The “Art of Athletics” era il titolo del manifesto promozionale del Golden Gala in omaggio a Firenze e alle sue bellezze artistiche del Rinascimento.

La serata fiorentina rinfrescata dal temporale con grandine del pomeriggio è stata un meeting ricco di capolavori non artistici ma atletici che hanno fatto gioire i 7000 spettatori che hanno riempito lo Stadio dedicato al Marchese Luigi Ridolfi.

Il record del mondo di Faith Kipyegon sui 1500 metri femminili con 3’49”11 è stato il momento più alto di un meeting illuminato anche da altre tre migliori prestazioni mondiali dell’anno di Femke Bol sui 400 metri ostacoli (52”43), di Sembo Almayehu sui 3000 siepi femminili (9’00”71) e di Mohamed Katir sui 5000 metri maschili (12’52”09).

Il Golden Gala ha celebrato anche le tre vittorie italiane di Larissa Iapichino nel salto in lungo femminile (6.79m), Andy Diaz nel salto triplo maschile (17.75m record italiano) e Leonardo Fabbri nel getto del peso maschile (21.73m). Le prestazioni di Fabbri e Iapichino sono state particolarmente sentite dal pubblico di casa perché sono due atleti nati e cresciuti a Firenze.

1500 metri femminili

La due volte campionessa olimpica e mondiale Faith Kipyegon ha battuto di 97 centesimi di secondo il primato del mondo dei 1500 metri di Genzebe Dibaba sui 1500 metri con un sensazionale 3’49”11 diventando la prima donna della storia a scendere sotto il muro magico dei 3’50”.

Kipyegon deteneva già la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con il tempo di 3’50”37 realizzato a Montecarlo lo scorso 10 Agosto. Dibaba aveva corso in 3’50”07 in occasione del record mondiale realizzato sempre nel meeting del Principato di Monaco nel 2015.

Kipyegon é stata premiata dopo la gara dal Presidente Sebastian Coe, che realizzò il record del mondo sugli 800 metri con 1’41”73 nel vicinissimo Stadio Comunale di Firenze, impianto ora solo calcistico diventato dedicato ad Artemio Franchi.

Kipygon sarà in gara sui 5000 metri al meeting di Parigi Charlety il 9 Giugno prima di tornare in Kenya per preparare la seconda gara stagionale sui 1500 metri a Montecarlo il 21 Luglio.

Kipyegon é l’ottava di nove fratelli cresciuti nella Rift Valley. Giocava ancora a calcio all’età di 14 anni quando prese parte ad una gara di 1 km. Kipyegon è allenata dall’ex campione dei 3000 siepi Patrick Sang, che segue anche il primatista mondiale di maratona Eliud Kipchoge.

Kipyegon ha seguito le due pacemaker statunitensi Brooke Feldmeier e Sage Hurta Klecker al passaggio ai primi 400 metri in 1’02”37. Hurta Klecker era in perfetta tabella di marcia agli 800 metri in 2’04”00. Kipyegon è transitata ai 1200 metri in 3’05”28 e ha continuato a spingere correndo l’ultimo giro in 58’81” prima di tagliare il traguardo in 3’49”11.

Faith Kipyegon: “Il record del mondo era nel mio cuore e nella mia testa. Spero che sarà un anno perfetto per me. Alla vigilia del meeting avevo detto che tutto era possibile. Ringrazio Dio per avermi aiutato a battere questo record. Prima della gara speravo di realizzare la migliore prestazione mondiale dell’anno, ma ho battuto il record del mondo. Quando ho tagliato il traguardo, sapevo di aver battuto il record mondiale perché ho corso un grande finale.

Mi sono sentita molto bene nell’ultimo giro. Il mio manager mi aveva detto che tutto era possibile e mi aveva consigliato di correre la mia gara. Il record del mondo era l’unico obiettivo che ancora mancava nella mia carriera. Il primato mi motiverà e sarà un lascito per le nuove generazioni, che parleranno di me come la campionessa olimpica e mondiale la primatista mondiale. E’ stato un momento speciale che voglio celebrare. Vediamo cosa succede a Montecarlo”.

