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Noah Lyles ha vinto il titolo mondiale dei 100 metri eguagliando la migliore prestazione mondiale dell’anno di Zharnel Hughes con il record personale di 9”83. Letsile Tebogo ha vinto l’argento in 9”88 precedendo Zharnel Hughes e il giovane talento giamaicano Oblique Seville con lo stesso tempo di 9”88 in un arrivo al photo-finish nel quale questi tre sprinter sono stati divisi da appena quattro millesimi di secondo. Hughes, che aveva battuto il record britannico di Linford Christie con 9”83 al meeting di New York dello scorso 24 Giugno, ha vinto la prima medaglia mondiale dopo i titoli europei sui 100 metri a Berlino 2018 e 200 metri a Monaco 2022.

Per Lyles é il terzo titolo mondiale dopo i successi consecutivi a Doha 2019 e a Eugene 2022. Lo statunitense cercherà il tris sui 200 metri ancora contro Tebogo e Hughes. Lo scorso mese i tre sprinter si trovarono l’uno di fronte all’altro al meeting di Londra. In quell’occasione Lyles si impose in 19”47 davanti a Tebogo (19”50) e Hughes (19”73 ad un centesimo dal record europeo di Mennea.

Lyles proverà a diventare il primo sprinter in grado di vincere i 100 e 200 metri nella stessa edizione dei Mondiali di Pechino 2015, quando Usain Bolt centrò questa doppietta.

Bolt diventa sempre più l’erede di Bolt anche per la sua capacità di divertire il pubblico con i suoi show come aveva fatto il giamaicano.

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Lyles ha vissuto un’infanzia difficile. La madre ha allevato Noah e il fratello Josephus quando erano piccoli lavorando come venditrice in un periodo di gravi difficoltà economiche per la famiglia dopo essere stata abbandonata dal marito. Noah aveva scritto una lettera commovente alla madre nella quale la ringraziava per tutto quello che aveva fatto per i figli, che durante un periodo della loro adolescenza avevano vissuto da uno zio in un sottoscala.

Lyles ha detto di recente di valere un tempo di 9”65 sui 100 metri.

Noah Lyles: “Sapevo cosa dovevo fare. Sono venuto qui per vincere tre medaglie d’oro. Una l’ho già vinta. Ne ho ancora due. I 100 metri sono stati la gara più difficile. Ora mi potrò divertire sui 200 metri, la mia distanza preferita. Coleman ha avuto la partenza migliore come in tutta la stagione ma sapevo che se fosse stato lui l’unico sprinter davanti a me, sarei stato in grado di vincere. Dopo aver accelerato ai 60 metri sapevo che avrei preso il comando. Il mio documentario uscirà presto. Ho parlato in questa serie di come realizzare la doppietta individuale. La ragione per la quale ho voluto realizzare quest’impresa è perché nessun altro lo merita più di me”.

Tebogo ha vinto la sua prima medaglia mondiale a livello assoluto dopo i due successi sui 100 metri a Nairobi 2021 e a Cali 2022.

Hughes ha vinto la prima medaglia per la Gran Bretagna ai Mondiali dai tempi di Darren Campbell a Parigi nel 2003.

Zharnel Hughes: “Volevo la medaglia d’oro ma sono grato per essermi messo al collo. E’ importante avere una mentalità forte e la fiducia nel lavoro svolto fino a questo momento. Sono contento che abbia dato finalmente i suoi frutti. Sono grato per questo ma mi motiva a tornare a lavorare e a vedere cosa posso raggiungere in futuro”.

Christian Coleman si é piazzato al quinto posto in 9”92 davanti al giapponese Abdul Hakim Sani Brown (10”04), a Ferdinand Omanyala (10”07) e al giamaicano Ryiem Forde (10”08).

Semifinali 100 metri maschili

Noah Lyles ha vinto in precedenza la sua semifinale in 9”87 davanti a Hakim Sani Brown, che ha eguagliato il personale con 9”97, e Ferdinand Omanyala, che si è qualificato per ripescaggio con 10”01.

