Avevamo scritto in sede di presentazione dell’esordio in Diamond League a Montecarlo, di Mattia Furlani nel salto in lungo al cospetto dei migliori specialisti del mondo, che non si sarebbe dovuta avere nessuna particolare aspettativa, ma solamente la curiosità e la soddisfazione nel vedere all’opera un simile giovane talento in un contesto internazionale di assoluto valore tecnico.
Mattia, però, non ha certamente voluto fare una semplice passerella o gita premio, e si è comportato benissimo ottenendo un eccellente settimo posto con un salto, il primo, a 7.90 che gli ha consentito oltretutto di stare davanti al campione del mondo under 20, che aveva recentemente affrontato a Cali nella finale, il francese Erwan Konate ottavo con 7,87.
Per Mattia poi una sequenza di 7.50 7.65 7.46 e 6.80, con una buona regolarità nessun nullo e la sensazione di una certa stanchezza mentale, alla fine, determinata certamente dai numerosissimi impegni agonistici sostenuti da inizio maggio, sia sulla pedana del lungo che dell’alto, ricordando che è campione europeo under 18 di entrambe le specialità, e sempre di tutte e due finalista mondiale under 20, categoria di atleti di 1 o 2 anni più di lui.
Le parole di Mattia dopo la gara: “Un’emozione unica, un pubblico mozzafiato. E’ stata la gara più bella della mia vita. Saltare con i top mondiali è stato qualcosa di incredibile. Benissimo il primo salto, gli altri sono stati leggermente scarichi, ma ho sentito anche un po’ il jet lag perché sono appena rientrato da Cali.
Alto o lungo? Prima o poi decideremo: le continuo a portare avanti entrambe ma nelle gare più importanti porterò quella in cui sono più in forma. No, mio papà non preferisce che io faccia l’alto: preferisce che io mi diverta.”
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