La 35enne giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, ha confermato la sua ennesima straordinaria stagione in cui ha conquistato il titolo mondiale sui 100 metri in Oregon, vincendo ieri su tale distanza con il primato mondiale stagionale di 10″66 nel Kamila Skolimowska Memorial di Chorzow, tappa della Diamond League che è ripartita dopo l’interruzione dovuta ai campionati iridati di Eugene.
È stata la prima manifestazione del Diamante a svolgersi in Polonia e non ha deluso le aspettative con nove record del meeting, ma soprattutto con l’eccellente prestazione della leggenda giamaicana Fraser-Pryce, che ha vinto cinque titoli mondiali e due medaglie d’oro olimpiche sui 100 metri, ed ha dimostrato di non aver perso nulla del suo smalto dopo la vittoria iridata negli Stati Uniti, sbaragliando una concorrenza di prim’ordine e conquistando la seconda vittoria dell’anno in Diamond League, dopo quella di Parigi in giugno.
La statunitense Aleia Hobbs si è classificata seconda in 10″94 e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou terza in 11″00.
Le parole di Fraser-Pryce: “Arrivo sempre alle gare con l’aspettativa di correre veloce. L’anno scorso qui ho stabilito il record del meeting, oggi è stata una Diamond League e quindi molto più competitiva con molti atlete di alto livello. Sono venuta qui preparata per il freddo o la pioggia, ma non è andata così male e nel corso della giornata ha fatto più caldo.
L’anno scorso sentivo molta pressione addosso e quest’anno ho deciso di divertirmi e basta. È incredibile essere così costante. Sono sempre entusiasta di gareggiare e di vedere cosa posso fare“.
Salto con l’asta maschile
Armand Mondo Duplantis nella sua prima gara dopo il fantastico record del mondo nel salto con l’asta di 6,22 metri ottenuti nell’ultima giornata dei campionati iridati, si è subito messo in luce dominando la gara con la misura di 6.10 metri, con il nulla dietro di lui visto che il secondo è stato il norvegese Sondre Guttormsen con 5.73 e il terzo il filippino Ernest John Obiena con la stessa misura, ma due errori in più.
L’atleta di casa, il polacco Piotr Lisek, ha chiuso con 5.63, solo quinto la medaglia d’argento mondiale lo statunitense Chris Nilsen con 5,53 ottenuto a fatica alla terza prova, mentre i due francesi Thibault Collet e Renaud Lavillenie, oltre che il brasiliano Thiago Braz, non sono stati in grado di trovare una misura valida.
In tale contesto fatto di rivali ancora più lontani del solito, Armand ha superato alla prima prova 5.63,5.83 e 6.00 per poi usare tre tentativi a 6.10 senza peraltro tentare alla fine il nuovo possibile record del mondo anche perché le condizioni atmosferiche non erano certo delle migliori in quanto ha piovuto tutto il tempo.
Le parole di Armand: “È un po’ un peccato per il meteo, perché negli ultimi due giorni c’erano 32 gradi, sole e caldo ma è stato così. Sarebbe stato bello poter fare anche oggi un nuovo record ma mi piace il modo in cui sono riuscito a saltare.
Non credo che oggi avrei potuto saltare molto più in alto. Non avevo abbastanza velocità per salire ancora di più. L’ultimo salto che ho fatto è stato davvero molto tecnico. Non posso assolutamente lamentarmi. Sono solo un essere umano e faccio quello che sono riuscito a fare oggi.
Non ero su un’asta abbastanza rigida per andare più in alto e mi sorprende di aver raggiunto i 6,10 metri. È il più alto che abbia mai fatto con quell’attrezzo.”
Lancio del martello maschile
Le gare di martello sono sempre il clou di tale manifestazione intitolata alla campionessa olimpica polacca del 2000 Kamila Skolimowksa, scomparsa improvvisamente e prematuramente nel 2009.
In quella maschile vittoria di Pavel Fajdek, il cinque volte campione del mondo che ha mantenuto la forma dopo aver conservato il titolo a Eugene.
Con un lancio di 81,27 m al secondo turno, record della Diamond League e secondo miglior lancio della stagione, ha preceduto il campione olimpico e compagno di squadra polacco Wojciech Nowicki, il cui miglior lancio è stato di 79,19 m al quarto turno. Frances Quentin Bigot si è classificato terzo con 78,83 m.
Le parole di Fajdek: “Ho partecipato a molte gare della Diamond League, ma questa è speciale. È molto importante soprattutto per Kamila, che è nei nostri cuori, quindi cerchiamo sempre di dare il massimo qui“.
Lancio del martello donne
Con la beniamina di casa e triplice campionessa olimpica Anita Wlodarczyk che ha saltato gran parte della stagione per un infortunio alla coscia, la statunitense Brooke Andersen ha riempito il vuoto come campionessa e leader mondiale della disciplina femminile.
Inizialmente ha faticato ad adattarsi al clima ma è riuscita a trovare la miglior condizione nel turno finale lanciando il martello a 75,76 m per battere la connazionale e medaglia di bronzo mondiale Janee Kassanavoid, il cui miglior risultato è stato un lancio di 74,89 m al secondo turno.
La polacca Malwina Kopron, bronzo olimpico, si è piazzata terza con 70,37 m.
Le dichiarazioni di Andersen: “È stata una gara molto emozionante. Nell’ultimo turno sono finalmente riuscito a essere più paziente e concentrato. Per tutta la gara sono stato un po’ precipitoso. È stato un po’ frustrante. Una volta che me ne sono reso conto, è andato tutto bene.”
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