sera come da tradizione nel Qatar Sports Club della capitale del Qatar, dove nella passata edizione sono state realizzate sei migliori prestazioni mondiali dell’anno, tre primati del meeting e sei record continentali.

Il primatista del mondo e campione olimpico del salto con l’asta Armand Duplantis, icona assoluta dell’attuale atletica mondiale, sarà l’attrazione principale della riunione in cui farà il suo debutto all’aperto dopo una sensazionale stagione al coperto, culminata con la medaglia d’oro ai Mondiali Indoor di Belgrado dello scorso marzo grazie alla straordinaria misura di 6.20m che gli ha consentito di migliorare di un centimetro il suo precedente primato mondiale di 6.19m, realizzato sempre alla Stark Arena di Belgrado nel corso del meeting di Continental Tour Silver, due settimane prima.

Prima dei primati realizzati a Belgrado, Duplantis ne aveva stabilito due indoor nel febbraio 2020 a Torun con 6.17m e a Glasgow con 6.18, ma anche il record outdoor con 6.15m al Golden Gala di Roma nel settembre dello stesso anno, mentre va annoverato che nella sua pur giovanissima carriera, ha solo 22 anni, ha superato la barriera dei 6 metri ben 39 volte di cui 14 nella sola stagione 2021.

Un atleta immenso che riesce a mantenere dei picchi di condizione elevatissimi per tutto l’anno e, infatti, alla fine dello scorso chiuso nettamente in testa nelle liste mondiali stagionali outdoor con il 6.10m realizzato al meeting di Hengelo, ha anche vinto la finale della Wanda Diamond League di Zurigo con 6.06m, aggiudicandosi il primo Diamond Trophy della sua carriera.

Armand, nella sua precedente partecipazione al meeting di Doha, si impose nel 2020 con 5.82m e questa sera rinnoverà la sua rivalità con l’unico saltatore in grado di impensierirlo, il vice campione olimpico di Tokyo 2021 e vicecampione mondiale di Belgrado 2022, Chris Nilsen, che ha migliorato il record personale outdoor superando per la prima volta all’aperto la barriera dei 6.00 metri, lo scorso fine settimana al South Dakota Twilight, e ha migliorato due volte i primati statunitensi indoor con 6.02m a Tourcouing e 6.05m a Rouen lo scorso inverno.

Le dichiarazioni della vigilia di Duplantis: “Doha è il meeting perfetto per iniziare la mia stagione outdoor. I miei allenamenti sono andati bene durante l’inverno. Sebbene sia soltanto l’inizio, penso che le condizioni climatiche di Doha siano ideali per superare grandi misure. Ho saltato 5.82m in questo meeting nel 2020 e spero di potermi avvicinare ai 6.00 metri questa volta.

A Belgrado ero stanco quando ho provato 6.20m e non pensavo ancora di avere energie per superare il record del mondo. Ho avuto la sensazione che se non avessi avuto il sostegno del pubblico tutto rivolto verso di me, non sarebbe stato facile battere il primato.”

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La starting list presenta altri tre atleti in grado di superare la barriera dei 6 metri: KC Lightfoot, l’ex primatista mondiale Renaud Lavillenie e Piotr Lisek. Lightfoot si è piazzato al quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo con 5.80m e ha superato per la prima volta la barriera dei 6 metri a livello indoor nel febbraio 2021.

Lavillenie ha vinto due medaglie olimpiche (oro a Londra 2012 e argento a Rio de Janeiro 2016), quattro titoli europei, cinque medaglie mondiali outdoor e sette trofei della Diamond League.

Lisek ha vinto il bronzo mondiale outdoor a Doha nel 2019 con 5.89m e ha migliorato il record polacco con 6.02m a Montecarlo nello stesso anno.

Salto in alto maschile

Mutaz Barshim e Gianmarco Tamberi si sfideranno per la prima volta dopo l’indimenticabile finale olimpica di salto in alto dove condivisero la medaglia d’oro con la stessa misura di 2.37m superata al primo tentativo.

Barshim vinse il secondo titolo mondiale consecutivo al Khalifa International meeting di Doha nel 2019 con 2.37m davanti al pubblico di casa diventando il primo saltatore in alto in grado di vincere due titoli mondiali outdoor consecutivi.

Quel trionfo segnò l’inizio della rinascita sportiva per il campione del Qatar dopo il grave infortunio alla caviglia subito al meeting di Szekesfehrvar del Luglio 2018. Barshim ha stabilito il primato asiatico e la seconda migliore prestazione mondiale all-time all’aperto con 2.43m a Bruxelles nel 2014.

