FASTWEB

Il team statunitense composto da Christian Coleman, Fred Kerley, Brandon Carnes e Noah Lyles ha vinto la medaglia d’oro stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 37”38 e, in tal modo, Lyles ha colleziona il terzo oro di questi mondiali dopo il doppio successo sui 100 e sui 200 metri, assurgendo al ruolo di autentico dominatore di questi campionati.

Noah Lyles: “E’ la terza medaglia d’oro per me a questi campionati. Davvero fantastico. Amo il team statunitense. Ognuno penava che avremmo vinto. Abbiamo compiuto un lavoro di squadra e nessuno ha potuto fermarci. Le gare individuali sono il nostro lavolo. Le staffette sono un divertimento. Sapevamo di poter andare molto veloci. L’obiettivo era passare correttamente il testimone e avere fiducia in noi stessi. Non ho messo pressioni su me stesso. Provo molta gioia”.

Embed from Getty Images

L’Italia é tornata il dream team due anni dopo il trionfo olimpico di Tokyo vincendo una splendida medaglia d’argento in 37”62 con un quartetto composto da Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu. Gli azzurri sono arrivati a soli 12 centesimi di secondo dal record italiano di 37”50 realizzato in occasione della vittoria alle Olimpiadi, quando corsero nell’ordine Patta, Jacobs, Eseosa Desalu e Tortu. L’Italia torna sul podio ai Mondiali per la terza volta dopo l’argento di Stefano Tilli, Carlo Simionato, Pierfrancesco Pavoni e Pietro Mennea sempre alle spalle degli Stati Uniti nell’edizione di 40 anni fa a Helsinki 1983 e il bronzo di Giovanni Puggioni. Ezio Madonia, Angelo Cipolloni e Sandro Floris a Goteborg 1995.

Gli azzurri hanno battuto il giovane team giamaicano composto da Ackeem Blake, Oblique Seville, Rylem Forde e Rohan Watson, che ha fermato il cronometro in 37”76. La Gran Bretagna, che schierava Jeremiah Azu, Zharnel Hughes, Adam Gemili e Eugene Amo Dadzie si è piazzato al quarto posto in 37”80 davanti al Giappone (37”83).

Jacobs ha corso la seconda frazione contro il suo rivale Fred Kerley, mentre Tortu è stato schierato in ultima frazione dove era impegnato Lyles. I due campioni azzurri hanno corso frazioni sul lanciato straordinarie.

Marcell Jacobs: “Quando siamo scesi in pista, sapevamo di poter vincere una medaglia dopo il risultato della batteria. Siamo i campioni olimpici, conosciamo il nostro valore. Siamo un gruppo super unito. Ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro. Ci siamo divertiti a prenderci questo podio mondiale. Ho fatto fatica nella corsa, ma c’era l’energia del gruppo e ho dato tutto me stesso”.

Filippo Tortu: “Non esiste il riscatto personale. Quando si corre la staffetta, non ci si ricorda neanche di aver corso la gara individuale ma si corre per gli altri, per portare il testimone al traguardo più velocemente possibile, anche per i compagni che sono stati con noi tutto l’anno e fanno parte della squadra. All’arrivo ho sentito il cuore esplodere”.

Lorenzo Patta: “Non siamo una squadra, siamo fratelli. E’ una medaglia che vale tantissimo. Forse per me vale di più di quella di Tokyo, per come ci sono arrivato. Volevamo vincere, ma siamo felicissimi”.

Roberto Rigali: “E’ una soddisfazione enorme. Devo tutto a chi ha creduto in me”.

Finale salto con l’asta uomini

Armand Mondo Duplantis ha vinto il suo secondo titolo mondiale outdoor superando tutte le misure a 5.55m, 5.85m, 5.90m, 5.95m, 6.00m, 6.05m e 6.10m sempre al primo tentativo. Duplanti è andato vicino a superare la misura del record del mondo di 6.23m in due tentativi. Un anno fa il fuoriclasse svedese migliorò il record del mondo con 6.21m in occasione della vittoria ai Mondiali di Eugene.

Duplantis diventa il terzo astista della storia dopo Sergey Bubka e Sam Kendricks in grado di difendere con successo un titolo mondiale di salto con l’asta.

