Christian Taylor (foto Getty Images)
Christian Taylor (foto Getty Images)

Christian Taylor è il più grande campione del salto triplo degli ultimi anni. Dal 2011 il fuoriclasse statunitense ha vinto tutto il possibile conquistando quattro titoli mondiali a Daegu 2011, a Pechino 2015, a Londra 2017 e Doha 2019 e due ori olimpici consecutivi a Londra 2012 e a Rio de Janeiro 2016.

L’ultimo triplista in grado di vincere più titoli consecutivi alle Olimpiadi fu il grande campione sovietico Viktor Sanayev, che riuscì in un’impresa ineguagliata di conquistare addirittura tre ori olimpici consecutivi a Città del Messico 1968, Monaco di Baviera 1972 e Montreal 1976.

Nella storia del salto triplo soltanto tre altri atleti sono riusciti a vincere in almeno due Olimpiadi consecutive. Si tratta dello statunitense Myer Prinstein a Parigi 1900 e St. Louis 1904, del brasiliano Adhemar da Silva (Helsinki 1952 e Melbourne 1956) e del polacco Jozef Szmidt (Roma 1960 e Tokyo 1964).

I successi giovanili

Taylor è nato a Fayetteville in Georgia da genitori originari delle Isole Barbados il 18 Giugno 1990. Fin dai tempi delle gare universitarie statunitensi si è distinto come un talento eclettico in grado di eccellere nel salto triplo, nel lungo e nei 400 metri.

Salì per la prima volta sulla ribalta mondiale nel 2007 vincendo il titolo mondiale under 18 nel triplo e il bronzo nel lungo a Ostrava. L’anno successivo raggiunse la finale sia nel lungo che nel triplo ai Mondiali Juniores di Bydgoszcz dove rivaleggiò con il grande talento del triplo italiano Daniele Greco, che in quell’occasione si piazzò al quarto posto.

Ho iniziato con l’atletica dopo aver giocato a football americano, calcio e basket. Ero velocissimo e ho pensato che avrei dovuto provare con l’atletica. La scelta del salto triplo è stata casuale.

All’inizio provai il salto in lungo. Il triplo presentò per me una nuova sfida e iniziai ad innamorarmi di questa specialità. I miei idoli sono stati Jonathan Edwards, Dwight Phillips e Walter Davis”.

Nel 2009 Taylor vinse il titolo universitario NCAA nel salto triplo come studente di college al primo anno sia a livello indoor che outdoor difendendo la maglia dei Florida Gators, il team universitario dell’Università della Florida che in anni recenti ha prodotto tutti i migliori triplisti e lunghisti statunitensi come Will Claye, Omar Craddock e Marquis Dendy.

Il titolo mondiale a Daegu e l’oro olimpico a Londra

Nel 2011 Taylor conquistò il titolo NCAA all’aperto nel salto triplo con 17.80 ventoso davanti all’amico e rivale Will Claye prima di debuttare sulla scena mondiale ai Campionati del Mondo di Daegu. Nella città coreana si aggiudicò il primo dei suoi due titoli mondiali con un eccellente salto da 17.96m, che gli permise di battere Claye.

L’anno successivo Taylor bissò l’oro mondiale con quello olimpico a Londra battendo ancora Claye e il nostro Fabrizio Donato.

Londra è un luogo speciale nella mia carriera. Ho vinto il mio primo titolo olimpico. I fans britannici sono sempre stati molto calorosi. Londra è la mia seconda casa

Il trasferimento in Europa

Dopo le Olimpiadi di Londra Taylor si è trasferito in Gran Bretagna per seguire il suo allenatore Rana Reider, assunto dalla Federazione Britannica di atletica.

Del suo gruppo di allenamento fanno parte anche le britanniche Tiffany Porter, campionessa europea dei 100 ostacoli, Shara Proctor, medaglia d’argento ai Mondiali di Pechino nel salto in lungo, e Tianna Bartoletta, campionessa olimpica del salto in lungo a Rio de Janeiro.