Il suo palmares comprende due argenti olimpici a Londra nel 2012 e a Rio de Janeiro 2016 e tre trofei della Diamond League nel 2014, 2015 e 2017. Nelle sue precedenti partecipazioni al meeting di Doha si impose una volta nel 2017 con 2.38m.

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Mutaz Barshim: “Abbiamo scritto una pagina di storia dell’atletica con le nostre medaglie d’oro. Non avrei mai pensato che la reazione della gente per il nostro oro condiviso potesse essere cosi grande. L’obiettivo di questa stagione è concentrato sulla difesa del mio titolo mondiale a Eugene.

Voglio entrare nella storia come il primo saltatore in alto in grado di vincere tre titoli mondiali consecutivi. Il salto in alto maschile ha raggiunto un livello elevatissimo. Dobbiamo continuare tutti a lavorare duramente per spingere oltre i limiti del nostro sport.

I miei allenamenti stanno andando molto bene e non vedo l’ora di tornare a gareggiare di nuovo. Siamo davvero ad inizio stagione ma é sempre speciale gareggiare davanti al pubblico di casa, ai miei parenti e ai miei amici. Sarà la prima tappa di una lunga stagione”.

Tamberi è ritornato nelle sue migliori condizioni di forma nel marzo 2019 quando vinse il titolo europeo indoor a Glasgow con 2.32m dopo un grave infortunio alla caviglia a Montecarlo nel 2016, che lo costrinse a rinunciare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Dopo il trionfo olimpico a Tokyo il primatista italiano ha coronato la magica stagione 2021 con la vittoria nella finale della Diamond League allo Stadio Letzigrund di Zurigo con 2.34m diventando il primo atleta italiano nella storia del circuito a sollevare il Trofeo dei Diamanti.

Nella sua prima e unica gara disputata nel 2022 il campione marchigiano ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022 con 2.31 in condivisione con il primatista neozelandese Hamish Kerr nello scorso marzo.

Gianmarco Tamberi: “Dopo quello che è successo alle Olimpiadi e l’oro condiviso con Mutaz, Doha è diventata la mia seconda casa. Quando sono venuto qui per allenarmi in marzo, sono stato accolto alla grande. C’è un feeling speciale con questa città. Sono orgoglioso di iniziare qui la mia stagione.

La medaglia condivisa è stata qualcosa di incredibile. Il momento più bello della mia vita. Non cambierei nulla di come è andata. Succederà così anche a Eugene ? No, non succederà più. Quest’inverno ho partecipato al Celebrity Game del basket NBA a Cleveland. E’ stato un sogno realizzato dopo l’oro olimpico.

Non avrei mai pensato di godermi questo momento di gioia su un campo di basket. Quando ho ricevuto la chiamata dell’NBA mi sentivo felice come un bambino. Ogni singolo secondo è stato fantastico. Ora aspetto che mi chiamino i Boston Celtics” (ha detto ridendo Tamberi).

Ho celebrato il miglior momento della mia vita insieme a Mutaz a Tokyo, ma è importante guardare avanti e concentrarmi sui prossimi obiettivi che mi sono prefissato in vista dei Mondiali di Eugene e degli Europei di Monaco di Baviera. Ho preso la decisione all’ultimo momento di partecipare ai Mondiali Indoor di Belgrado e sono contento di essere salito sul podio.

Significa molto per me aprire la stagione della Diamond League a Doha. Mi sento molto spesso con Mutaz. Lui è nato per fare il salto in alto. Ricordiamo spesso Tokyo, tiriamo fuori qualche aneddoto di quella strepitosa serata.

Entrambi stiamo vivendo questo momento simile, abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario dopo tanti anni di rincorsa, ognuno a modo suo, e ci interroghiamo sul modo per andare avanti. Non sono mai stato uno che si accontenta, però una cosa così grande, voluta per così tanti anni, avevo paura che mi facesse dire basta.

Ho sofferto tanto e alla fine sono riuscito a raggiungere quell’obiettivo, e forse la mia carriera poteva concludersi così. Mi sono reso conto che ho ancora tanta voglia di fare, tanta voglia di dimostrare a me stesso che di limiti ce ne sono sempre e bisogna sempre cercare di superarli”.

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L’altro grande protagonista in gara è il sudcoreano Sangyeok Woo, che ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali Indoor di Belgrado con 2.34m diventando il primo atleta del suo paese a vincere un titolo iridato al coperto.