Il cinese Huang Bokai, l’azzurro Claudio Stecchi, il belga Ben Brieders e lo statunitense Zac McWorther hanno superato la misura di 5.75m ma hanno commesso tre errori a 5.85m. Stecchi ha iniziato la gara con un salto riuscito al primo tentativo alla quota di 5.55m prima di centrare la misura alla terza prova. L’astista fiorentino allenato da Giuseppe Gibilisco ha concluso la gara al nono posto quattro anni dopo l’ottavo posto di Doha 2019. Stecchi ha commesso tre errori alla quota di 5.85m che avrebbe permesso di migliorare il piazzamento di Doha

Christopher Nilsen ha avuto bisogno di tre tentativi per superare la quota di 5.85m.

Per la prima volta cinque atleti hanno superato la quota di 5.90m nella stessa gara di salto con l’asta.

Il francese Thibault Collet (figlio d’arte del grande astista Philippe Collet) ha superato la misura di 5.90m al primo tentativo prima di commettere un errore a 5.90m e due a 6.00m. Duplantis e Obiena hanno valicato l’asticella alle quote di 5.90me e 5.95m al primo tentativo.

Obiena ha commesso un errore a 6.05m e due a 6.19m. Duplantis si è aggiudicato la medaglia d’oro superando 6.10m alla prima prova.

Armand Duplantis: “Sono davvero felice di vincere tutte queste medaglie d’oro consecutive. Non so dove in che posizione si colloca questa vittoria in una classifica dei miei successi più importanti, ma voglio continuare ad allungare la mia striscia vincente. Non avevo mai gareggiato in un’atmosfera così pazzesca. Per me significa molto essere riuscito a regalare un grande spettacolo per il pubblico. C’erano molti spettatori svedesi. Sembrava quasi di essere allo Stadio Olimpico di Stoccolma. Sarò pronto per le Olimpiadi di Parigi dell’anno prossimo, ma ora voglio vivere questo momento e godermi questi campionati e questo titolo”.

Il filippino Ernest John Obiena ha eguagliato il suo record asiatico con 6.00m al secondo tentativo aggiudicandosi la medaglia d’argento un anno dopo il bronzo conquistato ai Mondiali di Eugene.

L’australiano Kurtis Marshall ha eguagliato il record personale superando 5.95 aggiudicandosi la medaglia di bronzo in condivisione con il vice campione olimpico Christopher Nilsen.

Christopher Nilsen: “E’ la mia quarta medaglia medaglia di fila a livello internazionale. Significa molto per me aver lottato per tornare sul podio. E’ la medaglia più importante per me. La mia fidanzata Brèe è qui in tribuna. E’ la prima volta che viene a vedermi in una grande competizione internazionale e questo rende la competizione davvero speciale”.

Undici atleti hanno superato 5.75m. Nella storia dei Mondiali nn livello simile era stato raggiunto solo una volta in occasione dei Mondiali di Osaka 2007.

Finale 5000 metri femminili

Faith Kipyegon ha vinto la finale dei 5000 metri femminili in 14’53”88 diventando la prima mezzofondista della storia a vincere 1500 e 5000 metri nella stessa edizione dei Mondiali.

Kipyegon ha lanciato l’attacco decisivo ad un giro dalla fine correndo l’ultimo gito in 56 secondi dopo una gara tattica con passaggi in 6’04” ai 2000 metri e in 9”16” al 3000 metri conquistando il suo quarto titolo mondiale complessivo dopo i trionfi sui 1500 metri (Londra 2017, Eugene 2022 e Budapest 2023). L’olandese Sifan Hassan ha vinto l’argento in 14’54”11 dopo il bronzo sui 1500 metri a soli quattro mesi dalla vittoria alla Maratona di Londra. La keniana Beatrice Chebet si è aggiudicata la medaglia di bronzo in 14’64”33 davanti alla connazionale Margaret Kipkemboi Chelimo (14’562). Ejgayehu Taye, bronzo sui 10000 metri, è stata la migliore delle etiopi in 14’56”86

Faith Kipyegon: “E’ stato un anno straordinario per me. Fare la storia vincendo due medaglie d’oro in un campionato mondiale era il mio sogno per questa stagione. Sono stata paziente. Mi aspettavo di battere i record del mondo e di vincere il doppio oro. Il mio sogno si è realizzato. La gara non è stata facile. E’ stata una finale tattica, ma sono rimasta concentrata e sono riuscita a spingere”.

