Domani sera 2 giugno, nella cornice non abituale anche se già sperimentata due anni fa dello Stadio Ridolfi di Firenze, si svolgerà la 43esima edizione del Golden Gala, il principale meeting internazionale italiano, che vide il suo esordio il 5 agosto 1980 per poi diventare dal 2010 una tappa del circuito della Diamond League ed essere, dal 2013, intitolato alla leggenda dell’atletica azzurra Pietro Mennea.

Tantissimi i grandi protagonisti e protagoniste che si esibiranno quest’anno, nelle 15 gare in programma, davanti a un pubblico molto numeroso essendo stato annunciato il tutto esaurito e, iniziando dalle donne, nei 100 metri potremo vedere sui blocchi a pochi giorni dalla sua esibizione nel Meeting di Savona, dove si è cimentata sul mezzo giro di pista, la britannica Dina Asher-Smith, una volta campionessa mondiale e quattro volte europea, che due anni fa proprio a Firenze vinse i 200 metri in 22″06.

Tra le sue principali avversarie di domani sera la velocissima ivoriana e primatista d’Africa Marie-Josée Ta Lou, anche lei come Asher-Smith vincitrice di un Golden Gala nei 200 metri cinque anni fa, la velocista tedesca Gina Luckenkemper, campionessa europea in carica a Monaco di Baviera la scorsa estate, la velocista bianca statunitense Abby Steiner, che ha conquistato due titoli iridati ai mondiali di Eugene in entrambe le staffette, e le sue connazionali Jenna Prandini, Aleia Hobbs, Gabby Thomas, bronzo olimpico dei 200 metri e argento con la staffetta, oltre che Morolake Akinosun, oro con la staffetta 4×100 della sua nazione alle olimpiadi di Rio 2016 e ai mondiali di Londra 2017.

Ricordando che l’azzurra Zaynab Dosso, che avrebbe dovuto essere tra le partecipanti, ha dovuto rinunciare a seguito del risentimento muscolare accusato nel corso del riscaldamento per la gara di Savona, va evidenziato come il record del meeting sia di quelli destinati a restare per anni, un duplice 10″75 firmato per prima da Marion Jones nell’edizione 1998, ed eguagliato poi dalla giamaicana Kerron Stewart nel 2009.

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400 metri

Non ci sarà Femke Bol che ha scelto di correre i 400 ostacoli, ma c’è il resto del podio europeo di Monaco con la coppia polacca formata da Natalia Kaczmarek e Anna Kielbasinska, che affronteranno la giamaicana Candice McLeod, autrice di una straripante stagione 2021 che l’ha portata fino al quinto posto nella finale olimpica di Tokyo, ma da non sottovalutare mai l’olandese Lieke Klaver, che vinse a Roma nell’edizione 2020 in 50″98 ed è arrivata per ben tre volte all’oro europeo con la staffetta 4×400, sia all’aperto che al coperto.

L’azzurra Alice Mangione, vicecampionessa d’Europa indoor con la 4×400 a Istanbul, settima ai Mondiali con la staffetta 4×400 mista e più volte campionessa italiana, sembra essere in buona condizione di forma dopo l’esordio di Savona con 52″25 e pronta per ottenere un tempo importante, mentre tra le altre ci saranno la statunitense Lynna Irby-Jackson, oro olimpico con la staffetta 4×400 a Tokyo (corse la batteria), la cubana Roxana Gomez (49″71 di personale e 50″60 domenica scorsa in Francia nella prima gara europea stagionale), e infine Aliyah Abrams, atleta-top della Guyana, con il miglior accredito stagionale all’aperto del primato nazionale di 50″20 ottenuto di recente.

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Salto in lungo

La tedesca Malaika Mihambo, primatista del meeting grazie al successo del 2019 a Roma con 7,07, campionessa olimpica, mondiale (due volte) ed europea nel 2018, torna al Golden Gala e, con lei, straordinarie rivali quali la nigeriana d’argento a Eugene Ese Brume (anche bronzo olimpico a Tokyo), oltre che tutto il podio degli Europei di Monaco, con la serba Ivana Vuleta-Spanovic e la britannica Jazmin Sawyers, quest’inverno arrivata al titolo continentale indoor davanti a Larissa Iapichino, anche lei ovviamente presente davanti al pubblico della sua città e annunciata in grande forma dopo il 6,83 del debutto.

