Fraser-Pryce non finisce mai di stupire: 10″62 sui 100 metri dell’Herculis

Tutto l'approfondimento del meeting monegasco di Diamond League

Shelly Ann Fraser-Pryce, la cinque volte campionessa mondiale dei 100 metri, ha vinto la grande sfida in tale distanza sulla pista dello Stade Louis II, nell’undicesima tappa della Wanda Diamond League, stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con un sensazionale 10”62.

La trentacinquenne giamaicana ha demolito il record del meeting detenuto dal lontano 1998 da Marion Jones. Fraser Pryce ha corso il sesto tempo della stagione al di sotto dei 10”70. In precedenza aveva corso in 10”66 a Chorzow e quattro volte in 10”67 a Nairobi, Parigi, nella finale dei Mondiali di Eugene e a Szekesfehrvar.

Pocket Rocket ha vinto la sfida tutta giamaicana con Shericka Jackson, che ha migliorato il record personale di due centesimi di secondo con 10”71 in una gara straordinaria nella quale tutte le velociste sono scese sotto gli 11 secondi.

Marie Josée Ta Lou ha migliorato il suo primato africano con 10”72 classificandosi al terzo posto. La statunitense Aleia Hobbs ha eguagliato il record personale con 10”81 battendo la giovane connazionale Twanisha Terry (10”90).

La britannica Darryil Neita ha corso in 10”91 sfiorando di un centesimo di secondo il primato personale realizzato settimana scorsa in occasione della semifinale dei Giochi del Commonwealth di Birmingham. Tamara Clarke si è confermata su eccellenti livelli correndo in 10”96.

Shelly Ann Fraser Pryce: “Essere in grado di correre costantemente in 10”6 significa molto per me. E’ davvero straordinario. E’ davvero difficile mantenere la massima velocità a questi livelli. Ho corso tre gare di fila.

Mi prenderò un po’ di tempo per recuperare e vedere cosa sono in grado di fare con un periodo di riposo. La pista di Montecarlo è semplicemente fantastica, ma spero di avere più vento a favore. Il pubblico è fantastico e la pista è velocissima.”

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200 metri maschili

Noah Lyles ha vinto la quattordicesima gara sui quindici in Diamond League in 19”46, secondo miglior tempo mondiale dell’anno dopo il suo fantastico 19”31 realizzato nella finale dei Mondiali di Eugene.

Erriyon Knighton e Michael Norman sono scesi sotto i 20 secondi piazzandosi rispettivamente al secondo e al terzo posto con 19”84 e 19”95. Il dominicano Alexander Ogando si è confermato su eccellenti livelli correndo in 20”02 precedendo il canadese Aaron Brown (20”23).

Noah Lyles: “E’ stata una grande gara. Volevo un tempo ancora più veloce, ma onestamente sono contento di prendermi i punti della vittoria per la classifica della Diamond League.

Voglio provare a battere il personale e avvicinare il record del mondo di Usain Bolt. Gareggerò a Losanna, uno dei miei meeting preferiti della stagione. Lì ho battuto uno dei miei primati personali con 19”50 nel 2019. Montecarlo ha un posto speciale nel mio cuore. Qui gareggiai contr mio fratello per la prima volta in un meeting della Diamond League.”

1500 metri donne

Faith Kipyegon ha stabilito il secondo miglior tempo della storia sui 1500 metri femminili fermando il cronometro in un favoloso 3’50”37, mancando il primato del mondo di Genzebe Dibaba di 30 centesimi di secondo. La 28enne keniana ha battuto il suo record nazionale e del Commonwealth di 3’51”07 realizzato sempre nel Principato di Montecarlo l’anno scorso.

La magica pista dello Stade II ha fatto registrare i due tempi più veloci della storia. Genzebe Dibaba realizzò il record del mondo nell’edizione del 2015 con 3’50”07. L’impianto del Principato si conferma ancora una volta come il tempio del mezzofondo.

Faith Kipyegon: “Ho inseguito questo tempo da tanto, ma sono contenta del record personale. Ho avuto l’impressione di non aver dato tutto ma ci ho provato fino in fondo. Sapevo che era il posto migliore per battere il record del mondo. Sono delusa di averlo perso negli ultimi metri. Ora tornerò a casa. Voglio correre una grande gara nella finale della Diamond League.”

Le statunitensi Heather Maclean e Elise Cranny sono scese sotto i 4 minuti migliorando i loro primati personali con 3’58”89 e 3’59”06. L’etiope Hirut Meshesha si è piazzata al quarto posto in 4’00”51. Gaia Sabbatini, sostenuta dai tanti fans italiani presenti allo Stade Louis II, ha chiuso al decimo posto in 4’04”96.

