Straordinaria impresa del 33enne specialista nel getto del peso, lo statunitense Joe Kovacs, che vince a Zurigo la finale di Diamond League nella sua disciplina con la misura di 23,23 che rappresenta il suo personale, il record della manifestazione, il miglior lancio dell’anno e il terzo migliore in assoluto nella storia dell’atletica, dopo i due migliori di 23,37 e 23,30 realizzati nel 2021 dal campione del mondo in carica, il suo connazionale Ryan Crouser, grande sconfitto di ieri sera pur con l’eccellente prova di 22,74.
Kovacs, che vanta in carriera due titoli mondiali, a Pechino 2015 e Doha 2019, ma anche due argenti iridati a Londra 2017 e quest’anno in Oregon, oltre ai due olimpici a Rio 2016 e Tokyo 2021, si era dimostrato nelle ultime gare prima di ieri in eccezionale condizione di forma e partiva sicuramente come favorito, anche se forse non ci si poteva aspettare una performance di tale valore tecnico.
Una gara spettacolare, che ha assegnato il primo dei 32 trofei del Diamante nella serata di anteprima alla manifestazione vera e propria che si svolgerà questa sera nello stadio Letzigrund, svoltasi sulla splendida Sechselautenplatz che è una delle piazze più famose della città, sulle rive del lago di Zurigo.
Davanti allo scenario del Teatro dell’Opera Kovacs ha aperto subito con un ottimo 22,67 m, eguagliando il record del meeting stabilito da Crouser l’anno scorso, ma il detentore del record mondiale non si è fatto certo intimidire e ha risposto con autorevolezza, ottenendo anche lui la stessa misura e ponendosi insieme al connazionale in testa alla competizione, ma Joe al secondo tentativo ha realizzato il lancio di tutta la sua vita agonistica, con il fantastico 23,23 che ha migliorato il suo precedente personale di 22,91 della vittoria mondiale a Doha 2019, precludendo di fatto ogni possibile ulteriore rimonta al suo avversario di sempre.
Crouser, in ogni caso, ha onorato sino in fondo la sua partecipazione e si è ancora migliorato sino a 22,74m nel terzo turno, ma non è riuscito ad avvicinarsi ai 23 metri e si è accontentato del secondo posto, mentre il neozelandese Tom Walsh è stato terzo con una miglior misura di 21,90m alla prima prova.
Per il vincitore si tratta del secondo successo in una finale di Diamond League dopo la sua prima vittoria nel 2015.
L’azzurro di origini californiane Nick Ponzio si è classificato al sesto e ultimo posto con la misura di 20,71.
Le dichiarazioni di Kovacs: “Sono molto emozionato. Quest’anno ho fatto vari lanci oltre i 22.80 m, quindi mi sento come se stessi costruendo. È una bella sensazione spuntare finalmente la casella e diventare un lanciatore da 23 metri. Si può fare ancora meglio, so che Ryan farà lanci più lunghi di questo e quindi l’anno prossimo dovrò fare ancora di più“.
Finale salto in alto maschile
È stata una settimana incredibile e inusuale per Gianmarco Tamberi che, dopo essersi sposato il primo settembre, solo sei giorni prima della gara di ieri, ha trovato ancora tutte le energie fisiche e mentali per difendere nel migliore dei modi il titolo della Diamond League conquistato l’anno scorso e rivincerlo con la stessa misura del 2021, 2.34, che rappresenta anche il suo personale stagionale dell’anno.
Tamberi ha rischiato nelle ultime fasi della gara, decidendo di ritirarsi a causa della pedana bagnata dalla pioggia che aveva cominciato a cadere, dopo un tentativo a 2,36 m, mentre lo statunitense JuVaughn Harrison aveva ancora la possibilità di conquistare la vittoria, ma la decisione si è rivelata vincente, poiché Harrison non è riuscito a superare quella che sarebbe stata un’altezza pari al suo personale e si è classificato secondo per un maggior numero di errori avendo superato i 2,34 metri al terzo tentativo rispetto al secondo di Gianmarco.
