L’edizione 2022 del meeting Weltklasse Zurich é andata in archivio con quattro record del meeting di Noah Lyles sui 200 metri maschili con 19”51, Shelly Ann Fraser Pryce sui 100 metri femminili con 10”65, Armand Duplantis nel salto con l’asta maschile con 6.07m e Tobi Amusan sui 100 metri ostacoli femminili con 12”29, ma anche con due migliori prestazioni mondiali dell’anno realizzate da Jakob Ingebrigtsen sui 1500 metri con 3’29”02, e Marileidy Paulino sui 400 metri con 48”99.
Ingebrigtsen ha vinto il primo Diamond Trophy della sua carriera. Gli altri atleti che hanno portato a casa il primo diamante sono stati Alison Dos Santos sui 400 ostacoli maschili, Grant Holloway sui 110 metri ostacoli, Neeraj Chopra nel lancio del giavellotto maschile e Shericka Jackson sui 100 metri femminili.
Duplantis, Femke Bol (400 metri ostacoli femminili) e Yulimar Rojas (salto triplo femminile) hanno bissato il successo della passata edizione.
Gianmarco Tamberi ha fatto il giro d’onore insieme agli altri 31 vincitori delle finali di Zurigo nella premiazione finale sulle note della canzone Diamond on the Sky il giorno dopo la straordinaria vittoria nel salto in alto con 2.34m in Sechsenlautenlautenplatz vicino alla Opernhaus. Gimbo ha conquistato il pubblico zurighese che ormai l’ha adottato a proprio beniamino.
I 25000 spettatori con tante famiglie e bambini che hanno riempito il Letzigrund hanno creato un’atmosfera magica sostenendo tutti gli atleti in ogni momento del meeting fin dalle gare giovanili.
100 metri femminili
La fuoriclasse giamaicana Shelly Ann Fraser Pryce ha conquistato il quinto Trofeo dei Diamanti della sua carriera scendendo per la settima volta in stagione sotto i 10”7 con uno straordinario 10”65, che eguaglia il record del Weltklasse stabilito lo scorso anno dalla connazionale Elaine Thompson Herah. Fraser Pryce ha avvicinato di tre centesimi il personale stagionale di 10”62 realizzato lo scorso 10 Agosto a Montecarlo.
Per Pocket Rocket si tratta del quinto successo in una finale di Diamond League dopo i quattro trionfi nelle edizioni nel 2012 sui 100m a Zurigo, nei 100m a Bruxelles e sui 200m a Zurigo nel 2013 e sui 100m a Zurigo nel 2015.
La connazionale Shericka Jackson si è piazzata seconda in 10”81 una settimana dopo aver battuto Fraser Pryce a Bruxelles in 10”73. L’ivoriana Marie Josée Ta Lou ha confermato il suo eccellente momento di forma scendendo ancora sotto gli 11 secondi con 10”91 in una stagione impreziosita dal record africano realizzato a Montecarlo con 10”72.
Shelly Ann Fraser Pryce: “Non vedo l’ora della prossima stagione. Mi piacerebbe tornare qui ancora. Sono felice di essere venuta e di aver vinto. La mia partecipazione era in dubbio perché mio figlio avrebbe dovuto iniziare la scuola oggi ma mi hanno comunicato che l’anno scolastico è stato posticipato e questo mi ha permesso di venire a Zurigo.
Per me è molto importante stare vicino a Zyon in questo momento importante della sua vita. Sono orgogliosa del mio 10”65. Ho iniziato la stagione con 10”6 e l’ho finita con un altro 10”6. Non avrei potuto chiedere di più. Quando sono venuta qui e ho visto il pubblico, mi sono detta: Oh mio Dio. Quanta gente. Questa è l’atletica”.