Gaia Sabbatini: “Ho sentito il tifo di tanti italiani durante la gara. Questo mi riempie il cuore di gioia. Sono stanca. Mi sono persa negli ultimi 500 metri. L’importante era non fare errori tattici e oggi mi sono mossa bene. Ora devo recuperare le energie per gli Europei di Monaco di Baviera”.

110 metri ostacoli maschili

Il due volte campione del mondo Grant Holloway ha realizzato il suo primo crono in questa stagione al di sotto dei 13 secondi e il suo quarto tempo più veloce della sua carriera con 12”99.

Lo statunitense Trey Cunningham si è piazzato secondo dietro a Holloway come ai Mondiali di Eugene sfiorando di tre centesimi di secondo il primato personale con 13”03. Il campione olimpico Hansle Parchment è tornato a grandi livelli classificandosi al terzo posto in 13”08 dopo l’infortunio subito durante il riscaldamento pochi minuti prima della finale dei Mondiali.

Grant Holloway: “Mi sono sentito molto bene. Sono contento di aver vinto. Sono venuto qui con l’obiettivo di vincere. Ho avuto molti problemi tecnici, ma mi sono divertito molto. Il viaggio è stato pieno di inconvenienti perché ho perso la valigia. Non vedo l’ora di vincere il trofeo dei Diamanti. Sono sulla strada per raggiungere questo obiettivo”.

400 metri femminile

La due volte campionessa olimpica e iridata Shaunae Miller Uibo ha vinto i 400 metri femminili in 49”28, suo secondo miglior crono stagionale dopo il 49”11 realizzato in occasione della vittoria nella finale dei Mondiali di Eugene. La giamaicana Candice McLeod è scesa sotto i 50 secondi con 49”87 precedendo la medaglia di bronzo iridata Sada Williams di Barbados (50”10).

Shaunae Miller Uibo: “Ho cercato di fare qualcosa di diverso stasera. Sono felice di questa vittoria. E’ stata una stagione molto lunga. Ho corso in 49”28 e questo significa che ho fatto un buon lavoro.”

Salto triplo femminile

La primatista mondiale e campionessa olimpica Yulimar Rojas ha iniziato la gara con tre salti nulli e un 14.09m al quarto tentativo, ma ha trovato finalmente il ritmo giusto saltando 15.01m al quinto tentativo.

La vice campionessa mondiale Shanieka Ricketts si è piazzata al secondo posto con 14.91m una settimana dopo la vittoria ai Giochi del Commonwealth di Birmingham con 14.94m. La statunitense Tori Franklin ha realizzato il personale con 14.86m. La gara di Montecarlo ha ripetuto lo stesso ordine d’arrivo dei Mondiali di Eugene.

Yulimar Rojas: “Il risultato non era quello che mi aspettavo ma sono rimasta senza gareggiare per parecchio tempo. Ho dovuto modificare il mio ultimo salto per vincere. E’ stato un risultato standard per me. Per me era importante raggiungere i 15 metri. Voglio vincere la finale di Zurigo e incominciare a pianificare la prossima stagione. Sarà un anno impegnativo.”

3000 metri maschili

Il burundese Thierry Ndikumwenayo ha battuto in volata Berihu Aregawi con un allungo sul rettilineo finale fermando il cronometro in 7’25”93, record della Diamond League, primato nazionale e settimo miglior tempo della storia. Ndidumwenayo si era messo in luce al Golden Gala battendo il record nazionale del grande Venuste Nyongabo sui 5000 metri.

Thierry Ndikumwenayo: “E’ stata una vittoria incredibile. Sono davvero felice di aver vinto. È il mio primo successo in Diamond League. E’ stato molto importante battere il record nazionale. Voglio aggiungere altre vittorie, forse già a Bruxelles. Ho ancora alcune gare prima della fine della stagione”.

Aregawi è sceso sotto i 7’27” con 7’26”81. Lo statunitense Gran Fisher ha corso una grande gara stabilendo il primato del continente nord americano con 7’28”48. Nicholas Kimeli Kipkorir ha realizzato il primato personale con 7’31”19.

Dominic Lobalu, atleta del team dei rifugiati originario del Sud Sudan, si è confermato su grandi livelli con 7’31”54 dopo la vittoria al meeting di Stoccolma precedendo il vice campione del mondo Jacob Krop (7’33”30).

1000 metri maschili

Il campione del mondo dei 1500 metri Jake Wightman ha vinto i 1000 metri in 2’13”88 stabilendo il primato del meeting e la nona migliore prestazione di sempre una settimana prima di correre gli 800 metri agli Europei di Monaco di Baviera. Marco Arop ha stabilito il record nazionale con 2’14”35.