Per chiudere il novero delle partecipanti, tutte di altissimo spessore tecnico, ci sarà anche l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, più specialista del triplo, la svedese Khaddi Sagnia, a sua volta al bronzo europeo indoor nel 2021, e la coppia statunitense formata dalla texana Tara Davis-Woodhall, sesta alle Olimpiadi e già a 7,07 quest’anno (con il 7,11 appena ventoso della gara alle Bermuda), e Quanesha Burks, due volte quarta e una volta quinta ai campionati del mondo.

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Salto con l’asta

Gli interi podi di Eugene e Monaco saranno presenti sulla pedana fiorentina, a cominciare dalla fenomenale statunitense Katie Moon-Nageotte, poi la sua connazionale Sandi Morris (vittoriosa lo scorso anno all’Olimpico con 4,81), l’australiana Nina Kennedy, vincitrice della Diamond League con la memorabile gara di Zurigo dello scorso settembre, la finlandese Wilma Murto, oro europeo all’aperto a Monaco e al coperto a Istanbul, la titolata greca Katerina Stefanidi in possesso di tutto il conquistabile (ori olimpici, mondiali ed europei), e la primatista slovena Tina Sutej, seconda nella prima tappa di Doha dietro a Katie Moon

Oltre alle magnifiche sei del podio mondiale ed europeo, ci saranno le due azzurre Roberta Bruni, pluriprimatista nazionale fino al 4,72 di Rovereto nella scorsa stagione e seconda al Golden Gala 2022 con 4.60, e Elisa Molinarolo, finalista mondiale indoor nel 2022, che ha appena ritoccato il proprio personale portandolo a 4.56, mentre  completa l’elenco delle iscritte la canadese Alysha Newman, primatista nazionale con 4,82, tre volte in finale in un campionato del mondo e ottava nello prima prova della Diamond League 2023 a Doha.

Praticamente inaccessibile il record del meeting, il 5,03 di Yelena Isinbaeva che fu record del mondo nel 2008.

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400 ostacoli

A soli 23 anni, l’olandese Femke Bol vanta già sette medaglie d’oro europee, quattro argenti iridati e un bronzo olimpico, tutto conquistato in poco più di due anni, dall’inverno indoor 2021 a quello del 2023. Strepitosa interprete della specialità e della corsa, detiene il record europeo dei 400hs in 52″03 e quello mondiale dei 400 indoor, portato a un incredibile 49″26 lo scorso febbraio.

Torna a Firenze per la quarta partecipazione al Golden Gala e per il poker di vittorie e, con 53″02 di miglior crono in Italia l’anno scorso all’Olimpico, ha nel mirino il record del meeting detenuto dalla statunitense Lashinda Demus con 52″82.

L’elenco completo delle iscritte è formato da dall’argento mondiale la statunitense Shamier Little (nel 2015), la giamaicana bronzo di Doha Rushell Clayton, la coppia di ucraine argento e bronzo all’Europeo di Monaco, Viktoriya Tkachuk e Anna Ryzhykova, la panamense primatista sudamericana Gianna Woodruff, finalista olimpica e iridata, l’altra statunitense classe 2001 Anna Hall, una super atleta nelle prove multiple dove vanta il bronzo di Eugene, e il recentissimo 6988 di domenica scorsa a Gotzis, mentre tra le azzurre ci sarà Ayomide Folorunso.

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1500 metri

La doppia campionessa olimpica e mondiale, la keniana Faith Kipyegon, torna a Firenze dopo due anni per prendersi la prima vittoria keniana su tale disciplina al Golden Gala, dopo aver perso dall’olandese Sifan Hassan in una delle gare più avvincenti dell’edizione di allora, e troverà l’avversaria più agguerrita nella scozzese Laura Muir, che in quella serata fu terza, e che è stata campionessa europea per due edizioni consecutive, argento olimpico e bronzo mondiale, primatista britannica in 3’54″50 e due volte vincitrice del Trofeo del Diamante.