Nadia Battocletti é rimasta in contatto con il gruppo di testa fino all’ultimo chilometro quando ha iniziato a perdere contatto con le prime. La trentina non è riuscita a rispondere al cambio di ritmo e ha chiuso la gara al sedicesimo posto in 15’27”86.

Finale 4×100 femminile

La campionessa mondiale dei 100 metri Sha’Carri Richardson ha portato il testimone il traguardo per prima guidando gli Stati Uniti alla vittoria con il record dei Campionati in 41”03. Il precedente record era detenuto dalla Giamaica dall’edizione di Daegu 2011. Il team statunitense era composto anche da Twanisha Terry, Tamari Davis e da Gabby Thomas, argento sui 200 metri in questa edizione dei Mondiali con 21”81.

La formazione giamaicana composta da Natasha Morrison, Shelly Ann Fraser Pryce, Shashalee Forbes e Shericka Jackson ha vinto l’argento in 42”21. Fraser Pryce ha collezionato un totale di 16 medaglie ai Mondiali (10 ori, 5 argenti e un bronzo), quattro in meno rispetto al record di medaglie iridate di Allyson Felix. Jackson ha portato il suo bottino a 11 medaglie (4 ori, 4 argenti e tre bronzi).

Il team britannico compost da Asha Phillip, Imani Lansiquot, Bianca Williams e Daeyll Neita si è aggiudicato il bronzo in 41”97. La formazione azzurra composta da Zaynab Dosso, Dalia Kaddari (rispettivamente semifinaliste sui 100 e sui 200 metri a questi mondiali), Anna Bongiorni e Alessia Pavese si è piazzata in un eccellente quarto posto in 42”49 dopo aver stabilito il record italiano in batteria in 42”14.

Il miglior piazzamento di una squadra italiana era il settimo posto nelle edizioni di Tokyo 1991 e Doha 2019. L’Italia ha preceduto le vice campionesse europee della Polonia (42”49) e le campionesse europee della Germania (42”98). L’Olanda e La Costa D’Avorio si sono fermate. La Svizzera è stata squalificata.

Zaynab Dosso: “Il quarto posto ci spinge a fare qualcosa di più nel 2024. E’ un lavoro di squadra. Le prime due gare della stagione neon erano andate bene, ma al momento giusto è uscito il risultato che ci meritavamo”.

Dalia Kaddari: “Se ce l’avessero detto l’anno scorso, non ci avremmo mai creduto. Dobbiamo essere orgogliose risultato. Ci aspetteranno grandi cose”.

Decathlon maschile

Il canadese Pierce LePage ha vinto la medaglia d’oro nel decathlon stabiliendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 8909 punti. Nella sua carriera LePage si è piazzato al quinto posto ai Mondiali di Doha 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ha vinto l’argento ai Mondiali di Eugene 2022 con 8701 punti. Lo scorso Maggio il nordamericano ha trionfato al meeting austriaco di Goetzis sfiorando il personale con 8700 punti.

LePage ha iniziato la gara di Budapest con un quarto posto sui 100 metri in 10”45 alle spalle del connazionale Damian Warner (10”32), del portoricano Ayden Owens Delerme (10”43) e del tedesco Manuel Eitel (10”44).

Warner ha saltato 7.77 nel lungo mantenendo la testa della classifica generale. LePage ha mantenuto il quarto posto della classifica generale con un salto da 7.59m. Il tedesco Leo Neugebauer (campione NCAA nel 2023 ad Austin) ha migliorato il record personale nel lungo con 8.00m balzando dal decimo al secondo posto nella classifica generale.

Neugebauer ha migliorato il record personale nel getto del peso con l’eccellente misura di 17.04m prendendo il comando della gara. LePage si è portato al terzo posto nella classifica generale grazie alla misura di 15.91m nel peso. Kevin Mayer si é ritirato prima del getto del peso. Il bronzo olimpico Ashley Moloney ha lanciato il peso alla misura di 14.09m prima di ritirarsi dalla gara.

LePage ha superato la misura di 2.08m nel salto in alto. Warner e Neugebauer hanno saltato rispettivamente le misure di 2.05m e 2.02m. I due canadesi erano appaiati in classifica con lo stesso score di 3662 punti dopo il salto in alto. Neugebauer ha mantenuto la testa della gara con 3730 punti dopo aver saltato 2.02m.