Arop è andato in fuga e sembrava avere in pugno la vittoria ma ha subito la rimonta di Wightman sul rettilineo finale. Clayton Murphy si è piazzato al terzo posto in 2’15”73 precedendo di cinque centesimi di secondo il due volte campione del Commonwealth Wycliffe Kinyamal.

Jake Wightman: “Non sapevo di essere così in forma prima di questa gara. Sapevo che Arop era più veloce sul rettilineo finale e ho dovuto trovare il momento giusto per batterlo. La differenza tra i 1500 e i 1000 metri è la velocità nei primi due giri. E’ stato un buon test in vista degli Europei dove correrò gli 800 metri.

800 metri femminili

La giamaicana Natoya Goule ha stabilito il personale stagionale con 1’56”98 sulla pista dove realizzò il record nazionale con 1’56”15 nel 2018. Le statunitensi Sage Hurta e Olivia Baker hanno migliorato i loro personali correndo rispettivamente in 1’57”85 e in 1’58”05.

Natoya Goule: “Sono davvero orgogliosa perché sono riuscita a scendere sotto gli 1’57” in questa stagione. Sapevo di avere questo tempo nelle mie gambe e speravo di fare ancora meglio perché su questa pista si corre davvero forte. L’atmosfera di Montecarlo è fantastica.”

3000 siepi femminili

La medaglia d’argento iridata di Eugene Werkuha Getachew ha vinto un’emozionante gara di 3000 siepi in 9’06”19 battendo in volata l’altra etiope Zerfe Wondemagegn (9’06”63). La britannica Elizabeth Bird (terza ai Giochi del Commonwealth di Birmingham) ha migliorato il record britannico con 9’07”87 battendo la campionessa del Commonwealth Jackline Chepkoech (9’09”72).

Salto con l’asta femminile

L’australiana Nina Kennedy ha vinto la sua prima gara di Diamond League con 4.66m poche settimane dopo aver conquistato il bronzo ai Mondiali di Eugene. Kennedy ha avuto la meglio su Sandi Morris e su Ekaterini Stefanidi con la stessa misura di 4.66m grazie ad un numero minore di errori. Nessuna delle tre astiste è riuscita a superare 4.76m.

Nina Kennedy: “Era la mia prima volta a Montecarlo. Sono davvero felice. Le condizioni erano perfette. Il clima era ottimo. Il tramonto era fantastico. Sono venuta qui per vincere e sono contenta di esserci riuscita. Voglio guadagnare ancora più fiducia. Sono eccitata per il resto della stagione. Mi piacerebbe vincere il Trofeo dei Diamanti. E’ l’obiettivo per il finale di stagione. Incrociamo le dita”.

La primatista italiana Roberta Bruni si è confermata su grandi livelli piazzandosi al quarto posto (seconda tra le europee) con 4.51m e si avvicina agli Europei di Monaco di Baviera con una prestazione che lascia ben sperare.

La romana ha avuto bisogno di due tentativi per superare 4.36m e 4.51m prima di commettere tre errori a 4.66m. Grazie al secondo posto al Golden Gala e al quarto posto di Montecarlo la romana si avvicina alla qualificazione della Finale della Diamond League.

Roberta Bruni: “E’ stata un’iniezione di fiducia dopo un Mondiale che non è andato come mi aspettavo. Sono seconda delle europee. Sono veramente contenta. Questo stadio è bellissimo. E’ un vero gioiello. Peccato per la pioggia nel riscaldamento, ma sono riuscita a gestirla.

Salto in alto maschile

Il tre volte volte campione mondiale e oro olimpico Mutaz Barshim e l’oro dei Mondiali indoor Sanghyeok Woo hanno superato 2.20m, 2.25m, 2.28m e 2.30m sempre al primo tentativo prima di commettere tre errori a 2.32m.

La gara si è decisa allo spareggio. Barshim ha centrato il salto della vittoria alla quota di 2.30m aggiudicandosi il jump-off. Il neozelandese Hamish Kerr si è classificato terzo con 2.25m precedendo con la stessa misura lo statunitense Ju’Vaughn Harrison per un numero minore di errori.

Mutaz Barshim: “Ho buone sensazioni dopo questa vittoria. Sono stanco perché ho viaggiato molto nelle ultime due settimane. Ho bisogno di riposo e di recuperare da queste fatiche. E’ stata come una maratona, ma mi sono divertito a saltare con i migliori. E’ difficile rimanere concentrati tutto il tempo. E’ una vera sfida ma fa parte dello sport”.