La britannica Laura Muir ha dato tutto per provare a rimanere insieme a Kipyegon nella prima parte della gara e ha tagliato il traguardo al secondo posto in 3’57”09 davanti a Jessica Hull, che ha battuto il record dell’Oceania in 3’57”29.

L’etiope Axumawit Embaye si è piazzata al quarto posto in 4’00”98 davanti all’altra australiana Abbey Caldwell (4’00”98). Sintayeyehu Vissa ha realizzato il terzo miglior tempo italiano di sempre con 4’01”98. Ludovica Cavalli ha migliorato per la seconda volta in una settimana il record personale con 4’03”04.

400 metri ostacoli femminili

La campionessa e primatista europea dei 400 metri ostacoli Femke Bol ha vinto per il quarto anno consecutivo al Golden Gala in 52”43 migliorando dopo 13 anni il record del meeting detenuto da Lashinda Demus con 52”82 dal 2010. Bol sta perfezionando la sua nuova ritmica di 14 passi fino al settimo ostacolo che potrebbe aiutarla a scendere sotto i 52 secondi e ad insidiare il regno della primatista mondiale Sydney McLaughlin.

La statunitense Shamier Little si è piazzata seconda in 53”38 dopo la vittoria di pochi giorni fa a Rabat. Anna Hall si è confermata su eccellenti livelli classificandosi al terzo posto in 54”42 pochi giorni dopo il trionfo nell’eptathlon al meeting di Goetzis con 6988 punti (quinto miglior score di sempre).

Femke Bol: “Era la mia prima gara della Diamond League di questa stagione. Ho ottenuto un grande risultato. Ho esaudito tutte le mie aspettative. Ho eseguito la gara come volevo. Ho corso contro delle avversarie molto forti che mi hanno aiutato a spingere al massimo. Ho cambiato la ritmica tra gli ostacoli. Il cambiamento ha reso la gara più semplice perché faccio meno passi e corro sempre molto veloce. Non vedo l’ora di correre i 400 metri a Hengelo davanti al pubblico di casa. Ci sarà molta gente a sostenermi”.

5000 metri maschili

Il primatista spagnolo Mohamed Katir ha vinto un fantastico 5000 metri maschile con il miglior tempo mondiale dell’anno di 12’52”09 precedendo di tre centesimi di secondo l’etiope Yomif Kejelcha in un arrivo in volata emozionante. La pista del Ridolfi ha portato ancora una volta fortuna a Katir, che al Golden Gala di due anni fa aveva stabilito il record nazionale con 12’50”79. Per la prima volta nella storia tredici atleti sono scesi sotto i 13 minuti nella stessa gara.

Il guatemalteco di stanza negli Stati Uniti Luis Grijalva ha migliorato il record nazionale con 12’52”97 battendo il primatista mondiale Joshua Cheptegei (12’53”81), l’etiope Telahun Bekele (12’54”31), gli statunitensi William Kincaid (primato personale 12’54”40), Joe Klecker (12’55’16”), il secondo classificato del Golden Gala dell’anno scorso Jacob Krop (12’56”57”). Cheptegei tornava dopo un infortunio al ginocchio che aveva condizionato l’anno scorso.

Mohamed Katir: “Sono venuto per testare la mia condizione e per vedere in che stato di forma sono. Ho corso in 12’50” ma ero soltanto l’ottavo nella entry list. Non mi aspettavo una gara lenta per il livello degli atleti. Ho cercato di correre la mia gara. Firenze mi porta fortuna.

100 metri maschili

Il campione del mondo di Eugene Fred Kerley ha vinto l’attesissima gara dei 100 metri maschili in 9”94 ripetendo in fotocopia lo stesso tempo di cinque giorni fa a Rabat. Il primatista africano Ferdinand Omanyala si è piazzato al secondo posto in 10”05 davanti a Trayvon Bromell e a Akani Simbine, terzo e quarto con lo stesso tempo di 10”09.

Il campione europeo indoor Samuele Ceccarelli ha esordito alla grande in Diamond League demolendo il record di tre decimi di secondo con 10”13 piazzandosi quinto davanti all’australiano Rohan Browning (10”15), al giamaicano Yohan Blake (10”15) e al vice campione del mondo Marvin Bracy Williams (10”23).