LePage e Warner hanno corso i 400 metri rispettivamente in 47”21 e in 47”86. Neugebauer ha fermato il cronometro in 47”99 concludendo la prima giornata in testa con 4640 punti, trenta in più rispetto aLePage, che ha corso il giro di pista in 47”21. Warner ha realizzato il tempo di 47”86 totalizzando il terzo miglior score di 4578 punti.

Il grenadino Lindon Victor si é piazzato secondo nel getto del peso con 15.94m e ha concluso la prima giornata con 2.02m nel salto in alto e 48”05 nei 400 metri. Grazie a questi risultati Victor è salito al quarto posto nella classifica generale. L’estone Karel Tilga ha lanciato il peso a 15.75m e ha saltato 2.05m nel salto in alto.

LePage è balzato al comando della classifica generale all’inizio della prima giornata con un eccellente 13”77 sui 110 ostacoli. Warner ha fatto registrare il miglior tempo con 13”67 salendo al secondo posto davanti a Neugebauer, che ha fermato il cronometro in 14”75 dopo aver colpito un ostacolo.

LePage ha aumentato il suo vantaggio nella classifica generale con il lancio da 50.82m nel disco. Victor ha stabilito il primato dei campionati nel disco all’interno di un decathlon con 54.97m salendo dal quinto al terzo posto nella classifica generale. Neugebauer ha lanciato il disco a 47.63m arrivando a 8 metri dal record personale stabilito in occasione dei Campionati NCAA di Austin dello scorso giugno con 55.08m

Harrison Williams ha superato la misura di 5.30m nel salto in con l’asta balzando al quinto posto della classifica generale. LePage ha valicato l’asticella a 5.20m precedendo Neugebauer e Warner (5.10m), Victor e Tilga entrambi a 4.80m)

LePage ha preso un vantaggio di 195 punti su Neugebauer a due prove dalla fine. LePage ha realizzato ha realizzato la seconda miglior misura della sua carriera nel giavellotto con 60.80m portando lo score complessivo a 8228 punti nella classifica generale prima dei 1500 metri finali. Victor ha lanciato il giavellotto a 68.05m salendo al secondo posto nella classifica generale con 8074 punti davanti a Warner, che ha portato il suo score complessivo a 8044 punti dopo il lancio da 63.09m.

L’estone Janek Oiglane si è aggiudicato la prova del giavellotto con 70.45m. Il connazionale Tilga ha fatto registrare la miglior misura di 66.42m. Neugebauer è scivolato in quarta posizione nella classifica generale dopo aver lanciato il giavellotto a 57.95m.

LePage aveva un vantaggio di 154 punti su Victor e di 184 punti su Warner prima dei 1500 metri.

Warner ha corso il tempo più veloce sui 1500m fermando il cronometro in 4’27”73, ma LePage ha difeso il suo vantaggio correndo in 4’39”88 e ha concluso le dieci fatiche con 8909 punti, secondo miglior score nella storia del Mondiali dopo l’allora record mondiale di 9045 punti realizzato da Ashton Eaton a Pechino nel 2015. LePage ha migliorato il record personale di oltre 200 punti diventando il sesto delle liste mondiali di sempre.

Victor ha migliorato il personale con 4’39”57 aggiudicandosi il bronzo con il record personale di 8756 punti. Tilga, vincitore al Multistars di Desenzano nel 2023, ha migliorato il personale con 8681 punti chiudendo al quarto posto davanti a Neugebauer (8645). Oiglane e Johannes Erm hanno migliorato il personale con 8524 e 8484 punti. Harrison ha totalizzato 8500 punti battendo i norvegesi Markus Rooth (8491) e Sander Skotheim (8263).

Per la prima volta sette atleti hanno superato la barriera degli 8500 punti.

Pierce LePage: “Questo decathlon non è partito al meglio. Per questo ho dovuto lottare molto duramente. Mi sono fatto male alla spalla. Poi ho avuto un crampo durante il salto da 1.99m nell’alto. Questa mattina ho avuto un problema alla coscia prima degli ostacoli. Questo è il decathlon. Siamo abituati agli infortuni ma cerchiamo di superarli”.

800 metri maschili

Il canadese Marco Arop ha conquistato l’oro degli 800 metri in 1’44”24 diventando il primo atleta del paese nordamericano a vincere il titolo iridato sul doppio giro di pista. Arop, atleta di origini sudanesi come tanti altri ottocentisti, vinse il bronzo l’anno scorso ai Mondiali di Eugene.