Woo, che si rivelò nel 2013 con la vittoria ai Mondiali under 18, ha stabilito il record personale con 2.36m a Hustopece lo scorso Febbraio. Ha aperto la stagione outdoor 2022 saltando 2.30m a Daegu lo scorso febbraio.

L’altro medagliato dei Mondiali Indoor in gara è il neozelandese Hamish Kerr, che ha condiviso il terzo posto con 2.31m a pari merito con Tamberi. Kerr ha stabilito il primato stagionale outdoor superando 2.30m ad Auckland lo scorso febbraio.

La novità è rappresentata dal debutto in Diamond League dell’astro nascente statunitense Ju’Vaughn Harrison, che è salito sulla ribalta nel Marzo 2021 vincendo due titoli NCAA indoor a Fayetteville stabilendo i primati personali con 8.30m e 8.45m.

Lo scorso giugno ha ripetuto la doppietta vincendo il salto in lungo e il salto in alto diventando il primo atleta dai tempi di Jim Thorpe alle Olimpiadi di Stoccolma 1912 a partecipare in entrambe le specialità nella manifestazione a Cinque Cerchi.

Starc si è classificato al sesto posto ai Mondiali di Doha 2019 con 2.30m, al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 con 2.35m e ha vinto il Diamond Trophy a Bruxelles nel 2018 con 2.33m.

Considero Woo il migliore saltatore in alto al momento, per costanza e facilità di salto. Mutaz è intramontabile. Per un terzo nome dico Ju’Vaughn Harrison. Ha dimostrato di essere al top nell’alto e nel lungo. Così tanto talento non può essere sottovalutato”, ha affermato Tamberi.

200 metri maschili

Quattro medagliati delle più recenti rassegne mondiali o olimpiche saranno in gara in una competizione stellare. Il campione olimpico dei 200 metri André De Grasse sfiderà il campione mondiale e bronzo olimpico Noah Lyles, il vice campione olimpico dei 100 metri Fred Kerley e l’oro mondiale indoor Jereem Richards.

De Grasse ha vinto dieci medaglie globali (sei alle Olimpiadi e quattro ai Mondiali) e ha stabilito il record canadese sui 200 metri correndo in 19”62 nella finale olimpica di Tokyo. Il ventisettenne canadese ha vinto anche il bronzo olimpico sui 100 metri in 9”89 e l’argento con la staffetta 4×100 in 37”70.

Ai Mondiali di Doha 2019 De Grasse ha vinto l’argento sui 200 metri alle spalle di Noah Lyles e il bronzo sui 100 metri. Si è piazzato secondo sui 100 metri in 9”89 e sui 200 metri in 19”72 nella finale della Wanda Diamond League di Zurigo dello scorso Settembre. Il canadese ha aperto la stagione 2022 correndo i 100 metri in 10”07 a Jacksonville.

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André De Grasse: “Vincere il mio primo olimpico l’anno scorso è stato davvero speciale. Ai Mondiali di Doha ho avuto la sensazione di aver deluso le mie aspettative. Anche se ho raggiunto regolarmente numerosi podi internazionali, continuo a lavorare duramente per essere il migliore.

Vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo mi ha dato molta fiducia nella mie possibilità di raggiungere un altro grande risultato in una grande manifestazione di campionato. Non vedo l’ora di iniziare la mia stagione a Doha in preparazione ai prossimi Mondiali di Eugene”.

Lyles ha vinto due titoli mondiali sui 200 metri in 19”83 e nella staffetta 4×100 in 37”10 ai Mondiali di Doha 2019 e il bronzo olimpico a Tokyo in 19”74 nel 2021. Il campione del mondo under 20 dei 100 metri di Bydgoszcz 2016 ha realizzato la quinta migliore prestazione mondiale all-time sui 200 metri con 19”50 a Losanna. Ha aperto la stagione 2022 correndo in 9”90 ventoso sui 100 metri e i 200 metri in 19”86 al meeting di Gainesville in Florida.

Kerley ha vinto la medaglia di bronzo sui 400 metri in 44”17 e l’oro con la staffetta 4×400 ai Mondiali di Doha 2019. Il velocista del Texas ha iniziato la stagione del Continental Tour 2022 con una vittoria sui 200 metri in 19”80 a Walnut e si è piazzato al secondo posto sui 100 metri alle spalle del keniano Ferdinand Omanyala al meeting di Nairobi con il personale stagionale di 9”92.