Fred Kerley: “Il segreto del mio successo è essere regolare. Ho già corso in 9”88 in questa stagione. Quando correrò in 9”80 il mondo sarà sorpreso. Credo in me stesso e in ciò che sono in grado di fare. So quello che devo fare nelle prossime gare. Il clima non mi ha condizionato. Erano tutti nelle stesse condizioni.

200 metri maschili

Il bronzo mondiale di Eugene Erriyon Knighton ha vinto il suo primo 200 metri in Diamond League in questa stagione in un eccellente 19”89 nonostante la forte umidità. Il trinidegno Jereem Richards si è classificato al secondo posto in 20”28 davanti a Aaron Brown (20”31). Filippo Tortu si è piazzato al quarto posto in 20”41 battendo il cubano Roger Mena (20”48) e il finalista mondiale e olimpico Joseph Fahnbulleh (20”51). Fausto Desalu ha chiuso all’ottavo posto in 20”90.

Erriyon Knighton: “Sono soddisfatto del tempo nella prima gara della stagione sui 200 metri. Speravo in questo risultato. Ho cercato di correre rilassato. Speravo di correre con il sole, ma ero pronto a dare il meglio di me stesso. Il mio obiettivo per le prossime due gare è semplicemente rimanere concentrato. Ho fiducia nel mio allenatore. Eseguo esattamente ciò che mi dice di fare”.

100 metri femminili

La primatista Africana Marie Josée Ta Lou ha vinto I 100 metri femminili in 10”97 con vento a favore di -0.4 m/s battendo la campionessa europea Gina Luckenkemper (11”09) e la britannica Imani Lansiquot (11”18). Dina Asher Smith ha rinunciato a correre per un crampo al polpaccio durante il riscaldamento.

Marie Josée Ta Lou: “Oggi mi sento stanca perché non ho ancora recuperato gli effetti del jetlag. La cosa più importante era vincere e ce l’ho fatta. In questa stagione l’obiettivo è vincere ogni volta che scendo in pista.”

110 metri ostacoli:

Il due volte campione del mondo Grant Holloway ha vinto la sua prima gara stagionale in Diamond League al debutto al Golden Gala fermando il cronometro in 13”04 con vento contrario di -0.2 m/s. Holloway ha sfiorato di tre centesimi di secondo il record del Golden Gala detenuto da Allen Johnson e da Omar McLeod, che corsero in 13”01 rispettivamente nel 1999 e nel 2021. Lo svizzero Jason Joseph si è piazzato al secondo posto battendo il suo record nazionale con 13”10 precedendo Devon Allen (13”19) e Jamal Britt (13”26).

Grant Holloway: “E’ stata una buona performance. Ho eseguito la gara alla perfezione. Non avrei potuto fare meglio. Forse la partenza poteva essere migliore. Ci sono migliaia di cose che posso migliorare ma sono regolare nel mio rendimento. Le condizioni erano buone. Era un po’ più fresco che in Florida ma mi sono trovato bene.”

3000 siepi femminili

La diciannovenne etiope Sembo Almayehu ha vinto la sua prima gara della carriera in Diamond League con il record del meeting e la migliore prestazione mondiale dell’anno con 9’00”71 battendo la campionessa mondiale juniores 2021 Jackline Chepkoech (9’04”07) e l’etiope Zerfe Wondemagegn, che ha migliorato il personale con 9’04”61.

Salto triplo maschile

Il vincitore della Diamond League 2022 Andy Diaz ha stabilito il record italiano del salto triplo maschile con 17.75m al primo tentativo strappandolo al suo allenatore Fabrizio Donato, che deteneva il precedente primato con 17.60m alla Notturna di Milano. Diaz, che per l’occasione gareggiava con la maglia dell’Atletica Livorno, è stato festeggiato dai suoi allenatori Donato e Andrea Matarazzo. Fabrice Zango si é classificato al secondo posto con 17.68m ripetendo lo stesso piazzamento di Doha. Lazaro Martinez si è piazzato al terzo posto con 17.12m precedendo l’azzurro Emmanuel Ihemeje (16.69m).