Christian Coleman si é aggiudicato il successo nella seconda semifinale con 9”88 davanti a Zharnel Hughes (9”93).

Oblique Seville, quarto nella finale dei Mondiali di Eugene, ha destato una grande impressione vincendo la sua semifinale in 9”90 davanti al Letsile Tebogo (9”98). Il campione mondiale in carica Fred Kerley è stato eliminato in semifinale con 10”02.

Il campione olimpico Marcell Jacobs é stato eliminato ma è uscito a testa alta perché ha migliorato il personale stagionale con 10”05.

Marcell Jacobs: “Non ho gareggiato molto quest’anno. E’ stata una stagione molto difficile per me con troppi infortuni e molti problemi. Volevo mettere la mia faccia perché molta gente diceva che avevo paura di gareggiare contro i miei avversari più forti. Non ho paura di nessuno”.

Salto in lungo femminile

Ivana Vuleta ha vinto la sua prima medaglia d’oro ai Mondiali outdoor con il record personale e la migliore prestazione mondiale dell’anno di 7.14m al quinto tentativo un anno dopo il successo agli Europei di Monaco di Baviera. La serba ha fatto registrare altri tre lanci validi da 7.05m, 6.91m e 6.78m.

Vuleta ha portato a casa l’oro che mancava ancora alla sua collezione che comprende due titoli mondiali indoor nel 2018 e del 2022, l’oro degli Europei indoor di Belgrado 2017 con il record serbo al coperto di 7.24m, due bronzi mondiali outdoor a Mosca 2023 e a Pechino 2015, il bronzo olimpico di Rio de Janeiro 2016 e cinque titoli della Diamond League.

Vuleta si era qualificata per la finale con un salto da 6.82m al secondo tentativo nella giornata di Sabato.

Dopo la gara Vuleta ha abbracciato Davis Woodhall in un bel gesto di fair play.

Ivana Vuleta: “Finalmente sono riuscita a realizzare il risultato che sognavo da tanto tempo. Ogni medaglia è speciale ma alla mia età è difficile far funzionare tutto alla perfezione. Sono contenta di aver sfruttato al meglio la mia esperienza. E’ stata la mia grande alleata. Sapevo che sarei riuscita a rendere al massimo al momento giusto. Preferisco le gare indoor perché l’atmosfera è più intima e familiare, ma dopo tanti anni di medaglie nelle gare indoor sapevo di aver bisogno di vincere l’oro ai Mondiali all’aperto”.

La statunitense Tara Davis Woodhall si è portata in testa con un salto da 6.91m realizzato al primo tentativo, ma Vuleta è andata al comando con 7.05m alla seconda prova.

La nigeriana Ese Brume (bronzo a Doha 2019 e argento a Eugene 2022) ha saltato 6.84m al secondo tentativo ed è rimasta in zona medaglie fino al sesto tentativo quando è stata superata in classifica dalla romena Alina Rotaru Kottmann, che ha piazzato il salto della medaglia di bronzo di 6.88m al sesto tentativo.

Larissa Iapichino, vincitrice di tre prove di Diamond League a Firenze, Stoccolma e Montecarlo, si è piazzata al quinto posto nella sua prima finale iridata assoluta con un salto da 6.82m al sesto tentativo dimostrando di essere un’atleta in grado di realizzare la miglior misura all’ultima prova a sua disposizione come era già successo in occasione della vittoria a Montecarlo. La fiorentina è scivolata sull’asse di battuta al primo tentativo senza conseguenze. Nella seconda prova ha saltato 6.73m staccando dieci centimetri prima dell’asse di battuta portandosi al quinto posto. Nella terza prova è atterrata vicino ad una misura da 6.90m ma era nullo per 12 centimetri.