Agli inizi è stato difficile adattarsi al clima freddo e piovoso della Gran Bretagna così diverso dal caldo e dal sole della Florida.

E’ stato un sacrificio lasciare i miei genitori, mia sorella e la mia ragazza ma ho un ottimo rapporto con Rana Reider, lavoriamo molto bene insieme e ho deciso di seguirlo in alcuni periodi anche ora che si è trasferito ad Amsterdam per collaborare con la Federazione Olandese.

Per progredire bisogna fare delle rinunce ma ora sono contento della scelta. A parte le difficoltà di adattamento al clima europeo ho provato il piacere di vivere in un bell’appartamento nel centro di Loughborough.

Mi piaceva girare in skateboard per recarmi all’High Performance Training Centre. Ho la fortuna di allenarmi in un gruppo molto competitivo, in particolare con Shara Proctor e Tianna Bartoletta, atlete in grado di dare sempre il massimo anche in allenamento. Insieme ci sfidiamo e questo ha contribuito a rendere il nostro ambiente molto stimolante”.

Oltre ad eccellere nel salto triplo Taylor si è distinto anche come ottimo quattrocentista. Ha un primato personale di 45”17 stabilito alle Drake Relays di Des Moines del 2014.

Inoltre vanta personali come 20”70 sui 200 metri e 8.19 nel salto in lungo. Nel Maggio 2014 ha contribuito al successo statunitense della staffetta 4×400 alla prima edizione delle IAAF World Relays di Nassau, capitale delle Bahamas.

Dopo la delusione per il quarto posto ai Mondiali di Mosca cercavo nuove motivazioni. Per ritrovare entusiasmo dopo un periodo difficile mi sono dedicato ad altre specialità nel 2014 in una stagione senza mondiali e olimpiadi. Il mio sogno è anche ora correre la staffetta in una grande manifestazione iridata o olimpica

Alcuni problemi fisici hanno costretto Taylor a cambiare il piede di stacco nel corso della stagione 2014 culminata con la vittoria nella finale della Diamond League a Zurigo.

La difficoltà è stata gestire la ritmica nella fase di rincorsa. E’ stato come scrivere con una mano diversa da quella alla quale si era abituati prima. La sfida è stata più mentale che fisica.

Dopo aver staccato per anni con il piede sinistro ho dovuto imparare a farlo con l’altro piede. Sentivo dolori e dovevo trovare una soluzione per alleggerire la pressione sul ginocchio.

Così ho deciso di affrontare questo rischio. La finale della Diamond League 2014 a Zurigo quando vinsi con 17.51m ha rappresentato il momento chiave in cui potevo dire di aver assimilato la nuova tecnica.”

A un passo dal record mondiale di Edwards

Nel corso dell’estate 2015 Christian Taylor e il cubano Pedro Pablo Pichardo hanno contribuito a riscrivere le liste mondiali all-time della specialità superando entrambi il muro dei 18 metri nel corso della stessa gara nella tappa inaugurale della Diamond League a Doha.

In quell’occasione Pichardo prevalse per due centimetri con 18.06. Mai nella storia del triplo due atleti erano riusciti a superare la barriera dei 18 metri nella stessa gara. Due mesi dopo Taylor si è preso la rivincita a Losanna trionfando con un distacco di sette centimetri e con il record personale di 18.06m.

Al Bird’s Nest di Pechino Taylor ha vinto il grande duello con il giovane rivale cubano con un incredibile balzo da 18.21m, che gli ha consentito di battere il record statunitense di Kenny Harrison risalente alla finale olimpica di Atlanta 1996 e di avvicinare di soli otto centimetri lo storico record del mondo di Jonathan Edwards realizzato vent’anni prima in occasione dei mondiali di Goteborg del 1995.

Il salto triplo è molto competitivo. Ci sono tanti forti talenti in grado di estrarre dal cilindro grandi prestazioni. Non puoi mai rilassarti un momento. Bisogna sempre realizzare qualcosa di speciale per salire sul gradino più alto del podio.