Salto in lungo femminile

La vice campionessa europea indoor Larissa Iapichno ha vinto la prima gara di Diamond League della sua carriera nel salto in lungo femminile con un salto da 6.79m al primo tentativo battendo Tara Davis Woodhall (6.74m), Maryna Beck Romanchuk (6.59m), la nigeriana Ese Brume (6.59m) e la campionessa Malaika Mihambo (6.57m).

Salto con l’asta femminile

La campionessa olimpica e mondiale Katie Moon ha vinto la seconda gara stagionale in Diamond League con un salto alla quota di 4.71m alla seconda tentativo battendo per un numero minore di errori la slovena Tina Sutej, che ha avuto bisogno di tre prove per superare questa misura. La vincitrice della Diamond League dell’anno scorso Nina Kennedy si è piazzata al terzo posto con 4.61m battendo la primatista italiana Roberta Bruni per un numero minore di errori.

Katie Moon: “E’ stata una gara difficile. Non sono stata regolare ma sono contenta di alcuni salti che ho effettuato. Dopo l’iniezione alla caviglia non ho effettuato molti salti. Sto tornando in forma”.

Getto del peso maschile

Il fiorentino Leonardo Fabbri ha realizzato il lancio della vittoria di 21.73m al quarto tentativo davanti alla sua famiglia e agli amici che lo hanno sostenuto per tutta la gara. Tom Walsh, vincitore a Firenze due anni fa, si è piazzato secondo con 21.69m battendo Tomas Stanek (21.64m) e il vincitore della Diamond League Joe Kovacs, fuori dai primi tre con 21.55m. Lo statunitense Adrian Piperi e il campione europeo indoor Zane Weir hanno superato la barriera dei 21 metri rispettivamente con 21.43m e 21.13m.

Fabbri ha vinto nell’impianto adiacente allo stadio di calcio dove gioca la sua amata Fiorentina, della quale è un fedele abbonato.

Lancio del disco femminile

La campionessa olimpica Valarie Allman si è aggiudicata il lancio del disco femminile con la misura vincente di 65.96m realizzata al quinto tentativo dopo un tentativo iniziale da 57.60m e tre nulli. Allman ha battuto di cinque centimetri la cinese Feng Bin, che ha realizzato la misura di 65.91m sempre al quinto tentativo. La tedesca Shanice Craft si è piazzata al terzo posto con 64.47m. Daisy Osakue ha concluso la gara al settimo posto con 61.55m

Valarie Allman: “E’ stata una gara incredibile. I miei allenamenti sono andati bene. La pioggia ha scombussolato la mia tecnica. Non sono riuscita a far volare lontano il disco, ma alla fine sono riuscita a vincere. Festeggerò la vittoria con un piatto di spaghetti e un gelato”.

Salto in alto maschile

Ju’Vaughn Harrison e Sanghyeok Woo hanno superato 2.30m al primo tentativo in una gara emozionante. Harrison ha valicato l’asticella a 2.32m al terzo tentativo aggiudicandosi la seconda gara di Diamond League di questa stagione dopo il successo di Doha. Woo ha commesso tre errori a 2.32m.

Ju’Vaughn Harrison: “Ero nervoso a causa della pioggia e dell’umidità. Non sono riuscito a spingere il piede. Il livello del salto in alto è molto alto. E’ ancora l’inizio della stagione e molti saltatori non sono ancora al top della forma, ma non si può sottovalutare nessuno. E’ stata una buona gara. Il mio obiiettivo è vincere ai Mondiali. Gareggerò a Hengelo Domenica nel salto in lungo. Una gara di salto in lungo mi permette di variare e di non rimanere concentrato solo sul salto in alto. Non so quando sarà la prossima gara nel salto in alto.

400 metri femminili

La polacca Natalia Kaczmarek si è imposta sui 400 metri femminili in 50”41 davanti alla vice campionessa europea indoor Lieke Klaver (50”75) e alla statunitense Lynna Irby Johnson (50”84).

Natalia Kaczmarek: “Sono contenta della mia prima vittoria in Diamond League. La performance è stata molto buona. Credo di avere ancora molto da dimostrare nelle prossime gare. Le condizioni erano buone ma c’era molta umidità- L’atmosfera era fantastica e i fans ci hanno sostenuto molto. Non vedo l’ora delle prossime gare a Chorzow e a Parigi”.

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