Nella quinta prova arriva vicino ai 6.84m della medaglia di bronzo provvisoria occupata fino a quel momento da Ese Brume, ma il salto era nullo per due centimetri. Iapichino ha dato il tutto per tutto arrivando ad un passo dalla medaglia con 6.82m. La figlia d’arte non è riuscita a trattenere le lacrime ma è stata consolata da Ivana Vuleta, grande amica dell’azzurra al di fuori delle competizioni. Iapichino ha concluso al quinto posto precedendo a pari misura la spagnola Fatima Diame grazie ad un secondo miglior salto. Diame ha eguagliato il personale con 6.82m al primo tentativo.

Larissa Iapichino: “Ho sbagliato io. Errare è umano. Ho voluto strafare per l’adrenalina della finale. All’appuntamento atteso da tutto l’anno si vorrebbe fare tutto perfetto, ma fore per la poca esperienza ho gestito male la gara. Ho trovato la scossa troppo tardi. Prima avrei potuto aggiustare qualcosa. Mi dispiace. Spero di non ricadere in questi errori.

Eptathlon femminile

La britannica Katarina Johnson Thompson ha vinto il suo secondo titolo mondiale outdoor nell’eptathlon con 6740 punti bissando la vittoria di quattro anni fa a Doha. La britannica ha battuto per soli 20 punti la statunitense Anna Hall per appena 20 punti al termine di un duello emozionante.

Con questa vittoria Johnson Thompson si è messa alle spalle un lungo periodo difficile nel quale è rimasta ferma a lungo per la rottura al tendine d’Achille nel Dicembre 2020. Aveva recuperato in tempo per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo ma si era infortunata di nuovo al polpaccio durante la prova dei 200 metri. L’anno scorso si è piazzata ottava ai Mondiali di Eugene poche settimane prima di vincere la medaglia d’oro ai Giochi del Commonwealth di Birmingham. Lo scorso Maggio si è piazzata seconda al meeting di Goetzis con 6556 punti, suo miglior punteggio dal 2019 quando vinse la medaglia d’oro a Doha strappando il record britannico a Jessica Ennis Hill con 6981 punti.

Katarina Johnson Thompson: “E’ stata una delle gare di eptathlon più dure della mia carriera. Prima il ritardo causato dalla pioggia, poi la lunga giornata di gara. Ho dormito solo tre ore di notte. Sapevo di poter dimostrare a me stessa e a tutti gli altri di essere ancora competitiva a questi livelli. E’ il frutto di tanto lavoro duro. Mi viene da piangere e non potrei farne a meno. Sapevo che se credevo in me stessa, potevo farcela, ma non è stato facile. Durante gli 800 metri non ho pensato a niente. Ho guardato la schiena di Anna Hall. Non volevo lasciarla scappare. Ero molto tranquilla alla partenza. L’ultimo giro è stato fantastico. Mi sto emozionando molto. Gli ultimi due anni sono stati molto duri, ma ne è valsa la pena. Avevo già vinto tante medaglie ma questa ha un significato speciale”.

Hall, vincitrice a Goetzis con 6988 punti, si è piazzata seconda sui 100 metri ostacoli con 12”97 alle spalle di Taylah Brooks (12”78). Johnson Thompson ha aperto la gara con 13”50. L’eptatleta di Liverpool ha superato la miglior misura di 1.86m nel salto in alto, mentre Hall ha valicato l’asticella a 1.83m.

Hall ha aumentato il suo vantaggio grazie al record personale di 14.54m nel getto del peso. Johnson Thompson ha fatto registrare la buona misura di 13.64m. Anouk Vetter ha aperto la gara con 13”42 sui 100 metri ostacoli e ha superato la barriera dei 15 metri nel peso con 15.72m.

Johnson Thompson ha fatto registrare il miglior tempo di giornata sui 200 metri con 23”48 precedendo Hall di otto centesimi di secondo. Al termine della prima giornata Hall era al comando con 3998 punti davanti a Johnson Thompson (3905 punti) e a Chari Hawkins (3900 punti). Vetter ha concluso la prima giornata al settimo posto con 3792 punti.