200 metri maschili
Il due volte campione mondiale Noah Lyles ha vinto il quinto Trofeo dei Diamanti della sua carriera in un 19”51 con vento contrario di -0.5 m/s migliorando dopo 10 anni il primato del meeting Weltklasse detenuto dal grande Usain Bolt con 19”66 dall’edizione del 2012. Lyles aveva gia vinto il trofeo della Diamond League tre volte sui 200 metri dal 2017 al 2019 e una volta sui 100 metri nel 2019.
Dal trionfo ai Mondiali Lyles ha collezionato tre successi consecutivi scendendo sempre sotto i 19”60. Prima di Zurigo si era imposto a Montecarlo con 19”46 e a Losanna con 19”56.
Il canadese Aaron Brown (finalista ai Mondiali di Eugene) si è piazzato secondo in 20”02 al photo finish sul portacolori della Repubblica Dominicana Alexander Ogando. Il diciottenne Erryion Knighton si è piazzato al quarto posto in 20”20 nella prima finale della Diamond League della sua carriera.
Noah Lyles: “Non mi piacciono i numeri dispari. Devo tornare per vincere un altro trofeo dei diamanti. E’ stata una grande gara. Ho avuto sensazioni speciali. Per tutto l’anno l’obiettivo era correre sempre più veloce.
Volevo battere i migliori sprinter del mondo e realizzare il record del meeting. Ci vorrà un altro anno per correre ancora più veloce. E’ stata la mia migliore stagione. Ho raggiunto tutti i traguardi che mi ero prefissato per quest’anno”.
200 metri femminili
Shericka Jackson é tornata in pista 1 ora e 20 minuti dopo la gara dei 100 metri per vincere sui 200 metri la sua terza competizione stagionale sul mezzo giro di pista in 21”80 davanti alla medaglia di bronzo olimpica Gabby Thomas (22”38) e alla finalista iridata Tamara Clarke (22”42).
Jackson ha vinto il primo trofeo dei diamanti della sua carriera a coronamento di una stagione straordinaria nella quale ha vinto il titolo mondiale a Eugene stabilendo il secondo miglior crono mondiale di sempre con 21”45. In Diamond League aveva vinto due gare nel corso di quest’estate a Roma in 21”91 e a Chorzow in 21”84.
Shericka Jackson: “Volevo semplicemente vincere e correre il più velocemente possibile. Avevo ancora la fatica dei 100 metri nelle gambe. La mia stagione è stata magnifica. Sono felice per tutto. Per il futuro non escludo di correre ancora i 400 metri. La mia stagione non finisce qui perché correrò i 100 metri a Bellinzona”.
100 metri maschili
Il bronzo iridato di Eugene Trayvon Bromell ha vinto il primo Diamond Trophy della sua carriera in 9”94 con vento contrario di -0.3 m/s. Il giamaicano Yohan Blake si è piazzato secondo in 10”05 precedendo di un centesimo di secondo Aaron Brown, che ha ottenuto un terzo posto sui 100m e un secondo posto sui 200m nella stessa serata.
Trayvon Bromell: “E’ stata una vittoria importante perché non avevo vinto l’oro ai Mondiali di Eugene. Esco da questa gara con un sorriso e sono pronto per preparare al meglio la stagione. Torno a casa per iniziare la mia preparazione. Non voglio pensare a cosa farò in vacanza, ma voglio semplicemente rilassarmi”.
Salto con l’asta maschile
Il primatista mondiale e campione olimpico di salto con l’asta Armand Duplantis ha migliorato di un centimetro il suo record del meeting superando la quota di 6.07m. Duplantis si è aggiudicato il secondo Diamond Trophy consecutivo della sua carriera dopo il successo dello scorso anno al Letzigrund con 6.06m.
Lo svedese ha superato 5.62m, 5.81m e 5.91m sempre al primo tentativo e 6.07m alla seconda prova. Ha riscattato così la sconfitta contro Ernest John Obiena a Bruxelles.