Il salto di Pechino non è stato un salto perfetto perché ho staccato 11 centimetri prima dell’asse di battuta. Con uno stacco migliore avrei potuto battere il record mondiale.

Il primo a complimentarsi per l’impresa è stato Kenny Harrison che mi ha sempre sostenuto dicendomi dal 2011 che potevo battere il suo record. Gareggiare contro avversari straordinari fa salire di livello la competizione.

Ho un grande rispetto per il record di Edwards, che ho sempre ammirato come uomo e come atleta. Il suo primato resiste così a lungo perché è una misura fenomenale. 

Mi piace credere che ogni volta che scendo in pedana possa succedere qualcosa di speciale. Io e Pichardo abbiamo fatto uno splendido lavoro contribuendo a rendere il 2015 l’anno del salto triplo. Insieme abbiamo portato il salto triplo sotto la luce dei riflettori.

Non voglio parlare di misure ma penso che un’altra gara oltre i 18 metri sia possibile. Ogni volta che scendo in pedana voglio regalare un grande show e sorprendere i nostri fans. Mi piace interagire con il pubblico come faceva il mio connazionale Willie Banks, che fu il primo atleta a chiedere al pubblico di battere le mani per scandire il ritmo della rincorsa”.

Il secondo oro olimpico a Rio de Janeiro

Taylor si è confermato campione olimpico a Rio de Janeiro con la misura di 17.86m battendo Will Claye esattamente come quattro anni prima a Londra. Durante l’estate olimpica ha vinto per il quinto anno consecutivo la Diamond League raggiungendo 17.80m al meeting di Zurigo, con il miglior risultato del circuito.

Ho raggiunto il mio obiettivo ma speravo di battere il record mondiale di Edwards. Questo traguardo è ciò che alimenta la mia passione.

L’assenza per infortunio di Pichardo a Rio mi ha forse privato dello stimolo per ottenere grandi misure. Dopo aver vinto il mio secondo oro olimpico sento di avere meno pressione sulle spalle e voglio lavorare per diventare il primatista mondiale

I titoli mondiali a Londra e a Doha

Taylor aprì la stagione 2017 con la vittoria al Prefontaine Classic nello Stadio di Hayward Field a Eugene dove mise a segno la quinta migliore misura di sempre con 18.11m in una gara dove anche anche Will Claye superò a sua volta la barriera dei 18 metri.

Ai Mondiali di Londra Taylor vinse il suo terzo titolo mondiale con 17.68m battendo di cinque centimetri l’eterno secondo Will Claye, mentre la medaglia di bronzo andò al campione olimpico di Pechino 2008 Nelson Evora.

Con il trionfo al London Stadium Taylor è diventato il primo triplista a vincere due titoli mondiali di fila. Nella storia della rassegna iridata solo Jonathan Edwards vinse due titoli mondiali a Gotteborg 1995 e a Edmonton 2001.

Volevo il record del mondo e portavo un orologio con su scritto 18.30m ma non era la serata giusta. Mi sono però divertito molto. La finale è stata una bella battaglia. Senza la rivalità con Will Claye sarebbe stata una gara noiosa. Will rende le gare sempre difficili ogni volta che lo affronto“.

Ai Mondiali di Doha 2019 Taylor ha battuto ancora Claye con un salto da 17.92m al quinto tentativo vincendo la centesima medaglia d’oro per gli Stati Uniti nella storia della rassegna iridata.

Vincere la centesima medaglia nella storia dell’atletica statunitense è la ciliegina sulla torta. Provo un grande orgoglio per aver scritto questa pagina importante dell’atletica statunitense. Angelo Taylor e Dwight Phillips sono stati la mia fonte d’ispirazione. Dwight era un saltatore come me.

Angelo ha il mio cognome. Quello che hanno fatto sul palcoscenico mondiale è stato fenomenale ed è stata una fonte di ispirazione”.

Taylor ha vinto due altre finali della Diamond League a Bruxelles nel 2017 e nel 2019 portando a sette il numero di trofei dei diamanti vinti in carriera. Soltanto l’astista francese Renaud Lavillenie ha vinto altrettanti titoli nella storia del circuito dei diamanti.