Johnson Thompson ha aperto la seconda giornata con un successo nel salto in lungo con 6.54m portandosi al comando della classifica generale per la prima volta in questa gara con un vantaggio di 19 punti su Hall, che ha realizzato la misura di 6.19m ma gareggiando con una fasciatura alla gamba per un problema fisico.

Vetter si é portata al secondo posto nella classifica generale grazie al record dei campionati di 59.57m nel giavellotto. Johnson Thompson ha migliorato il record personale con 46.41m nel giavellotto mantenendo la testa della classifica generale con 43 punti di vantaggio su Hall che ha migliorato il personale con 44.88m. Hall aveva bisogno di battere Johnson Thompson di 2.8 secondi per vincere la gara. Hall ha dato il tutto per tutto partendo fortissima con un passaggio di 58”59 nei primi 400 metri con un vantaggio su Johnson Thompson di due secondi.

Hall ha vinto gli 800 metri tagliando il traguardo in 2’04”09, ma Johnson Thompson è riuscita a difendere il margine di vantaggio nella classifica generale grazie al record personale di 2’05”63 sul doppio giro di pista.

Vetter ha corso gli 800 metri in 2’20”49 aggiudicandosi il bronzo con 6501 punti e ha regalato la prima medaglia di questi campionati all’Olanda. L’ungherese Xenia Kriszan si è piazzata al quarto posto con 6479 punti. Soltanto 51 punti hanno diviso la terza classificata dalla sesta. Emma Oosterwegel ha concluso la gara al quinto posto con 6464 punti davanti alla belga Noor Vidts (6450 punti).

10000 metri maschili

Il primatista mondiale Joshua Cheptegei ha conquistato la sua terza medaglia d’oro ai Mondiali sui 10000 metri in 27’51”42 grazie ad un allungo decisivo negli ultimi 600 metri e ad un ultimo giro cronometrato in 53”42. Il keniano Daniel Ebenyo ha vinto l’argento con 27’52”60 un anno dopo il secondo posto ai Giochi del Commonwealth di Birmingham sulla stessa distanza.

L’etiope Selemnìon Barega si é aggiudicato il bronzo il bronzo con 27’52”72 davanti al connazionale Berihu Aregawi (27’55”71 e al keniano Benard Koech (27’56”27).

Cheptegei diventa il quarto atleta della storia a vincere tre titoli mondiali sui 10000 metri dopo Kenenisa Bekele, Haile Gebrselasie e a Mo Farah.

Joshua Cheptegei: “Sono davvero eccitato e orgoglioso di essere riuscito a vincere il terzo titolo mondiale consecutivo. E’ stato il modo migliore per concludere la stagione. Era il mio ultimo campionato in pista. Per questo questa medaglia ha un significato ancora più speciale. A Dicembre farò il mio debutto sulla maratona a Valencia”.

Lancio del martello maschile

Il ventunenne canadese Ethan Katzberg ha vinto la medaglia d’oro nel lancio del martello stabilendo due volte il record nazionale in questi campionati con 81.18m in qualificazione e 81.25m in finale. Il nord americano ha realizzato altre volte oltre gli 80 metri con 80.18m e 80.02. Il campione olimpico Wojchech Nowicki si è aggiudicato la medaglia d’argento con 81.02m. L’ungherese Bence Halasz ha regaltato la prima medaglia di questa manifestazione alla nazionale di casa con un lancio da 80.82m.

Katzberg aveva già migliorato il record nazionale un mese fa ai Campionati nazionali con 78.73m. Il rappresentante del paese con la bandiera con la foglia d’acero ha posto fine al regno di Pawel Fajdek, che aveva vinto gli ultimi cinque titoli mondiali dal 2013 al 2022.