Il norvegese Sondre Guttormsen ha eguagliato il record nazionale con 5.86m al terzo tentativo prima di commettere tre errori a 5.91m. Christopher Nilsen ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 5.72m e 5.81m alla seconda prova aggiudicandosi il terzo posto per un numero minore di errori nei confronti di Renaud Lavillenie.
Armand Duplantis: “Concludere la stagione con una vittoria e un altro record del meeting è la ciliegina sulla torta. Ho saltato 16 volte oltre i 6 metri e ho avuto grandi gare. Per la prossima stagione voglio provare ad aggiungere altri centimetri.
Dopo la pausa di fine stagione, voglio lavorare per continuare a migliorarmi, ma è difficile pensare già al prossimo anno. Mi voglio godere il momento e voglio festeggiare questa stagione perché è stata straordinaria”.
400 metri ostacoli maschili
Il brasiliano Alison Dos Santos ha vinto la settima gara stagionale di Diamond League stabilendo il record del Weltlkasse sui 400 metri ostacoli con 46”98, terzo miglior crono della sua stagione dopo il 46”29 ai Mondiali e il 46”80 al meeting di Stoccolma. Dos Santos ha aggiunto così il primo diamante della Diamond League alla sua collezione che comprende l’oro ai Mondiali di Eugene e il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo. Lo statunitense Khallifah Rosser si è confermato ancora una volta sotto i 48 secondi in questa stagione con 47”76 battendo il connazionale CJ Allen (48”21) e il francese Wilfried Happio (48”72).
Allison Dos Santos: “Sono quasi imbattibile. Voglio continuare la mia striscia vincente. Dopo Eugene la mia vita è cambiata. Ora sono diventato campione del mondo. Tutti vogliono battermi e devo lottare per vincere.
E’ il mio primo trofeo dei diamanti. Zurigo è straordinaria. E’ stata una grande stagione ma non è ancora finita perché gareggerò ancora a Bellinzona, dove ho già gareggiato l’anno scorso. Non vedo l’ora di Bellinzona perché amo molto questa città e il calore del pubblico. Il prossimo anno Karsten Warholm tornerà ancora più forte e non sarà facile”.
1500 metri maschili
Jakob Ingebrigtsen ha vinto il primo Trofeo dei Diamanti, l’unico grande titolo che ancora mancava nella sua ricchissima bacheca che comprende quattro ori europei, il titolo mondiale di Eugene sui 5000 metri e l’oro olimpico sui 1500m di Tokyo. Il norvegese ha migliorato di tre centesimi di secondo il crono più veloce al mondo di questa stagione fermando il cronometro in 3’29”02.
Lo scorso 26 Agosto aveva corso in 3’29”05 sempre in terra svizzera al meeting di Losanna. Timothy Cheruiyot ha perso per la prima volta in una finale di Diamond League dopo i quattro trofei dei diamanti consecutivi vinti dal 2017 al 2021.
Il keniano si è dovuto accontentare questa volta del secondo posto in 3’30”27 davanti al neo campione dei Giochi del Commonwealth Olive Hoare (3’30”59), a Abel Kipsang (3’31”36), a Stewart McSweyn (3’31”45) e al bronzo olimpico Josh Kerr (3’31”85).
Jakob Ingebrigtsen: “E’ stata una buona finale della Diamond League. Ho accumulato tanti chilometri in allenamento. Non ho corso molti meeting in questa stagione di Diamond League anche perché c’erano due grandi campionati in calendario. Mi sarebbe piaciuto correre più gare del circuito per cercare di correre ancora più forte, ma sono contento di aver corso due grandi gare a Losanna e Zurigo”.
800 metri maschili
Il campione mondiale e olimpico Emmanuel Korir ha bissato il successo dell’anno scorso sulla pista del Letzigrund aggiudicandosi il secondo diamante consecutivo. Il keniano ha stabilito il miglior crono mondiale dell’anno con 1’43”26.