Arop era conosciuto per le sue gare di testa ma questa volta ha adottato una tattica diversa e ha scelto di rimanere in coda al gruppo dopo il primo giro percorso in 52”68. Arop ha lanciato l’attacco a 250 metri dalla fine superando tutti gli avversari ed è uscito dalla curva finale in testa vincendo con una seconda parte di gara più veloce rispetto ai primi 400 metri. Arop ricorda come struttura fisica

Il diciannovenne Emmanuel Wanyonyi ha vinto l’argento in 1’44”53 due anni dopo aver conquistato l’oro ai Mondiali under 20 a Nairobi 2021.

Il britannico Ben Pattison si è aggiudicato la medaglia di bronzo in 1’44”83 davanti allo spagnolo Adrian Ben (1’44”91).

Marco Arop: “Questa medaglia significa tutto per me. Sono davvero felice di essere riuscito ad impormi sul palcoscenico mondiale. Non voglio essere ricordato come l’atleta che sa correre soltanto in un modo. Ho cercato di essere paziente e di mettermi in una posizione perfetta per lanciare il mio attacco. Sono rimasto sveglio fino a tardi la scorsa notte per pensare alle possibili tattiche per vincere. Un possibile scenario era lanciare l’attacco da dietro ed è esattamente quello che ho fatto”.

Finale del getto del peso femminile

La statunitense Chase Ealey ha vinto la seconda medaglia d’oro consecutiva ai Mondiali nel getto del peso femminile con il personale stagionale di 20.43m. Ealey diventa la quinta pesista in grado di vincere almeno due ori iridati dopo Valerie Adams, Gong Lijao, Huang Zhihong e Astrid Kumbernuss.

Ealey ha preso la testa della gara con un lancio da 20.35m al primo tentativo. La campionessa del Commonwealth Sarah Mitton del Canada ha stabilito il personale stagionale di 20.08m al quinto tentativo. Ealey si è migliorata con un lancio da 20.43m alla sesta prova.

Gong Lijao e Auriol Dongmo hanno lanciato la stessa misura di 19.69m, ma la cinese ha battuto la portoghese grazie alla seconda miglior misura. La giamaicana Danniell Dodd si è piazzata al quinto posto con 19.59m davanti alla statunitense Maggie Ewen (19.51m).

Chase Ealey: “E’ una vittoria ancora più soddisfacente rispetto all’anno scorso perché nel 2023 ho fatto fatica a mettere a punto la mia tecnica. E’ perfetto che abbia funzionato tutto alla perfezione al momento giusto. Mi sono allenata molto bene ed ero molto fiduciosa. Volevo realizzare un buon lancio all’inizio della gara e ci sono riuscita. Ho messo a rischio la medaglia d’oro perché ho cambiato la tecnica in vista delle Olimpiadi di Parigi. Spero di essere più regolare nei miei lanci come stasera”.

Maratona femminile

La trentunenne etiope Amane Beriso Shankule ha vinto il titolo mondiale della maratona femminile in 2h24’23” in una mattinata calda e soleggiata.

La connazionale Gotytom Gebrselase si è aggiudicato la medaglia d’argento in 2h23’34”. La marocchina Fatima Ezzahra ha impedito la tripletta etiope vincendo la medaglia di bronzo in 2h25’17”. La medaglia di bronzo dei Mondiali di Eugene Lonah Salpeter ha tagliato il traguardo in 2h25’36 superando l’etiope Yalemzerf Yehualaw (2h26’13”). Rosemary Wanjru è stata la migliore delle keniane in sesta posizione con2h26’42” davanti alla connazionale Selly Chepyego Kaptich (2h27’09”). La statunitense Lindsay Flanagan ha concluso la gara al nono posto con il tempo di 2h27’42”, Keira D’Amato, che ha battuto il record statunitense nella mezza maratona con 1h06’39” a Gold Coast lo scorso Luglio, ha avuto un problema alla gamba dopo il 21 chilometro e si è piazzata al diciassettesimo posto in 2h31’’35”.

L’azzurra Giovanna Epis ha tagliato il traguardo al dodicesimo posto in 2h29’10”.

Beriso ha lanciato il suo attacco al 36 km sul Ponte delle Catene transitando in 2h03’47”. Yehualaw ha cercato di tenere il ritmo della connazionale ma ha incominciato a rallentare al trentasettesimo chilometro. Beriso ha aumentato il suo vantaggio portandolo a 17 secondi al 37 km. Poco prima del 39 km Gardadi ha superato una stanca Yehualaw, che ha tagliato il traguardo con un minuto di ritardo nei confronti della marocchina ed stata superata nel finale anche da Salpeter.

