Grant Holloway insegue la storia

Il grande ostacolista alla caccia del titolo olimpico

Grant Holloway ha riscritto la storia dei 60 metri ostacoli lo scorso 24 febbraio quando ha battuto lo storico primato del mondo di Colin Jackson fermando il cronometro in 7”29 nella quinta e ultima tappa del World Indoor Tour Gold di Madrid.

L’ostacolista statunitense è stato il dominatore incontrastato su tale distanza negli ultimi anni. Detiene cinque delle otto migliori prestazioni di sempre e ha vinto dieci gare nell’ultima stagione indoor allungando la striscia vincente su questa distanza a 54 gare di fila. È sceso inoltre nove volte in carriera sotto i 7”40 (sette di questi tempi nel solo 2021).

La sua ultima sconfitta indoor risale al 2014 quando aveva 16 anni. Davvero un risultato straordinario in una disciplina così tecnica dove ogni minimo errore può costare caro oltre ad essere altamente competitiva con tanti atleti di grande livello in grado di esprimersi su prestazioni cronometriche di eccellenza.

Holloway, che ha compiuto 23 anni lo scorso 19 settembre, punterà adesso a vincere il titolo olimpico dei 110 ostacoli a Tokyo, in quella che sarà la sua prima esperienza a cinque cerchi, lui che di tale specialità ha vinto il titolo mondiale a Doha 2019 e in cui detiene un personale di 12″98.

Scopriamo, dunque, qualcosa in più su questo straordinario talento, cominciando da alcune considerazioni da lui recentemente espresse in merito alla sua stagione al coperto.

Non sono sorpreso dei miei risultati realizzati nel 2021. Sto lavorando molto in allenamento per raggiungere questa regolarità di risultati. È semplicemente una questione di eseguire ciò che mi riesce meglio in allenamento.

L’obiettivo dell’ultima stagione indoor era rimanere costante su tempi intorno ai 7”3. Ho corso due gare in 7”4 ma nella maggior parte delle gare mi sono espresso in 7”3. Nessuna gara è perfetta. Ci sono sempre aspetti sui quali si può migliorare. Se si è costanti a certi livelli, è probabile che prima o poi possa arrivare il super risultato”.

Dal 2017 al 2019 Holloway ha vinto sei titoli NCAA (tre sui 60 ostacoli indoor e altrettanti sulla distanza outdoor dei 110 ostacoli) con la maglia dei Florida Gators, il team di atletica degli “alligatori” della Florida University, che ha sfornato nel recente passato campioni del calibro di Christian Taylor e Will Claye, oro e argento nel salto triplo alle Olimpiadi di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016.

Holloway è un campione “all-round” in grado di eccellere in più specialità. Nell’inverno 2019 vinse il titolo NCAA indoor dei 60 metri in 6”50 solo 40 minuti dopo aver conquistato il successo sui 60 ostacoli in 7”35. In quell’occasione si classificò terzo nel salto in lungo. Nella sua carriera vanta un primato personale di 20”66 sui 200 metri.

Anche nelle specialità dei concorsi ha dimostrato il suo enorme talento realizzando 8.32m ventoso e 8.17m regolare nel salto in lungo e 2.16m nel salto in alto a 16 anni.

Sono un fantastico velocista ma mi piacciono di più gli ostacoli. Gli ostacolisti sono velocisti con delle attitudini particolari. Sono onorato di aver battuto il primato del mondo di Colin Jackson. Ho sempre avuto ammirazione nei confronti di Colin. È uno dei miei più grandi idoli”.

Colin Jackson (attualmente impegnato come telecronista per la BBC) è stato il primo a complimentarsi con Holloway dopo il primato di Madrid.

Da super appassionato di atletica è stato straordinario assistere al primato di Holloway. Era andato vicinissimo all’impresa più volte e il record era solo una questione di tempo”, ha affermato Colin Jackson.

Holloway ha un record personale sui 110 ostacoli di 12”98 realizzato in occasione della vittoria ai Campionati NCAA outdoor di Austin, dove migliorò il primato della manifestazione dei college statunitensi detenuto dal grande Renaldo Nehemiah.

Nella città texana conquistò tre medaglie nello spazio di due ore e mezza vincendo anche la staffetta 4×100 in un eccellente 37”97. Trascinò anche la formazione della Florida ad una rimonta da quarto al secondo posto nella staffetta 4×400 con una frazione in un eccellente 43”75.

Tre mesi dopo Holloway vinse il primo titolo mondiale all’aperto della sua carriera in 13”10 a Doha.

Dopo il record del mondo di Madrid l’obiettivo è proseguire questo momento e trasferire questo livello di forma nella stagione all’aperto. Se riesco ad eseguire bene la gara nei primi cinque ostacoli, posso sfruttare questa velocità anche all’aperto”.

L’obiettivo per la stagione estiva è vincere il primo titolo olimpico e attaccare il primato mondiale sui 110 ostacoli stabilito dal connazionale Aries Merritt con 12”80 al Memorial Ivo Van Damme di Bruxelles nel 2012.

Il cielo è il limite. Cerco di non mettere limiti ai miei obiettivi. Il traguardo è sempre vincere le gare ed eseguire la tecnica al meglio”.

L’ex wide receiver di football americano ha corso due volte in Europa nel corso del 2020 a Montecarlo (quarto in 13”19) e a Szekesfehrvar (secondo in 13”22) in un anno sconvolto dalla pandemia.

Il 2020 è stato un anno di crescita non solo per me ma per tutti. Avevo bisogno di una stagione di transizione per preparare le basi per i prossimi anni. Ora posso ricostruire e tornare alla normalità.

Spero che i tifosi possano tornare presto ad assistere alle nostre gare perché la loro passione ci permetterebbe di far scorrere l’adrenalina nel nostro corpo. Nessuno ha potuto gareggiare nel 2020 e ora si tratta di ritornare a divertirci.

Voglio continuare a rimanere concentrato e a mantenere una grande costanza di rendimento. Sono in salute e sono felice fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Mi sto divertendo.

Non è stato facile rimanere lontano dagli Stati Uniti per un mese. Voglio vincere tutti i meeting, ma se capiterà di perdere una gara ma di vincere l’oro olimpico, sarò felice”.

Dopo qualche settimana di riposo Holloway ha ripreso la preparazione per la stagione olimpica che porterà alle Olimpiadi di Tokyo. Le prime gare outdoor sono partite in modo promettente con due vittorie sui 110 ostacoli al meeting del Continental Tour di Miramar in 13”04 e al Tom Jones Invitational di Gainesville in 13”07.

Holloway, il più giovane tra i finalisti ai Mondiali di Doha, si propone come obiettivo di ispirare una nuova generazione di appassionati.

Voglio essere un esempio per i giovani. Le nuove generazioni ci considerano come dei modelli da seguire. La nostra missione è mostrare a loro la strada giusta. Ora sto mettendo a frutto gli insegnamenti che ho appreso quando ho iniziato la mia carriera sportiva. Al mio debutto non avevo niente.

Ora ho raggiunto tanti traguardi. Ho dovuto fare molti sacrifici. Ho rinunciato alla mia carriera nel foottball americano e ho rinunciato a diverse offerte di diverse università. Ora ho tutto quello che sognavo.

Lavorerò un milione di volte più duramente per essere sicuro di poter mantenere tutto quello che ho. Sono nella forma della mia vita. Il mio nome è iscritto nel libro dei record ma il mio obiettivo è continuare a divertirmi”.

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