Il canadese Django Lovett si è classificato terzo con 2,27 m, mentre il tre volte campione del mondo del Qatar Mutaz Barshim, che ha condiviso l’oro olimpico con Tamberi a Tokyo, si è classificato sesto con 2,18 in una serata in cui non era certamente troppo ispirato.
Le dichiarazioni di Tamberi: “Sono molto contento della mia prestazione, la migliore della stagione nell’ultimo meeting della stagione. Ho smesso di saltare a causa della pioggia. Sul momento ho avuto un po’ di paura, ma sono felice di aver vinto.
Il pubblico sa quanto li faccio divertire, quindi quando ho chiesto loro di fare silenzio e di smettere di applaudire, mi ha dato un’energia in più in un momento importante. Ho avuto la stessa identica situazione ai Campionati Europei Indoor di Glasgow, dove sono riuscito anche a fare un salto importante“.
Finale salto con l’asta femminile
La campionessa australiana del Commonwealth Nina Kennedy, che con 4,80 m ha conquistato il bronzo mondiale in Oregon, ha conquistato il trofeo con la misura di 4,81 che rappresenta la seconda migliore della sua carriera dopo il record nazionale di 4,82 m stabilito a Sydney l’anno scorso.
La venticinquenne saltatrice ha preceduto la due volte campionessa mondiale indoor Sandi Morris, che ha superato 4,76 m, e la slovena Tina Sutej, bronzo mondiale indoor, che con 4,61 m è arrivata terza.
Le parole di Kennedy: “Sono arrivata terza ai Campionati del Mondo e ho vinto i Commonwhealth Games. Questo è il massimo della stagione e quindi vincere la Diamond League è solo il culmine di una stagione perfetta.
Mi piacerebbe ovviamente saltare nella fascia dei 4,90 m e poi ovviamente puntare all’oro per le Olimpiadi di Parigi 2024“.
La primatista italiana Roberta Bruni ha chiuso al quarto posto con un brillante 4,61.
Finale getto del peso femminile
La 28enne statunitense campionessa del mondo, Chase Ealey, ha vinto lanciando 20,19 metri nel terzo turno, con oltre mezzo metro di vantaggio sulla campionessa canadese del Commonwealth e della NACAC Sarah Mitton e sulla campionessa mondiale indoor portoghese Auriol Dongmo.
Ealey ha aperto con 19,84 m, che sarebbe già stato sufficiente per vincere, ma poi si è migliorata a 20,19 m e ha registrato anche 19,62 m al quarto turno, mentre Mitton ha ottenuto una miglior misura di 19,56 m al primo turno e Dongmo ha registrato 19,46 m al terzo lancio.
Finali 5000 metri
La keniana Beatrice Chebet che si era classificata seconda dietro all’etiope Gudaf Tsegay nella finale mondiale dei 5000m in Oregon, ha ribaltato la situazione e vinto in una volata a quattro che le ha consentito di ottenere il suo primo trofeo del Diamante con il crono di 14’31″03.
La 22enne Chebet, che ha vinto l’oro ai Giochi del Commonwealth dopo l’argento mondiale, è stata irresistibile sul rettilineo d’arrivo della pista temporanea di fronte al Teatro dell’Opera di Zurigo, lasciando dietro la medaglia di bronzo mondiale dei 10.000 metri, la connazionale Margaret Kipkemboi, e poi le due etiopi Tsegay e Ejgayehu Taye.
Nella gara maschile, successo ancora del Kenya grazie a Nicholas Kipkorir che ha fatto anche lui un grande rettilineo finale vincendo in 12’59″05 davanti al sud sudanese Dominic Lokinyomo Lobalu con 12’59″40 e allo statunitense Grant Fisher terzo in 13’00″56.
I restanti 26 titoli della Diamond League si decideranno questa sera nella splendida cornice dello Stadio Letzigrund.
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