Fajdek ha aperto la gara con un lancio da 80.00m, ma è stato superato da Halasz, che ha lanciato l’attrezzo a 80.82m facendo esultare lo stadio. Katzberg si è portato in seconda posizione con 80.18m al primo tentativo. Nowicki ha lanciato a 80.70m prima di portarsi brevemente al comando con 81.02m al quinto tentativo. Katzberg ha risposto migliorando il record canadese con 81.25m al penultimo tentativo. Katzberg ha lanciato ancora una volta oltre gli 81 metri con 81.11m. Nowicki ha concluso la gara con un un lancio da 80.36m ma non è bastato per la medaglia d’oro.

Katzberg é diventato il più giovane campione del mondo nella storia dei Mondiali.

Ethan Katzberg: “E’ una grande sensazione stabilire il record personale e vincere la medaglia d’oro. Non ho ancora realizzato cosa ho fatto”.

20 km di marcia femminile

L’Italia ha vinto la seconda medaglia di questa edizione dei Mondiali grazie allo splendido bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia in 1h27’26”. La medaglia ripaga la campionessa olimpica dopo due anni di infortuni. La marciatrice pugliese ha avuto la forza di reagire dopo una caduta all’undicesimo chilometro.

Palmisano ha arricchito la sua bacheca che comprende anche l’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e i bronzi ao Mondiali di Londra 2017 e agli Europei di Berlino 2018.

Antonella Palmisano: “Quello che conta è la testa. Ho imparato in questi due anni a vedere tutto il bello che c’è intorno a me, senza concentrarmi sui problemi. Ora so che posso andare avanti al meglio, ora l’appuntamento è con l’Olimpiade del 2024. Parigi è dietro all’angolo.”

Maria Perez si è involata verso la vittoria a tre chilometri dalla fine completando la doppietta spagnola dopo il trionfo di Alvaro Martin nell’analoga gara maschile. Perez ha tagliato il traguardo in 1h26’51” davanti all’australiana Jennifer Montag (1h27’16”). La campionessa mondiale dei 20 e dei 35 km Kimberly Garcia si è piazzata al quarto posto a sei secondi dalla medaglia. Eleonora Giorgi si è piazzata al ventunesimo posto in 1h31’45”, due posizioni meglio rispetto all’altra lombarda Valentina Trapletti (1h23’57”).

Le migliori hanno preso il comando della gara nelle fasi inziali della gara e sono rimaste insieme fino all’attacco decisivo di Perez tra il sedicesimo e il diciassettesimo chilometro.

La Spagna ha vinto la seconda medaglia d’oro di questi campionati nella 20 km di marcia dopo il successo di Akvaro Martin nella giornata inaugurale.

Perez ha riscattato la delusione della passata edizione dei Mondiali di Eugene dove fu squalificata.

Marta Perez: “Non riesco a descrivere a parole quanto sia importante per me vincere questa medaglia d’oro, soprattutto nella 20 km. Vincere su questa distanza era il mio obiettivo principale per Budapest. La scorsa notte ero molto nervosa e non riuscivo a dormire. Ho avuto un crampo alla coscia ma sono riuscita a finire la gara. Devo fare un esame per capire insieme ai medici della squadra spagnola se potrò gareggiare anche nella 35 km”.

La due volte campionessa del Commonwealth Jennifer Montag ha continuato la tradizione australiana vincendo l’argento con il record dell’Oceania con 1h27’16”. Montag è divenata la prima australiana a vincere una medaglia ai Mondiali dai tempi di Kerry Saxby a Siviglia 1999. Diventa la quarta marciatrice del suo paese a vincere una medaglia ai Mondiali dopo Saxby, Nathan Deakes (campione del mondo della 50 km a Osaka 2007) e Jarred Talent (tre volte argento nella 50 km).

Jennifer Montag: “E’ davvero irreale. Ho festeggiato la medaglia con la mia famiglia che è venuta a vedermi. Sono felice di aver sentito il sostegno dei miei compagni di squadra”.