Il canadese Marco Arop è sceso sotto il suo precedente record stagionale con 1’43”38 battendo il campione del mondo Jake Wightman, che si è confermato su eccellenti livelli anche sugli 800 metri con 1’44”10. Il due volte campione del Commonwealth Wycliffe Kinyamal si è piazzato al quinto posto in 1’44”47.
Emmanuel Korir: “Gli ultimi metri sono stati molto duri. Non mi aspettavo che potesse essere una gara così difficile ma sono riuscito a vincere ancora. Ero ancora indietro a 200 metri dalla fine. Forse i primi 600 metri sono stati troppo lenti. Questa vittoria è il frutto del duro lavoro”.
100 metri ostacoli femminili
La campionessa e primatista mondiale Tobi Amusan ha bissato il successo della passata edizione sulla pista del Letzigrund migliorando di un decimo di secondo il record del meeting Weltklasse di Gail Devers con 12”29. Un anno fa la nigeriana si impose in 12”40. Per Amusan è stato il coronamento di una grande stagione nella quale ha migliorato il record del mondo con 12”12 nella semifinale dei Mondiali di Eugene.
La statunitense Tia Jones si è espressa in un eccellente 12”40 in seconda posizione davanti alla giamaicana Britany Anderson (12”42) e alla campionessa olimpica Jasmine Camacho Quinn (12”49).
Tobi Amusan: “Sono contenta di tutta la stagione. Sono piena di emozioni. Quando si corre contro le migliori del mondo, l’obiettivo è sempre quello di vincere, non importa il record del meeting. Devo migliorare la partenza. E’ il mio punto debole. Posso ancora migliorarmi”.
400 metri ostacoli femminili
La primatista e campionessa europea Femke Bol si è aggiudicata il secondo trofeo dei diamanti bissando il successo dell’anno scorso sulla pista del Letzigrund in 53”03. L’olandese ha vinto la quinta gara stagionale di Diamond League. Grande risultato anche per la panamense Gianna Woodruff, che ha fermato il cronometro in 53”72 precedendo di cinque centesimi la giamaicana Janieve Russell. Dalilah Muhammad è scesa sotto i 54 secondi con 53”83.
Femke Bol: “E’ finita la mia stagione e ora mi concederò due settimane di vacanza in Grecia. Mi dico sempre che se guadagno tanti soldi, li voglio investire in una bella vacanza. Ho già prenotato tutto.
Nulla di lussuoso ma trascorrerò due settimane sulla spiaggia. E’ difficile valutare la mia stagione, perché già l’anno scorso era stato da sogno. Sono ancora al settimo cielo. Sto ancora sognando. Mi sono messa alla prova per tentare la doppietta sui 400m e sui 400m ostacoli. Mi sto spingendo oltre i miei limiti”.
110 metri ostacoli
Il due volte campione del mondo Grant Holloway ha battuto il giovane giamaicano Rasheed Broadbell in 13”02 conquistando il primo trofeo dei diamanti della sua carriera. Broadbell si è confermato su eccellenti livelli in 13”06 battendo il campione olimpico Hansle Parchment (13”26). La pista di Zurigo, dove sono stati battuti quattro record del mondo sui 110 metri nella storia del Weltklasse, si è confermata ancora velocissima.
Grant Holloway: “La mia partenza è stata buona e ho mantenuto un buon assetto di corsa per tutta la gara. Questa vittoria significa molto per me. E’ un successo enorme. E’ stata la mia prima vera stagione in Diamond League e ho vinto il mio primo diamante. Zurigo è straordinaria. Qui trovo tutto ciò che amo. Sono eccitato e non vedo l’ora dell’anno prossimo”.
Salto triplo femminile
La campionessa olimpica e mondiale Yulimar Rojas ha bissato il successo dell’anno scorso al Letzigrund con 15.28m, arrivando a 20 cm dal record del meeting da lei stessa stabilito nel 2021. Dopo tre nulli la venezuelana ha sfiorato ancora i 15 metri con 14.99m al sesto tentativo.