Nella seconda metà gara Beriso ha corso le quattro frazioni in 17’06” tra il ventesimo e il venticinquesimo chilometro, in 16’36” tra il venticinquesimo e il trentesimo, in 16’08” tra il trentesimo e il trentacinquesimo chilometro e in 16’18” tra il trentacinquesimo e il quarantesimo chilometro e gli ultimi 2.2 km in 7’33”.

Beriso ha debuttato in maratona a Berlino nel 2016 con 2h20’48”. Lo scorso dicembre ha migliorato il record personale con 2h16’48” a Valencia. In questa stagione si è piazzata al secondo posto a Boston in 2h21’50” lo scorso Aprile.

Amane Shankule Beriso: “Sapevamo che se lavoravamo insieme, potevamo raggiungere un buon risultato. Abbiamo ridotto il gruppo di testa a sei atleti e successivamente siamo rimaste in quattro. Questo era il nostro piano perché c’erano avversarie molto forti”.

Batterie 4×400 maschile

La formazione statunitense composta da Trevor Bassitt, Matthew Boling, Christopher Bailey e Justin Robinson ha vinto la prima batteria in 2’58”47 battendo l’India, che ha migliorato il record asiatico con 2’59”05 e la Gran Bretagna e Botswana (entrambe a 2’59”42).

La nazionale italiana composta da Davide Rem Edoardo Scotti, Lorenzo Benati e Alessandro Sibilio si é qualificata per la finale con il terzo posto in un eccellente 3’00”14 alle spalle della Giamaica (2’59”82) e della Francia (3’00”05). Queste le frazioni degli azzurri: Re (45”71), Scotti (autore di un eccellente frazione in 45”06 che ha permesso agli azzurri di recuperare dalla settima alla quarta posizione), Lorenzo Benati (44”92) e Sibilio (frazione cronometrata in un eccellente 44”45). Il napoletano ha tirato fuori il carattere nell’ultima frazione trovando spazio all’interno del rettilineo finale e nei metri conclusivi ha superato il Kenya e l’Olanda. L’azzurro è stato scavalcato dalla Francia, che ha completato una grande rimonta chiudendo al secondo posto davanti agli italiani.

Alessandro Sibilio: “Ho visto che era fattibile passare sul rettilineo finale. Per fortuna avevo energie da spendere per superare anche l’Olanda, grazie ai compagni di squadra che mi hanno consentito di essere in quella posizione. Poteva essere un crono decisamente migliore, ma va considerato che tutti veniamo da piccoli acciacchi”.

Batterie 4×400 femminile

La staffetta italiana 4×400 composta da Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan si è qualificata per la finale grazie al terzo posto nella prima batteria con uno straordinario record italiano di 3’23”86 alle spalle della Gran Bretagna (3’23”33) e al Belgio (3’23”63). Gli Stati Uniti avevano tagliato il traguardo davanti all’Italia ma sono stati squalificati permettendo alle azzurre di salire dal quarto al terzo posto.

Alice Mangione: “Volevamo questo record. Italiano. Ci siamo caricate tanto, ieri con le 4×100 e oggi con la 4×400 maschile mentre eravamo in call room. Per me era importante riscattare la gara individuale, dove non sono riuscita a qualificarmi per la semifinale”.

Ayomide Folorunso: “E’ bello fare cinque volte i 400 metri in un Mondiale, dalla batteria della 4×400 mista ai tre turni dei 400 metri ostacoli e sono pronta per il sesto. Le mie compagne di squadra mi hanno dato dato tanta energia. Sono fiera di loro”.

Alessandra Bonora: “Per me era la prima gara in nazionale assoluta. Ero carica, avevo tanta voglia di correre e di confermare che la mia stagione è andata bene, dopo la vittoria agli Assoluti. E’ un record anche delle ragazze che fanno parte del nostro gruppo come Anna Polinari, Virginia Troiani ed Eleonora Marchiando”.

La Giamaica (Charokee Young, Nickesha Pryce, Shiann Salmon, Stacey Ann Williams) ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno nelal seconda batteria in 3’22”74 davanti al Canada (3’23”29) e all’Olanda con Femke Bol in ultima batteria (3’23”75).

Sport OK Junior