Kerley ha vinto due titoli della Diamond League sui 400 metri nel 2018 e sui 100 metri nel 2021 ed è l’unico sprinter in grado di vincere gare di Diamond League sui 100, 200 e 400 metri a dimostrazione della sua versatilità. L’anno scorso ha migliorato i record personali sui 100 metri con 9”84 in occasione dell’argento olimpico a Tokyo alle spalle di Marcell Jacobs e con 19”76 sui 200 metri a Nairobi.

Aaron Brown si è piazzato all’ottavo posto sui 100 metri ai Mondiali di Doha e ha vinto la medaglia d’argento olimpica con la staffetta 4×100 alle spalle dell’Italia oltre a piazzarsi al sesto posto sui 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo. Lo sprinter canadese ha corso in 20”05 sui 200 metri nella tappa del Continental Tour di Nairobi. L’anno scorso si è piazzato al terzo posto al meeting di Doha in 20”25.

Un altro sprinter canadese in forma in questo inizio di stagione è Jerome Blake, che ha vinto i 100 metri ai Bermuda Games di Devoshire e ha migliorato i 200 metri con 20”04 a Walnut.

Jereem Richards gareggerà per la terza volta sui 200 metri a Doha dopo essersi classificato quarto nel 2019 in 20”21 e secondo nel 2021 in 19”99. Il trinidegno ha vinto il bronzo sui 200 metri ai Mondiali di Londra nel 2017 e il titolo mondiale indoor sui 400 metri con 45”00 a Belgrado nel 2022.

L’azzurro Filippo Tortu correrà il suo primo 200 metri dallo scorso settembre quando migliorò il primato personale con 20”11 a Nairobi. Lo sprinter brianzolo di origini sarde torna a Doha tre anni dopo il settimo posto nella finale dei 100 metri dei Mondiali del 2019 sulla pista del Khalifa Stadium. Il campione olimpico della staffetta 4×100 ha aperto la stagione 2022 con un settimo posto sui 100 metri a Nairobi in 10”24.

Filippo Tortu: “Sono arrivato a Doha Domenica notte e ho avuto qualche giorno per acclimatarmi. E’ una bella emozione tornare nella città dove sono entrato nella finale dei Mondiali sui 100 metri. Non vedo l’ora di gareggiare sui 200 metri. L’esordio di Nairobi mi ha lasciato addosso una sensazione di non completezza che vorrei colmare qui a Doha”.

Il pubblico locale farà il tipo per il velocista del Qatar di origini nigeriane Femi Ogunode, che ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor sui 60 metri nel 2014 e vanta i primati nazionali sui 100 metri con 9”91 e sui 200 metri con 19”97.

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3000 metri femminili

La due volte campionessa olimpica Faith Kipyegon è la principale stella di una grande gara sui 3000 metri femminili che comprende la burundese Francine Nyonsaba, le etiopi Ejgayehu Taye e Girmawit Gebrziahir, Beatrice Chepkoech, Caroline Kipkirui, Beatrice Chebet e l’azzurra Nadia Battocletti.

Kipyegon è diventata la seconda donna della storia in grado di vincere due medaglie d’oro consecutive sui 1500 metri alle Olimpiadi e ha stabilito il record olimpico con 3’53”11. La ventottenne keniana si è sempre espressa a grandi livelli al meeting di Doha.

E’ scesa per la prima volta in carriera sotto i 4 minuti sui 1500 metri nel 2013 con 3’56”98, ha stabilito il personale sui 3000 metri con 8’23”55 nel 2014 e ha vinto due edizioni consecutive sugli 800 metri nel 2020 (1’57”68) e nel 2021 (1’58”26).

Ai Mondiali di Doha 2019 ha vinto la medaglia d’argento sui 1500 metri alle spalle di Sifan Hassan. Ha stabilito il quarto tempo più veloce della storia sui 1500 metri con 3’51”07 a Montecarlo e ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo l’anno scorso.

Nyonsaba ha vinto due medaglie d’argento ai Mondiali di Rio de Janeiro 2016 negli 800 metri e ai Mondiali di Londra 2017 e due titoli mondiali indoor su questa distanza nel 2016 e nel 2018.

L’anno scorso la burundese si è classificata al quinto posto sui 10000 metri a Tokyo e ha vinto la finale della Diamond League sui 5000 metri a Zurigo, i 3000 metri a Parigi migliorando il personale con 8’19”08 e due altre gare di Diamond League sulle 2 miglia a Eugene e sui 5000 metri a Bruxelles.