La campionessa europea Maryna Beck Romanchuk ha stabilito la seconda migliore prestazione della sua carriera sfiorando i 15 metri con 14.96m per il secondo posto davanti alla giamaicana Shanieka Ricketts (14.85m),Tori Franklin (14.75m) e Thea Lafond, che ha eguagliato il personale con 14.56m.
Yulimar Rojas: “Sono contenta di aver concluso la stagione con un altro diamante. Non ho fatto una grande misura per i miei standard, ma sono contenta perché è stata una lunga stagione con tanti alti e bassi. Sono felice di aver vinto a Zurigo per il secondo anno consecutivo.”
1500 metri femminili
La due volte campionessa olimpica e mondiale Faith Kipyegon ha conquistato il quarto titolo della Diamond League della sua carriera sui 1500 metri femminili in 4’00”44 dopo i successi del 2015, 2017 e del 2021.
L’irlandese Clara Mageean si è confermata su eccellenti livelli piazzandosi al secondo posto in 4’01”68 dopo il successo di una settimana fa a Bruxelles in 3’56”63. Seguono nell’ordine le etiopi Freweyni Hailu (4’01”73), Diribe Welteji (4’01”79), Laura Muir (4’02”31) e Gudaf Tsegay (4:02.41).
Faith Kipyegon: “Era un campo di partenti molto forte. Ho continuato a pensare che era l’ultima gara della stagione. Volevo finire nel modo migliore la stagione. Le mie gambe sono stanche ma ho cercato di correre un buon tempo considerando tutti gli aspetti. Correre a Zurigo davanti a questo pubblico è davvero speciale”.
Salto in alto femminile
La campionessa mondiale indoor e oro europeo Yaroslava Mahuchik ha vinto il salto in alto femminile superando 2.03m al terzo tentativo e ha portato a casa il primo Diamond Trophy della sua carriera. La ventenne ucraina ha provato tre tentativi alla misura del record del meeting di 2.06m, un centimetro in più rispetto al 2.05m realizzato da Mariya Lasitskene nell’edizione del 2021.
Yaroslava Mahuchik: “E’ fantastico vincere il mio primo Diamond Trophy. La stagione è terminata. La squadra ucraina è forte perché stiamo lottando per il nostro paese e questo ci dà ancora più forza. Sono riuscita a rimanere concentrata e mi sono divertita. E’ bello gareggiare qui ed è stato bello sentire il sostegno del pubblico. Ogni gara è importante per me e per l’Ucraina. Sono un’ambasciatrice dell’Ucraina. Sono contenta di finire la stagione con 2.03m”.
Iryna Gerashchenko ha completato la doppietta ucraina piazzandosi seconda con 1.94m davanti alla vice campionessa olimpica Nicola Olyslagers per un numero minore di errori. Elena Vallortigara si è piazzata quinta con 1.91m, stessa misura realizzata anche dalla kazaka Nadezhda Dubovitskaya ma con più errori.
400 metri femminili
La vice campionessa olimpica e mondiale Marileidy Paulino ha trionfato in 48”99, suo primo crono in carriera sotto i 49 secondi e migliore prestazione mondiale dell’anno. Fiordaliza Cofil ha completato una storica doppietta per la Repubblica Dominicana correndo in 49”93, mentre il terzo posto è andato alla giamaicana Candice McLeod (50”03).
Marileidy Paulino: “E’ stata una grande gara e ringrazio Dio per l’opportunità di vincere il mio primo trofeo dei diamanti. E’ straordinario correre il mio primo tempo al di sotto dei 49 secondi. L’anno scorso c’era solo un atleta della Repubblica Dominicana. Ora ne abbiamo tre. Questo dimostra il livello raggiunto dall’atletica nel nostro paese.”