Gianmarco Tamberi ha superato 2.20m alla seconda prova prima di commettere due errori a 2.25m chiudendo la gara all’ottavo posto dopo un periodo complicato a causa del covid. L’ucraino Andiy Protsenko ha preceduto l’azzurro per aver superato 2.20m alla prima prova ma ha commesso tre errori a 2.25m.

L’altro saltatore europeo in gara Yonathan Kapitolnik ha avuto bisogno di tre prove per superare 2.20m e si è piazzato al nono posto. Anche l’anno scorso Tamberi non andò oltre 2.21m a Montecarlo e poche settimane dopo conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo.

Gianmarco Tamberi: “Mi aspettavo un altro tipo di prestazione. Mi dispiace per le tantissime persone che sono venute a sostenermi. Oggi ero molto stanco. Mi sentivo svuotato. Non ho recuperato a pieno dalla gara di Szekesfehrvar, ma non credo che questa serata precluderà la mia partecipazione agli Europei.

Per quanto non mi sentissi bene già nel riscaldamento, ho voluto provarci, anche per l’affetto dei tanti tifosi italiani in tribuna. Questi test non sono stati un grande successo, ma li metto da parte. Non riesco a prendermela con me stesso. Giorno dopo giorno mi sento un pochino meglio. So che in 7-8 giorni può cambiare tutto e li mi aspetta tutta un’altra gara. L’obiettivo è andare in finale e poi giocarmi tutto”.

400 metri ostacoli femminili

Rushell Clayton (bronzo ai Mondiali di Doha 2019) ha vinto i 400 metri ostacoli in 53”33 aggiudicandosi la sfida tutta giamaicana con la campionessa del Commonwealth Janieve Russell, che ha corso in 53”52. La panamense Gianna Woodruff si è piazzata al terzo posto con 54”13.

La primatista italiana Ayomide Folorunso si è piazzata al settimo posto. In chiave Europei di Monaco da sottolineare le buone prove delle ucraine Viktoriya Tkachuk e Anna Rhyzykova, che si sono piazzate al quarto e al quinto posto rispettivamente in 54”27 e in 54”53.

Salto in lungo maschile

Il bronzo olimpico Maykel Massò ha vinto il salto in lungo maschile con la misura di 8.35m realizzata al secondo tentativo. Miltiadis Tentoglou e Marquis Dendy hanno realizzato entrambi 8.31m ma il greco si è aggiudicato il secondo posto grazie ad secondo miglior salto di 8.30m. Tentoglou ha messo a segno una serie molto consistente con due salti da 8.30m, uno da 8.29m e uno da 8.27m.

Maykel Massò: “Sono contento di questa vittoria perché è stata una gara difficile perché siamo tutti ad un livello molto simile. Concluderò la stagione con la finale della Diamond League a Zurigo e l’obiettivo è realizzare una buona performance. Ho avuto una buona stagione e ho imparato molto. Non ho realizzato il risultato che speravo ai Mondiali. Mi sono sentito sempre in fiducia. Vediamo cosa succede a Zurigo”.

Il campione europeo under 18 di salto in alto e salto in lungo Mattia Furlani ha esordito sul palcoscenico della Diamond League a 17 anni con un ottimo sesto posto con la misura di 7.90m. Il saltatore laziale allenato dal papà Marcello Furlani e dalla mamma Kathy Seck ha battuto il campione mondiale under 20 Erwan Konaté (settimo con 7.87m).

Mattia Furlani: “Un’emozione unica. Un pubblico mozzafiato. E’ stata la gara più bella della mia vita. Saltare con i top mondiali è qualcosa di incredibile. Benissimo il primo salto. Gli altri sono stati leggermente scarichi, ma ho sentito il jet-leg perché sono appena tornato dai Mondiali di Cali”.

Lancio del giavellotto femminile

La due volte campionessa del mondo Kelsey Lee Barber ha vinto il lancio del giavellotto femminile con un lancio da 64.50m realizzato al terzo tentativo una settimana dopo il successo ai Giochi del Commonwealth di Birmingham.

La giapponese Haruka Kitaguchi si è confermata a grandi livelli classificandosi al secondo posto con 62.37m dopo i successi in Diamond League a Parigi e a Chorzow e il terzo posto ai Mondiali. L’australiana Mackenzie Little ha concluso la gara al terzo posto con 61.76m.

Kelsey Lee Barber: “Tecnicamente sono contenta del mio stato di forma, ma il mio fisico è stanco dopo le ultime competizioni. Non vedo l’ora di finire la stagione con un altro grande risultato. L’obiettivo è continuare a vincere. Sto mettendo l’asticella molto in alto. La finale della Diamond League sarà la mia ultima gara della stagione. Ho in programma una bella vacanza quando tornerò in Australia a fine stagione.”

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