Ejgayehu Taye si è piazzata al quinto posto sui 5000 metri alle Olimpiadi di Tokyo, ha vinto la medaglia di bronzo sui 3000 metri ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022 e ha realizzato il primato etiope sui 3000 metri con 8’19”52 nel meeting della Diamond League di Parigi dello scorso agosto. In gara ci sarà anche l’altra etiope Girmawit Gebrziahir, che ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno di questo inizio stagione sui 5000 metri con 14’49”87 a Nairobi.

Beatrice Chepkoech ha stabilito il primato mondiale dei 3000 siepi correndo in 8’44”32 a Montecarlo nel 2018 e ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Doha 2019 in 8’57”84. Chepkoech ha stabilito il primato personale sui 3000 metri nel meeting di Doha nel 2020 correndo in 8’22”92.

Beatrice Chebet ha vinto i 3000 metri nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha stabilendo il primato personale con 8’27”49.

Caroline Chepkirui Kipkirui si aggiudicò la prima gara della Diamond League della sua carriera sui 3000 metri a Doha correndo in 8’29”05 e ha stabilito il primato personale sui 5000 metri con 14’27”55 a Bruxelles nel 2017.

L’azzurra Nadia Battocletti correrà la seconda gara della Diamond League all’estero dopo i 3000 metri della scorsa estate a Parigi. La trentina ha vinto i titoli europei under 23 sui 5000 metri e nel cross e si è piazzata al settimo posto sui 5000 metri alle Olimpiadi di Tokyo stabilendo il secondo miglior crono italiano all-time con 14’46”29”.

La figlia d’arte ha proseguito la sua ascesa stabilendo i record italiani sui 3000 metri indoor con 8’41”72 a Val de Reuil, sulle 2 miglia all’aperto con 9’32”99 all’Arena Civica di Milano e sui 5 km su strada con 15’13” a Herzogenaurach.

Nadia Battocletti: “Ho avuto le partenti ed è una gara alla “morte”. E’ davvero bellissima. Non so ancora su che passaggi vogliano viaggiare. Mi sono allenata bene, anche su ritmi veloci. Mi aspetto una gara tiratissima, con tutte le atlete in fila, o almeno lo spero. Così si evitano cadute e spintoni”.

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3000 siepi maschili

Doha riunirà i primi cinque classificati dei 3000 siepi maschili. Il campione olimpico Soufiane El Bakkali sfiderà gli altri due medagliati Lemecha Girma dell’Etiopia e Benjamin Kigen del Kenya.

El Bakkali ha stabilito il record personale sui 1500 metri correndo in 3’31”95 nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha e ha vinto i 3000 siepi al Golden Gala di Firenze prima di conquistare l’oro olimpico a Tokyo.

Girma ha vinto due medaglie d’argento ai Mondiali di Doha nel 2019 e ai Mondiali di Tokyo nel 2021, l’argento ai Mondiali indoor sui 3000 siepi a Belgrado e la prima gara della sua carriera in Diamond League a Montecarlo in 8’07”75.

Kigen ha vinto il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e la finale della Diamond League a Zurigo battendo El Bakkali.

Gli altri atleti da seguire sono il giovane etiope Getnet Wale, quarto classificato ai Mondiali di Doha e alle Olimpiadi di Tokyo e vincitore nella finale della Diamond League nel 2019, l’etiope Yemane Haileselassie, quinto alle Olimpiadi di Tokyo, Abraham Kibiwott, argento ai Giochi del Commonwealth a Gold Coast nel 2018, Lawrence Kipsang (personale di 8’11”26) e l’azzurro Ahmed Abdelwahded, che ha migliorato il record personale con 8’12”04 al Golden Gala di Firenze dello scorso anno e finalista alle Olimpiadi di Tokyo.

Ahmed Abdelwahed: “Ci sono tanti atleti forti. Non sono ancora al top, considerando che è la prima gara dell’anno. Dopo molti cambiamenti, parto senza troppe aspettative”.

200 metri femminili

La campionessa mondiale ed europea Dina Asher Smith sfida la medaglia di bronzo olimpica Gabrielle Thomas e la tre volte medagliata olimpica di Tokyo Shericka Jackson.

Asher Smith ha un grande ricordo di Doha. Nel 2019 la velocista britannica ha vinto il titolo mondiale sui 200 metri in 21”88 e due argenti sui 100 metri in 10”83 e nella staffetta 4×100 in 41”85 e ha conquistato la vittoria nel meeting della capitale del Qatar in 22”26.