Batterie 100 metri femminili

Sha’Carri Richardson ha realizzato il miglior tempo delle batterie dei 100 metri femminili con l’eccellente tempo di 10”92 precedendo la giamaicana Natasha Morrison (11”02).

Zaynab Dosso si è qualificata per la semifinale con 11”14 eguagliando dopo 21 anni il record italiano di Manuela Levorato stabilito nel Luglio 2002 a Losanna. La britannica Imani Lansiquot ha preceduto l’azzurra ma ha corso sub judice per una partenza falsa. Dosso sarebbe passata comunque in base ai tempi.”

Zaynab Dosso: “Ci credevo fortemente. E’ stata una stagione traballante e sono super emozionata. L’obiettivo era il record italiano. L’unico modo per accedere alle semifinali. Era nelle mie corde, ma finora non ero riuscita a dimostrarlo. Essere riuscita a partire davanti a Sha’Carri Richardson mi ha dato tanta sicurezza”.

Altre due velociste sono scese al di sotto degli 11 secondi. Si tratta della rappresentante di Santa Lucia Julien Alfred e di Ewa Swoboda, che hanno le loro batterie rispettivamente in 10”99 e in 10”98.

La cinque volte campionessa del mondo Shelly Ann Fraser Pryce ha vinto agevolmente la sua batteria in 11”01. Shericka jackson si è imposta nella quarta batteria in 11”06.

Shelly Ann Fraser Pryce: “Ho avuto ottime sensazioni. Il primo turno rappresenta un’ incognita ma sono riuscita a correre una buona gara. E’ stata una stagione difficile ma è una situazione che conosco bene. Sono una combattente e mi piacciono le sfide.

Batterie 400 metri ostacoli maschili

Il campione olimpico Karsten Warholm si è qualificato agevolmente per le semifinali grazie al secondo posto nelle batterie in 48”76 alle spalle del francese Wilfried Happio (48”63). Alessandro Sibilio si è qualificato grazie al quarto posto in 49”50 preceduto per una questione di millesimi di secondo dal qatariota Bassam Hemeida. Sibilio non è al top della forma dopo l’infortunio del mese scorso a Montecarlo.

Il campione in carica Alison Dos Santos ha realizzato il miglior crono assoluto del primo turno con con 48”12 battendo il francese Ludvy Vaillant (48”27).

Mario Lambrughi si é qualificato per le semifinali con 49”05 sfiorando di sei centesimi di secondo il primato personale. Il brianzolo passa in semifinale con il quarto e ultimo tempo di recupero

Semifinali dei 1500 metri femminili

La keniana Nelly Chepchirchir ha vinto la prima semifinale in 4’02”14 battendo la giovanissima etiope Birke Haylom (4’02”49) e e l’irlandese Clara Magean (4’02”70). Ludovica Cavalli é entrata in finale a 23 anni con il record personale di 4’02”83 precedendo la spagnola Marta Perez (4’02”96). L’atleta genovese allenata da Stefano Baldini diventa la quarta italiana di sempre superando la grande Paola Pigni nelle liste italiane all-time. Era da trent’anni che un’italiana non raggiungeva la finale ai Mondiali. L’ultima a riuscirci fu Fabia Trabaldo a Stoccarda nel 1993.

La primatista mondiale Faith Kipyegon ha vinto la seconda semifinale in un eccellente 3’55”14 battendo di quattro centesimi di secondo Diribe Welteji. Nove atlete sono scese sotto i 4 minuti. Sifan Hassan si è piazzata terza con 3’55”48 davanti a Laura Muir (3’56”36) e a Katie Snowden (3’56”72). Gaia Sabbatini ha provato a seguire il treno delle migliori ma nell’ultimo giro il ritmo è diventato proibitivo e l’abruzzese si è fermata all’ultima curva.