Tra le altre atlete in gara a Firenze, che vantano personali molto inferiori ai quattro minuti, ci saranno la primatista canadese Gabriela DeBues-Stafford e quella australiana Jessica Hull (in gara con le connazionali Linden Hall e Abbey Caldwell), l’altra etiope Diribe Welteji, l’irlandese argento europeo Ciara Mageean e la statunitense Josette Andrews-Norris, oltre Cory Ann McGee, Sage Hurta-Klecker e Brooke Feldmeier.

Tre azzurre al via a cominciare da Federica Del Buono, oro nella staffetta mista negli Eurocross di Venaria Reale, bronzo europeo indoor 2015 e ottava lo scorso anno al Golden Gala in 4’06″16, Ludovica Cavalli, tredicesima all’Olimpico nel 2022 in 4’08″39 e un fresco personale di 4’04″79, ma anche Sintayehu Vissa, settima italiana di sempre in 4’04″82, all’esordio al Golden Gala.

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3000 siepi

In gara la primatista mondiale Beatrice Chepkoech (8’44″32), quarta nell’esordio stagionale a Doha, un oro mondiale conquistato a Doha nel 2019 e due volte al successo in Diamond League, insieme alla statunitense Emma Coburn, campionessa mondiale 2017 e argento due anni dopo a Doha mentre, dell’ultimo podio mondiale di Eugene, saràin gara l’etiope Mekides Abebe, quinta di sempre in 8’56″08 e la coppia d’oro e d’argento dell’Europeo di Monaco, l’albanese Luiza Gega e la tedesca Lea Meyer.

Tra le altre partecipanti, la formidabile etiope Sembo Almayew, classe 2005, tra le under 20 più veloci di sempre al mondo con il formidabile debutto in 9’05″83 a Doha, la connazionale 21enne Zerfe Wondemagegn, la vincitrice della prima tappa della Diamond League 2023, la bahrainita Winfred Mutile Yavi, sesta performer di sempre con 8’56″55, e ancora le keniane Jackline Chepkoech, Fancy Cherono e Faith Cherotich, la primatista slovena Marusa Mismas-Zrimsek, la primatista di Francia Alice Finot, la tunisina Marwa Bouzayani, l’altra statunitense Courtney Wayment, la canadese Regan Yee e l’ucraina Nataliya Strebkova.

Il record del Golden Gala è il 9’04″96 della keniana Hyvin Kiyeng Jepkemoi.

Lancio del disco

Undicesima volta della specialità al Golden Gala, e il cast è davvero lussuoso, con la campionessa del mondo di Eugene e la campionessa olimpica.

La cinese Feng Bin, che ha conquistato l’oro iridato in Oregon a sorpresa con un lancio mai nelle sue corde in precedenza (69,12), è in condizione ed ha vinto il match internazionale di Halle, in Germania mentre, l’oro olimpico Valarie Allman, la ballerina della pedana, non lancia sotto i 67 metri dallo scorso giugno.

Ha rinunciato la croata due volte campionessa olimpica e primatista del meeting (68,93) Sandra Perkovic.

Assieme alle due favorite, in gara al Golden Gala c’è l’olandese Jorinde Van Klinken, capace in carriera di una traiettoria da 70 metri e alla ricerca di una dimensione di vertice dopo il doppio quarto posto nella finale mondiale di Eugene e in quella europea di Monaco, dove è stata settima la tedesca Shanice Craft, presente anche lei a Firenze.

Completano il cast la co-primatista italiana Daisy Osakue, due partecipazioni e due ottavi posti al Golden Gala (sabato scorso 63,34 a Donnas), la portoghese Liliana Ca (quinta a Tokyo e sesta a Eugene), la statunitense Laulauga Tausaga-Collins, anche lei in finale a Eugene, e la brasiliana Izabela da Silva.

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