400 metri maschili
Il campione olimpico di Londra 2012 Kirani James ha vinto il terzo trofeo dei diamanti della sua carriera sui 400 metri fermando il cronometro in 44”26. Bryce Deadmon si è piazzato secondo con il primato stagionale di 44”47 davanti all’altro statunitense Vernon Norwood (44”66). Il sudafricano Nene Zakhiti ha migliorato il personale con 44”74.
Kirani James: “Sono contento di aver vinto il mio terzo titolo della Diamond League dopo essermi imposto in una gara molto competitiva contro i migliori del mondo. Mi dispiace che Matthew Hudson Smith si sia infortunato all’ultimo momento. E’ il campione europeo e mi sarebbe piaciuto gareggiare contro di lui.”
800 metri femminili
La campionessa del Commonwealth e bronzo iridato Mary Moraa si è aggiudicata gli 800 metri in 1’57”63 davanti alla primatista giamaicana Natoya Goule (1’57”85), alla statunitense Sage Hurta (1’58”47), a Halimah Nakaay (1’58”82) e alla vincitrice della Diamond League 2021 Keely Hodgkinson(1’59”05). Elena Bellò si è classificata al nono posto in 2’00”74 nella sua prima finale della Diamond League.
Mary Moraa: “Dopo la mia gara, ho visto la vittoria del mio connazionale Emmanuel Korir. E’ stato un successo fantastico. Siamo compagni di squadra da quando avevamo 18 anni e ci alleniamo insieme. Sono felice per il mio paese.”
Salto in lungo femminile
La campionessa europea Ivana Vuleta ha trionfato nel salto in lungo con 6,97m con un salto realizzato al primo tentativo aggiudicandosi il quinto trofeo dei diamanti. Khaddi Sagnia e Quanesha Burks sono finite distanti con 6.55m e 6.54m.
Ivana Vuleta: “Sono davvero grata. Era l’ultima gara della stagione ed è stata dura. Ho disputato una delle migliori stagioni della mia carriera vincendo l’oro agli Europei. Sapevo che sarebbe stato necessario avvicinare I 7 metri per vincere. La mia famiglia è qui e non vedo l’ora di partire per le vacanze”.
Salto in lungo maschile
Il campione olimpico ed europeo Miltiadis Tentoglou ha messo a segno due salti da 8.33m e 8.42m al quinto e al sesto tentativo aggiudicandosi la gara davanti a Marquis Dendy (8.18m) e al cubano Maykel Massò (8.05m). Simon Ehammer si è piazzato al quinto posto con 7.93m davanti al pubblico di casa.
Miltiadis Tentoglou: “E’ stata una buona competizione. Una delle migliori della mia carriera. Sono semplicemente felice della mia stagione. Non ho iniziato bene la gara. Il piano era fare tre buoni salti e finire la gara ma è andata diversamente. Sono contento di aver saltato sempre meglio di salto in salto.”
Lancio del giavellotto maschile
Neeraj Chopra è diventato il primo indiano a vincere il Trofeo dei Diamanti con l’ottima misura di 88.44m due settimane dopo il successo di Losanna con 89.08m. Jakub Vadlejch si è piazzato secondo con 84.94m davanti al campione europeo Julian Weber (83.73m).
Neeraj Chopra: “E’ stata una bella gara. Voglio congratularmi con Kara Winger per la vittoria e Barbora Spotakova. So che si stanno per ritirarsi a fine stagione. E’ stata una buona competizione con Vadlejch.”
Lancio del giavellotto femminile
La vice campionessa mondiale Kara Winger ha vinto la seconda gara in Diamond League in una settimana con 64.98m dopo il successo di Bruxelles con il record nazionale di 68.11m. L’australiana Kelsey Lee Barber si è piazzata seconda con 63.72m.
Kara Winger: “Credo di ritirarmi a fine stagione. Devo prendere ancora una decisione definitiva ma non credo che cambierò i miei piani. E’ stato fantastico condividere la mia carriera con Barbora Spotakova. Sono stata quattro volte a Zurigo. L’atmosfera è stata fantastica. Tutto lo stadio era con me. Avevo la sensazione di avere tanti amici al mio fianco. E’ stata la mia ultima stagione. Non ci credo ancora. E’ stato tutto magico”.