Semifinali 1500 metri maschili

Lo statunitense Yared Nuguse si è aggiudicato la vittoria nella prima semifinale dei 1500 metri con 3’32”69 per tre centesimi di secondo Abel Kipsang (3’32”72). Il due volte campione europeo under 20 dei 3000 e dei 5000 metri Niels Laros ha migliorato il record olandese con 3’32”74 precedendo il francese Azzedine Habz (3’32”79) e il norvegese Nordas Gilje Nordas (3’32”81). Pietro Arese ha migliorato il personale con 3’33”11 arrivando a soli 14 centesimi di secondo dalla finale. Il torinese ci ha provato fino all’ultimo restando agganciato al treno della possibile qualificazione alla finale.

Jakob Ingebrigtsen si é imposto nella seconda semifinale in 3’34”98 davanti a Josh Kerr (3’35”14). Sono rimasti fuori dalla finale Mohamed Karir e Timothy Cheruiyot.

Qualificazioni del salto in alto maschile

Qualificazione con brivido per il campione olimpico Gianmarco Tamberi, che ha centrato la finale alla quota di 2.28m solo al terzo tentativo. L’anconetano ha iniziato la qualificazione superando 2.22m al primo tentativo dopo aver deciso come Mutaz Barshim di passare le quote iniziali di 2.14m e 2.18m. L’azzurro ha superato 2.25m alla seconda prova dopo aver sbagliato nettamente il primo tentativo a 2.25m. In classifica si è trovato con le spalle al muro dopo due errori a 2.28m ma ha tirato ancora una volta il suo carattere e ha superato la misura di qualificazione all’ultimo tentativo a sua disposizione.

Gianmarco Tamberi: “Non sembra ma sto bene. Non avrei mai accettato di sbagliare quel salto a 2.28m. Avevo la testa alla finale Ho fatto fatica in una qualificazione che mi ha fatto soffrire anche qui. Se fosse stato un esame, sarei stato bocciato. Questa mattina mi ha messo die dubbi, ma devo togliermeli dalla testa e tirare fuori tutto quello che c’è in me”.

Marco Fassinotti è entrato in finale superando 2.25m e 2.28m alla seconda prova. Il torinese non superava questa misura dal 2017.

Mutaz Barshim, Ju’Vaughn Harrison e Ryochi Akamatsu sono stati gli unici a superare tutte le misure fino a 2.28m al primo tentativo.

Qualificazioni del lancio del disco femminile

Daisy Osakue ha realizzato la misura di 61.31m al terzo tentativo classificandosi al settimo posto nel primo gruppo di qualificazione. La torinese ha dovuto attendere un’ora e mezzo e dopo il secondo turno di qualificazione ha avuto l’esito sperato. L’azzurra è entrata in finale con la dodicesima misura tra le ammesse alla finale e disputerà la gara che assegna le medaglie per la prima volta in carriera in un Mondiale due anni dopo la finale olimpica. Valarie Allman ha realizzato la miglior misura di qualificazione con 67.14m.

Batterie 110 metri ostacoli maschili

Il due volte campione del mondo Grant Holloway ha corso il miglior tempo delle batterie dei 110 metri ostacoli con 13”18.

Il francese Wilhelm Belocian si è imposto nella seconda batteria con 13”31 davanti al primatista giapponese Shunsuke Izumyia (13”33).

Il campione olimpico Hansle Parchment si è aggiudicato la sua batteria in 13”30. Lorenzo Ndele Simonelli e Hassane Fofana si sono qualificati correndo le loro batterie rispettivamente in 13”50 e in 13”53.

Batterie 400 metri maschili

Il ventenne norvegese Havard Ingvalden ha vinto la sua batteria in un clamoroso personale di 44”39 facendo tremare lo storico record europeo di 44”33 firmato da Thomas Schoenlebe a Roma nel 1987.

Davide Re si è qualificato grazie all’ottimo 45”07 della sua batteria, suo miglior tempo delle ultime due stagioni. La batteria dell’azzurro è stata vinta da Kirani James con 44”91.

 

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