Nello stesso anno si è aggiudicata la vittoria sui 100 metri nella finale della Diamond League a Bruxelles. Un infortunio le ha precluso l’ingresso nella finale olimpica dei 100 metri a Tokyo, ma si è riscattata vincendo la seconda medaglia di bronzo con la staffetta 4×100 a Tokyo.

In carriera ha conquistato tre ori europei a Berlino sui 100m, 200m e nella staffetta 4×100. Lo scorso Aprile ha testato la sua forma correndo i 300 metri in 36”41 a Lee Valley vicino a Londra.

Dina Asher Smith: “Non vedo l’ora di tornare a gareggiare nella Wanda Diamond League. Ho vinto il mio primo titolo mondiale a Doha e ho ricordi fantastici delle mie gare passate disputate in questa città.

Dopo un anno difficile nel 2021 a causa dell’infortunio a poche settimane dalle Olimpiadi, non vedo l’ora di gareggiare nel circuito e vedere cosa posso fare quest’estate. Ogni gara alla quale partecipo è davvero eccitante. Stanno correndo tutte grandi prestazioni cronometriche.

Si preannuncia una grande stagione nello sprint femminile e non si può escludere il record del mondo. Mai dire mai. Ho iniziato la stagione correndo una gara sui 400 metri e una sui 300 metri. I 400 metri sono stati davvero lunghi e non credo che li correrò più in futuro. I 300 metri sono stati più divertenti.

Non vedo davvero l’ora di gareggiare al meeting di Birmingham del 21 Maggio e ai Giochi del Commonwealth sempre nel rinnovato Alexander Stadium. Birmingham è la nuova casa dell’atletica britannica”.

Thomas ha vinto la finale dei Trials olimpici statunitensi stabilendo la terza migliore prestazione mondiale all-time con 21”61 un mese prima di conquistare il bronzo olimpico con 21”87.

La venticinquenne laureata alla prestigiosa Università di Harvard ha iniziato la stagione correndo i 100 metri in 10”92 e i 200 metri con 21”69 alle Texas Relays di Austin. Due settimane più tardi Thomas ha eguagliato il record personale sui 100 metri con 11”00 nelle batterie del meeting di Walnut prima di correre la finale in 10”86 e ha vinto i 200 metri in 22”02.

Jackson ha vinto tre medaglie olimpiche a Tokyo (oro nella staffetta 4×100 in 41”02 e due bronzi sui 100 metri con il personale di 10”76 e nella staffetta 4×400 con 3’21”24. La sprinter giamaicana si è piazzata al secondo posto sui 200 metri nella finale della Diamond League a Zurigo nel 2021 stabilendo il record personale con 21”81.

La bahamense Antonique Strachan (vincitrice di due medaglie d’oro ai Mondiali under 20 sui 100 e sui 200 metri a Barcellona nel 2012) si è migliorata sui 100 metri con 10”99 ad inizio stagione a Kingston.

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400 metri ostacoli maschili

Cinque dei migliori sei classificati delle Olimpiadi di Tokyo saranno in gara a Doha. Su tutti spiccano il vice campione olimpico Raj Benjamin, il bronzo olimpico Allison Dos Santos e il bronzo mondiale Abderrhaman Al Seleck del Qatar (più noto con il suo nome precedente Samba).

Benjamin ha vinto due medaglie d’argento ai Mondiali di Doha nel 2019 sulla pista del Khalifa Stadium di Doha e alle Olimpiadi di Tokyo dell’anno scorso stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale all-time e il record statunitense con 46”17 alle spalle di Karsten Warholm.

Nella passata stagione l’ostacolista originario di Antigua ha vinto i 400 metri ostacoli al meeting di Doha in 47”38 battendo Dos Santos (47”57). In questa stagione Benjamin ha mancato di due soli centesimi di secondo il record personale sui 200 metri con 20”01 a Walnut e ha vinto i 400 metri ostacoli in 48”60 al meeting di Tokyo.

Dos Santos ha migliorato il primato sudamericano con 46”72 in occasione della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e si è classificato al settimo posto ai Mondiali di Doha. Il giovane ostacolista brasiliano ha migliorato il primato personale sui 400 metri con 44”54 a Walnut e ha vinto i 400 metri ostacoli a Des Moines in 48”41 stabilendo il secondo miglior crono mondiale dell’anno.

Al Seleck si mise in luce a livello mondiale nel 2018 vincendo al meeting di Doha in 47”57 ed è diventato il secondo ostacolista di sempre a scendere sotto i 47 secondi con 46”98 al meeting di Parigi nello stesso anno. Al Seleck ha vinto il bronzo mondiale a Doha nel 2019 davanti al pubblico di casa e si è classificato al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo in 47”12, secondo tempo più veloce della sua carriera.