Lancio del disco maschile
ll campione del mondo Kristjan Ceh ha preso la testa della gara con un lancio da 64.42m al primo tentativo. Lo sloveno ha incrementato la sua miglior misura con 66.79m al secondo tentativo e 67.10m alla sesta prova. Il secondo posto è andato all’austriaco Lukas Weissheidinger con 65.70m.
Kristjan Ceh: “E’ il mio primo trofeo dei diamanti. Sono felice di questo, anche se sono insoddisfatto delle misure realizzate perché volevo un lancio da 70 metri. Ho vinto ed è la cosa più importante. Sono stanco. Ho ancora due gare ed è finita. Mi prenderò un mese di vacanza. Ho vinto tutte le gare del circuito e sono diventato campione del mondo. La mia fiducia è cresciuta”.
Lancio del disco femminile
Un secondo lancio da 67.77m è stato sufficiente alla campionessa olimpica statunitense Valarie Allman per vincere il secondo titolo della Diamond League nel lancio del disco. La sei volte campionessa europea Sandra Perkovic ha superato la barriera dei 67 metri con 67.31m.
Salto triplo maschile
Il cubano Andy Diaz ha vinto il Diamond Trophy con un personale di 17.70m realizzato al primo tentativo battendo il campione olimpico Pedro Pablo Pichardo (17.63m), Jordan Diaz (17.60m) e Fabrice Zango (17.43m).
Diaz é fuggito da Cuba ed è partito per l’Italia in cerca di fortuna, è stato a Roma senza fissa dimora. Nel Novembre 2021 ha contattato Fabrizio Donato via instagram in cerca di aiuto. Diaz ha trascorso le notti su un marciapiede con la speranza di ottenere un permesso di soggiorno. Donato e sua moglie Patrizia Spuri hanno ospitato Diaz a casa loro a Ostia. Donato ha iniziato ad allenare l’atleta caraibico che ora gareggia per un club livornese. In questa stagione ha vinto in Diamond League a Chorzow (17.53m) e a Losanna con 17.68m.
3000 siepi femminili
La vice campionessa mondiale Wekuha Getachew ha vinto i 3000 siepi in 9’03”57 davanti a Winfred Yavi (9’04”47), Faith Cherotich (9’06”14) e Zerfe Wondemagegn (personale di 9:06.37).
Wekuha Getachew: “Sono davvero felice. Il 2022 è stato un anno meraviglioso. Ho vinto l’argento ai Mondiali e oggi la Diamond League. Il circuito è stato fantastico. Ho lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Il trofeo è un sogno che si avvera.”
3000 siepi maschili
Il marocchino Soufiane El Bakkali ha coronato una stagione straordinaria vincendo i 3000 siepi maschiliin 8’07”67 davanti all’etiope Getnet Wale (8’08”35), al campione del Commonwealth Abraham Kibiwott (8’08”61) e al giovane primatista giapponese Ryui Miura (8’12”65). El Bakkali aveva vinto tre gare del circuito a Doha, Rabat e Losanna.
Soufiane El Bakkali: “E’ il mio primo trofeo dei diamanti. Avevo mancato questo obiettivo quattro volte. E’ stato un anno fantastico per me. Gli avversari non erano così in forma perché era la fine della stagione.”
400 metri extra (pre-programme)
Il campione olimpico dei 400 metri di Rio de Janeiro Wayde Van Niekerk ha fermato il cronometro in un ottimo 44”39 in una gara non valida per la Diamond League battendo Will London (44”79), il finalista europeo Lionel Spitz (45”54) e il primatista italiano Davide Re, che ha corso in un buon 45”59 sulla pista dove si allena sotto la guida del coach svizzero Flavio Zberg.