L’amicizia con Donato e Greco

Taylor ha un buon rapporto di amicizia con i saltatori italiani Fabrizio Donato e Daniele Greco. In passato gareggiò contro Greco nelle grandi competizioni giovanili.

E’ straordinario come Donato riesca a essere ancora competitivo dopo aver compiuto i 40 anni. Gli ho mandato un messaggio di congratulazioni quando ha vinto in un Campionato Europeo per nazioni.

L’attenzione cade spesso sulla sua età, ma la sua particolarità è il modo in cui salta e la competitività che gli ha permesso di lottare sempre per le medaglie. Ha dimostrato grande consistenza e longevità.

Sono un buon amico anche di Daniele Greco. E’ un bravo ragazzo e ci sentiamo spesso. So che ha avuto tanti infortuni, ma c’è stato un periodo in cui saltava splendidamente. Recuperare da un infortunio è sempre dura. Non vedo l’ora di ritrovarlo in pedana.”

Campione della porta accanto

Taylor è un atleta sempre sorridente e molto gentile con i giornalisti e i fans. Sa trasformare con la sua travolgente simpatia le conferenze stampa in veri e propri show.

Coltiva la passione per il football americano che segue in televisione durante il periodo della off-season quando non è impegnato con le gare in giro per il mondo.

In passato ha avuto come fidanzata la giocatrice di pallavolo Kelly Murphy, che vinse i Campionati Mondiali in Italia nel Settembre 2014 nel ruolo di schiacciatrice e giocò in passato nel Campionato Italiano di volley nella squadra di Novara.

Christian trascorse qualche giorno a Verona per seguire da vicino Kelly nella sua avventura iridata. Ora è legato all’austriaca Beate Schrott, specialista dei 100 ostacoli.

Agli Europei di Berlino 2018 Taylor era presente in tribuna per sostenere la fidanzata vestito con pantaloni di cuoio, tipico vestito tirolese.

“Sono molto affezionato all’Italia. Sono stato in molte città diverse. Di quei luoghi ho ricordi stupendi. Io e la mia fidanzata Beate Schrott amiamo molto Firenze. Venezia è unica ma anche molto affollata. Mi piacerebbe molto venire a gareggiare in Italia.

Di questo paese ho apprezzato molto il valore che viene dato alla famiglia. Il tempo trascorso in famiglia è molto importante ed è stata una bella esperienza constatarlo”.

Football americano, cinema e musica le sue ulteriori passioni

Oltre all’atletica Taylor trascorre il suo tempo libero a vedere football americano, film e ad ascoltare musica.

Il mio sport preferito a parte l’atletica è il football americano e ogni anno non vedo l’ora che arrivi l’autunno per godermi l’inizio del campionato NFL. Sono appassionato dei film di George Clooney e della musica reggae.

Le mie passioni musicali dipendono dall’umore della giornata. Se voglio essere aggressivo, ascolto la musica hip-hop. Prima di una competizione ascolto la musica country che serve per rilassarmi.

Mi piace trascorrere le mie vacanze in Repubblica Dominicana, un’isola affascinante che ho visitato a fine stagione negli ultimi tre anni. Ho un bel ricordo di questo luogo dove posso rilassarmi e mangiare quello che voglio senza preoccupazioni.

Athletics Association

Taylor ha creato la Association of Athletics, una sorta di sindacato degli atleti, in seguito alla decisione della World Athletics di tagliare alcune specialità come il salto triplo, i 200 metri, il lancio del disco e i 3000 siepi dal programma della Diamond League.

Sono deluso dalla decisione di eliminare alcune specialità dal programma della Diamond League. Il nostro sport è basato sull’unità e sulla diversità delle discipline ed eliminare alcune specialità non potrà che danneggiarlo. Ho parlato con diversi atleti della possibilità di aderire e da qui ho lanciato l’Associazione degli atleti professionisti. Combatteremo per i diritti degli atleti”.

Sport OK Junior