Abderrahaman Al Seleck: “I Campionati del mondo sono la mia priorità di quest’anno. Dopo il quinto posto alle Olimpiadi sono motivato a tornare sul podio. Mi sento in salute e mi sono allenato con costanza durante l’inverno. La preparazione sta andando molto bene e sono felice di tornare a gareggiare davanti al pubblico di casa”.

La starting list presenta altri due finalisti olimpici Kyron McMaster delle Isole Vergini Britanniche, quarto a Tokyo in 47”08, e il turco Yasmani Copello, bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016 e sesto a Tokyo con il personale eguagliato con 47”81, l’irlandese Thomas Barr, bronzo europeo a Berlino nel 2018 e quarto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro con il record personale di 47”97, il giamaicano Jaheel Hyde, due volte campione del mondo under 20 nel 2014 e nel 2016, e lo statunitense David Kendziera, terzo classificato ai Trials olimpici di Eugene nel 2021.

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400 metri femminili

Saranno in gara quattro delle prime cinque della finale olimpica di Tokyo e tre atlete, che hanno vinto medaglie d’oro in gare di staffetta alle Olimpiadi di Tokyo.

La bahamense Shaunae Miller Uibo sfiderà la rappresentante della Repubblica Dominicana Marileidy Paulino in una rivincita tra le prime due classificate della finale delle Olimpiadi di Tokyo. Miller Uibo ha vinto il secondo oro olimpico consecutivo a Tokyo migliorando il record nazionale con 48”36 e l’argento ai Mondiali di Doha in 48”37. Lo scorso Marzo ha vinto la finale dei Mondiali indoor sui 400 metri a Belgrado 2021 in 50”21.

Shaunae Miller Uibo: “La stagione indoor è andata molto bene e ho vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Belgrado. Il mio avvicinamento ai Mondiali di Eugene è graduale e sto facendo un passo alla volta.

Paulino ha vinto l’argento olimpico con il record nazionale con 49”20 a Tokyo prima di conquistare due vittorie consecutive a Losanna e a Parigi e un secondo posto nella finale della Diamond League a Zurigo. Mercoledì prossimo Paulino correrà i 200 metri al meeting di Savona dove si rivelò l’anno scorso vincendo i 400 metri.

La starting list propone le specialiste giamaicane Stephanie Ann McPherson e Candice McLeod, che si sono classificate rispettivamente al quarto e al quinto posto nella finale olimpica dei 400 metri e hanno vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo, Sada Williams delle Barbados, seconda nelle tappe di Diamond League di Losanna e Parigi e terza a Zurigo l’anno scorso.

Kendall Ellis, bronzo olimpico nella staffetta mista 4×400 a Tokyo, Lynna Irby, campionessa nazionale indoor nel 2022 e vincitrice del titolo nazionale nel 2018 in 49”80, e la polacca Natalia Kaczmarek, campionessa olimpica nella staffetta mista 4×400 e argento con la 4×400 a Tokyo.

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100 metri ostacoli femminili

Le tre medagliate dei Mondiali Indoor di Belgrado dei 60 ostacoli saranno in gara contro due medagliate dell’ultima edizione delle Olimpiadi di Tokyo sui 100 metri ostacoli.

Kendra Harrison inseguirà la seconda vittoria al meeting di Doha cinque anni dopo il primo successo al Qatar Sports Club in 12”59.

La primatista mondiale dei 100 metri ostacoli ha vinto due medaglie d’argento ai Campionati del Mondo di Doha 2019 in 12”46 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 12”52.

Nelle prime gare del 2022 l’ostacolista del Kentucky ha vinto in 12”32 con vento a favore alle Texas Relays di Austin e nel Continental Tour Gold di Tokyo in 12”76 e si è classificata al secondo posto a Walnut in 12”56.

La francese Cyrena Samba correrà la prima gara internazionale dopo il titolo mondiale indoor sui 60 metri ostacoli conquistato ai Mondiali Indoor di Belgrado lo scorso Marzo con il primato francese di 7”78.

La nigeriana Tobi Amusan comincerà la difesa del titolo della Diamond League conquistato lo scorso anno allo Stadio Letzigrund di Zurigo in 12”42. In questa stagione la quarta classificata dei Mondiali di Doha e delle Olimpiadi di Tokyo ha realizzato un personale stagionale di 12”57 a Walnut.

La starting list presenta la giamaicana Megan Tapper, bronzo olimpico a Tokyo, la bahamense Devynne Charlton, la statunitense Gabby Cunningham e la giovane giamaicana Britany Anderson, che si sono piazzate rispettivamente seconda, terza e quarta ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022, e la statunitense Payton Chadwick, che ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera proprio a Doha nel 2020 in 12”78.

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1500 metri maschili

Doha ha sempre avuto un’ottima tradizione nelle gare di mezzofondo, in particolare sui 1500 metri. E’ possibile la prima gara della stagione al di sotto dei 3’30” vista la presenza del campione del mondo Timothy Cheruiyot, del bronzo iridato Abel Kipsang, dell’australiano Stewart McSweyn e dell’etiope Yomif Kejelcha.

Cheruiyot ha vinto il titolo mondiale sui 1500 metri a Doha nel 2019 in 3’29”26 e l’argento olimpico a Tokyo in 3’29”01 alle spalle di Jakob Ingebigtsen. Il fuoriclasse keniano ha vinto una volta in carriera a Doha nel 2021 in 3’30”48 e quattro trofei dei diamanti nel 2017, 2018, 2019 e 2021.

Kipsang si è piazzato al quarto posto nella finale olimpica dei 1500 metri a Tokyo in 3’29”56 e ha vinto il bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado nello scorso marzo in 3’33”36. Il venticinquenne keniano ha vinto la tappa del Continental Tour Gold di Nairobi stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 3’31”01 Sabato scorso.

Le due star keniane sfideranno il due volte campione mondiale indoor sui 3000 metri Yomif Kejelcha, l’australiano Stewart McSweyn, che ha vinto i 1500m al meeting di Doha nel 2020 in 3’30”51 e ha stabilito il primato nazionale con 3’29”51 a Montecalo nel 2021, e l’etiope Teddesse Lemi, quarto classificato sui 1500m ai Mondiali Indoor di Belgrado nel 2022.

800 metri maschili

Donovan Brazier torna a Doha, dove l’anno scorso vinse il titolo mondiale nel 2019 stabilendo il primato statunitense con 1’42”34. Nello stesso anno ha vinto anche la finale della Diamond League a Zurigo in 1’42”70. Brazier non si è qualificato per le Olimpiadi di Tokyo per un infortunio subito ai Trials olimpici di Eugene che non gli ha permesso di andare oltre l’ottavo posto nella finale.

Gli altri nomi top sono il keniano Ferguson Rotich, bronzo ai Mondiali di Doha e argento alle Olimpiadi di Tokyo, l’australiano Peter Bol, quarto classificato alle Olimpiadi di Tokyo, e il canadese di origini sudanesi Marco Arop, vincitore di due tappe della Diamond League nel 2021 a Eugene e Losanna.

Salto triplo femminile

La vice campionessa mondiale di Doha 2019 Shanieka Ricketts sfiderà la medaglia d’argento olimpica Patricia Mamona, che ha migliorato il primato portoghese a Tokyo 2021, la vice campionessa mondiale indoor del salto triplo di Belgrado 2022 Maryna Beck Romanchuk, l’argento dei Mondiali indoor 2018 Kimberly Williams, e la rappresentante di Dominica Thea Lafond, quarta ai Mondiali Indoor di Belgrado.

Lancio del giavellotto maschile

Il tedesco Thomas Rohler tornerà dopo un periodo difficile a causa di un infortunio sulla pedana dove nel 2017 realizzò il record personale con 93.90m. Il giavellottista tedesco ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 con 90.30 e il titolo europeo a Berlino 2018 con 89.47m.

Un altro giavellottista con un grande ricordo di Doha è il grenadino Anderson Peters, che ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali disputati sulla pedana del Khalifa Stadium nel 2019 con 86.89m. Il caraibico ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera con 85.98m la scorsa estate.

Gli altri protagonisti in gara sono i cechi Jakub Vadleich, Viteszlav Vezely e il tedesco Julian Weber, rispettivamente secondo, terzo e quarto alle Olimpiadi e il moldavo Andrian Mardare, settimo classificato a Tokyo.

Getto del peso femminile

Si preannuncia una gara molto combattuta tra la vice campionessa mondiale Chase Ealey, il bronzo mondiale indoor Jessica Schilder, la vice campionessa olimpica Raven Saunders, la giamaicana Danniel Thomas Dodd, argento mondiale a Doha e la vincitrice della Diamond League 2021 Maggie Ewen e Jessica Ramsey.

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